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sabato 7 febbraio 2015

Ross Ulbricht Giudicato Colpevole (Silk Road)

Ross Ulbricht è stato riconosciuto colpevole da un tribunale americano di sette capi d’accusa sollevati contro di lui, tra cui traffico di droga, pirateria informatica, conspirazione, riciclaggio di denaro.
Ulbricht è stato arrestato dall’Fbi nell’ottobre del 2013 con l’accusa di essere la mente criminale di Silk Road, sito Onion per la vendita di prodotti illegali quali narcotici, documenti falsi e droga.
Quindi dietro di lui si nasconderebbe lo pseudonimo di "Dread Pirate Roberts", il noto guardiano della "via della seta".
Ulbricht è la mente del mercato sul web che per due anni ha promesso l'anonimato "a compratori e venditori di beni e servizi illegali". Fine del mistero.
Il verdetto è stato consegnato ieri al giudice Katherine Forrest da una commissione composta da sei uomini e sei donne, dopo una discussione di tre ore e mezza, frutto di un processo durato 11 giorni, suddivisi nell'arco di tre settimane.


LA DIFESA DALLE ACCUSE
"Ulbricht ha creato Silk Road" come "un esperimento economico".
Questa è stata la linea adottata dalla difesa del ragazzo sin dal primo momento.
Ma subito dopo, sostengono i suoi avvocati, la guida del sito sarebbe passata a un'altra persona.
Non lui, ma un altro "Dread Pirate Roberts" avrebbe commesso i crimini contestati.
E gestito, grazie al traffico illecito, un giro d'affari pari a 213.9 milioni di dollari in vendite, più 13.2 milioni in commissioni.
Stesso nome di battaglia, quindi, persone diverse.
Una versione che troverebbe persino conferma in un'intervista concessa a Forbes tre anni fa.
"Sono disposto a rivelare che non sono io il primo amministratore di Silk road".


L'ACCUSA
La tesi proposta, però, è stata ribattuta e confutata.
Secondo l'accusa, infatti, nell'ottobre del 2013, Ulbricht è stato "letteralmente colto con le mani sulla tastiera, mentre amministrava Silk Road".
Nel suo computer sono state trovate e-mail, chat, file e delle transazioni in Bitcoin, la moneta digitale usata su questo mercato, corrispondenti a quelle riconducibili alla "Via della Seta".
Prove indiscutibili.
Il 30enne è stato così ritenuto colpevole di tutti e sette i capi di imputazione che pendevano sopra di lui.
Un mix che potrebbe costargli una pena durissima: dai 20 anni, minimo, all'ergastolo.


L'INSEGNAMENTO
"L'arresto di Ulbricht e il sequestro di milioni di dollari in Bitcoin  dovrebbero inviare un chiaro messaggio a tutti coloro che vogliono aprire una impresa illegale online" è la nota del procuratore Preet Bahrara diffusa da un comunicato stampa ufficiale.
"Ross è un eroe", è stato invece lo slogan urlato da un supporter del ragazzo.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 15 maggio, quando si conoscerà  il contenuto della sentenza definitiva.

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