domenica 30 settembre 2018

Come Navigare Sulle Darknet Senza TOR (Senza Installare Niente)

Utilizzando il servizio di Tor2Web è possibile accedere al Deep Web semplicemente da Chrome, senza installare TOR e Firefox.
A questo proposito però va ricordato che non sarete anonimi.
Ma cos'è Tor2Web? Semplicemente un servizio che collega gli utenti d'internet ai contenuti ospitati dalla rete TOR (il servizio recupera il sito e lo restituisce tramite un sito https).
Gli hidden service ospitati su TOR "rischiano" qualcosa? No. Per loro che voi usiate TOR o Tor2Web non cambia niente.
Per i navigatori invece? Come detto all'inizio, la navigazione non sarà anonima.
Va comunque sottolineato che anche usando TOR, comunque, non sarete mai anonimi al 100% (usando Tor2Web invece è come se navigaste con il vostro normale IP su TOR, senza nodi, senza fake IP).
Occorre installare qualcosa? No, potrete usare anche Chrome.


WEB SERVER DI TOR2WEB
Vediamo i principali web server che il servizio offre:
1) .to
2) .link
3) .cab
4) .direct
5) .city


COME USARE IL SERVIZIO
Vi basta modificare l'url del sito .onion aggiungendo .to o .city o .link e così via.
Infatti loro consigliano di provare altri web server, quando uno di questi non funziona.
Ad esempio questo è il link di Torch (uno dei principali motori di ricerca Onion della Darknet di TOR):


Per sfruttare il servizio senza installare TOR e Firefox, modificate l'url:


Lo stesso vale anche per gli altri web server (se non funziona il .to, aggiungete il .link o il .city e così via).
Per link particolari tipo: .onion/lang/it   la sostituzione andrà fatta in questo modo: .onion.link/lang/it oppure onion.to/lang/it
Il servizio comunque funziona così così, potrete notare che per uno stesso sito a volte riuscirete a navigare, altre volte no.

venerdì 28 settembre 2018

Differenze Tra Mbps/s e MB/s: Velocità Di Connessione

Quando si sottoscrive un abbonamento con un provider internet, spesso si sente parlare di unità di misura quali Gbps, Mbps, Kbps, Mb/s, Kb/s, MB/s e KB/s. Ma cosa vogliono dire queste sigle e a che velocità corrispondo?

Mbps=Megabit per secondo (oppure Mb/s=sempre Megabit per secondo)
MB/s=Megabyte per secondo (notate la lettera grande "B" nella sigla)
Per passare dai bit ai byte, basta semplicemente dividere per 8 (sia che sia Mbps o Gbps)

In informatica la velocità di trasmissione è espressa in bps (o bit/s) ed esprime quanta informazione può essere trasferita nell'unità di tempo. Il bit, dall'inglese binary digit, è l'unità elementare dell'informazione trattata da un elaboratore. Gli operatori parlano di velocità "massima" raggiungibile (quindi ipoteticamente), proprio perchè la banda raramente è sfruttata contemporaneamente (per attenuazione del segnale e del rumore presente sulla linea). Ecco perché una connessione viene presentata, commercialmente, usando frasi come fino a 20 Mbps (ADSL) oppure fino a 30, 50 o 100 Mbps nel caso della fibra ottica. Solamente in condizioni ottimali è possibile raggiungere tali velocità.
Diversamente, parametri come attenuazione e SNR ridurranno la massima velocità di trasmissione (il decadimento è circa lineare rispetto alla distanza). La distanza, la presenza di eventuali ostacoli, canali radio saturati (per la presenza di tanti Wi-Fi in zona) e di interferenze, influenzano negativamente la velocità massima di trasmissione nel caso di un collegamento wireless.


MBPS
Il Mbps è semplicemente un multiplo del bps ed è comunemente utilizzato per esprimere quanti Megabit di dati sono trasferibili in un secondo. Un canale di comunicazione che può trasferire fino a 20 Mbps potrà quindi "muovere" fino a 20 Megabit al secondo (in teoria). Con la fibra ottica, alcuni provider (soprattutto nelle grandi città) si spingono fino a 1 Gbps, che equivale a 1.000 Mbps.


DIFFERENZA TRA MBPS E MB/S
Una connessione a 7 Mbps (banda complessiva) consente di scaricare, sulla carta, fino a 0.875 Mb/s
Una a 20 Mbps fino a 2.5 Mb/s. I profili, nel caso delle connessioni ADSL e VDSL (fibra FTTC e FTTH) sono generalmente asimmetrici: in upload, infatti, la velocità massima di trasmissione e quindi la banda disponibile è di solito notevolmente inferiore. Con una ADSL 20 Mbps in downstream, infatti, spesso si ha 1 Mbps in upstream quindi si potranno caricare dati sulla rete Internet al massimo a 125 Kb/s.
Una connessione fibra FTTC 30/3, ad esempio, offre fino a 30 Mbps in downstream e fino a 3 Mbps in upstream. Per codificare un singolo carattere alfanumerico si utilizzano 8 bit. Il byte esprime una sequenza di 8 bit. Per convertire i bit in byte, quindi, basta semplicemente dividere per 8.
Ecco quindi che, teoricamente, una connessione a 20 Mbps può trasferire fino 2,5 MB/s (20 diviso 8) ovvero 2.500 KB/s e una connessione da 100 Mbps fino a 12,5 MB/s. Con le connessioni in fibra FTTH fino a 1 Gbps ci si può spingere, almeno in linea teorica, fino a 125 MB/s.


ERRORI COMUNI
L'errore è quindi quello di credere che 20 Mbps si riferiscono a 20 Megabyte al secondo.
In realtà ci si riferisce a 20 Megabit al secondo (che invece equivalgono appunto a 20 diviso 8; il calcolo mi darà i Megabyte al secondo trasferibili).

mercoledì 26 settembre 2018

Si Può Essere Denunciati Per Insulti, Minacce e Diffamazione Sui Social?

Un po' come nella vita reale, anche sui social network esistono reati inerenti diffamazione ed insulti (con qualche differenza però, come vedremo).
Il delitto di diffamazione, previsto all’art. 595 del codice penale dice che: “chiunque comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 Euro”.
Inoltre se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, la pena della reclusione va da sei mesi a tre anni con una multa non inferiore a euro 516 (diffamazione aggravata).
Gli elementi che distinguono il reato di diffamazione sono pertanto la comunicazione con più persone, intesa come pluralità di soggetti che siano in grado di percepire l’offesa e di capirne il significato.
Inizialmente non era stato ravvisato la commissione del reato di diffamazione nell’ambito dei social network per la mancata individuazione degli elementi sopra richiamati, come ad esempio l’elemento della “comunicazione con più persone” (pagine), escludendo la diffamazione in quanto il profilo privato di chi diffondeva il messaggio veniva identificato come ambiente virtuale “chiuso” e quindi privo degli elementi della “diffusività”.
La Corte di Cassazione ha ribadito che la pubblicazione di una frase offensiva su un social network rende la stessa accessibile ad una moltitudine indeterminata di soggetti con la sola registrazione al social network e pertanto è indubbio che uno degli elementi essenziali della diffamazione venga riscontrato.
Il carattere quindi della diffusività del “profilo”, della “bacheca” e di ogni altro spazio presente sui social network è oramai stato assodato dalla più recenti sentenze della Suprema Corte.

Corte di Cassazione (sentenza n. 50/2017): “la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “Facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 terzo comma del codice penale, poiché trattasi di condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o comunque quantitativamente apprezzabile di persone; l’aggravante dell’uso di un mezzo di pubblicità, nel reato di diffamazione, trova, infatti, la sua ratio nell’idoneità del mezzo utilizzato a coinvolgere e raggiungere una vasta platea di soggetti, ampliando ed aggravando, in tal modo la capacità diffusiva del messaggio lesivo della reputazione della persona offesa, come si verifica ordinariamente attraverso le bacheche del social network, destinate per comune esperienza ad essere consultate da un numero potenzialmente indeterminato di persone, secondo la logica e la funzione propria dello strumento di comunicazione e condivisione telematica”

A differenza del “mezzo stampa”, la giurisprudenza abbia ampliato il concetto di “qualsiasi mezzo di pubblicità”, richiamato nel comma 3 dell’art. 595 del codice penale, includendo la diffusione a mezzo fax, attraverso pubblico comizio, o a mezzo posta elettronica, tra gli strumenti atti a trasmettere dati e informazioni a un numero ampio, o anche indeterminato, di soggetti.
Il reato di ingiuria è puntualmente punito dall’art.594 del c.p.:

"Chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi e con la multa  fino a 516 euro. Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa. La pena è della reclusione fino a un anno, se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.Le pene sono aumentate qualora l’offesa sia commessa in presenza di più persone"

Dal corollario appare chiaro perché si configuri il reato di ingiuria è necessario che l’offesa sia compiuta alla presenza del soggetto offeso e che lo stesso ne abbia l’effettiva percezione della natura offensiva della pronuncia e/o della scrittura da parte del reo (elemento soggettivo).


