A chi non è mai capitato d'imbattersi in Quora? Sostanzialmente si tratta di un social network di domande e risposte sulla falsa riga di Yahoo Answer (anche se Quora è molto più attendibile, in quanto moderato e frequentato da personalità, politici e scienziati).
Il sito web è nato nel 2009, inizialmente solo in lingua inglese, con l'intento di condividere l’informazione al fine di accrescere la cultura nel mondo.
Utilizzare il servizio è molto semplice: basta effettuare la registrazione al servizio (è possibile registrarsi utilizzando anche l’account Google o quello Facebook o, in alternativa, indicare un’email diversa per effettuare la registrazione al servizio indicando nome, cognome, email e password).
Una volta effettuata la registrazione, vanno indicati alcuni dei propri interessi, affinché il flusso di domande e risposte venga personalizzato in maniera corretta (almeno 10 argomenti).
Collegando l'account al proprio profilo Facebook (per fare ciò basta andare in "Impostazioni" dove è possibile modificare anche le notifiche che arrivano per mail) sarà possibile leggere le domande o le risposte dei propri amici.
La community, pur non controllando i profili, consiglia di usare proprio nome e cognome e non nickname (i profili fake possono essere segnalati).
La versione americana ingloba personalità del calibro di Barack Obama, Hillary Clinton, Jimmy Wales, Adrian Lamo, etc
Inoltre i Top Writers (cioè quelli che creano contenuti migliori) sono invitati ad eventi e ricevono regali come articoli di abbigliamento brandizzati e libri.
I fondatori credono che, coltivando un gruppo di utenti chiave particolarmente attivi nella piattaforma, il programma crei un ciclo di feedback di coinvolgimento dell'utente.
FUNZIONI
L’interfaccia utente di Quora è molto lineare e intuitiva.
Nella pagina principale puoi leggere il tuo Feed (in base agli argomenti scelti che sono ovviamente modificabili).
Gli altri strumenti principali di Quora sono visibili nella barra in alto: il pulsante Leggi (simbolo di un giornale) è relativo alla sezione del Feed, il pulsante Rispondi (simbolo di un foglio di carta con una matita) permette di leggere alcune domande alle quali, in base agli interessi indicati, potresti rispondere.
Gli iscritti di Quora possono anche chiederti direttamente di rispondere a una domanda; questo tipo di richieste vengono visualizzate nella sezione "Richieste di Risposta", visibile nella barra laterale.
Tutte le notifiche della piattaforma verranno poi visualizzate nella sezione "Notifiche" (simbolo di una campanella).
Infine il simbolo dell’omino con il tuo nome rimanda alla sezione dedicata al tuo profilo, tramite la quale puoi personalizzare i dettagli della tua registrazione al servizio (aggiungendo le proprie generalità, titolo di studio, etc).
Come in altri social network, anche Quora permette agli utenti di inviarsi messaggi diretti.
Se li riceverai, puoi visualizzarli nella sezione "Messaggi" (tramite la funzione "Componi" sarà possibile inviare messaggi agli altri utenti).
La tua cronologia di domande e risposte è racchiusa nella sezione "I tuoi contenuti": potrai trovare tutte le domande e le risposte suddivise per anno o per argomento.
Tramite "Statistiche" è possibile scoprire nel dettaglio quante persone visualizzano i tuoi contenuti.
DOMANDE E RISPOSTE
Per cercare una domanda o chiedere qualcosa su Quora, torna al menu principale facendo clic su "Leggi" e poi basta scrivere la tua domanda in corrispondenza della voce "Cosa vuoi chiedere?" (è possibile porla anche in anonimo).
Conviene ovviamente indicizzare la domanda, scegliendo i vari argomenti.
Una volta che avrai indicato gli argomenti, ti verranno proposti alcuni nomi di persone influenti nel relativo settore. Se fai clic sul simbolo (+), in corrispondenza dei loro nomi, puoi inviargli una notifica per segnalargli la domanda e chiedere così la loro risposta.
Inutile dire che visualizzata una domanda, è possibile anche rispondere schiacciando su "Rispondi". Si aprirà quindi un piccolo editor di testo tramite il quale potrai digitare il testo della tua risposta.
Oltre a formattare il testo, è possibile anche aggiungere dei link (simbolo della catena) e delle immagini (simbolo di una foto).
Le risposte possono essere condivise anche sui social.
Le stesse possono essere votate positivamente o negativamente da altri utenti (tu ovviamente puoi fare lo stesso con quelle degli altri), segnalate o revisionate (suggerimenti di modifica).
lunedì 29 aprile 2019
domenica 28 aprile 2019
Come Funzionano I Numeri Di Emergenza (NUE, 112, 113, 115, 117, 118)
Nel 2002 una legge europea ha istituito in alcune regione italiane (e stati europei) un unico numero di emergenza (NUE), ovvero il 112 (che inizialmente identificava solo l'arma dei Carabinieri).
Un po’ come il 911 attivo in America.
In Italia inizialmente il numero unico funzionava in: Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Friuli, Provincia di Trento, Provincia di Roma, Sicilia orientale, Liguria.
Un po' come i canonici numeri di emergenza attivi (Autoambulanza 118, Polizia 113, Carabinieri 112, Guardia di Finanza 117 e Vigili del fuoco 115), localizza e smista le chiamate ai vari servizi di emergenza.
Come funzionano questi servizi?
1) Localizzano le chiamate automaticamente collegandosi con il ced interforze del Ministero dell’Interno che identifica l’apparecchio, mobile o fisso, da cui la chiamata proviene per indirizzare con maggior precisione possibile il soccorso.
2) Filtra le chiamate: il fine è quello di non intasare i servizi di emergenza con chiamate inutili e che ora vengono passate a centralini che possono fornire consulenza nei casi in cui non ci sia urgenza.
3) Passa la richiesta al servizio giusto.
Il numero unico è un centralino di smistamento che localizza la chiamata e la passa al secondo livello (Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Pronto soccorso) competente per il caso.
Da agosto 2018 è stato esteso a tutta Italia.
Chi chiama non ha il contatto diretto con i numeri canonici (112, 113, 115, 117, 118 a seconda) ma prima con un centralino e poi con il servizio di pronto intervento mirato.
In questo modo le chiamate non strettamente d’emergenza si fermano al primo livello e non vanno a intasare inutilmente il secondo.
La localizzazione del chiamante permette agli operatori di ricevere immediatamente le informazioni relative al chiamante: comune, via e numero civico (nel caso di telefoni fissi) ed esatta ubicazione sul territorio (per i telefoni mobili con un'approssimazione che varia dai 10 metri di paesi e città sino ai 200 metri delle aree poco abitate).
La tecnologia usata permette anche di identificare l'esatta posizione dell'evento qualora il chiamante non abbia la possibilità di fermarsi, attraverso la traiettoria seguita dalla localizzazione del chiamante.
Un po’ come il 911 attivo in America.
In Italia inizialmente il numero unico funzionava in: Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Friuli, Provincia di Trento, Provincia di Roma, Sicilia orientale, Liguria.
Un po' come i canonici numeri di emergenza attivi (Autoambulanza 118, Polizia 113, Carabinieri 112, Guardia di Finanza 117 e Vigili del fuoco 115), localizza e smista le chiamate ai vari servizi di emergenza.
Come funzionano questi servizi?
1) Localizzano le chiamate automaticamente collegandosi con il ced interforze del Ministero dell’Interno che identifica l’apparecchio, mobile o fisso, da cui la chiamata proviene per indirizzare con maggior precisione possibile il soccorso.
2) Filtra le chiamate: il fine è quello di non intasare i servizi di emergenza con chiamate inutili e che ora vengono passate a centralini che possono fornire consulenza nei casi in cui non ci sia urgenza.
3) Passa la richiesta al servizio giusto.
Il numero unico è un centralino di smistamento che localizza la chiamata e la passa al secondo livello (Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Pronto soccorso) competente per il caso.
Da agosto 2018 è stato esteso a tutta Italia.
Chi chiama non ha il contatto diretto con i numeri canonici (112, 113, 115, 117, 118 a seconda) ma prima con un centralino e poi con il servizio di pronto intervento mirato.
In questo modo le chiamate non strettamente d’emergenza si fermano al primo livello e non vanno a intasare inutilmente il secondo.
La localizzazione del chiamante permette agli operatori di ricevere immediatamente le informazioni relative al chiamante: comune, via e numero civico (nel caso di telefoni fissi) ed esatta ubicazione sul territorio (per i telefoni mobili con un'approssimazione che varia dai 10 metri di paesi e città sino ai 200 metri delle aree poco abitate).
La tecnologia usata permette anche di identificare l'esatta posizione dell'evento qualora il chiamante non abbia la possibilità di fermarsi, attraverso la traiettoria seguita dalla localizzazione del chiamante.
venerdì 26 aprile 2019
Arriva Apple Arcade: Giochi In Abbonamento (Mobile, PC, TV)
Apple qualche settimana fa ha annunciato Apple Arcade, un nuovo servizio in abbonamento che includerà oltre cento nuovi giochi da creatori quali Hironobu Sakaguchi, Ken Wong, Will Wright e molti altri.
La proposta sarà per dispositivi mobili (iPhone), desktop (MAC) e salotto (Apple TV).
L’App Store è la piattaforma gaming più grande e di successo del mondo, con oltre 300.000 giochi gratis e a pagamento. I giochi gratis, supportati dalla pubblicità e dagli acquisti in app, sono amati da centinaia di milioni di giocatori in tutto il mondo.
Con la semplicità di una singola sottoscrizione, Apple Arcade porterà questi giochi a un miliardo di clienti.
Apple non si occuperà unicamente di selezionare i migliori titoli per Apple Arcade, ma anche di contribuire ai costi di sviluppo e lavorare a contatto con i creatori per sviluppare e diffondere le loro idee.
Il servizio includerà giochi da Annapurna Interactive, Bossa Studios, Cartoon Network, Finji, Giant Squid, Klei Entertainment, Konami, LEGO, Mistwalker Corporation, SEGA, Snowman, ustwo games e molti altri.
Sarà possibile giocare offline e molti videogame offriranno il supporto ai controller compatibili con i device Apple.
L'abbonamento ad Apple Arcade includerà accesso illimitato al catalogo; i titoli possono essere condivisi senza costi aggiuntivi tra tutti i membri di una famiglia, e i salvataggi si diffondono in automatico tra tutti i dispositivi.
In altre parole, si lascia la partita su iPhone e la si può riprendere su Apple TV.
Phil Schiller di Apple: "L’App Store è la piattaforma più grande e amata al mondo per i videogame. Ora con Apple Arcade, il primo servizio di gaming in abbonamento per dispositivi mobili, computer desktop e TV, i giochi faranno un salto di qualità. Insieme ad alcuni degli sviluppatori più innovativi al mondo, stiamo lavorando alla creazione di oltre 100 giochi originali per iPhone, iPad, Mac e Apple TV. I giochi di Apple Arcade saranno adatti alle famiglie e rispetteranno la privacy degli utenti, senza pubblicità e senza acquisti in-app. Crediamo che Apple Arcade sarà accolto con entusiasmo dai gamer di ogni età"
Sarà possibile giocare con il catalogo di Apple Arcade tramite iPhone, iPad, Mac e Apple TV.
Apple Arcade arriverà nell'autunno 2019 in oltre 150 paesi del mondo, il prezzo non è stato ancora diramato.
Per saperne di più: Apple Arcade
La proposta sarà per dispositivi mobili (iPhone), desktop (MAC) e salotto (Apple TV).
L’App Store è la piattaforma gaming più grande e di successo del mondo, con oltre 300.000 giochi gratis e a pagamento. I giochi gratis, supportati dalla pubblicità e dagli acquisti in app, sono amati da centinaia di milioni di giocatori in tutto il mondo.
