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lunedì 11 giugno 2018

Cos'è La Singolarità Tecnologica? La Teoria Di Kurzweil

Spesso si sente parlare di "singolarità tecnologica" ma più precisamente a cosa ci si riferisce?
Semplicemente a quel punto in cui i passi in avanti in ambito tecnologico (soprattutto nel campo dell'intelligenza artificiale) porteranno le macchine ad essere più intelligenti degli esseri umani (l'anno è il 2045. Per Louis Rosenberg, la data sarebbe molto più vicina, addirittura 2030, quindi tra 12 anni, per Patrick Winston del MIT il tutto avverrà tra 22 anni nel 2040).
L'ideatore di questa teoria è Ray Kurzweil, direttore del reparto Ingegneria di Google, un uomo le cui previsioni, dal 1990 a oggi, si sono rivelate esatte nell'86% dei casi (147 profezie. Il restante "non è sbagliato, ma deve soltanto ancora avvenire", escluso il 2% che si è rivelato errato).
Kurzweil tra l'altro è l' autore di un saggio, "La singolarità è vicina", del 2005, in cui viene spiegato cosa si intenda per singolarità: si tratta, come detto, di quel punto in cui gli avanzamenti tecnologici cominceranno ad avvenire con tale rapidità, che i normali esseri umani non riusciranno a tenerne il passo, e saranno "tagliati fuori dal ciclo".
Ciò dovrebbe segnere la fine della storia umana così come la conosciamo oggi.
Al posto degli umani si imporranno Intelligenze Artificiali Forti e umani migliorati ciberneticamente. La Singolarità avrà inizio quando verranno alla luce le Intelligenze Artificiali auto-miglioranti (programmi per computer, altamente intelligenti e capaci di ridisegnare rapidamente sé stessi e la propria progenie per migliorare le proprie prestazioni).
Secondo Kurzweil non ci sarebbe motivo di allarmarsi, a suo dire, perché l'idea di una singola intelligenza artificiale in grado di schiavizzare l'intera umanità è semplicemente un'invenzione.

"Noi non abbiamo una o due intelligenze artificiali nel mondo. Già oggi ne abbiamo miliardi.
Ciò che già sta accadendo è che le macchine ci stanno potenziando. Ci stanno rendendo più intelligenti"
Qualche tempo fa Kurzweil aveva esposto una teoria secondo la quale, nel 2030 non saremo più soltanto esseri umani, ma diventeremo ibridi (una specie di Cyborg): il nostro cervello biologico, da solo, non ci basterà più e ricorreremo a degli impianti nanorobotici che ci aiuteranno a pensare, collegando quel che resta della nostra mente al "cloud", ovvero il grande magazzino, virtualmente infinito, dei dati su internet.
Dunque il ruolo del pensiero non-biologico sarà sempre più preponderante.
Così, se nella decade 2030 diventeremo "ibridi", negli anni 40 il nostro modo di pensare sarà sempre più non-biologico.

"Entro il 2029, i computer avranno raggiunto un’intelligenza di livello umano"

Non tutti gli scienziati che si occupano di intelligenza artificiale sono d’accordo con le tempistiche fornite da Kurzweil.
Anzi: la maggior parte degli esperti ritiene che il salto evolutivo delle intelligenze artificiali avverrà parecchio più in là, attorno alla metà del 2040; altri pensano che bisognerà attendere fino al 2070. Nonostante le previsioni siano diverse tra loro, tutte concordano su un fatto: progettare computer davvero intelligenti è questione solo di tempo.
Anni o decenni ma siamo lì lì.

Il primo teorico della Singolarità Tecnologica che si è ispirato alla Legge di Moore, che postula come la capacità di calcolo dei computer cresca esponenzialmente, raddoppiando ogni due anni è stato però il matematico Vernor Vinge, secondo il quale le potenzialità sempre crescenti dei computer ci consentiranno, a un certo punto, di costruire calcolatori più intelligenti di quanto noi stessi possiamo esserlo. Questi computer, a loro volta, saranno in grado di costruire computer ancor più intelligenti, dando vita a un loop di computer intelligenti che costruiscono computer più intelligenti che sfuggirà completamente al controllo dell’uomo.
Tutto ciò era stato in qualche modo anticipato già nel 1954 in un racconto dello scrittore di fantascienza Fredric Brown, in cui si immagina la costruzione di un supercomputer galattico. Completato il lavoro, gli umani chiedono al computer, come prima cosa, se esista Dio.
La risposta è: "Adesso sì".
Nel film "Ghost In The Shell", tutto giocato sulla definizione di essere umano e identità e sull'emergere di un nuovo genere post-umano, tra super IA ed umani non c'è conflitto ma coesistenza, addirittura fusione.


ALTRE SINGOLARITA'
Va ricordato che esistono singolarità in più ambiti, ad esempio quelle gravitazionali.
Ovvero un punto dove la curvatura dello spazio tempo tende all'infinito.
Le singolarità possono essere coperte dall'orizzonte degli eventi (superficie limite di un buco nero) oppure no (singolarità nude).
Secondo la relatività generale, lo stato iniziale dell'universo, era una singolarità (Big Bang).
Un altro tipo di singolarità prevista dalla relatività generale è quella all'interno di un buco nero: qualsiasi stella che collassi oltre un certo punto (raggio di Schwarzschild) formerebbe un buco nero, dentro al quale sarebbe formata una singolarità (coperta da un orizzonte degli eventi), mentre tutta la materia convergerebbe in un certo punto (singolarità di curvatura).
Cadendo in un buco nero sarebbe praticamente impossibile evitare di essere trasportati nella singolarità una volta attraversato l'orizzonte degli eventi. Appena si giunge nella singolarità si viene schiacciati a densità infinita e la propria massa viene aggiunta alla massa totale del buco nero.
Alla fine della fiera qualsiasi singolarità è un salto nel buio di cui si sa poco o nulla, teoria a parte.

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