MINACCE
Qualche tempo fa la Corte Suprema degli Stati Uniti si è misurata con una questione divenuta sempre più delicata: quella di come interpretare i messaggi contenenti frasi offensive o violente postate su internet.
Il discorso è che in questi casi è sempre difficile distinguere, se il tutto rappresenta una reale minaccia per le persone a cui le frasi sono rivolte, oppure se debba prevalere la difesa del diritto ad esprimersi, protetta dal primo emendamento della Costituzione americana.
Si ricordi il caso di Tara Elonis, che ha fatto arrestare l’ex marito per un messaggio postato su Facebook: "Piega la tua denuncia per abusi e mettila in tasca. È abbastanza spessa per fermare una pallottola?". Un minaccia reale per i legali della donna.
Solo uno sfogo online invece per i difensori dell’uomo.
Frase sicuramente violenta ma basta questo perché la frase costituisca un reato?
L’imputato, davanti ai giudici del tribunale, per motivare le sue parole su Facebook ha spiegato che si trattava di una sorta di «terapia per affrontare un evento traumatico», come quello della separazione dalla moglie. I suoi sostenitori chiedono che il massimo organo giurisdizionale prenda in considerazione «l’unicità» dei social media, in cui ogni giorno milioni di persone riversano le proprie frustrazioni e le proprie ansie, ricorrendo spesso ad un umorismo violento e politicamente scorretto.

"Gli utenti di internet esprimono emozioni alle quali non corrisponde una reale volontà di agire, ma solo la necessità di esprimere una rabbia e una esasperazione momentanee che una volta erano comunicate faccia a faccia tra amici o conoscenti, e che oggi trovano spazio sui social media"

Dunque dire ad una persona 'Ti ammazzo", a seconda del contesto, è passibile di reato.
Tuttavia, il colpevole potrebbe non essere mai punito se il fatto non è stato già ripetuto in passato.
Con una recente riforma, tutti i reati sanzionati con la pena pecuniaria o con la reclusione fino a 5 anni vengono automaticamente archiviati e non si procede più alla punizione del colpevole.
Il reato di minaccia è punito con una multa fino a 1.032 euro. Se però la minaccia è grave, la pena prevede la reclusione fino a un anno. Si tratta quindi di un reato cui si applica tale nuovo trattamento di favore detto 'tenuità del fatto', anche se di competenza del giudice di Pace, come chiarito dalla Cassazione.
Quando il giudice decide di applicare la tenuità del fatto archivia il procedimento salvo che il presunto colpevole voglia andare avanti per affermare la propria innocenza; se il procedimento viene archiviato non si applica la pena.
Non si può applicare la tenuità del fatto se l'indagato o imputato ha già commesso altri fatti che risultano simili per condotta, scopo od oggetto di offesa, se ha commesso un reato che riguarda comportamenti abituali, plurimi o reiterati (ad esempio lo stalking, per il quale il colpevole non potrà ottenere la non punibilità, neanche per una volta) o se è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.


ALTRI ILLECITI
Sui social ci sono altri illeciti (civili e penali), a seconda di cosa ci si macchia.
1) Sostituzione di persona e furto d'identità
2) Usurpazione di titoli od onori
3) Vilipendio (accuse religiose)
4) Infrazione di copyright

martedì 25 settembre 2018

Le Batterie Potrebbero Essere Usate Per Spiarci

La nuova frontiera del Cybercrimine prevede attacchi eseguibili addirittura da batterie su dispositivi mobili.
Esse potrebbero essere utilizzate per compiere attacchi con lo scopo di ottenere informazioni riguardo i tasti premuti, le applicazioni utilizzate e i caratteri digitati.
Realizzatrice dello studio un'università del Texas (Austin), Hebrew University e Technion (istituto tecnico israeliano).
L'attacco è descritto qui: Il potere di spiare: attacchi inferenziali da batterie dannose su dispositivi mobili.
Affinché l'attacco possa essere perpetrato è necessario sostituire la batteria dello smartphone con una opportunamente modificata e dotata di un piccolo componente hardware in grado di monitorare le attività energetiche.
Questo consente l'accesso ai dati in locale quindi l'attaccante dovrà recuperare la batteria, mentre è necessario navigare su un apposito sito web malevolo per effettuare il trasferimento dei dati estorti.
Ma come avviene l'attacco? Tutto è reso possibile dall'analisi dei flussi di energia da e verso la batteria. Un apposito microcontrollore è in grado di registrarli e grazie all'utilizzo di una piccola AI, stabilire con una discreta precisione a quale azione è collegato ogni singolo flusso, sulla base della sua intensità.
Così facendo è possibile recuperare parte del testo digitato con una precisione del 28-36% (sulla base della frequenza a cui opera il microcontrollore), mentre si passa al 100% nel caso in cui si debba rilevare una chiamata in entrata.
Percentuali importanti anche per quanto riguarda l'identificazione dello scatto con il flash, di uno scatto al chiuso o all'esterno, tutte comprese tra il 90 e il 100%.
Si tratta di attacchi invisibili e che non lasciano tracce.
Inoltre, è importante evidenziare che tutti i materiali utilizzati per la creazione del microcontrollore hanno costi bassi e sono facilmente reperibili.
L'unico limite: la sostituzione della batteria e il fatto che sia rimovibile, appunto.

domenica 23 settembre 2018

Migliori Stampanti 3D: Economiche e Professionali

In questo articolo vedremo le migliori Stampanti 3D, economiche e professionali, a seconda delle esigenze.
Sicuramente il mercato di questi device non è ancora una diffusione su larga scala ma ormai stanno diventando sempre più oggetti domestici quindi di consumo.
Le Prusa I3 si trovano sia economiche (come questa linkata sotto, I3 Pro W) che più costose (come la MK3).
Ovviamente la seconda (di oltre 700 euro) è più professionale ma la sostanziale differenza è che la I3 Pro W è da assemblare (parte da 270 euro ma Amazon la vende spesso in offerta a meno di 200 euro).
Sempre della Geetech anche la I3 Pro C è un ottimo dispositivo e soprattutto economico (189 euro).
Anche questa è da assemblare, per il resto supporta controllo da remoto e i maggiori upgrade, nonchè le caratteristiche delle stampanti 3D più costose.
Oltre al manuale, va ricordato che esistono molti tutorial online per l'assemblaggio.
In questa sono presenti due estrusori.
L'Anet A8 arriva con attrezzi e guida per assemblarla.
Buona la risoluzione e disponibili molti upgrade.
La Monoprice Maker Select V2 è uno dei migliori device, visto il prezzo.
Già assemblata e con un estrusore che può lavorare sino a 250°, un altro pregio è che supporta molti upgrade.
La CoLiDo D1315 non ha un prezzo elevato ed è già assemblata.
Viene comprata da chi è appassionato di modelli ed action figures.

La Anycubic I3 Mega è invece semi-assemblata perchè il tutto si fa in 2 passaggi stringendo 8 viti.
Semplice anche la calibrazione e buona la qualità di stampa.
Salendo un po' di prezzo, la Tronxy X5S (modello sempre Prusa I3 alta definizione) può soddisfare anche gli utenti più esigenti, vista la larghissima area di stampa (per oggetti sino a 33 x 33 x 50 di dimensioni). Presente un doppio motore sull'asse Z per facilitare lo spostamento della testina e della base preriscaldata.
Nonostante sia rivolta ai principianti la Up Mini 2 è assolutamente una stampante completa (il prezzo di 780 euro lo dimostra).
Già assemblata, supporta il WiFi per il collegamento al Computer ed area di stampa chiusa con filtro HEPA per evitare di respirare eventuali sostanza nocive a seguito dell'estrusione.
Una molto didattica ed usata nelle scuole è la Makerbot Replicator + che parte da un prezzo massimo di 3000 euro, ovviamente tramite Amazon è possibile risparmiare diverse centinaia di euro.
La base non è riscaldata ma è flessibile e removibile (la parte che si riscalda, ovvero l'estrusore, è fuori dalla portata degli utenti).
L'area di lavoro è coperta, inoltre supporta l'omonima app Replicator.
Chiudiamo con la Formlabs Form 2 alla portata di professionisti (visto anche il prezzo).
Quest'ultima stampante utilizza la Stereolitografia per creare oggetti con dettaglio superficiale davvero elevato e preciso al millimetro (utilizza un potentissimo laser solidificando resina liquida).
Poi presente touchscreen, controlli wireless ed automatici per la gestione della resina.
La resina può essere anche calcinabile (non lascia residui), utile per impianti dentari o il prototipo di gioielli.
 

Per altre stampanti e materiali di filamento utili allo scopo, vi consiglio di dare un'occhiata a questa pagina: Migliori Stampanti 3D e Materiali

Cosa Sono I Trojan Di Stato? Quando Vengono Utilizzati?

Secondo il Chaos Computer Club tedesco, i Trojan di Stato, nuovo strumento investigativo ad alto grado di tecnologia informatica, sarebbero "software dannosi e ad alto rischio".
Si tratta di malware anticrimine, delle potenzialità invasive tipiche dei malware che, come se non bastasse, potrebbero essere sfruttati anche da criminali.
Sembra un qualcosa di assolutamente rivoluzionario, in realtà già da fine anni 90, si parlava del "Grande Fratello Virtuale": cioè siamo tutti osservati.
Ovviamente lo Stato deve conservare la sua potestà di contrastare reati di criminalità e altri reati gravi con ogni tecnica investigativa utile ed efficace, anche se l'utilizzazione di tali tecniche rimane avvolta nel mistero.
Sicuramente per casi quali omicidi, mafia e terrorismo non vi è dubbio che possano essere utilizzate simili tecniche investigative atte a scongiurare il pericolo o ad incastrare chi si è macchiato (o si macchierà) di reati gravi.


COSA SONO IN GRADO DI FARE?
Niente di più (e di meno) di un normale malware.
Come si sa trojan e malware, consentono di effettuare diverse operazioni tra cui l’attivazione del microfono e della telecamera, l’acquisizione da remoto del traffico dati nonché del contenuto del device infettato, gli screenshot delle schermate, la geolocalizzazione e l’acquisizione di quanto digitato sulla tastiera (tramite keylogger).


MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO
I Trojan di Stato possono funzionare in due modi differenti: sotto forma di online search oppure come online surveillance. Nel primo caso si tratta di programmi che permettono di copiare i dati, tutti o in parte, dal dispositivo infettato. Nel secondo invece si intende l’attività di acquisizione del flusso informatico che passa attraverso le periferiche: schermo, microfono, tastiera, webcam.


NORMA APPROVATA NEL 2017 E CASI DI UTILIZZO
Cosa prevede la norma sui Trojan di Stato approvata nel 2017?
Il Governo deve disciplinare le intercettazioni di comunicazioni o conversazioni tra presenti  mediante l'immissione di captatori informatici (Trojan) in dispositivi elettronici portatili (PC, smartphone ed elettrodomestici).
Di seguito i criteri di delega:

1) L'attivazione del microfono deve avvenire solo in conseguenza di apposito comando inviato da remoto e non con il solo inserimento del captatore informatico, nel  rispetto dei limiti stabiliti nel decreto autorizzativo del giudice

2) La registrazione audio deve essere avviata dalla polizia giudiziaria (o dal personale incaricato su indicazione della polizia giudiziaria), tenuta a indicare l'ora di inizio e fine della registrazione, secondo circostanze da attestare nel verbale descrittivo delle modalità di effettuazione delle operazioni  (ex art. 268 c.p.p.)

3) L'attivazione del dispositivo è sempre ammessa nel caso in cui si proceda per i gravi delitti di cui all'art. 51, commi 3-bis e 3-quater  c.p.p. fuori da questi casi, l'attivazione del dispositivo è disposta nel  domicilio soltanto in caso di svolgimento in corsodi attività  criminosa,  nel rispetto dei requisiti previsti per le intercettazioni telefoniche (art. 266, co.1,  c.p.p.)

4) Il decreto autorizzativo del giudice deve indicare le ragioni per le quali tale specifica modalità di intercettazione sia necessaria  per lo svolgimento delle indagini

5) Il trasferimento delle registrazioni è effettuato soltanto verso il server della Procura, così da garantire originalità ed integrità delle  registrazioni; al termine della registrazione il captatore informatico è disattivato e reso definitivamente inutilizzabile su indicazione del personale di polizia giudiziaria operante

6) Devono essere utilizzati soltanto programmi informatici conformi a requisiti tecnici stabiliti con decreto ministeriale da emanarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di  attuazione, che tenga costantemente conto dell'evoluzione tecnica al fine di garantire che tale  programma si limiti ad effettuare le operazioni espressamente disposte secondo standard idonei di affidabilità tecnica, di sicurezza e di efficacia

7) In caso di urgenza, il PM possa disporre l'intercettazione con queste specifiche modalità, limitatamente ai gravi delitti di cui all'art. 51, co. 3-bis e 3- quater c.p.p., con successiva convalida del giudice entro 48 ore, sempre che il decreto d'urgenza dia conto delle specifiche situazioni di fatto che rendano impossibile la richiesta al giudice e delle ragioni per le quali tale specifica modalità di intercettazione sia necessaria per lo svolgimento delle  indagini; i risultati intercettativi così ottenuti possano essere utilizzati a fini di prova soltanto dei reati oggetto del provvedimento autorizzativo e possano essere utilizzati in procedimenti diversi a condizione che siano indispensabili per l'accertamento dei delitti per i quali è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza (ex art. 380 c.p.p.)

8) Non possano essere in alcun modo conoscibili, divulgabili e pubblicabili i risultati di intercettazioni che  abbiano coinvolto occasionalmente soggetti estranei ai fatti per cui si procede.


CASI NOTI
Oltre al problema privacy e al fatto che simili tecniche potrebbero (e sono già) utilizzate da criminali informatici, i Trojan di Stato hanno sollevato da sempre polemiche.
Dal caso del "Querela", il Trojan installato sul computer di Luigi Bisignani e utilizzato dalle forze dell’ordine come cimice, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli sulla P4 nel 2011, passando per il "Remote Control System Galileo", il malware prodotto fino al 2016, prima che ne fosse revocata l’autorizzazione alla commercializzazione, dall’azienda milanese Hacking Team (HT) e venduto a diversi sistemi governativi nel mondo, tra cui l’Egitto (forse utilizzato per accedere al telefono del ricercatore Giulio Regeni).
Senza scordarsi ovviamente di "EyePyramid", software malevolo alla base di una vasta operazione di cyberspionaggio che i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero avrebbero sfruttato per introdursi nei dispositivi di personaggi di spicco, con lo scopo di conservarne le informazioni probabilmente a fini di estorsione. Nel corso dell’indagine, agli inizi del 2017, è stato emanato un provvedimento di custodia cautelare nei loro confronti, che però sono riusciti a impugnare, lamentando l’inutilizzabilità in sede processuale degli elementi estratti dai loro computer attraverso Trojan di Stato.
Secondo la difesa degli Occhionero le autorità avrebbero superato il limite di controllo informatico previsto dalla legge. La Cassazione ha ritenuto il ricorso infondato, aprendo di fatto la strada all’utilizzo di questi software anche in caso di delitti ordinari, come hanno sottolineato gli avvocati Giovanni Battista Gallus e Francesco Micozzi.

venerdì 21 settembre 2018

Dopo La Morte Di Igor Su Youtube: Oscurati Video Delle Blackout Challenge

La polizia postale è riuscita a limitare diversi video su Youtube sulle cosiddette "sfide pericolose", tra cui l'auto-soffocamento, come quello guardato dal 14enne Igor, a Milano, che si è impiccato nella sua camera.
Gli investigatori della polizia postale sono al lavoro in queste ore per far oscurare, impedendo la visione almeno ai minorenni, di altri 15 video caricati con caratteristiche simili a quello visto dal 14enne che si è impiccato, lo scorso 6 settembre.
Non è più visibile per i minorenni il video di "cinque sfide pericolosissime", tra cui l’auto-soffocamento, che ha guardato Igor Maj poco prima di impiccarsi nella sua camera a 14 anni, lo scorso 6 settembre, a Milano. Fino a pochi giorni fa il filmato poteva ancora essere visto sulla piattaforma, mentre ora, per effetto del decreto firmato dal procuratore sarà possibile visionarlo solo accedendo con un account da maggiorenne.
Insomma video soggetti a limiti di età (in realtà già quando si carica un video si può decidere se restringere o meno la visione ai minori).
Igor, trovato impiccato con una corda per arrampicata (grande appassionato di climber su roccia, passione ereditata dal padre), inizialmente si era ipotizzato il suicidio poi quando è stato trovato un video di soffocamento visto online, il caso è stato riaperto.

"Si tratta di capire chi vi sia dietro questo macabro gioco e, soprattutto, se sia stato indotto psicologicamente o obbligato a compiere tale gesto estremo da parte di qualcuno"

Lo scrivono il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Letizia Mocciaro nel decreto di sequestro preventivo d’urgenza relativo ai siti e ai video che ha guardato il ragazzino di 14 anni morto due settimana fa a Milano.
In particolare, l’adolescente ha visto un filmato su "cinque sfide pericolosissime", tra cui l’auto-soffocamento, il cosiddetto "blackout".
Di questa pratica assurda si era iniziato a parlare dallo scorso mese di febbraio, quando un altro 14enne venne trovato in fin di vita a Tivoli, provincia di Roma, strangolato dal cavo della sua Playstation, poi morto qualche giorno dopo all’ospedale Gemelli.
Riguardo il ragazzino di Milano, grazie agli accertamenti sui suoi PC e smartphone, si legge ancora nel decreto, è emersa una terribile ipotesi: Igor si sarebbe spinto un po’ troppo in là nella sfida del `blackout´, una pratica che consiste nel privarsi dell’aria per periodi sempre più lunghi fino a svenire per poi riprendere conoscenza.
In pratica, "una sfida in cui bisogna soffocarsi per sperimentare le stesse sensazioni di quando si sta morendo, o l’euforia di quando a 7mila metri di quota ci si trova senza ossigeno".
E, come si legge sempre su notizie di stampa, spiegano gli stessi pm, "Igor era al livello 5, un livello molto avanzato". 
La sua morte sarebbe arrivata in circa 10 minuti.

Cosa Sono I QR Code? Come Leggerli e Come Crearli

I QR Code è un codice 2D e sotto certi versi possiamo considerarli un’evoluzione del tradizionale codice a barre.
Con questi codici è possibile rappresentare in un grafico bidimensionale più di 4.200 caratteri alfanumerici. Essi possono essere stampati su  libri, siti aziendali, cartelloni pubblicitari, raccomandate, etc.
L’immagine può contenere messaggi, foto, link, dati e informazioni a cui puoi accedere rapidamente.  Per leggerli basta uno smartphone con una fotocamera e un lettore di codici installato.
Quali app usare per Android ed iPhone?  QR Droid Code ScannerQR Reader For iPhone
Anche creare un codice QR è facilissimo.
Il procedimento più rapido è attraverso dei servizi sul Web.
Kaywa, per esempio.
Seleziona il tipo di informazione che vuoi introdurre (un testo, un link un indirizzo URL) e premi su Generate.
Ora puoi salvare, copiare, incollare o condividere ovunque il tuo QR Code.
E' possibile usare anche Barcode Generator

mercoledì 19 settembre 2018

Come Costruire Una Macchina Del Tempo

Sostanzialmente per viaggiare nel futuro "basta" muoversi a velocità prossime a quelle della luce, per tornare indietro nel passato invece bisogna superare la velocità della luce.
In questo articolo illustrerò i principi che governano i viaggi nel tempo, parlando di alcuni oggetti che ipoteticamente potrebbero essere utilizzati per fare ciò e costruire una macchina del tempo.