Con la semplicità di una singola sottoscrizione, Apple Arcade porterà questi giochi a un miliardo di clienti.
Apple non si occuperà unicamente di selezionare i migliori titoli per Apple Arcade, ma anche di contribuire ai costi di sviluppo e lavorare a contatto con i creatori per sviluppare e diffondere le loro idee.
Il servizio includerà giochi da Annapurna Interactive, Bossa Studios, Cartoon Network, Finji, Giant Squid, Klei Entertainment, Konami, LEGO, Mistwalker Corporation, SEGA, Snowman, ustwo games e molti altri.
Sarà possibile giocare offline e molti videogame offriranno il supporto ai controller compatibili con i device Apple.
L'abbonamento ad Apple Arcade includerà accesso illimitato al catalogo; i titoli possono essere condivisi senza costi aggiuntivi tra tutti i membri di una famiglia, e i salvataggi si diffondono in automatico tra tutti i dispositivi.
In altre parole, si lascia la partita su iPhone e la si può riprendere su Apple TV.
Phil Schiller di Apple: "L’App Store è la piattaforma più grande e amata al mondo per i videogame. Ora con Apple Arcade, il primo servizio di gaming in abbonamento per dispositivi mobili, computer desktop e TV, i giochi faranno un salto di qualità. Insieme ad alcuni degli sviluppatori più innovativi al mondo, stiamo lavorando alla creazione di oltre 100 giochi originali per iPhone, iPad, Mac e Apple TV. I giochi di Apple Arcade saranno adatti alle famiglie e rispetteranno la privacy degli utenti, senza pubblicità e senza acquisti in-app. Crediamo che Apple Arcade sarà accolto con entusiasmo dai gamer di ogni età"
Sarà possibile giocare con il catalogo di Apple Arcade tramite iPhone, iPad, Mac e Apple TV.
Apple Arcade arriverà nell'autunno 2019 in oltre 150 paesi del mondo, il prezzo non è stato ancora diramato.
Per saperne di più: Apple Arcade
Cos'è Google Stadia: Videogame In Streaming, Youtube ed Altre Funzioni
Almeno in teoria quella di Google Stadia (presentato il 19 marzo 2019) sarà una discreta rivoluzione per quanto riguarda il mercato videoludico.
La prima differenza sarà ovviamente il fatto che i videogame saranno usufruiti in streaming quindi addio copie fisiche (in 4K). In secondo luogo essa garantirà la portabilità dell'esperienza videoludica da uno schermo all'altro (PC, Smartphone, TV, Tablet), senza soluzione di continuità (il tutto tramite il browser Chrome).
ADDIO CONSOLE FISICHE E VIDEOGAME
Con Stadia una console fisica non c’è perchè i grandi data center di Google invieranno il flusso audio-video dei giochi facendoli elaborare a delle macchine implementate ad hoc per l’occasione. Delle vere e proprie console, in pratica. Stiamo parlando della Stadia GPU, dotata di una potenza grafica di 10,7 teraflops, praticamente doppia rispetto a PlayStation 4 Pro (4.2) e Xbox One X (6.0). A questo si aggiunge un processore custom X86 da 2,7 GHz con 16GB di RAM.
Caratteristiche più o meno vicine a quelle che avrà la prossima generazione console Sony e Microsoft.
L’utente inoltre non si dovrà più occupare di aggiornare il suo computer da gaming acquistando nuovi componenti o passare alla nuova console di turno. Sarà Google a fare gli upgrade in tutte le eventuali future nuove generazioni.
L'INTEGRAZIONE CON YOUTUBE PER LO STREAMING
Sicuramente il punto vincente sarà l'integrazione di Youtube.
Alcune caratteristiche specifiche di Stadia hanno comunque stupito, come appunto l'utilizzo di Youtube in maniera profondamente integrata con l'esperienza di gioco e di visione di contenuti attraverso la piattaforma in streaming. In poche parole, Youtube diventa una sorta di canale d'ingresso privilegiato per i videogiochi, con la possibilità di accedere direttamente a un gioco premendo un tasto nel corso della riproduzione di un video riferito al videogioco stesso e accedendo al proprio account Stadia tramite il controller.
Dunque interattività ai massimi livelli (superiore anche ai famosi video a 360° che avevano portato una discreta rivoluzione nel panorama, pur non essendo mai fatto il boom definitivamente).
Per quanto riguarda le funzioni più "social", sono state presentate due opzioni che consentono una sorta di "condivisione aumentata", ovvero con la possibilità di includere altri giocatori all'interno di uno streaming video. Nel corso di una trasmissione è possibile attivare il Crowd Play, che consente all'utente di condividere la sessione di gioco con chi guarda, avviando con facilità una sessione multiplayer e dunque coinvolgendo il pubblico nella trasmissione stessa.
State Share invece consente una sorta di multiplayer asimmetrico e asincrono basato su un momento preciso di un gioco. In sostanza, è come condividere un save state, invitando magari gli utenti a una sfida sul punteggio più alto da conquistare in un determinato punto di un gioco: per partecipare è sufficiente cliccare su un link o sul thumb del video e far partire la partita dal punto stabilito dall'utente iniziale.
Oltre a dare una botta al mercato fisico, Google spera anche di rilanciare Youtube nel campo dello streaming diretto di videogiochi (Twitch e Mixer ad oggi sono le piattaforme preferite dei videogiocatori).
Stadia crea un canale inedito di interazione che trasforma la fruizione passiva nella possibilità di intervenire, in diverse modalità, sul contenuto visualizzato. Sarà possibile creare una sorta di gioco nel gioco con lo State Share, che offre nuove possibilità di creare sfide ed eventi aperti alla community.
VELOCITA' DI CONNESSIONE, GIOCHI DI LANCIO, COSTI ED ARRIVO SUL MERCATO
Per il momento i giochi di lancio saranno: Assassin's Creed Odyssey, Doom Eternal più un altro non citato.
Un piccolo problema potrebbe essere la connessione internet, visto che la velocità ideale per giocare senza problemi alla risoluzione 1080p e 60 fps è di 25 Mbps.
Se, invece, si vuole giocare con la risoluzione 4K sempre a 60 fps è necessaria una banda di almeno 30 Mbps.
25 e 30 Mbps non sono connessioni iperveloci, ma in Italia (e anche in altri paesi meno sviluppati) moltissimi utenti navigano ancora con bande sensibilmente più lente, ad esempio, a 7 Mpbs.
Non si sa ancora il costo nè se Google Stadia sarà un servizio su abbonamento a pagamento con un catalogo di giochi sulla falsa riga di PlayStation Now.
Per saperne di più: Stadia (Sito Ufficiale)
La prima differenza sarà ovviamente il fatto che i videogame saranno usufruiti in streaming quindi addio copie fisiche (in 4K). In secondo luogo essa garantirà la portabilità dell'esperienza videoludica da uno schermo all'altro (PC, Smartphone, TV, Tablet), senza soluzione di continuità (il tutto tramite il browser Chrome).
ADDIO CONSOLE FISICHE E VIDEOGAME
Con Stadia una console fisica non c’è perchè i grandi data center di Google invieranno il flusso audio-video dei giochi facendoli elaborare a delle macchine implementate ad hoc per l’occasione. Delle vere e proprie console, in pratica. Stiamo parlando della Stadia GPU, dotata di una potenza grafica di 10,7 teraflops, praticamente doppia rispetto a PlayStation 4 Pro (4.2) e Xbox One X (6.0). A questo si aggiunge un processore custom X86 da 2,7 GHz con 16GB di RAM.
Caratteristiche più o meno vicine a quelle che avrà la prossima generazione console Sony e Microsoft.
L’utente inoltre non si dovrà più occupare di aggiornare il suo computer da gaming acquistando nuovi componenti o passare alla nuova console di turno. Sarà Google a fare gli upgrade in tutte le eventuali future nuove generazioni.
L'INTEGRAZIONE CON YOUTUBE PER LO STREAMING
Sicuramente il punto vincente sarà l'integrazione di Youtube.
Alcune caratteristiche specifiche di Stadia hanno comunque stupito, come appunto l'utilizzo di Youtube in maniera profondamente integrata con l'esperienza di gioco e di visione di contenuti attraverso la piattaforma in streaming. In poche parole, Youtube diventa una sorta di canale d'ingresso privilegiato per i videogiochi, con la possibilità di accedere direttamente a un gioco premendo un tasto nel corso della riproduzione di un video riferito al videogioco stesso e accedendo al proprio account Stadia tramite il controller.
Dunque interattività ai massimi livelli (superiore anche ai famosi video a 360° che avevano portato una discreta rivoluzione nel panorama, pur non essendo mai fatto il boom definitivamente).
Per quanto riguarda le funzioni più "social", sono state presentate due opzioni che consentono una sorta di "condivisione aumentata", ovvero con la possibilità di includere altri giocatori all'interno di uno streaming video. Nel corso di una trasmissione è possibile attivare il Crowd Play, che consente all'utente di condividere la sessione di gioco con chi guarda, avviando con facilità una sessione multiplayer e dunque coinvolgendo il pubblico nella trasmissione stessa.
State Share invece consente una sorta di multiplayer asimmetrico e asincrono basato su un momento preciso di un gioco. In sostanza, è come condividere un save state, invitando magari gli utenti a una sfida sul punteggio più alto da conquistare in un determinato punto di un gioco: per partecipare è sufficiente cliccare su un link o sul thumb del video e far partire la partita dal punto stabilito dall'utente iniziale.
Oltre a dare una botta al mercato fisico, Google spera anche di rilanciare Youtube nel campo dello streaming diretto di videogiochi (Twitch e Mixer ad oggi sono le piattaforme preferite dei videogiocatori).
Stadia crea un canale inedito di interazione che trasforma la fruizione passiva nella possibilità di intervenire, in diverse modalità, sul contenuto visualizzato. Sarà possibile creare una sorta di gioco nel gioco con lo State Share, che offre nuove possibilità di creare sfide ed eventi aperti alla community.
VELOCITA' DI CONNESSIONE, GIOCHI DI LANCIO, COSTI ED ARRIVO SUL MERCATO
Per il momento i giochi di lancio saranno: Assassin's Creed Odyssey, Doom Eternal più un altro non citato.
Un piccolo problema potrebbe essere la connessione internet, visto che la velocità ideale per giocare senza problemi alla risoluzione 1080p e 60 fps è di 25 Mbps.
Se, invece, si vuole giocare con la risoluzione 4K sempre a 60 fps è necessaria una banda di almeno 30 Mbps.
25 e 30 Mbps non sono connessioni iperveloci, ma in Italia (e anche in altri paesi meno sviluppati) moltissimi utenti navigano ancora con bande sensibilmente più lente, ad esempio, a 7 Mpbs.
Non si sa ancora il costo nè se Google Stadia sarà un servizio su abbonamento a pagamento con un catalogo di giochi sulla falsa riga di PlayStation Now.
Per saperne di più: Stadia (Sito Ufficiale)
giovedì 25 aprile 2019
Lista Dei Migliori Software (Ottimizzazione PC, Chat, Audio/Video, Emulatori, etc)
In questo articolo troverete i migliori software (o giù di lì) per fare una determinata cosa, ovvero manutenzione del computer, audio/video, masterizzare, chattare, etc
Si è evitato di riportare altri software utili, comunque già presenti qui sul blog in articoli specifici.
Miglior software per disinstallare programmi: Revo Uninstaller (Download)
Miglior pulitore di file temporanei: Ccleaner (Download)
Miglior pulitore file registro di sistema: Wisecleaner (Download)
Miglior antimalware: Malwarebytes (Download)
Miglior antivirus: BitDefender (Download)
Miglior deframmentatore di sistema: Auslogics Disk-Defrag (Download)
Miglior pulitore di RAM: Memory Cleaner (Download)
Per trovare files pesanti ed eliminarli: Windirstat (Download)
Per decidere quali programmi disinstallare: Should I Remove It (Download)
Per togliere programmi dal menù contestuale di Windows: Menu Maid (Download)
Per tenere il computer sempre aggiornato: Sumo (Download)
Miglior programma di posta elettronica: Mozilla Thunderbird (Download)
Per gestire musica e video: Mediamonkey (Download)
Per convertire video in più formati: Video To Video Converter (Download)
Miglior mediacenter: Kodi (Download)
Per ottimizzare il computer: Winoptimizer (Download)
Per scaricare musica (legalmente) dalle radio: Radiotracker (Download)
Per creare film e video: Lightworks (Download)
Per chattare sul computer (contemporaneamente su WhatsApp, Telegram, Messenger, etc): Franz (Download)
Per masterizzare: CD Burner XP (Download)
Emulatore console: Mednafen (Download)
Emulatore Sega Saturn: Yabause (Download)
Si è evitato di riportare altri software utili, comunque già presenti qui sul blog in articoli specifici.
Miglior software per disinstallare programmi: Revo Uninstaller (Download)
Miglior pulitore di file temporanei: Ccleaner (Download)
Miglior pulitore file registro di sistema: Wisecleaner (Download)
Miglior antimalware: Malwarebytes (Download)
Miglior antivirus: BitDefender (Download)
Miglior deframmentatore di sistema: Auslogics Disk-Defrag (Download)
Miglior pulitore di RAM: Memory Cleaner (Download)
Per trovare files pesanti ed eliminarli: Windirstat (Download)
Per decidere quali programmi disinstallare: Should I Remove It (Download)
Per togliere programmi dal menù contestuale di Windows: Menu Maid (Download)
Per tenere il computer sempre aggiornato: Sumo (Download)
Miglior programma di posta elettronica: Mozilla Thunderbird (Download)
Per gestire musica e video: Mediamonkey (Download)
Per convertire video in più formati: Video To Video Converter (Download)
Miglior mediacenter: Kodi (Download)
Per ottimizzare il computer: Winoptimizer (Download)
Per scaricare musica (legalmente) dalle radio: Radiotracker (Download)
Per creare film e video: Lightworks (Download)
Per chattare sul computer (contemporaneamente su WhatsApp, Telegram, Messenger, etc): Franz (Download)
Per masterizzare: CD Burner XP (Download)
Emulatore console: Mednafen (Download)
Emulatore Sega Saturn: Yabause (Download)
sabato 20 aprile 2019
Monete e Classifica Settimanale Su Ask.fm (Significato)
Ask.fm, il social lettone, ormai da qualche mese ha introdotto una sua criptovaluta essendo basato (più o meno) su un funzionamento simile ad una blockchain (per approfondire: A Che Servono Le Monete Di Ask.fm? Guadagna Con Domande e Risposte).
Un pulsante a forma di fuoco è posizionato sotto le risposte di ogni utente.
Se la risposta di un utente ti piace particolarmente, puoi premiarla con una moneta (o più) semplicemente cliccando sull'icona del fuoco.
Basta schiacciare più volte sul fuoco.
Il vostro wallet ovviamente perderà monete in favore di quello a cui le avete date.
Le monete una volta cedute non possono essere più recuperate, a meno che appunto, l'utente non le ricambi sul vostro profilo.
C'è comunque un limite giornaliero di coins, superato quello, l'utente dovrà aspettare 24 ore per poter premiare di nuovo le migliori risposte!
E' presente anche una classifica settimanale sul social che mostra i nomi e le posizioni degli principali utenti (divisi per nazione).
Si divide in due parti: una classifica inerente i propri amici (quelli che si seguono) e i leader generali di una certa nazione.
La classifica si basa sul numero di monete guadagnate.
Pertanto, per salire in cima, basta guadagnare monete.
Ma come si guadagnano le monete? Tre monete per ogni risposta ricevuta alle proprie domande aperte e per ogni risposta data a qualsiasi domanda (anonima o meno).
Non portano coins invece risposte a domande del giorno o casuali.
La classifica dà l'opportunità di spiccare sugli altri utenti ed aumentare l'attività sul proprio profilo (che appunto riceve visibilità).
Per accedere alla classifica settimanale basta schiacciare sulle vostre monete in alto a destra.
Il tutto comunque è in continua evoluzione.
Un pulsante a forma di fuoco è posizionato sotto le risposte di ogni utente.
Se la risposta di un utente ti piace particolarmente, puoi premiarla con una moneta (o più) semplicemente cliccando sull'icona del fuoco.
Basta schiacciare più volte sul fuoco.
Il vostro wallet ovviamente perderà monete in favore di quello a cui le avete date.
Le monete una volta cedute non possono essere più recuperate, a meno che appunto, l'utente non le ricambi sul vostro profilo.
C'è comunque un limite giornaliero di coins, superato quello, l'utente dovrà aspettare 24 ore per poter premiare di nuovo le migliori risposte!
E' presente anche una classifica settimanale sul social che mostra i nomi e le posizioni degli principali utenti (divisi per nazione).
Si divide in due parti: una classifica inerente i propri amici (quelli che si seguono) e i leader generali di una certa nazione.
La classifica si basa sul numero di monete guadagnate.
Pertanto, per salire in cima, basta guadagnare monete.
Ma come si guadagnano le monete? Tre monete per ogni risposta ricevuta alle proprie domande aperte e per ogni risposta data a qualsiasi domanda (anonima o meno).
Non portano coins invece risposte a domande del giorno o casuali.
La classifica dà l'opportunità di spiccare sugli altri utenti ed aumentare l'attività sul proprio profilo (che appunto riceve visibilità).
Per accedere alla classifica settimanale basta schiacciare sulle vostre monete in alto a destra.
Il tutto comunque è in continua evoluzione.
giovedì 18 aprile 2019
Come Funziona Glovo Per Consegna a Domicilio (Supermercati, Pizzerie, Pub, McDonald's)
Glovo è un servizio di consegna veloce di prodotti nelle città abilitate.
Le città italiane dove il servizio è supportato sono:
Ristoranti, farmacie, supermercati, giocolerie, pizzerie, pub, fast food (McDonald compreso).
Tramite questo servizio è possibile ordinare dai migliori ristoranti e negozi della tua città. Dal momento in cui crei l'ordine fino a quando non ti verrà recapitato, potrai seguire per tutto il tempo il tracciamento del pacco direttamente dalla mappa.
Il servizio è già attivo in Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Cile, Peru, Bolivia, Argentina, Brasile.
Inoltre a Barcellona e Madrid Glovo è attivo 24 ore su 24!
Il servizio è già attivo in Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Cile, Peru, Bolivia, Argentina, Brasile.
Inoltre a Barcellona e Madrid Glovo è attivo 24 ore su 24!
Le città italiane dove il servizio è supportato sono:
Bari
Bologna
Catania
Firenze
Genova
Milano
Monza
Padova
Roma
Verona
Si potrà ricevere comodamente a casa entro un’ora dall’ordine i prodotti acquistati tramite app.
Glovo annovera anche un servizio di invio o ritiro di oggetti e documenti in stile pony express e uno strumento di supporto alla propria quotidianità, ad esempio per ritirare gli abiti in lavanderia o fare la spesa.
Glovo annovera anche un servizio di invio o ritiro di oggetti e documenti in stile pony express e uno strumento di supporto alla propria quotidianità, ad esempio per ritirare gli abiti in lavanderia o fare la spesa.
Come detto Glovo consente di farsi portare a casa ogni cosa: l'unica condizione è che sia trasportabile dai fattorini (chiamati glover), che si spostano in bici o in scooter, e che non pesi più di 9 kg.
Per poter utilizzare il servizio è necessario prima di tutto scaricare l'applicazione o registrarsi sul loro sito. Nella fase di registrazione bisogna inserire alcuni dati anagrafici, i dati relativi alla carta di credito e, ovviamente, l'indirizzo.
Una volta selezionata la città bisogna scegliere la categoria (si va dal cibo al market) e poi l'eventuale sottocategoria. A questo punto è sufficiente selezionare il prodotto che si vuole ricevere per attivare i glovers, che si occuperanno di ritirare la merce e consegnarla a casa.
L'app fa anche sapere chi è il fattorino che si occuperà del ritiro e della consegna. Quando la merce arriva a casa bisognerà applicare una firma su un tablet per confermare la completa evasione dell'ordine e per autorizzare il pagamento.
Chi effettua l'ordine ha anche la possibilità di scegliere l'orario di consegna.
Sito ufficiale: Glovo
domenica 14 aprile 2019
Perchè Facebook Non Va? Down anche Instagram e WhatsApp
Facebook ormai dalle 12 è offline, in gergo "down", ovvero non funziona, così come non funzionano Instagram e WhatsApp.
I noti social network e corrispettive app risultano inaccessibili in gran parte del mondo, Italia compresa. Le comunicazioni degli utenti si stanno piano piano spostando verso altre app come Telegram e Twitter o addirittura i vecchi SMS.
Risulta impossibile accedere ai contenuti pubblicati dagli utenti sulla piattaforma sia tramite dispositivi mobile che tramite la versione desktop.
Provando ad effettuare l’accesso a Facebook.com si visualizza il messaggio di errore “Impossibile raggiungere il sito“.
Anche Instagram e WhatsApp in queste ore stanno riscontrando problemi di connessione, limitando le comunicazioni degli utenti.
Su Twitter gli hashtag #FacebookDown, #InstagramDown e #WhatsAppDown impazzano tra i trend del momento.
Non a caso ad essere giù sono tutti i social di Zuckerberg: infatti sia Instagram che WhatsApp fanno parte del gruppo Facebook Inc. rispettivamente dal 2012 e dal 2014.
Secondo il sito DownDetector, che svolge il compito di monitorare le segnalazioni degli utenti nel mondo, il disservizio riguardo Instagram è stato localizzato inizialmente tra Stati Uniti ed Europa per poi concentrarsi soprattutto in Europa e nel sud-est asiatico, in particolare in Malesia.
Sempre riguardo Instagram ci sono gravi problemi anche in Gran Bretagna.
Il down arriva a un mese dal blocco più lungo della storia dei social che per oltre quattordici ore tenne il mondo offline.
Il motivo venne attribuito a un problema ai server e non ad attacchi Hacker (principalmente DDoS in questi casi).
Nelle ultime ore sono arrivate segnalazioni di malfunzionamenti anche per quanto riguarda Tim, Vodafone, Wind, 3 e in parte Fastweb.
Sia internet fisso che mobile.
In ogni caso, per quanto Facebook ormai da qualche anno non viva un buon momento (in termini di utenti attivi), pensate cosa succederebbe se un giorno a Zuckerberg venisse in mente di chiuderlo definitivamente.
Stesso discorso per Instagram e WhatsApp.
Scoppierebbe la rivoluzione?
I noti social network e corrispettive app risultano inaccessibili in gran parte del mondo, Italia compresa. Le comunicazioni degli utenti si stanno piano piano spostando verso altre app come Telegram e Twitter o addirittura i vecchi SMS.
Risulta impossibile accedere ai contenuti pubblicati dagli utenti sulla piattaforma sia tramite dispositivi mobile che tramite la versione desktop.
Provando ad effettuare l’accesso a Facebook.com si visualizza il messaggio di errore “Impossibile raggiungere il sito“.
Anche Instagram e WhatsApp in queste ore stanno riscontrando problemi di connessione, limitando le comunicazioni degli utenti.
Su Twitter gli hashtag #FacebookDown, #InstagramDown e #WhatsAppDown impazzano tra i trend del momento.