VIAGGI NEL FUTURO
Per quanto riguarda i viaggi nel futuro, oltre alla velocità prossima a quella della luce (viaggiare a circa metà della velocità della luce, rallenterebbe il tempo del 13%), grande importanza è data anche alla gravità (essa rallenta il tempo di un microsecondo ogni 300 anni quindi il tempo scorre più rapidamente nello spazio. In realtà sussistono distorsioni temporali e quindi rallentamenti del tempo di 0,000000000000025% da piano a terra rispetto ad edifici alti una ventina di metri quindi a gravità minore. In poche parole la gravità rallenta il tempo). Del resto comprimendo la terra e riducendone sempre di più il diametro, l'intensità gravitazionale aumenterebbe sempre più.
Il valore critico di compressione della terra è 0.9 cm, questo fermerebbe il tempo (se ci pensate, questi concetti sono i medesimi che portano alla formazione di buchi neri mediante implosioni di stelle: cioè corpi con diametri non molto grandi ma nuclei estremamente densi con masse decisamente superiori a quella del sole. E' stato calcolato che su una stella di neutroni cioè una stella non completamente collassata come un buco nero, proprio per via della fortissima gravità, un orologio viaggerebbe circa il 30% più lento rispetto a quelli sulla terra). Quindi "basterebbe" stabilizzarsi su una stella di neutroni, per viaggiare nel futuro.
Gli eventi temporali hanno una certa ambiguità soltanto se la luce non ha avuto tempo di propagarsi da uno all'altro e quindi per eventi ravvicinati.
Se si spara un colpo di cannone sulla terra ed 1 secondo dopo qualcun altro fa la medesima cosa su un pianeta lontano diversi anni luce dalla terra, un astronauta in moto potrebbe ritenere che il corpo sul pianeta lontano sia stato sparato prima, anche se sappiamo che non è così (ciò non si verificherebbe per tempi più lunghi perchè la luce avrebbe tempo sufficiente per percorrere la distanza terra-pianeta).
Va da sè però che se la velocità della luce viene superata, la causalità sarebbe messa in discussione e passato e futuro si mescolerebbero.
Si è detto che in prossimità della gravità il tempo rallenta quindi viaggiando nello spazio (lontano da forza gravitazionali quindi da pianeti e buchi neri) il tempo dovrebbe scorrere più veloce.
Però si è anche detto che viaggiando a velocità relativistiche il tempo rallenta allo stesso modo.
Quindi cosa prevale? La gravità o la velocità? Dipende sostanzialmente dall'altitudine (si parla però di diametri terresti) e da quanto sia elevata la velocità.


BREVI CENNI SUI BUCHI NERI
Secondo Einstein, la gravità è una proprietà, ossia una caratteristica dello spazio stesso. In poche parole tutti i corpi dotati di massa (dal Sole alla Terra, sino ad un mattone o un computer) curvano lo spazio attorno a se stessi (con esiti diversi ovviamente). Del resto se appoggiamo un masso su un letto, esso deformerà la superficie. La Relatività generale ipotizza anche che un oggetto sufficientemente grande, come può essere una stella massiccia, può collassare su sè stesso fino a concentrarsi in un punto a densità infinita: in questi casi si parla di singolarità (il concetto più generale, è appunto chiamato Buco Nero).
La singolarità deforma così pesantemente lo spazio attorno a sé che neppure la luce può uscirne (se ci passa vicino o attraverso). I lavori più importanti sui Buchi Neri sono di John Wheeler negli Stati Uniti, Roger Penrose nel Regno Unito e Yakov Zel'dovič nell'Unione Sovietica.
Fu Hawking però il primo a paragonare il Big Bang ad un Buco Nero al contrario: anziché finire tutto in una singolarità, tutto ha inizio da una singolarità. E insieme a Penrose, nel 1970, pubblica un lavoro che dimostra come l'Universo sia nato da una singolarità. Egli, viste le ipotesi precedenti, intuisce anche che un Buco Nero può solo aumentare di dimensioni, mai restringersi.
Comprende anche che la massa di un Buco Nero determina le dimensioni dello spazio che circonda la singolarità all'interno del quale nulla può uscire. Il confine prende il nome di orizzonte degli eventi (che rappresenta il confine tra Buco Nero ed universo esterno).
L'espansione continua dell'orizzonte degli eventi la spiega tramite l'entropia, che misura il grado di disordine di un sistema. L'entropia può solo aumentare, mai diminuire: l'Universo dunque diventa sempre più disordinato con il passare del tempo.
Hawking sottolinea fortemente come i due fenomeni (l'espansione dell'orizzonte degli eventi e la crescita dell'entropia) siano stranamente simili anche se il fisico Jacob Bekenstein non vedeva connessioni tra Buchi Neri ed entropia (secondo lui la dimensione del Buco Nero altro non era che la misura dell'entropia del Buco Nero stesso).
Secondo Hawking se un oggetto ha entropia deve anche avere una temperatura quindi energia da irradiare, ma come detto nulla può sfuggire da un Buco Nero, nemmeno la luce.
Sfruttando però la teoria quantistica (sull'infinitivamente piccolo) si asserisce che lo spazio vuoto è tutt'altro che vuoto, con coppie di particelle che nascono spontaneamente: una è materia ordinaria, l'altra antimateria (ossia con carica opposta). Poiché le due particelle sono così opposte, non si crea nuova energia e svaniscono così velocemente che non si ha il tempo di rilevarle direttamente. Per questo vengono chiamate particelle virtuali.
Secondo Hawking queste particelle possono diventare reali se nascono vicino a un Buco Nero, perché una delle due può essere risucchiata dallo stesso, prima di annullare la sua partner, che resta così nell'Universo. Il fatto è che se ad essere assorbita dal Buco Nero è la particella negativa, l'energia totale del Buco Nero diminuisce e quindi anche la sua massa.
Dunque il Buco Nero deve irradiare energia (la radiazione di Hawking) e può diventare sempre più piccolo. Ecco dunque che Hawking confuta la sua stessa idea di partenza, che voleva i Buchi Neri in espansione continua: essi possono infatti lentamente evaporare. La temperatura dei Buchi Neri (attuali) sarebbe di poco superiore allo zero assoluto (-273 °C), e dunque la radiazione emessa sarebbe davvero difficile da rilevare. A tutto ciò però si unisce un altro problema: quando una particella supera l'orizzonte degli eventi, non può tornare più indietro. Con essa, porta le sue stesse informazioni, come la massa e la posizione. Se un Buco Nero può evaporare, dove vanno a finire queste informazioni portate dalla materia che ci è finita dentro? Esse possono uscire tramite la radiazione di Hawking oppure svaniscono per sempre. Hawking sostiene che svaniscono per l'eternità.
Se si perdono le informazioni, sostiene Susskind, svanirebbero causa ed effetto e questo non è possibile. Secondo la fisica quantistica infatti, l'informazione è eterna.
Questo concetto è conosciuto come "il paradosso dell'informazione dei Buchi Neri" (se l'informazione è persa per sempre ciò presupporrebbe che molti stati fisici possono evolvere nel medesimo stato).
Qualcuno ha provato a risolverlo affermando che i Buchi Neri in realtà sarebbero Stelle Nere: cioè con proprietà abbastanza simili ma con la differenza che non presentano un orizzonte degli eventi e che dalle stesse fuoriesca radiazione con informazione.


ONDE GRAVITAZIONALI E BUCHI NERI
Vanno sottolineati in modo veloce alcuni altri aspetti.
Lo scontro tra due Buchi Neri, porta alla formazione di un altro Buco Nero e alla diminuzione di massa totale. Com'è possibile? La diminuzione di massa è compensata dall'energia prodotta sotto forma di Onde Gravitazionali (che si muovono alla velocità della luce) e derivata dalla nota relazione di Einstein:
Se ho due Buchi Neri di massa (30 e 35 masse solari) non otterrò un Buco Nero di 65 massi solari ma sarà inferiore (la differenza sono proprio le onde gravitazionali, particolari onde che hanno la caratteristica di modificare lo spazio tempo: oggetti distanti si allontanano/avvicinano quando la regione spazio-temporale in cui si trovano è attraversata da onde gravitazionali).
Nella prima osservazione delle Onde Gravitazionali a seguito di uno scontro tra due Buchi Neri, vennero fuori 3 masse solari mancanti cioè 6 milioni di trilioni di trilioni di kg (un trilione è un numero un milione di volte maggiore di mille miliardi) sotto forma di onde gravitazionali emesse in una frazione di secondo (se tutte le stelle dell'universo convertissero parte della loro massa in onde elettromagnetiche con lo stesso ritmo del sole, la quantità di energia citata prima e propagata come onde gravitazionali sarebbe 10 volte maggiore di tutta l'energia luminosa emessa da tutte le galassie osservabili nell'universo).
Le Onde Gravitazionali ad alta frequenza (prodotte da Buchi Neri e Stelle) sono state rilevate tramite interferometri, per quelle a bassa frequenza si usano le Pulsar (Stelle di Neutroni) che hanno la particolarità di essere veri e propri orologi cosmici che "pulsano" in modo costante sempre con la stessa bassissima frequenza (dipendente dalla velocità di rotazione).
Acquisendo i tempi di pulsazione, nel momento in cui vengono rilevati sfasamenti, be' quelli sono dovuti al passaggio di Onde Gravitazionali (che come detto all'inizio deformano lo spazio-tempo).
A cosa servono le Onde Gravitazionali? Per calcolare la massa dei Buchi Neri e la distanza del sistema che ha emesso l'onda.