Non a caso ad essere giù sono tutti i social di Zuckerberg: infatti sia Instagram che WhatsApp fanno parte del gruppo Facebook Inc. rispettivamente dal 2012 e dal 2014.
Secondo il sito DownDetector, che svolge il compito di monitorare le segnalazioni degli utenti nel mondo, il disservizio riguardo Instagram è stato localizzato inizialmente tra Stati Uniti ed Europa per poi concentrarsi soprattutto in Europa e nel sud-est asiatico, in particolare in Malesia.
Sempre riguardo Instagram ci sono gravi problemi anche in Gran Bretagna.
Il down arriva a un mese dal blocco più lungo della storia dei social che per oltre quattordici ore tenne il mondo offline.
Il motivo venne attribuito a un problema ai server e non ad attacchi Hacker (principalmente DDoS in questi casi).
Nelle ultime ore sono arrivate segnalazioni di malfunzionamenti anche per quanto riguarda Tim, Vodafone, Wind, 3 e in parte Fastweb.
Sia internet fisso che mobile.
In ogni caso, per quanto Facebook ormai da qualche anno non viva un buon momento (in termini di utenti attivi), pensate cosa succederebbe se un giorno a Zuckerberg venisse in mente di chiuderlo definitivamente.
Stesso discorso per Instagram e WhatsApp.
Scoppierebbe la rivoluzione?
sabato 13 aprile 2019
Come Scommettere Con i Bitcoin ed Ottenere Smartphone Con i Punti (Free Bitcoin)
Il sito FreeBitco.in oltre a dare la possibilità di guadagnare Bitcoin gratis (ogni ora) semplicemente ruotando una ruota ("roll" in Free BTC) negli ultimi tempi ha aggiunto sempre nuove funzioni.
Prima di tutto vi ricordo che iscrivervi è assolutamente gratuito, idem le rollate, le estrazioni, etc
Non si paga niente!
Il sito oltre a presentare "contest" e lotterie (con le quali è possibile vincere Bitcoin ed altri premi, tra cui di tanto in tanto anche una Lamborghini!), ha aggiunto sempre nuovi premi riscattabili dai rewards points.
Cioè ogni rollata gratuita che vi permette di vincere Bitcoin (al cambio di oggi si può vincere da 0.00000039 BTC a 0.03947241 BTC, in base al numero che esce) vi permetterà anche di accumulare punti (di solito 2; 4 invece nei periodi promozionali, di solito i fine settimana).
Questi punti possono essere spesi riscattando:
1) iPhone XS base e max, XR
2) Samsung Galaxy S10, S10+, Note 9, S10E
3) Beats Solo2 Wireless
4) GoPro Hero
5) Fitbit Charge HR
6) Kindle E-Reader
7) Samsuns Gear VR
8) Hardware Wallet (Keepkey, trezor White, Ledger Nano S)
9) Buoni regalo (Amazon da 25 dollari a 2000 ed altri per il sito egifter)
10) Free BTC Bonus (il bonus acquistabile dura 24 ore e va dal 10 al 1000%; in poche parole acquistando questo bonus ogni ora ciò che vincerete in modo gratuito va moltiplicato per questa %)
11) Biglietti per le varie estrazioni (lotteria)
12) Altri rewards points (cioè al posto dei canonici 2 o 4 rewards points per ogni rollata, ne riceverete da 1 in più a 100. Tra i vari premi è quello che consiglio di meno, tra quelli a poco prezzo meglio il Free BTC Bonus)
Sottolineo che NON si tratta di sconti! Se raggiungete il quantitativo di punti adatti l'iPhone o il Samsung sarà vostro.
Il sito ormai da anni è stra-affidabile ed esegue payout in modo regolare e puntuale ogni domenica (il payout è di 0.00030000 BTC, facilmente raggiungibile ogni settimana se oltre ai vostri free roll riuscirete anche a far iscrivere qualche amico tramite il vostro refer link).
Tuttavia la novità più succulenta del sito (aggiunta il 13 aprile 2019) è sicuramente la modalità betting!
Ovvero le scommesse.
I soldi guadagnati possono essere spesi anche puntando su determinati eventi.
In poche parole viene fornito un evento e delle quote, si sceglie l'importo e a data di chiusura (in base alla puntata effettuata e alla quota) verranno diramati il corrispettivo Bitcoin spettante!
Ora come ora è possibile scommettere su:
1) Champions League
2) Formula 1
3) Game Of Thrones
4) Coppa del Mondo di Cricket
5) Prezzo del Bitcoin a fine 2019 e a fine 2020
Per iscrivervi: FreeBitco.in
Una volta iscritti per non dimenticarvi vi consiglio di salvare il sito tra i preferiti (andate sulla home di Free Bitcoi.in, schiacciate la stellina in alto a destra, poi su barra dei preferiti e su fine), così ce l'avrete sempre sotto mano.
Per una guida sul sito e su come giocare: Come Guadagnare Bitcoin Gratis (Guida Freebitcoin)
Per usare il portafoglio dove riceverete i pagamenti: Come Configurare ed Usare Electrum
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venerdì 12 aprile 2019
Tutti I Vantaggi Di Amazon Business Per Aziende e Professionisti
Amazon Business è un negozio online messo a disposizione dal colosso di Seattle e dedicato a professionisti ed aziende.
Si tratta di un servizio dedicato a chi deve acquistare attrezzature e prodotti per il lavoro.
Esso combina la facilità della ricerca dei prodotti con una serie di soluzioni e accorgimenti su misura per le necessità aziendali.
Tutti i prezzi di Amazon Business, sono già visualizzati al netto dell'IVA ed il servizio permette, in maniera immediata e semplice, di effettuare il download delle fatture degli acquisti effettuati.
Il servizio mette a disposizione una serie di strumenti per semplificare e ottimizzare il processo d'acquisto, come ad esempio la possibilità di approvare ordini o di analizzare le spese.
Se sei titolare di una partita IVA, Amazon Business è il servizio ideale che fa per te per via dei prezzi senza IVA, per la gestione delle fatture e strumenti di analisi.
I vari venditori concorrono alla vendita degli articoli gestiti a magazzino (detti in gergo SKU) con diversi vantaggi per i clienti.
Si tratta di un meccanismo in cui i clienti risparmiano tempo, denaro e riducono gli ostacoli dei processi di acquisto.
Amazon Business semplifica l’intero processo di acquisto per le aziende, aiutandole a trovare, confrontare e ordinare esattamente ciò di cui necessitano a termini di consegna rapidi e affidabili e condizioni di pagamento flessibili.
Inoltre il servizio offre agli utenti utili strumenti di acquisto che permettono di portare a termine solo gli ordini autorizzati, oltre a plugin da integrare nel proprio sistema di acquisti e funzionalità che forniscono un’analisi dettagliata degli acquisti.
CREAZIONE DI UN ACCOUNT
L'account Amazon Business è completamente gratuito ed è rivolto a professionisti ed aziende di tutte le dimensioni.
La registrazione di un account Amazon Business è immediata, ma la conferma dell'account può richiedere alcuni giorni per effettuare tutte le verifiche del caso.
Per registrarvi basta cliccare sul banner sotto:
Per creare un account Amazon Business è necessario usare un indirizzo email valido, oltre a fornire un indirizzo, numero di partita IVA o di identificazione aziendale, ragione sociale o qualsiasi altra informazione che possa essere utile per verificare l'idoneità ad Amazon Business. Amazon si riserva il diritto di richiedere la validazione delle informazioni fornite direttamente o tramite terze parti.
Andranno forniti un numero di partita IVA o un codice fiscale di impresa.
E' necessario usare poi la ragione sociale completa nella sezione "Ragione sociale" e non un nome personale o quello del dipartimento aziendale.
L'indirizzo email associato all'account deve essere quello aziendale.
Si tratta di un servizio dedicato a chi deve acquistare attrezzature e prodotti per il lavoro.
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giovedì 11 aprile 2019
Fotografato Il Primo Buco Nero Con Il Telescopio EHT e La Tecnica VLBI
Ieri ha fatto scalpore ed è stata diffusa la prima immagine più o meno reale catturata da un Buco Nero supermassivo (conseguenza della relatività generale di Einstein e derivanti o da stelle che hanno esaurito il loro combustibile e si contraggono o da sistemi binari di Pulsar che consentono ad una delle due stelle di accrescersi e raggiunte le giuste dimensioni di diventare un Buco Nero), più precisamente il suo orizzonte degli eventi con fotoni (luce) che stanno per essere inghiottiti per sempre.
Già etichettata come la foto del secolo, un risultato dalla portata storica.
Curiosamente, ci si aspettava qualcosa sul Buco Nero al centro della Via Lattea Sagittarius A* (massa 4 milioni di volte superiore a quella del sole), che è molto più vicino, tuttavia i ricercatori della collaborazione EHT hanno scelto quello di M87, poiché l'osservazione non era disturbata dalle che fluttuano nella nostra galassia.
Inoltre il tutto è stato facilitato dal fatto che M87 è molto attivo nel "mangiare" materia e radiazioni.
Come detto, l’orizzonte degli eventi delimita il confine oltre il quale spazio, tempo, materia ed energia cessano di avere le loro proprietà ordinarie per via della sua fortissima gravità (dilatazioni temporali e contrazioni di lunghezza sono infinite). La singolarità al centro del Buco Nero, di fatto, non può essere nè vista nè fotografata nè illuminata perché cattura qualsiasi radiazione luminosa imprigionandola per sempre.
Il Buco Nero supermassivo presente al centro della galassia Messier 87 (M87), a 55 milioni di anni luce dalla Terra, è ha una massa stimata di 6,5 miliardi di volte quella del Sole.
Per catturare l’immagine, la comunità scientifica si è dotata di un telescopio chiamato Event Horizon Telescope (EHT), ovvero un network (collegato quindi) di 10 diversi telescopi installati in varie zone “estreme” del pianeta (deserti, vulcani, poli) e collegati tra loro in modo da funzionare come un singolo, grande telescopio di dimensioni planetarie (diametro di 12.000 km).
Le osservazioni EHT utilizzano una tecnica chiamata Very-Long-Baseline Interferometry (VLBI) che sincronizza le strutture del telescopio in tutto il mondo e sfrutta la rotazione del nostro pianeta per formare un enorme telescopio terrestre che osserva ad una lunghezza d'onda di 1,3 mm.
VLBI consente all'EHT di raggiungere una risoluzione angolare di 20 micro-secondi d'arco (cioè abbastanza per leggere un giornale a New York, da un caffè di Parigi).
Con questa tecnica un segnale emesso da una radiosorgente, quale un quasar o un Buco Nero, viene raccolto da più radiotelescopi dislocati sulla Terra.
Come secondo step è calcolata la distanza tra i radiotelescopi del sistema rilevando la differenza di tempo del segnale sorgente in arrivo ai diversi telescopi. Questo consente di effettuare l'osservazione di un oggetto sfruttando molti radiotelescopi, così facendo viene emulato un telescopio di dimensioni pari alla massima distanza tra i telescopi del sistema.
I dati ricevuti da ogni antenna del sistema sono tempi di arrivo sincronizzati, poi gli stessi sono combinati con quelli provenienti dalle altre antenne che hanno registrato lo stesso segnale radio, producendo l'immagine risultante. La risoluzione ottenibile utilizzando la tecnica interferometrica è proporzionale alla frequenza di osservazione.
Per incrementare la distanza tra i telescopi è possibile sfruttare la tecnica di imaging chiamata "closure phase" che permette una risoluzione anche superiore.
La VLBI è sfruttata maggiormente per l'imaging di radiosorgenti cosmiche lontane e per il monitoraggio di veicoli spaziali.
I telescopi che hanno contribuito a questo risultato sono stati ALMA, APEX, il telescopio IRAM da 30 metri , il James Clerk Maxwell Telescope, il Large Millimeter Telescope Alfonso Serrano, il Submillimeter Array, il Submillimeter Telescope e il South Pole Telescope.
Per maggiori info: EventHorizonTelescope
L’osservazione di M87 è avvenuta nel 2017, nell’arco di una settimana, e il lavoro di osservazione dei telescopi di EHT è stato coordinato e sincronizzato grazie all’uso di orologi atomici a base di maser all’idrogeno.
Ogni telescopio di EHT ha generato qualcosa come 350 terabyte di dati digitali per ogni giornata di osservazione (10.000 terabyte di dati, ovvero 10.000.000 gigabyte), dati che sono stati registrati su hard disk giganteschi ad alte prestazioni (sigillati con l’elio) e poi trasferiti al Max Planck Institute for Radio Astronomy e all’Haystack Observatory del MIT.
Qui una serie di supercomputer ha lavorato per mesi analizzando e ricostruendo le informazioni delle radio-osservazioni di EHT, generando infine l’immagine che ora è su tutti i siti Web, i quotidiani e i telegiornali del mondo.
Per quanto semplice, la foto dell’ombra del Buco Nero di M87 è sorprendentemente simile alle simulazioni grafiche fin qui scaturite dalle equazioni teoriche.
Si può comunque dire che non si tratta di una foto nel senso stretto del termine.
Daria Guidetti dell'Inaf (radioastronoma all'Istituto di Radioastronomia di Bologna): "Le onde radio che gli otto radiotelescopi hanno raccolto non sono visibili all'occhio umano perché, all'interno dello spettro delle onde elettromagnetiche, cadono al di fuori della luce che possiamo percepire con gli occhi, cioè i colori dell'arcobaleno. Se andassimo lì vicino (a distanza di sicurezza) non vedremmo quell'immagine lì con i nostri occhi"
Si tratta quindi di una mappa delle emissioni delle onde radio da parte di particelle che stanno precipitando dentro l'orizzonte degli eventi del Buco Nero.
Poi prosegue: "Quello che hanno fatto è trasformare qualcosa di invisibile (le onde radio) in visibile. Hanno usato i colori dal rosso al giallo, avrebbero potuto usare i toni del verde o del fucsia. È una trasposizione in falsi colori, come fotografare il calore di un caffettiera, lo possiamo rilevare e produrre una immagine. Se fossi lì e al posto degli occhi avessi due radiotelescopi, che poi sono antenne sintonizzate sul canale usato (230 Ghz) vedrei più o meno quello. Se i nostri occhi riuscissero a vedere solo le onde radio, non potremmo apprezzare quello spettacolo splendido ricco di stelle. Perché le stelle, in generale, emettono poche onde radio. Un Buco Nero ne emette molte e queste hanno il vantaggio di attraversare le abbondanti polveri che lo circondano, mentre le altre radiazioni, comprese quelle visibili, vengono bloccate, assorbite"
Dunque si tratta di radiazione elettromagnetica catturata e trasformata in colore attraverso l'elaborazione di un software.
Sostanzialmente il Buco Nero è un modello matematico, studiato teoricamente.
Questa situazione non va confusa con quella della "lente gravitazionale" (che ci permette di studiare oggetti molto distanti nell'Universo) , "fotografata" con il telescopio Chandra (della NASA).
L'immagine è più o meno sferica ma al centro c'è una galassia molto massiva.
Il suo potente campo gravitazionale distorce la luce prodotta da un Quasar (cioè una radio-sorgente definita "quasi stellare" che emette onde radio probabilmente provocate da un Buco Nero molto attivo che scalda a temperature di milioni di gradi i gas che gli stanno attorno) che però sta dietro, sullo sfondo, e la moltiplica, generando immagini di quel Quasar, lontano miliardi di anni luce. Grazie alla lente gravitazionale riusciamo quindi a studiare oggetti molto molto molto distanti dell'Universo.
Inoltre la foto di Chandra ritrae una zona che misura circa 1,6 milioni di anni luce di lato.
L'orizzonte degli eventi ripreso dai radiotelescopi dell'EHT misura, come diametro, circa 40 ore luce.
Nel 2006, sempre Chandra ha evidenziato le prime prove dirette dell'esistenza della materia oscura e l'eco prodotto dal Buco Nero al centro della Via Lattea (Sagittarius Alpha).
E' stato infatti dimostrato che quando del gas cade in un Buco Nero genera delle forti emissioni di Raggi X.
Nel 2017 una ricerca ha evidenziato la più alta concentrazione di Buchi Neri supermassicci mai osservata, diverse migliaia (5.000), in una piccola porzione di cielo.
Inoltre lo stesso telescopio ha permesso d'individuare un fenomeno nuovo chiamato CDF-S XT1 che si ipotizza possa essere generato dalla fusione di una stella di neutroni, una stella massiccia collassante in un Buco Nero o una nana bianca consumata da un Buco Nero medio.
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Inoltre il tutto è stato facilitato dal fatto che M87 è molto attivo nel "mangiare" materia e radiazioni.
Come detto, l’orizzonte degli eventi delimita il confine oltre il quale spazio, tempo, materia ed energia cessano di avere le loro proprietà ordinarie per via della sua fortissima gravità (dilatazioni temporali e contrazioni di lunghezza sono infinite). La singolarità al centro del Buco Nero, di fatto, non può essere nè vista nè fotografata nè illuminata perché cattura qualsiasi radiazione luminosa imprigionandola per sempre.
Il Buco Nero supermassivo presente al centro della galassia Messier 87 (M87), a 55 milioni di anni luce dalla Terra, è ha una massa stimata di 6,5 miliardi di volte quella del Sole.
Per catturare l’immagine, la comunità scientifica si è dotata di un telescopio chiamato Event Horizon Telescope (EHT), ovvero un network (collegato quindi) di 10 diversi telescopi installati in varie zone “estreme” del pianeta (deserti, vulcani, poli) e collegati tra loro in modo da funzionare come un singolo, grande telescopio di dimensioni planetarie (diametro di 12.000 km).
Le osservazioni EHT utilizzano una tecnica chiamata Very-Long-Baseline Interferometry (VLBI) che sincronizza le strutture del telescopio in tutto il mondo e sfrutta la rotazione del nostro pianeta per formare un enorme telescopio terrestre che osserva ad una lunghezza d'onda di 1,3 mm.
VLBI consente all'EHT di raggiungere una risoluzione angolare di 20 micro-secondi d'arco (cioè abbastanza per leggere un giornale a New York, da un caffè di Parigi).
Con questa tecnica un segnale emesso da una radiosorgente, quale un quasar o un Buco Nero, viene raccolto da più radiotelescopi dislocati sulla Terra.
Come secondo step è calcolata la distanza tra i radiotelescopi del sistema rilevando la differenza di tempo del segnale sorgente in arrivo ai diversi telescopi. Questo consente di effettuare l'osservazione di un oggetto sfruttando molti radiotelescopi, così facendo viene emulato un telescopio di dimensioni pari alla massima distanza tra i telescopi del sistema.
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Ogni telescopio di EHT ha generato qualcosa come 350 terabyte di dati digitali per ogni giornata di osservazione (10.000 terabyte di dati, ovvero 10.000.000 gigabyte), dati che sono stati registrati su hard disk giganteschi ad alte prestazioni (sigillati con l’elio) e poi trasferiti al Max Planck Institute for Radio Astronomy e all’Haystack Observatory del MIT.
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Nel 2006, sempre Chandra ha evidenziato le prime prove dirette dell'esistenza della materia oscura e l'eco prodotto dal Buco Nero al centro della Via Lattea (Sagittarius Alpha).
E' stato infatti dimostrato che quando del gas cade in un Buco Nero genera delle forti emissioni di Raggi X.
Nel 2017 una ricerca ha evidenziato la più alta concentrazione di Buchi Neri supermassicci mai osservata, diverse migliaia (5.000), in una piccola porzione di cielo.
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Julian Assange (Wikileaks) Arrestato A Londra Da Scotland Yard
Scotland Yard poco fa ha arrestato Julian Assange nell'ambasciata dell'Ecuador.
Il fondatore di Wikileaks è stato portato nella centrale di polizia di Londra .
Assange è stato preso in consegna dalla polizia britannica dopo che l'Ecuador ha revocato l'asilo: sono stati quelli dell'ambasciata ad organizzare l'arresto con la polizia inglese.
Durante il suo arresto è stato portato via di peso da sette agenti in borghese della polizia di Londra.
Il mandato d'arresto pendeva su di lui dal 19 giugno 2012, quando invece di consegnarsi a Scotland Yard per essere estradato in Svezia ed essere interrogato in merito alle accuse di stupro, si rifugiò nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra chiedendo asilo.
Ai tempi l'Ecuador allora guidato dal presidente Rafael Correa gli concesse protezione perché ritenne fondate le preoccupazioni del fondatore di Wikileaks che l'estradizione in Svezia lo esponesse al rischio gravissimo di estradizione negli Stati Uniti, dove dal 2010 è in corso un'inchiesta del Grand Jury di Alexandria, in Virginia, per la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano. L'arresto in sè espone a un condanna minima il fondatore di Wikileaks (pochi mesi), perché tutto quello che gli viene imputato è la violazione del rilascio su cauzione, l'inchiesta svedese per stupro, infatti, è stata archiviata il 19 maggio 2017, dopo che la Svezia, per 7 anni, ha mantenuto l'indagine alla fase preliminare senza incriminarlo né scagionarlo una volta per tutte.
Anche l'inchiesta americana sulla pubblicazione delle email dei democratici USA da parte di Wikileaks si chiuse senza alcuna incriminazione né per Assange né per nessun altro appartenente di Wikileaks.
Al momento, l'unica indagine aperta è quella del Grand Jury di Alexandria per la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano: è per questa inchiesta che Assange, appena arrestato, rischia enormemente: infatti se l'Inghilterra lo estradasse negli USA, ben difficilmente uscirebbe più di prigione.
Secondo il presidente dell'Ecuador Lenin Moreno, ritirare l'asilo a Julian Assange nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra è una decisione "giusta" e presa "a seguito di ripetute violazioni delle convenzioni internazionali e dei protocolli della vita quotidiana".
Lo stesso ha anche specificato di aver ricevuto garanzie dal Regno Unito che Assange non verrà estradato in un Paese dove rischia la pena di morte.
Il Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass, auspica invece che siano rispettati tutti i diritti di Assange. Per il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, "l'arresto a Londra del fondatore di Wikileaks è un duro colpo alla democrazia.
Per il ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, tuttavia, "Julian Assange non è un eroe e nessuno è al di sopra della legge".
Il capo della diplomazia britannica ha ringraziato il presidente ecuadoregno Lenin Moreno "per la cooperazione con il Foreign Office per assicurare che Assange affronti la giustizia".
Secondo altri ci sarebbe anche la CIA dietro.
Per saperne di più su Wikileaks ed Assange:
La Storia Di Wikileaks e Di Julian Assange
Wikileaks e Le Mail Trafugate A Podesta e Hilary Clinton
Lo Scandalo Vault 7 "Year Zero" Di Wikileaks: La CIA e La Violazione Privacy
Il fondatore di Wikileaks è stato portato nella centrale di polizia di Londra .
Assange è stato preso in consegna dalla polizia britannica dopo che l'Ecuador ha revocato l'asilo: sono stati quelli dell'ambasciata ad organizzare l'arresto con la polizia inglese.
Durante il suo arresto è stato portato via di peso da sette agenti in borghese della polizia di Londra.
Il mandato d'arresto pendeva su di lui dal 19 giugno 2012, quando invece di consegnarsi a Scotland Yard per essere estradato in Svezia ed essere interrogato in merito alle accuse di stupro, si rifugiò nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra chiedendo asilo.