I parametri presi in considerazione sono:
1) Frequenza di emissione
2) Frequenza a cui viene lo scontro tra i Buchi Neri (Chirp)
3) Ampiezza dell'onda (Strain. Cioè quanto forte è il segnale misurato in termini di oscillazioni delle dimensioni dei due bracci dell'interferometro che serve per "intercettare" l'onda)

Sostanzialmente per misurare la distanza da un sistema di corpi celesti, basta prendere il segnale delle onde gravitazionali osservate e confrontarlo con il modello derivato dalla teoria della Relatività Generale. Queste distanze permettono di misurare quanta materia ed energia oscura c'è nell'universo (le distanze precise dei corpi nell'universo dipendono da questi parametri).
Se la materia oscura non è visibile, come si può esserne certi della sua esistenza? Ovviamente sappiamo che la gravità esiste per via della presenza di masse.
Per semplificare il concetto possiamo dire che ogni pianeta che orbita intorno ad una stella ha una certa velocità di rotazione che dipende appunto dalla gravità. Bene, per alcuni di questi pianeti, si sono notate discrepanze: ovvero la loro rotazione è molto più veloce di quello che dovrebbe essere. Segno che c'è qualcosa che non si vede.
In realtà ciò venne osservato per la velocità orbitale di alcune stelle site in galassie a spirale (la loro velocità orbitale, seguendo la legge di Keplero, dovrebbe essere ben minore di quella osservata: segno che appunto c'è massa da qualche parte, anche se invisibile).
Un'altra prova sono le lenti gravitazionali: materia che curva la traiettoria della luce in transito (la materia visibile ordinaria non sarebbe sufficiente per creare queste curvature gravitazionali).


COSA VUOL DIRE ATTRAVERSARE L'ORIZZONTE DEGLI EVENTI?
Per prima cosa va sottolineato che la distanza dell'orizzonte degli eventi dal centro del Buco Nero, dipende dalla massa dello stesso. Minore è la massa e minore sarà la distanza e viceversa.
Considerando Buchi Neri supermassivi, dove la gravità superficiale è simile o poco superiore a quella terrestre (la gravità superficiale dei Buchi Neri è inversamente proporzionale alla loro massa. Per raggiungere la gravità superficiale terrestre, un Buco Nero dev'essere 1,54 trilioni di masse solari e mezzo anno luce di diametro). Immaginiamo un potente razzo che tenga in equilibrio un astronauta appena sopra l'orizzonte. Immaginiamo di calarlo con la nostra fune fino a qualche metro sopra l'orizzonte degli eventi e una volta lì, l'astronauta accenderà il suo razzo. L'osservatore esterno noterà però che il razzo dell'astronauta, una volta avvicinato sufficientemente all'orizzonte degli eventi, non avrà più l'accelerazione G sufficiente a tenerlo in equilibrio in quanto si sarà ridotta notevolmente per via della dilatazione temporale. Lo scarico del propellente sembrerà avvenire a una velocità notevolmente ridotta, fino a fermarsi del tutto in prossimità dell'orizzonte (del resto è risaputo che sull'orizzonte degli eventi il tempo è fermo, questo confine infatti demarca la fine del tempo).
Il destino dell'astronauta sarebbe quindi comunque segnato.
Ma che fine farebbe? Sicuramente non raggiungerebbe la singolarità gravitazione al centro del Buco Nero (in quanto occorrerebbe un tempo infinito), malgrado l'aumento smisurato della forza gravitazionale provocato dalle forze di marea (ma anche lo spazio si dilaterebbe aumentando la sua distanza progressivamente all'infinito). La caduta non avverrà mai, malgrado il movimento sarà sempre possibile. Le forze di marea ad un certo punto ridurranno le dimensioni della materia a 2 (non più 3) più il tempo.


VIAGGI NEL PASSATO
Superando la velocità della luce invece, come detto all'inizio, l'ordinamento degli eventi non sarebbe più il consueto: cioè s'invertirebbe causa ed effetto e quindi il "prima" con il "dopo".
Secondo Frank Tipler, un cilindro superdenso in rotazione sul proprio asse alla metà della velocità della luce poteva fungere da macchina del tempo.
Dietro questo concetto il fatto che se la rotazione fosse abbastanza rapida (e il cilindro infinitamente lungo), l'osservatore avrebbe potuto fare ritorno al suo punto di partenza prima di essere partito (una curvatura chiusa nello spazio sarebbe potuta diventare una curva chiusa anche nel tempo).
Il concetto di causa-effetto verrebbe meno perchè se un corpo di grande massa ruota rapidamente su sè stesso, verrebbe creato un vortice nello spazio che cattura la luce (per via del campo gravitazionale) obbligandola a muoversi su una linea chiusa. A livello locale la barriera della luce non viene infranta ma a livello globale, considerando l'intera rivoluzione, si (quindi un ipotetico viaggiatore sul cilindro raggiungerebbe una velocità super luminale). Ipoteticamente riuscendo a contrarre una massa maggiore a quella del sole e riducendone il diametro a circa 3 km, la distorsione temporale diventa infinita quindi il tempo rallenterebbe sino a fermarsi (orizzonte degli eventi).
Quindi un Buco Nero altro non è che un viaggio di sola andata perchè la regione al suo interno è al di là della fine del tempo. Una volta finiti in un Buco Nero, se si riuscisse ad uscire, lo si dovrebbe fare prima di essere caduti e ciò equivale a dire di essere stati proiettati indietro nel tempo.
Un buco nero con una massa poco più grande di quella del sole ha una gravità circa 100 miliardi di volte più intensa di quella solare ed uno spazio assolutamente incurvato!
Nei concetti recenti di viaggio del tempo, la proposta che va per la maggiore è il Wormhole (cunicoli di tarlo) che fornisce una scorciatoia tra due punti molto distanti nell'universo.
Spostandosi lungo il cunicolo, una persona da A riuscirebbe a raggiungere B, prima della luce che attraversa invece lo spazio ordinario.
Affinchè un cunicolo possa essere utilizzato come macchina del tempo dovrebbe avere un'entrata ed un'uscita: cioè la luce deve poter entrare ed uscire (in un buco nero ciò non avviene) dovendo essere deflessa verso l'esterno. Inoltre deve rimanere aperto abbastanza a lungo da essere percorso ed evitare le fortissimi forze gravitazionali (prodotte dalle masse come si sa) o superfici ad energia infinita.
Secondo Thorne questi problemi potevano essere risolti mediante l'antigravità che può essere prodotta dall'energia negativa. Si tratta di un'energia zero (nulla), questa condizione si verifica se non ci sono distorsioni spazio-temporali (spazio piatto). Va sottolineato che per antigravità non s'intende lievitazione: una scatola che contiene energia negativa sarebbe si soggetta, in teoria, ad un moto verso l'alto (repulsivo rispetto alla gravità) ma avendo massa negativa si muoverebbe comunque verso il basso (stessa direzione della gravità). Tuttavia un oggetto posto sulla scatola verrebbe scagliato verso l'alto. Tramite i cunicoli di tarlo, ipoteticamente, sarebbe possibile viaggiare sia nel futuro che nel passato. Cioè viaggiando da A a B è possibile viaggiare indietro nel tempo e spostandosi attraverso lo spazio ordinario si potrebbe ritornare in A prima di essere partiti.