Ai tempi l'Ecuador allora guidato dal presidente Rafael Correa gli concesse protezione perché ritenne fondate le preoccupazioni del fondatore di Wikileaks che l'estradizione in Svezia lo esponesse al rischio gravissimo di estradizione negli Stati Uniti, dove dal 2010 è in corso un'inchiesta del Grand Jury di Alexandria, in Virginia, per la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano. L'arresto in sè espone a un condanna minima il fondatore di Wikileaks (pochi mesi), perché tutto quello che gli viene imputato è la violazione del rilascio su cauzione, l'inchiesta svedese per stupro, infatti, è stata archiviata il 19 maggio 2017, dopo che la Svezia, per 7 anni, ha mantenuto l'indagine alla fase preliminare senza incriminarlo né scagionarlo una volta per tutte.
Anche l'inchiesta americana sulla pubblicazione delle email dei democratici USA da parte di Wikileaks si chiuse senza alcuna incriminazione né per Assange né per nessun altro appartenente di Wikileaks.
Al momento, l'unica indagine aperta è quella del Grand Jury di Alexandria per la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano: è per questa inchiesta che Assange, appena arrestato, rischia enormemente: infatti se l'Inghilterra lo estradasse negli USA, ben difficilmente uscirebbe più di prigione.
Secondo il presidente dell'Ecuador Lenin Moreno, ritirare l'asilo a Julian Assange nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra è una decisione "giusta" e presa "a seguito di ripetute violazioni delle convenzioni internazionali e dei protocolli della vita quotidiana".
Lo stesso ha anche specificato di aver ricevuto garanzie dal Regno Unito che Assange non verrà estradato in un Paese dove rischia la pena di morte.
Il Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass, auspica invece che siano rispettati tutti i diritti di Assange. Per il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, "l'arresto a Londra del fondatore di Wikileaks è un duro colpo alla democrazia.
Per il ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, tuttavia, "Julian Assange non è un eroe e nessuno è al di sopra della legge".
Il capo della diplomazia britannica ha ringraziato il presidente ecuadoregno Lenin Moreno "per la cooperazione con il Foreign Office per assicurare che Assange affronti la giustizia".
Secondo altri ci sarebbe anche la CIA dietro.
Per saperne di più su Wikileaks ed Assange:
La Storia Di Wikileaks e Di Julian Assange
Wikileaks e Le Mail Trafugate A Podesta e Hilary Clinton
Lo Scandalo Vault 7 "Year Zero" Di Wikileaks: La CIA e La Violazione Privacy
mercoledì 10 aprile 2019
Cos'è Il Lightning Network e la Torcia Dei Bitcoin Passata Su Twitter
Negli ultimi tempi si è spesso sentito parlare della "Lightning Torch" ma in poche parole di cosa si tratta? Il Lightning Network, una tecnologia emergente sperimentale, dovrebbe offrire miglioramenti rispetto ai più comuni sistemi di pagamento. L'idea è quella di migliorare la scalabilità di Bitcoin consentendo agli utenti di trasferire BTC in tutto il mondo rapidamente e senza affidarsi a terze parti (a differenza di ciò che accade con Paypal, carte di credito, ricaricabili, etc). Tutti i partecipanti sono pronti a mostrare questo aspetto della tecnologia in una specie di staffetta globale che utilizza una quantità crescente di Bitcoin. Il tutto avviene su Twitter, dove ci si passa il "torch payment" da una persona all’altra, aggiungendo 10.000 satoshi (ora come ora, circa 0,34 $) al pagamento prima di inviarlo. Viene cosi a crearsi una sorta di effetto a catena in cui tutti si passano questa torcia (tipo staffetta). Nel gergo tecnico si parla di "LN Trust Chain" poiché chiunque possieda la torcia dovrebbe inviarla a qualcuno di cui si fida e che invierà il pagamento a sua volta.
Malgrado alcuni rischi, l’esperimento sembra aver funzionato, la torcia ha attirato la partecipazione di oltre 100 persone in una cinquantina di nazioni. L’elenco dei partecipanti include alcuni nomi degni di nota nella comunità di Bitcoin, come ad esempio l’autore di Matering Bitcoin (Andreas Antonopoulos), il fondatore di Morgan Creek Digital (Anthony Pompliano), l’ingegnere di Lightning Labs (Joost Jager), miss Universo 2015 (Rosa Maria Ryyti), il ceo di Twitter (Jack Dorsey).
Il #LNTrustChain ha mostrato al mondo che Lightning Network funziona, e in maniera sorprendente.
Antonopoulos ha dichiarato che la torcia rappresenta un modo per testare e scoprire i problemi relativi a questa tecnologia. Partecipare non è cosi facile tuttavia: impostare un Lightning Node è un compito complesso se non si hanno le giuste conoscenze, ma ci sono anche altri fattori piuttosto delicati.
Il proprio nodo deve essere configurato e collegato, con una capacità sufficiente e ben bilanciato.
Man mano che la quantità di Bitcoin aumenta, è sempre più difficile trovare dei percorsi e andare avanti con questa staffetta. Ogni persona sa chi possiede la torcia.
Come ci si poteva aspettare l'esperimento ha avuto qualche intoppo, il più clamoroso fu quello del 31 gennaio: un utente con il nome di edward_btc decise di tenere la torcia per sè.
Lo stesso edward_btc è arrivato al punto di affermare di aver ricevuto anche minacce di morte se non avesse passato a sua volta la torcia. E più tardi affermò che stava per farlo, ma prima che gli fosse data una possibilità, l’utente Klaus Lovegreen ne fece partire una nuova. Così com’è progettato il software, in questo momento, c’è un limite su quanto grande può diventare la torcia. Parliamo di 4.390.000 satoshi, cioè al cambio 170 $ quindi la torcia sta per spegnersi. In poche parole un'altra manciata di persone e non potranno più essere aggiunti i 30 centesimi per alimentarla. I partecipanti sostengono che la torcia ha dimostrato che la tecnologia è inarrestabile, poiché ha attraversato più di 50 paesi con facilità. Se un paese implementa politiche ingiuste, Bitcoin può aggirarlo, perché i pagamenti non possono essere fermati. Il messaggio è che con gli strumenti giusti è possibile attraversare i confini nazionali e raggiungere tutti come se non ci fossero barriere. L'ideatore @Hodlonaut (che trovate su Twitter) ha anche svelato che un gruppo di venezuelani ha ricevuto la torcia mentre il paese viveva una fase di blackout.
Senza elettricità, alimentavano il loro lightning node con una batteria da motocicletta.
Charlie Lee, creatore di Litecoin, invece sostiene che l'esperimento ha funzionato sino ad un certo punto perchè non è possibile chiedere ad ogni utente di avere un Lightning Node (come creare un Lightning Node in mainnet con Eclair per altre info invece andare qui: Lightning Node).
Diverse persone pur di partecipare hanno usato una soluzione secondaria, ovvero wallet come Bluewallet (soluzione custodial quindi pericolosa perchè non si ha il controllo dei soldi al 100% e il rischio scam è sempre dietro l'angolo). Così facendo non c'è l'esigenza di configurare il proprio Lightning Node, processo che richiede tempo e un po' di spazio su disco. C'è ancora molto lavoro da fare per rendere il Lightning facile da usare. Chiaramente è impossibile sapere cosa succederà una volta morta la torcia, qualcuno potrebbe accenderne un’altra.
Malgrado alcuni rischi, l’esperimento sembra aver funzionato, la torcia ha attirato la partecipazione di oltre 100 persone in una cinquantina di nazioni. L’elenco dei partecipanti include alcuni nomi degni di nota nella comunità di Bitcoin, come ad esempio l’autore di Matering Bitcoin (Andreas Antonopoulos), il fondatore di Morgan Creek Digital (Anthony Pompliano), l’ingegnere di Lightning Labs (Joost Jager), miss Universo 2015 (Rosa Maria Ryyti), il ceo di Twitter (Jack Dorsey).
Il #LNTrustChain ha mostrato al mondo che Lightning Network funziona, e in maniera sorprendente.
Antonopoulos ha dichiarato che la torcia rappresenta un modo per testare e scoprire i problemi relativi a questa tecnologia. Partecipare non è cosi facile tuttavia: impostare un Lightning Node è un compito complesso se non si hanno le giuste conoscenze, ma ci sono anche altri fattori piuttosto delicati.
Il proprio nodo deve essere configurato e collegato, con una capacità sufficiente e ben bilanciato.
Man mano che la quantità di Bitcoin aumenta, è sempre più difficile trovare dei percorsi e andare avanti con questa staffetta. Ogni persona sa chi possiede la torcia.
Come ci si poteva aspettare l'esperimento ha avuto qualche intoppo, il più clamoroso fu quello del 31 gennaio: un utente con il nome di edward_btc decise di tenere la torcia per sè.
Lo stesso edward_btc è arrivato al punto di affermare di aver ricevuto anche minacce di morte se non avesse passato a sua volta la torcia. E più tardi affermò che stava per farlo, ma prima che gli fosse data una possibilità, l’utente Klaus Lovegreen ne fece partire una nuova. Così com’è progettato il software, in questo momento, c’è un limite su quanto grande può diventare la torcia. Parliamo di 4.390.000 satoshi, cioè al cambio 170 $ quindi la torcia sta per spegnersi. In poche parole un'altra manciata di persone e non potranno più essere aggiunti i 30 centesimi per alimentarla. I partecipanti sostengono che la torcia ha dimostrato che la tecnologia è inarrestabile, poiché ha attraversato più di 50 paesi con facilità. Se un paese implementa politiche ingiuste, Bitcoin può aggirarlo, perché i pagamenti non possono essere fermati. Il messaggio è che con gli strumenti giusti è possibile attraversare i confini nazionali e raggiungere tutti come se non ci fossero barriere. L'ideatore @Hodlonaut (che trovate su Twitter) ha anche svelato che un gruppo di venezuelani ha ricevuto la torcia mentre il paese viveva una fase di blackout.
Senza elettricità, alimentavano il loro lightning node con una batteria da motocicletta.
Charlie Lee, creatore di Litecoin, invece sostiene che l'esperimento ha funzionato sino ad un certo punto perchè non è possibile chiedere ad ogni utente di avere un Lightning Node (come creare un Lightning Node in mainnet con Eclair per altre info invece andare qui: Lightning Node).
Diverse persone pur di partecipare hanno usato una soluzione secondaria, ovvero wallet come Bluewallet (soluzione custodial quindi pericolosa perchè non si ha il controllo dei soldi al 100% e il rischio scam è sempre dietro l'angolo). Così facendo non c'è l'esigenza di configurare il proprio Lightning Node, processo che richiede tempo e un po' di spazio su disco. C'è ancora molto lavoro da fare per rendere il Lightning facile da usare. Chiaramente è impossibile sapere cosa succederà una volta morta la torcia, qualcuno potrebbe accenderne un’altra.
La Cina Pronta A Vietare Il Mining Di Bitcoin
Nelle ultime settimane, la ripresa del settore delle criptovalute (oltre i 5mila dollari, ora circa 4.700 euro) potrebbe essere frenata dalla Cina.
Infatti nella nazione asiatica potrebbe essere varata una normativa che riduce o abolisce del tutto il mining (come si legge sul South China Morning Post).
Al di là delle dimensioni della nazione, il principale problema risiede nel fatto che il paese asiatico
rappresenta il primo mercato al mondo per quanto riguarda le attività di mining (creazione di nuovi blocchi in cambio di token, mediante la risoluzione di algoritmi).
Oltre a terminali sempre più potenti, quest’operazione richiede il consumo di grandi quantità di energia, che in Cina ha costi ancora relativamente bassi e quindi è stata ampiamente impiegata negli ultimi anni (qualche anno fa si parlava di quasi il 90% del mercato globale!).
La messa al bando risiede nel fatto che il mining è considerato poco sicuro, dannoso per l’ambiente (inquinamento) e troppo dispendioso in termini di consumo energetico.
A livello globale, si calcola che i consumi relativi al mining di criptovalute si aggirino attorno ai 42 terawattora l’anno, originando un notevole dispendio di energia.
Tra i colossi che accuseranno il colpo ci sarà sicuramente la cinese Bitmain Technologies, che fornisce apparecchiature elettroniche dedicate al mining.
Potrebbero avere problemi simili anche le imprese che investono in questo genere di attività, e ciò potrebbe portare anche a una minore influenza della Cina nelle negoziazioni nel settore delle monete digitali.
Per la verità nel paese asiatico già lo scorso anno c'erano state delle limitazioni da questo punto di vista (per gli exchange soprattutto) e ciò aveva portato l'attività di mining a circa il 50% nella nazione.
Infatti nella nazione asiatica potrebbe essere varata una normativa che riduce o abolisce del tutto il mining (come si legge sul South China Morning Post).
Al di là delle dimensioni della nazione, il principale problema risiede nel fatto che il paese asiatico
rappresenta il primo mercato al mondo per quanto riguarda le attività di mining (creazione di nuovi blocchi in cambio di token, mediante la risoluzione di algoritmi).
Oltre a terminali sempre più potenti, quest’operazione richiede il consumo di grandi quantità di energia, che in Cina ha costi ancora relativamente bassi e quindi è stata ampiamente impiegata negli ultimi anni (qualche anno fa si parlava di quasi il 90% del mercato globale!).
La messa al bando risiede nel fatto che il mining è considerato poco sicuro, dannoso per l’ambiente (inquinamento) e troppo dispendioso in termini di consumo energetico.
A livello globale, si calcola che i consumi relativi al mining di criptovalute si aggirino attorno ai 42 terawattora l’anno, originando un notevole dispendio di energia.
Tra i colossi che accuseranno il colpo ci sarà sicuramente la cinese Bitmain Technologies, che fornisce apparecchiature elettroniche dedicate al mining.
Potrebbero avere problemi simili anche le imprese che investono in questo genere di attività, e ciò potrebbe portare anche a una minore influenza della Cina nelle negoziazioni nel settore delle monete digitali.
Per la verità nel paese asiatico già lo scorso anno c'erano state delle limitazioni da questo punto di vista (per gli exchange soprattutto) e ciò aveva portato l'attività di mining a circa il 50% nella nazione.
martedì 9 aprile 2019
Come Trasmettere Contenuti Dallo Smartphone Alla TV (VGA, HDMI e Chromecast)
Spesso si ha l'esigenza di riprodurre, su uno schermo più grande (ad esempio una TV), i contenuti visualizzati sul display dello smartphone, del tablet, del notebook o di un computer desktop.
Per il portatile, si può utilizzare un videoproiettore dotato dell'interfaccia VGA oppure della più moderna HDMI.
Una connessione HDMI, infatti, a differenza di VGA, è realizzata interamente in digitale e consente di trasportare un segnale audio/video di qualità.
Per collegare un notebook ad un videoproiettore o ad un televisore è quindi preferibile utilizzare un cavo HDMI.
Gli HDMI 1.0/1.1/1.2 consentono di visualizzare contenuti in qualità Full HD.
HDMI 1.3 porta la profondità dei colori a 48 bit: nel caso in cui sorgente del segnale video e TV supportassero questa specifica.
HDMI 1.4 supporta invece almeno sette formati 3D ed utilizza un mini-connettore a 19 pin.
Poi è stata la volta dell'HDMI 2.0 pensato per veicolare video con risoluzione 4K.
Ora come ora, la versione più recente è l'HDMI 2.1 (2017) con un incremento della banda disponibile fino a 48 Gbps, permettendo così la trasmissione di video con una risoluzione 10K - 10.240 x 4.320 pixel a 120 fps.
Lo standard supporta direttamente HDR dinamico oltre alla riproduzione di contenuti 8K non compressi con HDR.
CAVI MHL
Per visualizzare lo schermo del telefono sulla TV, non è possibile utilizzare un cavo HDMI tradizionale.
Per fare mirroring (replica del contenuto dello schermo del dispositivo mobile sulla TV) si utilizzano le funzionalità microUSB.
La funzione della porta microUSB è duplice perché da un lato consente di ricaricare la batteria dello smartphone, dall'altra permette il trasferimento dati (ad esempio utilizzando un cavo microUSB-USB collegato al computer).
Una delle soluzioni migliori per collegare lo smartphone alla TV consiste nell'utilizzare un cavo MHL.
Il cavo MHL consente non soltanto di collegare lo smartphone alla TV ma anche di ricaricarne contestualmente la batteria grazie al collegamento USB posto sul televisore.
Ogni cavo MHL dispone di tre connettori: uno microUSB, che andrà collegato al dispositivo mobile, un HDMI ed un USB (entrambi da collegare al TV).
I possessori di Nexus, tuttavia, dovranno utilizzare un adattatore Slimport anziché MHL.
Chi possiede sul proprio dispositivo mobile un cavo microHDMI potrà semplicemente connettere lo smartphone od il tablet al TV usando un comunissimo cavo microHDMI-HDMI.
CHROMECAST
Per evitare di connettere cavi, è possibile utilizzare Chromecast, dispositivo che consente di inviare in streaming quando visualizzato su smartphone, desktop, etc.
Il dispositivo è acquistabile su Amazon: Google Chromecast
Chromecast è un dispositivo collegabile ad una delle porte HDMI del televisore che, allo stesso tempo, deve anche ricevere l'alimentazione attraverso una porta USB.
Chromecast si collega alla Wi-Fi dell'utente e resta in attesa delle indicazioni ricevute dagli altri device per la riproduzione dei contenuti sullo schermo del televisore.
Il mirroring di Android su TV è possibile a patto che sui dispositivi sia presente Android 4.4.1 (ed ovviamente versioni successive).
In questi casi, dopo aver installato l'app Google Home (aggiungi/configura dispositivo/configura nuovi dispositivi. Poi va scelto l'account Google o se ne può creare uno ex novo, poi ok. Avviato il bluetooth si ricerca il dispositivo e toccato la voce Trasmetti schermo, il contenuto del display del dispositivo mobile sarà trasmesso al televisore).
Grazie a Chromecast, quindi, si potrà proiettare il contenuto del display dello smartphone (solo modelli compatibili) sul TV, avviare la navigazione dal browser del dispositivo mobile, riprodurre video con YouTube, visualizzare foto e video salvati sul device o in rete locale.
Installando Chrome sul PC e servendosi dell'estensione Google Cast, si può trasmettere alla chiavetta Chromecast e, quindi, al televisore, qualunque cosa venga visualizzata con il browser.
Dal momento che, di default, Google Cast non supporta tutti i formati video, il consiglio è quello di adoperare l'estensione Videostream che, a sua volta, si appoggia a Cast estendendone le funzionalità.
MIRACAST
I televisori e gli smartphone compatibili possono dialogare direttamente utilizzando lo standard Miracast, proposta come evoluzione del Wi-Fi Direct.
Se fosse solamente il televisore a non supportare lo standard Miracast, si potrà eventualmente valutare l'utilizzo di un apposito adattatore/media player.
Per il portatile, si può utilizzare un videoproiettore dotato dell'interfaccia VGA oppure della più moderna HDMI.
Una connessione HDMI, infatti, a differenza di VGA, è realizzata interamente in digitale e consente di trasportare un segnale audio/video di qualità.
Per collegare un notebook ad un videoproiettore o ad un televisore è quindi preferibile utilizzare un cavo HDMI.
Gli HDMI 1.0/1.1/1.2 consentono di visualizzare contenuti in qualità Full HD.
HDMI 1.3 porta la profondità dei colori a 48 bit: nel caso in cui sorgente del segnale video e TV supportassero questa specifica.
HDMI 1.4 supporta invece almeno sette formati 3D ed utilizza un mini-connettore a 19 pin.
Poi è stata la volta dell'HDMI 2.0 pensato per veicolare video con risoluzione 4K.
Ora come ora, la versione più recente è l'HDMI 2.1 (2017) con un incremento della banda disponibile fino a 48 Gbps, permettendo così la trasmissione di video con una risoluzione 10K - 10.240 x 4.320 pixel a 120 fps.
Lo standard supporta direttamente HDR dinamico oltre alla riproduzione di contenuti 8K non compressi con HDR.
CAVI MHL
Per visualizzare lo schermo del telefono sulla TV, non è possibile utilizzare un cavo HDMI tradizionale.
Per fare mirroring (replica del contenuto dello schermo del dispositivo mobile sulla TV) si utilizzano le funzionalità microUSB.
La funzione della porta microUSB è duplice perché da un lato consente di ricaricare la batteria dello smartphone, dall'altra permette il trasferimento dati (ad esempio utilizzando un cavo microUSB-USB collegato al computer).
Una delle soluzioni migliori per collegare lo smartphone alla TV consiste nell'utilizzare un cavo MHL.
Il cavo MHL consente non soltanto di collegare lo smartphone alla TV ma anche di ricaricarne contestualmente la batteria grazie al collegamento USB posto sul televisore.
Ogni cavo MHL dispone di tre connettori: uno microUSB, che andrà collegato al dispositivo mobile, un HDMI ed un USB (entrambi da collegare al TV).
I possessori di Nexus, tuttavia, dovranno utilizzare un adattatore Slimport anziché MHL.
Chi possiede sul proprio dispositivo mobile un cavo microHDMI potrà semplicemente connettere lo smartphone od il tablet al TV usando un comunissimo cavo microHDMI-HDMI.
CHROMECAST
Per evitare di connettere cavi, è possibile utilizzare Chromecast, dispositivo che consente di inviare in streaming quando visualizzato su smartphone, desktop, etc.
Il dispositivo è acquistabile su Amazon: Google Chromecast
Chromecast è un dispositivo collegabile ad una delle porte HDMI del televisore che, allo stesso tempo, deve anche ricevere l'alimentazione attraverso una porta USB.
Chromecast si collega alla Wi-Fi dell'utente e resta in attesa delle indicazioni ricevute dagli altri device per la riproduzione dei contenuti sullo schermo del televisore.
Il mirroring di Android su TV è possibile a patto che sui dispositivi sia presente Android 4.4.1 (ed ovviamente versioni successive).
In questi casi, dopo aver installato l'app Google Home (aggiungi/configura dispositivo/configura nuovi dispositivi. Poi va scelto l'account Google o se ne può creare uno ex novo, poi ok. Avviato il bluetooth si ricerca il dispositivo e toccato la voce Trasmetti schermo, il contenuto del display del dispositivo mobile sarà trasmesso al televisore).
Grazie a Chromecast, quindi, si potrà proiettare il contenuto del display dello smartphone (solo modelli compatibili) sul TV, avviare la navigazione dal browser del dispositivo mobile, riprodurre video con YouTube, visualizzare foto e video salvati sul device o in rete locale.
Installando Chrome sul PC e servendosi dell'estensione Google Cast, si può trasmettere alla chiavetta Chromecast e, quindi, al televisore, qualunque cosa venga visualizzata con il browser.
Dal momento che, di default, Google Cast non supporta tutti i formati video, il consiglio è quello di adoperare l'estensione Videostream che, a sua volta, si appoggia a Cast estendendone le funzionalità.
MIRACAST
I televisori e gli smartphone compatibili possono dialogare direttamente utilizzando lo standard Miracast, proposta come evoluzione del Wi-Fi Direct.