COSTRUZIONE DI UNA MACCHINA DEL TEMPO
Si è detto che il segreto è riuscire a costruire un Wormhole (cunicolo spazio-temporale o detto di "tarlo"). Per approfondire: Macchine Del Tempo: Wormhole, Stringhe Cosmiche, Loop Temporali e Buchi Neri
Si pensa che nell'universo potrebbe essercene qualcuno, formatosi durante il Big Bang (il problema è che si tratta di oggetti "effimeri" cioè dalla durata molto breve proprio per l'ipotetica fisica che li governerebbe). Per costruire una macchina del tempo ho bisogno di un collisore, dispositivo di implosione, un dilatatore e un differenziatore.
Il collisore serve a creare un cunicolo spazio-temporale, che è come detto una scorciatoia nello spazio per raggiungere immediatamente luoghi anche molto distanti.
Vi sarebbero diversi modi per creare un cunicolo, alcuni poco pratici (come quello di utilizzare un buco nero), altri più agevoli per la nostra attuale tecnologia: per esempio avvalendoci della meccanica quantistica. I cunicoli spazio-temporali quantistici compaiono e scompaiono in continuazione.
La tecnica proposta da Davies prevede l’utilizzo un acceleratore per ioni pesanti allo scopo di creare una bolla di “plasma quark-gluoni”. Tutto ciò verrà immesso in un dispositivo di implosione, dal quale viene fornita energia alla bolla creata (che dovrà essere compressa di un fattore di miliardi di miliardi).
La bolla creata benchè abbia una temperatura di 10 trilioni di gradi rimane troppo bassa, per aumentarla dobbiamo comprimerla come detto fornendo energia (circa 10 miliardi di Joule, energia prodotta da una centrale elettrica in qualche secondo.
Il problema principale è riuscire a coinvolgere un'energia del genere su una massa estremamente piccola e compressa, un metodo potrebbe essere ad esempio quello di farla implodere tramite una serie di bombe termonucleari disposte a configurazione sferica (si creerebbe un campo magnetico sufficiente per far implodere la bolla quark-gluoni).
Il risultato sarebbe quello di generare un minuscolo buco nero o un cunicolo spazio-temporale, ovvero una minuscola sfera con densità di 10 elevato all'80esima potenza maggiore dell'energia nucleare.
Un altro problema riguarda come ottenere la compressione, a questo proposito può essere sfruttato i principi del campo d'Higgs o costruendo un acceleratore (grande però come il sistema solare!).
Successivamente è necessario ingrandire il cunicolo tramite energia negativa, generata ad esempio dal vuoto quantistico (il cosiddetto "effetto Casimir") tramite un dilatatore.
Come produrre energia negativa? Si prendono due lamine di metallo e le si dispongono (fisse) faccia a faccia. Il sistema lo si pone in una scatola di metallo (dalla quale vanno rimossi tutti i gas e particelle elettricamente cariche e neutra) alla temperatura di -273° (zero assoluto).
Tra le due lamine si formerà energia negativa!
Lo spazio tra le lamine non è un vuoto assoluto ma è popolato da fotoni virtuali che rimbalzano sulle lamine metalliche ma se conveniamo che lo spazio vuoto ha energia zero, la regione compresa tra le lamine deve avere energia negativa (si creerebbe una piccola forza di attrazione tra le lamine).
Quest'effetto del vuoto quantistico è in fase di studio per i sistemi di propulsione delle astronavi.
Energia negativa può essere prodotta anche da uno specchio con accelerazione crescente (ma l'effetto è molto piccolo) o da un laser (sorgente di luce coerente. Il laser è fatto passare da un cristallo di niobato di litio a forma di cilindro con le estremità arrotondate ed argentate in modo da riflettere la luce. Il cristallo produrrà un raggio secondario a una frequenza più bassa comprimendo la luce che fuoriuscendo avrà energia negativa inframezzata da energia positiva, quest'ultima ci creerebbe problemi non essendo possibile separarla da quella negativa che è l'unica che deve essere convogliata sul cunicolo). Secondo Visser comunque, per un cunicolo di 1 metro di diametro ci vorrebbe un'energia negativa equivalente alla massa di Giove quindi pur riuscendo a filtrare l'energia negativa da un laser da un milione di terawatt ci vorrebbe ugualmente un tempo molto più lungo dell'età dell'universo per accumulare tale energia. Ad ogni modo, l'energia negativa è prodotta in piccolissima parte anche dal campo gravitazionale terrestre. Anche i buchi neri non avendo superfici materiali ma solo spazio vuoto risucchia energia negativa a un ritmo di un miliardesimo di miliardesimo di miliardesimo Joule al secondo (nel caso di un buco nero delle dimensioni solari e con un diametro di 3 km ma tanto più piccolo è il buco nero tanto maggiore sarà la gravità e tanto più forte quindi l'energia negativa che lo circonda). Quindi un'idea, seppur molto poco realistica, sarebbe quella di utilizzare l'energia negativa di un buco nero. Ricordiamo che concettualmente stiamo cercando di creare vuoti per produrre energia negativa, visto che comunque i wormholes sono associati ad intensi campi gravitazionali è molto probabile che loro stessi creino tramite vuoti quantistici l'energia necessaria (quindi provocando l'auto-dilatazione). In definitiva il laser innesca il processo, scelta la forma appropriata del cunicolo, sarebbe poi la natura a fare il resto!
A questo proposito va sottolineato che l'energia negativa ha massa negativa (cioè queste masse accelerano nella stessa direzione della forza, al posto di allontanarsi) quindi la massa totale del wormhole sarebbe prossima a 0 (ciò comporta che il costo energetico sia appunto 0 o quasi!).
Ricapitolando il cunicolo deve essere di dimensioni adeguate per poterci entrare, la gravità moderata (per non esserne schiacciati), rimane però da risolvere il problema della lunghezza del tempo di viaggio (grossi cunicoli quindi sono da scartare).
Come ultimo step ci serve il differenziatore per trasformarlo in macchina del tempo.
Occorre quindi generare una sorta di “differenza di potenziale temporale” tra gli estremi del cunicolo ingrandito. Si può quindi utilizzare come differenziatore sia un campo gravitazionale che un acceleratore di particelle, per creare tramite la velocità o la gravitazione, una differenza temporale tra l’ingresso e l’uscita. Cioè al cunicolo è fornita una carica elettrica (sparando dentro elettroni): una delle due estremità rimane fissa e l'altra mediante un acceleratore di particelle è fatta ruotare ad una velocità prossima a quella della luce.
È chiaro però che il viaggio nel futuro/passato avrà come date di inizio e fine quelle relative al differenziale temporale creato agli estremi del cunicolo. In pratica, se si creasse oggi (tempo zero) il cunicolo, occorrerebbe aspettare un certo numero di anni per portare un’estremità ad una certa data e poterla poi usare, dapprima solo per tornare nel passato di x anni. In seguito il cunicolo si potrà poi attraversarlo nei due versi liberamente. Si verrebbe cioè a creare una sorta di vero e proprio “ponte spazio-temporale”. Un altro metodo è quello di usare come differenziatore una stella di neutroni, lasciando quindi un'estremità vicino alla stella di neutroni che produrrà una fortissima distorsione temporale gravitazionale. In poche parole su un'estremità il tempo scorrerà più lentamente dell'altra (guardando attraverso lo spazio esterno la differenza temporale tra le due estremità sarà notevole...e tramite il cunicolo sarà possibile tornare indietro di tot anni. D'altro canto però riportandoci in A dallo spazio normale, potremmo ritornare al punto di partenza prima di esser partiti. Dunque percorrendo una traiettoria chiusa nello spazio, si percorre anche un percorso chiuso nel tempo).
Più che parlare di viaggio indietro nel tempo, il viaggiatore compie uno spostamento nello spazio che termina nel passato.


PARADOSSI ED UNIVERSI PARALLELI
Illustrati i principi di funzionamento di un'eventuale macchina del tempo, le maggiori difficoltà si avrebbero nel viaggiare nel passato perchè sarebbero tanti i paradossi connessi.
Tornando indietro nel tempo (nel vero senso della parola), chi impedirebbe al crononauta di uccidere sua madre? O sua nonna? Se uccidesse sua madre prima della sua nascita stessa, il crononauta non sarebbe mai nato quindi non avrebbe mai potuto intraprendere il viaggio nel passato nè tantomeno costruire la macchina del tempo. E se il crononauta incontrasse se stesso qualche anno più giovane? E sei i due, tramite un'altra macchina del tempo, tornassero ulteriormente indietro nel tempo incontrando sè stessi ancora più giovane...be' il principio di conservazione di massa ed energia verrebbe violato!
Secondo i sostenitori della meccanica quantistica questi paradossi sono risolti dalla teoria dei multiversi (universi paralleli). La meccanica quantistica riguarda particelle subatomiche che si comportano in un certo modo (del tutto normale e prevedibile).
Nel momento in cui però provo a misurarne le proprietà o addirittura ad osservarle, cominciano ad accadere cose strane: elettroni che scompaiono e ricompaiono dal nulla o che si trovano in zone dove non dovrebbero esserci. Ecco, a scala macroscopica, il concetto è lo stesso.
Ogni volta che sono di fronte ad una scelta si crea un universo parallelo: se decido di svoltare a destra, ci sarà un altro me altrove che svolterà a sinistra e così via.
Esistendo infiniti universi paralleli, quando intraprendo un viaggio indietro nel tempo, finirò appunto in un universo parallelo. Se il viaggiatore uccidesse sua madre, la sua nascita sarebbe preclusa solo in quella linea tempo e non altrove (non ad esempio dall'universo dove sono partito).
E se creassi una macchina del tempo e poi non la usassi? Vale lo stesso discorso.
Nel momento in cui viene creata, in qualche universo parallelo ci sarà una copia di me stesso che la userà. Anche il principio di conservazione dell'energia e della massa è rispettato in quanto andando indietro nel tempo e creando copie di se stessi, si scompare di volta in volta da ogni linea tempo quindi la massa ed energia totale (complessiva di tutti gli universi paralleli) non cambia.


JET E SITUAZIONI PIU' O MENO REALI
Per viaggiare alla velocità della luce, l'ostacolo principale è il dispendio dell'energia: per accelerare un carico di 10 tonnellate al 99% della velocità della luce, occorrerebbe spendere un'energia di 10 miliardi di miliardi di Joule (e l'energia aumenta ulteriormente in base alla distorsione temporale).
Per via di questi motivi è assolutamente improbabile che la tecnologia dei razzi odierna possa permettere simili viaggi, a meno di non riuscire a sfruttare fonti di energia naturale presenti nello spazio. Per giungere al centro della nostra galassia occorrerebbero 25mila anni terrestri ma viaggiando ad una velocità di 0.25 della luce (un quarto) ce ne vorrebbe solo 10 di anni.
Comunque è stato calcolato che utilizzando un’astronave che viaggi al 99,99% della velocità della luce occorrerebbero meno di sei mesi per fare un balzo nel futuro di quasi 1000 anni!
Se voglio accelerare me stesso partendo da una situazione di quiete, raggiungendo metà della velocità della luce (150mila km/s), dovrò farlo in modo graduale per evitare che il mio corpo non venga fatto a pezzi dalla gravità. Per non essere spinto contro il sedile di un eventuale razzo ad una forza maggiore di 3G, la mia accelerazione non deve essere superiore al triplo dell'accelerazione verso il basso di oggetti in caduta libera sulla terra. Con quest'accelerazione, ammesso che sia possibile ottenerla, si impiegherebbe circa 5 milioni di secondi (2 mesi e mezzo) per raggiungere tale velocità.
Motori ad impulso possono essere alimentati dalla fusione nucleare (cioè la stessa che sul sole trasforma l'idrogeno in elio). Nelle reazioni a fusione viene convertita in energia l'1% della massa a disposizione (gli atomi di elio prodotti usciranno dagli ugelli del razzo ad una velocità di 1/8 rispetto a quella della luce). Usando questa velocità per i prodotti di scarico ed avendo accelerare ad una velocità 0.5 della luce avrò bisogno di un propellente d'idrogeno pari a 81 volte la sua intera massa.
Considerando una astronave di circa 4 milioni di tonnellate, ogni volta che userò il motore ad impulso, per accelerare la nave spaziale sino a 0.5C avrò bisogno di 300 milioni di tonnellate d'idrogeno.
Con un motore ad impulso di materia ed antimateria avrò bisogno di 8 milioni di tonnellate d'idrogeno (il doppio del peso della nave spaziale). E' possibile utilizzare un sistema di propulsione di un'astronave usando antimateria? Tenendo in considerazione che antimateria e materia a seguito di un loro contatto si annichiliscono (in origine durante il Big Bang prevalse la materia, fossero state particelle ed antiparticelle di uguale %, oggi non saremmo qui!) producendo radiazione, teoricamente è possibile. Il sistema di contenimento a bordo di una nave spaziale dovrebbe essere simile al collisore del Fermilab che immagazzina antiprotoni ed antielettroni (positroni) per lunghi periodi.
Ricordiamo che l'antimateria è identica alla materia ordinaria, se non per il fatto che la carica è opposta (l'elettrone è negativo, il suo corrispettivo il positrone è identico ma con carica positiva).
Il collisore è formato da anelli magnetici (in presenza di campi magnetici, le particelle seguono orbite circolari), esso tramite collisioni di media energia produce antiprotoni che poi vengono accumulati.
In ogni caso ipotizzando la creazione di 100 miliardi di antiprotoni all'ora e supponendo 6000 ore di funzionamento all'anno si potrebbero produrre all'anno circa 600 bilioni di antiprotoni.
Se tutti i 100 miliardi di antiprotoni potessero essere convertiti in energia avremmo una potenza di un 1/500 di watt quindi occorrerebbero 50mila sorgenti di antiprotoni per alimentare una singola lampadina ad incandescenza! Tornando comunque alla nostra astronave, per fermarsi avrà bisogno di un fattore di massa sempre di 81 quindi accelerazione e decelerazione portano un fattore più grande di 6561 volte la massa dell'astronave.
Però potrei ricavare il propellente raccattandolo nello spazio l'idrogeno (che del resto è l'elemento più abbondante nella galassia), peccato che mi occorrerebbero diametri di circa 40 km (ottenendo un centomilionesimo della potenza di propulsione richiesta).
Per raggiungere tale velocità in poche ore, occorrerebbe che i motori erogassero una potenza di 10 alla 22 watt (un miliardo di volte circa la potenza media totale usata per tutte le attività umane sulla terra!). Ecco perchè viaggi a simili velocità, a bordi di razzi, non sono pratici nè convenienti.

lunedì 17 settembre 2018

E' Legale Navigare Nel Deep Web?

Qui sul blog si è sempre parlato del Deep Web e più precisamente delle Darknet di TOR ma non si è mai toccato il tasto della legalità: è legale navigare/entrare nel Deep Web?
La risposta a questa domanda è tanto semplice quanto banale: è legale entrarci, navigarci ed osservare.
Con un'eccezione però.
L'eccezione sono ovviamente i siti di pornografia minorile, in questo caso appunto, si commette reato nel momento in cui si entra nel sito.
Si badi bene, non è necessario caricare o scaricare roba, basta varcare il confine del sito per compiere un reato.
Come si sarà capito quindi per la sussistenza del reato non è necessaria la diffusione esterna del materiale.
E' quanto emerge dall'ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione del 6 marzo 2018, n. 10167.
L'interpretazione fornita dalla nota sentenza delle Sezioni Unite n. 13 del 31 maggio 2000, ritiene che:

"Poiché il delitto di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p., mediante il quale l'ordinamento appresta una tutela penale anticipata della libertà sessuale del minore, reprimendo quei comportamenti prodromici che, anche se non necessariamente a fine di lucro, ne mettono a repentaglio il libero sviluppo personale con la mercificazione del suo corpo e l'immissione nel circuito perverso della pedofilia, ha natura di reato di pericolo concreto, la condotta di chi impieghi uno o più minori per produrre spettacoli o materiali pornografici è punibile, salvo l'ipotizzabilità di altri reati, quando abbia una consistenza tale da implicare il concreto pericolo di diffusione del materiale prodotto"

Anche la produzione ad uso personale è reato perché la stessa relazione, sia pure senza contatto fisico, tra adulto e minorenne, contemplata dall'art. 600-ter c.p., è considerata come degradante e gravemente offensiva della dignità del minore in funzione del suo sviluppo sano ed armonioso.
Inoltre l'art. 3 della l. 38/06 ha sostituito l'art. 600 quater del codice penale con quanto segue:

"Art. 600- quater. Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 600- ter , consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni 18, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa non inferiore a € 1.549.
La pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità"

La pena è invece diminuita di un terzo per immagini virtuali dello stesso tipo.
Per immagini virtuali si intendono immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali.
Ovviamente sussiste una netta differenza tra detenzione, vendita, diffusione, produzione (questi 4 molto più gravi, soprattutto gli ultimi 3) rispetto alla semplice visione.
Diverso invece è il discorso market e forum.
I market sono liberamente navigabili purchè non si venda/compri materiale illegale.
Per quanto riguarda forum ed in generale siti, anche di dubbio gusto (con l'eccezione della già citata prima CP), è possibile dunque navigarci senza problemi.

domenica 16 settembre 2018

Qual è La Differenza Tra HDD e SSD? Velocità, Prezzo, Durata, Capacità

Gli HDD (Hard Disk Drive) come tutti saprete sono dischi magnetici esterni o interni su cui è possibile memorizzare dei dati.
Sono ancora adesso usati sui PC, per salvare documenti, file, applicazioni ed installare il sistema operativo.
Gli SSD (Solid-State Drive) sono unità di memoria allo stato solido, quindi non meccanici come gli HDD, su cui è possibile immagazzinare i dati.
Essi sono basati sui semiconduttori, in particolare su memorie flash.
La velocità di scrittura e lettura è molto superiore, non c'è frammentazione dei file, l'emissione di calore è bassa e il rumore assente (perchè il funzionamento è diverso, non essendoci parti meccaniche).
La velocità è sicuramente il pregio più importante. Infatti le unità a stato solido sono controllate da un processore che gestisce l’archiviazione dei file, rendendo tutto più veloce ed immediato.
Dunque il tempo di avvio e di arresto del sistema, la copia dei file, l’installazione dei programmi, il tempo di caricamento dei giochi, l'apertura di software ed app risulterà notevolmente più veloce.
I file presenti su un HDD vengono frammentati, e questo rallenta notevolmente l’intero sistema, perchè la testina deve cercare i vari frammenti salvati sui dischi.
Negli SSD invece, i file vengono salvati da un processore, che controlla dove archiviare i file senza creare frammenti.
Ci sono ovviamente anche svantaggi però.
Il prezzo degli SSD è sicuramente superiore a quello degli HDD (quasi 10 volte di più), inoltre hanno una vita media più breve (anche se per la verità sotto questo punto di vista i passaggi da gigante sono notevoli). Questo avviene perchè a furia di scrivere e riscrivere le memorie flash, i circuiti si usurano e perdono la loro capacità di salvare i dati.
A livello di capienza gli HDD sono sicuramente superiori.
E’ importante però non lavorare con file di grandi dimensioni, perchè se si salvano e/o cancellano numerose volte dati di parecchi GB, la vita media del SSD cala drasticamente.
E’ preferibile quindi installare i programmi, il sistema operativo ed eventuali giochi sul drive a stato solido, ed andare ad archiviare file e documenti con cui lavorare su un classico HDD.
Con gli SSD è importante non fare la deframmentazione perchè si andrebbe a ridurre la loro vita, poichè avvengono numerosi cicli di lettura e scrittura.
E’ importante anche togliere l’indicizzazione su Windows, perchè questo dispositivo ha già un indice interno, e questa opzione andrebbe solo a rallentare il suo funzionamento.

venerdì 14 settembre 2018

Criptovalute a Picco: Cosa Sta Succedendo Ai Bitcoin?

Secondo i dati di CoinMarketCap.com, oggi la capitalizzazione complessiva delle criptovalute è calata di circa 3 volte e mezzo da gennaio 2018 (dai 640 miliardi ai 180).
Come se non bastasse, l’indice Crypto Compare Digital Asset 10, che registra il valore di Bitcoin e delle altre monete digitali, ha registrato un crollo di oltre l’80%.
Un simile risultato è considerato anche peggiore di quello registrato dopo lo scoppio della bolla speculativa delle dot com nel 2000, quando gli investitori decisero di cominciare a vendere le loro azioni di Dot-com Companies a seguito della pubblicazione di bilanci poco soddisfacenti (l'indice borsistico Nasdaq Composite perse il 78% del suo valore).
La storia sembra simile a quella di oggi delle criptovalute: gli investitori temono soprattutto che la loro adozione non sia veloce come avevano sperato, e che la mancanza di una precisa regolamentazione del mercato porti ad effetti negativi.
Secondo quanto riporta Bloomberg, chi ha il compito di regolare questo mercato deve ora punire le frodi conseguenti all’immissione nel mercato di queste valute troppo volatili, 900 delle quali sono ormai dichiarate morte.
Oggi siamo lontanissimi dal boom degli acquisti di monete elettroniche registrato nel dicembre 2017, dove il solo Bitcoin valeva quasi 20.000 dollari (oggi ne vale 6.500).
Anche Ethereum, la seconda valuta digitale per capitalizzazione, ha risentito di questa crisi di fiducia, riportando un calo di -4,8% e attestandosi al valore di 213 dollari, con una perdita complessiva di -35% nel mese in corso.

giovedì 13 settembre 2018

La Proposta Di Matrimonio Di Tyler Alla Sua Fidanzata In Spiderman 4

Dopo quasi 1 anno Spiderman 4 dell'Insomniac Games è finalmente arrivato nei negozi.
Come si sa in molti giochi ci sono degli Easter Eggs, ovvero minigiochi o comunque messaggi nascosti.
In Spiderman 4 ce n'è un molto curioso.
Praticamente Tyler Schultz e Madison Gamble (Maddie) sono due fidanzati di lunga data (5 anni), grandi appassionati della serie e dei film di Spiderman.
Passano interi pomeriggi a giocare, al che a Tyler viene una grande idea: perchè non contattare l'Insomniac Games chiedendo d'inserire in Spiderman 4 (ai tempi ancora in fase di sviluppo) una proposta di matrimonio sottoforma di Easter Egg per la sua amata?
A Tyler gli riesce l'intento, infatti la casa produttrice del videogame accetta ed inserisce su un'insegna di un cinema presente nella città virtuale di New York la scritta "Maddie, will you marry me?" (cioè "Maddie, vuoi sposarmi?").
Il gioco con questa scritta curiosa è uscito qualche giorno fa, peccato però che Tyler e Maddie, da qualche settimana, non stanno più insieme.
Quando i videogiocatori hanno scoperto questo Easter Egg lo hanno condiviso in lungo e in largo online, aspettandosi la risposta di Madison.
Risposta che, purtroppo, non ha portato a nessun lieto fine.
Come raccontato dallo stesso Schultz, infatti, non solo la sua ex compagna lo ha lasciato dopo 5 anni, ma ha anche iniziato una relazione con suo fratello.
Insomniac, dispiaciuta per l'esito della cosa, ha già annunciato di essere al lavoro su un aggiornamento che rimuoverà la scritta rimpiazzandola con un'altra, in modo da mettere definitivamente la parola fine all'amore tra Tyler e Maddie.
Intanto lui, in un video che aveva pubblicato sul suo canale YouTube (e che ha ora rimosso), ha già ribattezzato quanto gli è accaduto come l'Easter Egg più triste nella storia dei videogiochi.
Come dargli torto?
Non sarà invece dello stesso avviso un utente di Reddit conosciuto come Mitch3750, che ha deciso di fare la più semplice delle cose: riciclare l'Easter Egg per la sua ragazza, ottenendo però un sì!
Come spiegato da Mitch, la cosa è stata possibile perché anche la sua ragazza, come quella di Schultz, si chiama Maddie.

"Avevo già comprato prima l'anello. Poi ho pensato che quest'idea potesse essere carina, perché entrambi amiamo i videogiochi e Spider-Man"

Da oggi, insomma, questo Easter Egg è un po' meno triste e chissà che qualche altro fan di Spiderman innamorato non trovi a sua volta il coraggio di fare il grande passo.
A patto che anche la sua ragazza si chiami Maddie, ovviamente.

martedì 11 settembre 2018

Il Bug Dell'Anno 10.000 Sui Software (Y10K)

E' vero, sicuramente noi, non saremo ancora in vita per documentarlo inoltre le tendenze tecnologiche suggeriscono che entro l'anno 10.000, è altamente improbabile che una qualsiasi delle tecnologie o software di elaborazione dati siano ancora in uso, tuttavia rimane un problema che oggi presenta delle criticità ed ha risvolti interessanti dal punto di vista informatico.
Vi siete mai chiesti, a livello di software e sistemi, cosa succederà nell'anno 10.000?
In primis va sottolineato che è molto plausibile che i calendari attualmente in uso siano sostituiti da qualcos'altro.
Tuttavia, va detto che gli anni a cinque cifre sono già oggi un problema per molti programmi di analisi lungimirante (ad esempio software che esaminano la gestione a lungo termine delle scorie nucleari).
Il problema dell'Anno 10.000 (noto anche come problema Y10K) riguarda bug di formattazione e archiviazione del tempo che emergerebbero allo scoccare dell'anno 10.000 (in quanto a cinque cifre).
Questo problema può essere visualizzato in Microsoft Excel dalla versione di Office 2013 in poi, che memorizza le date come il numero di giorni dal 31 dicembre 1899 (il giorno 1 è il 1900-01-01).
Allo stesso modo, Microsoft Access memorizza le date come il numero di giorni dal 30 dicembre 1899 (il giorno 1 è il 1899-12-31).
In entrambe le applicazioni, un valore di 2958465 verrebbe formattato correttamente come "31 dicembre 9999", ma aggiungendo 1 per passare alla data prevista del "1 gennaio 10000" si causerebbe un errore di formattazione; in Excel, ad esempio, verrebbe visualizzato nella cella come una serie di #characters.
Inoltre, Excel non può convertire automaticamente stringhe con formato data "12/12/2007" in date, se l'anno supera il 9999.
La Long Now Foundation si è imbattuta in questa limitazione di Excel durante la progettazione dell'orologio da 10.000 anni (la società sta tentando di promuovere l'abitudine nello scrivere anni con 5 cifre: tipo 02018. Ci sarebbe però un discreto problema con l'anno 100.000...).
Il programma open source OpenOffice Calc è in grado di visualizzare correttamente le date oltre l'anno 9999 con anni a cinque cifre, ma almeno dalla versione 2.4 cade vittima del problema dell'Anno 32.768: il "31 dicembre 32.767" è la data più alta disponibile.
Il 32767 è il numero positivo più alto che può essere rappresentato usando un intero con segno a 16 bit, aggiungendo uno a questo valore si provoca l' overflow e Calc interpreta l'anno come un numero negativo grande ovvero il "1 gennaio - 32.768" .
Anche Python supporta date da 1 cifra a 4.


DIFFERENZE CON IL MILLENNIUM BUG
A differenza del problema dell'anno 2000, in cui le cifre significative sono state omesse, la risoluzione del problema dell'anno 10.000 non richiede l'aggiornamento dei vecchi record, poiché sono presenti tutte e quattro le cifre significative. Richiederebbe solo che la memorizzazione dei record in decimali sia in grado di memorizzare cinque o più cifre.
Esiste, tuttavia, un potenziale problema con i set di record che fanno uso dell'ordinamento lessicale. Ad esempio, le rappresentazioni di date nell'intervallo 10.000-19.999 apparirebbero interlacciate con le date nell'intervallo 1000-1999 anziché successive all'anno 9999.

domenica 9 settembre 2018

Peter Scully ed Ann Alvarez Condannati All'Ergastolo (Deep Web)

L' australiano Peter Scully, considerato uno dei trafficanti di bambini e stupratori più efferati e depravati al mondo, ha sorriso dopo essere stato condannato all'ergastolo in un tribunale delle Filippine.
Il tutto mentre lasciava il tribunale cittadino di Cagayan de Oro nella provincia meridionale delle Filippine (nel nord di Mindanao), insieme alla sua ex fidanzata e complice Carme Ann Alvarez (anche lei condannata a vita).
Il 55enne australiano deve affrontare altri 60 capi d'accuse per omicidio di minori, torture e violenze nei confronti di bambini di circa 12 mesi.
Compreso l'abuso di due giovani ragazze, per le quali Scully avrebbe fatto scavare le proprie tombe, prima di averle filmate mentre venivano violentate.
Il giudice Jose Escobido ha dichiarato Scully colpevole di traffico di esseri umani e di 5 casi di stupro.
Il procuratore regionale sostituto Merlyn Uy ha coinvolto anche Liezel Margallo, altri accusati e vittime.
Il governo delle Filippine aveva in precedenza considerato di reintrodurre la pena di morte per Scully, accusato già di frode in Australia nel 2011 e poi fuggito a Mindanao, dove avrebbe attirato i bambini poveri con denaro e doni.
Il sito di notizie Rappler riporta che Scully avrebbe abusato di bambini a Mindanao, dopo aver filmato i crimini e venduto i video a clienti in Europa sul Deep Web.
Il Dipartimento di Giustizia delle Filippine ha anche riferito che nel 2016 Scully era impegnato in operazioni di Cybersesso, usando bambini di età inferiore a 12 anni e un bambino di un anno.
La polizia inoltre ha scavato nel pavimento di una casa dove Scully risiedeva, lì l'australiano avrebbe seppellito i bambini che aveva violentato.
Le autorità hanno 45 testimoni nel caso di diverse ragazze, tra cui Daisy e Queenie.
I video degli abusi sono stati caricati a pagamento su siti delle Darknet tra il 2011 e il 2014.
Dopo la produzione di un video scioccante di torture e abusi, il tristemente famoso Daisy's Destruction, la polizia iniziò le ricerche per l'ideatore del video.
Peter Gerard Scully venne arrestato a casa sua nelle Filippine nel febbraio 2015.
Invece ora è arrivata la sentenza definitiva: ergastolo a vita.