Se fosse solamente il televisore a non supportare lo standard Miracast, si potrà eventualmente valutare l'utilizzo di un apposito adattatore/media player.
domenica 7 aprile 2019
Router e Connessione Internet Lenta? Ecco Cosa Fare
Per fare un check-in alla vostra connessione internet ci sono degli strumenti irrinunciabili che possono permettervi di fare ciò.
Come ormai molti avrete notato comunque, ormai i router supportano tre ma più spesso due bande: a 2,4 GHz e 5 GHz.
La banda a 5 GHz è utile nel momento in cui, nelle vicinanze, fossero presenti molte reti wireless a 2,4 GHz.
Una WiFi sui 5 GHz ha un raggio di copertura inferiore rispetto a una rete a 2,4 GHz: quindi una WiFi a 2,4 GHz riesce a coprire un'area più ampia rispetto ad una rete 5 GHz.
Il segnale sui 5 GHz non riesce a penetrare gli oggetti in maniera efficace come il segnale a 2,4 GHz: le zone di un'abitazione raggiungibili coi 5 GHz sono quindi più ridotte rispetto a connessioni wireless a 2,4 GHz.
Il segnale a 2,4 GHz ha il vantaggio di superare meglio gli ostacoli ma è più soggetto a disturbi ed interferenze (altri WiFi, telefoni cordless, trasmettitori per l'apertura di porte e cancelli automatici, etc).
Le WiFi sui 5 GHz garantiscono prestazioni migliori in fase di trasferimento dati.
In definitiva sui 5 GHz si otterranno prestazioni migliori su corto raggio mentre coi 2,4 GHz si sarà certi di coprire aree nettamente più ampie ma con velocità minori.
Ovviamente per la banda a 2,4 GHz va evitato di rinchiudere il router ad esempio all'interno di un mobile e vanno evitati nelle vicinanze cordless, forni a microonde e speaker bluetooth.
Anche il disabilitare l'SSD (cioè nascondere il nome della rete) può influire sulle prestazioni, inoltre se utilizzate portatili molto vecchi tramite un adattatore Netgear A6150 potrete migliorarne la velocità (serve per aggiornare il dispositivo all'ultimo standard dei router cioè 802.11ac; ah proposito anche un router che utilizzasse standard ormai obsoleti quali il 802.11n o 802.11g andrebbe cambiato).
SPEED TEST
Per problemi di velocità, in prima approssimazione viene in mente di eseguire uno speed test sulla vostra LAN: SpeedTest o con Thinkbroadband (che fornirà anche alcuni consigli).
Per verificare la velocità del Wi-Fi tramite Android possiamo usare: Meteor (Play Store).
In entrambi i casi i test devono essere eseguiti senza altri dispositivi connessi e senza che siano attivi download, video in streaming e tutto ciò che può falsare il test.
ROUTER HACKERATO?
Un'altra cosa importante è controllare che il vostro router non sia stato hackerato: Router Checker.
Ciò è molto importante per scongiurare attacchi DNS HiJack (cioè il vostro traffico internet verrà estradato su alcuni siti phishing).
POTENZA DEL SEGNALE NELLE ZONE DELLA CASA
Invece tramite un Misuratore Di Potenza Del Segnale (Play Store) è possibile verificare la copertura in casa del Wi-Fi, evitando zone in cui per qualche motivo (interferenze o altre fonti di attenuazione) il segnale è più debole.
Scontato dire che il decadimento del segnale è proporzionale alla distanza dal router.
Tramite HeatMapper muovendovi con un portatile potrete realizzare addirittura una mappa dove evidenziare le zone con minor/maggior segnale (zone rosse/verdi).
Qui trovate maggiori info: Guida HeatMapper
ESTENDERE IL SEGNALE DEL WIFI
Per estendere il segnale del router è possibile usare un extender, cioè un ripetitore WiFi, a poco prezzo quale potrebbe essere il Netgear EX7700 (Wireless Extender).
Cioè il segnale emesso dal nostro router è catturato da questo ripetitore ed amplificato.
Se invece volete qualcosa di ancora più potente e che non influenzi assolutamente la velocità del segnale potrete comprare un adattatore Home Plug.
Vengono connessi alle prese a muro e trasmettono i dati tramite i cavi elettrici.
Otterremo una nuova rete WiFi con un altro nome a cui potremo connetterci.
MONITORAGGIO BANDA UTILIZZATA E DISPOSITIVI CONNESSI
Per quanto riguarda il monitoraggio della banda utilizzata da software e dispositivi, un ottimo software è Glasswire.
Oltre ad entrare nel pannello di controllo del router (digitando ad esempio 192.168.1.1), per verificare i dispositivi connessi alla nostra rete potremo usare: Wireless Network Watcher esso tramite beep ci avviserà anche su nuovi device appena connessi.
CANALE RADIO E BANDA
Per scegliere il canale radio più adatto per il vostro WiFi e per la vostra casa (in quanto soprattutto nei condomini molti canali potrebbero essere affollati di dispositivi) potrete usare l'app: WiFi Analyzer (Play Store)
Anch'essa visualizza la potenza del segnale ma in più permette di scegliere il canale radio migliore per la vostra connessione.
Di solito per le connessioni a 2,4 GHz i canali più affollati sono l'1, 6 e 11.
Ovviamente scelto il canale migliore potrete modificarlo entrando nel router.
Riguardo la banda, con quest'app potremo vedere nelle vicinanze (condominio soprattutto o case di fronte) anche i dispositivi che usano una banda a 2,4 o 5 GHz.
Va anche sottolineato che alcuni router permettono di sfruttare entrambe le bande contemporaneamente: ciò vuol dire che potremo utilizzare la banda 2,4 per la navigazione su internet e la 5 per vedere film o eventi in streaming.
Ciò porta notevoli vantaggi.
Altri router, tramite il quality of service, permettono di suddividere la banda privilegiando alcuni dispositivi piuttosto che altri (ad esempio dare maggiore banda alla Smart TV piuttosto che allo smartphone con cui navighiamo solo su Facebook o Instagram).
Inoltre se la casa è sovraffollata di dispositivi una soluzione potrebbe essere comprare un router tribanda (con 1 banda a 2,4 GHz e 2 a 5 GHz) con 6 antenne: ad esempio il Netgear R8000 UKS Nighthawk.
Come ormai molti avrete notato comunque, ormai i router supportano tre ma più spesso due bande: a 2,4 GHz e 5 GHz.
La banda a 5 GHz è utile nel momento in cui, nelle vicinanze, fossero presenti molte reti wireless a 2,4 GHz.
Una WiFi sui 5 GHz ha un raggio di copertura inferiore rispetto a una rete a 2,4 GHz: quindi una WiFi a 2,4 GHz riesce a coprire un'area più ampia rispetto ad una rete 5 GHz.
Il segnale sui 5 GHz non riesce a penetrare gli oggetti in maniera efficace come il segnale a 2,4 GHz: le zone di un'abitazione raggiungibili coi 5 GHz sono quindi più ridotte rispetto a connessioni wireless a 2,4 GHz.
Il segnale a 2,4 GHz ha il vantaggio di superare meglio gli ostacoli ma è più soggetto a disturbi ed interferenze (altri WiFi, telefoni cordless, trasmettitori per l'apertura di porte e cancelli automatici, etc).
Le WiFi sui 5 GHz garantiscono prestazioni migliori in fase di trasferimento dati.
In definitiva sui 5 GHz si otterranno prestazioni migliori su corto raggio mentre coi 2,4 GHz si sarà certi di coprire aree nettamente più ampie ma con velocità minori.
Ovviamente per la banda a 2,4 GHz va evitato di rinchiudere il router ad esempio all'interno di un mobile e vanno evitati nelle vicinanze cordless, forni a microonde e speaker bluetooth.
Anche il disabilitare l'SSD (cioè nascondere il nome della rete) può influire sulle prestazioni, inoltre se utilizzate portatili molto vecchi tramite un adattatore Netgear A6150 potrete migliorarne la velocità (serve per aggiornare il dispositivo all'ultimo standard dei router cioè 802.11ac; ah proposito anche un router che utilizzasse standard ormai obsoleti quali il 802.11n o 802.11g andrebbe cambiato).
SPEED TEST
Per problemi di velocità, in prima approssimazione viene in mente di eseguire uno speed test sulla vostra LAN: SpeedTest o con Thinkbroadband (che fornirà anche alcuni consigli).
Per verificare la velocità del Wi-Fi tramite Android possiamo usare: Meteor (Play Store).
In entrambi i casi i test devono essere eseguiti senza altri dispositivi connessi e senza che siano attivi download, video in streaming e tutto ciò che può falsare il test.
ROUTER HACKERATO?
Un'altra cosa importante è controllare che il vostro router non sia stato hackerato: Router Checker.
Ciò è molto importante per scongiurare attacchi DNS HiJack (cioè il vostro traffico internet verrà estradato su alcuni siti phishing).
POTENZA DEL SEGNALE NELLE ZONE DELLA CASA
Invece tramite un Misuratore Di Potenza Del Segnale (Play Store) è possibile verificare la copertura in casa del Wi-Fi, evitando zone in cui per qualche motivo (interferenze o altre fonti di attenuazione) il segnale è più debole.
Scontato dire che il decadimento del segnale è proporzionale alla distanza dal router.
Tramite HeatMapper muovendovi con un portatile potrete realizzare addirittura una mappa dove evidenziare le zone con minor/maggior segnale (zone rosse/verdi).
Qui trovate maggiori info: Guida HeatMapper
ESTENDERE IL SEGNALE DEL WIFI
Per estendere il segnale del router è possibile usare un extender, cioè un ripetitore WiFi, a poco prezzo quale potrebbe essere il Netgear EX7700 (Wireless Extender).
Cioè il segnale emesso dal nostro router è catturato da questo ripetitore ed amplificato.
Se invece volete qualcosa di ancora più potente e che non influenzi assolutamente la velocità del segnale potrete comprare un adattatore Home Plug.
Vengono connessi alle prese a muro e trasmettono i dati tramite i cavi elettrici.
Otterremo una nuova rete WiFi con un altro nome a cui potremo connetterci.
MONITORAGGIO BANDA UTILIZZATA E DISPOSITIVI CONNESSI
Per quanto riguarda il monitoraggio della banda utilizzata da software e dispositivi, un ottimo software è Glasswire.
Oltre ad entrare nel pannello di controllo del router (digitando ad esempio 192.168.1.1), per verificare i dispositivi connessi alla nostra rete potremo usare: Wireless Network Watcher esso tramite beep ci avviserà anche su nuovi device appena connessi.
CANALE RADIO E BANDA
Per scegliere il canale radio più adatto per il vostro WiFi e per la vostra casa (in quanto soprattutto nei condomini molti canali potrebbero essere affollati di dispositivi) potrete usare l'app: WiFi Analyzer (Play Store)
Anch'essa visualizza la potenza del segnale ma in più permette di scegliere il canale radio migliore per la vostra connessione.
Di solito per le connessioni a 2,4 GHz i canali più affollati sono l'1, 6 e 11.
Ovviamente scelto il canale migliore potrete modificarlo entrando nel router.
Riguardo la banda, con quest'app potremo vedere nelle vicinanze (condominio soprattutto o case di fronte) anche i dispositivi che usano una banda a 2,4 o 5 GHz.
Va anche sottolineato che alcuni router permettono di sfruttare entrambe le bande contemporaneamente: ciò vuol dire che potremo utilizzare la banda 2,4 per la navigazione su internet e la 5 per vedere film o eventi in streaming.
Ciò porta notevoli vantaggi.
Altri router, tramite il quality of service, permettono di suddividere la banda privilegiando alcuni dispositivi piuttosto che altri (ad esempio dare maggiore banda alla Smart TV piuttosto che allo smartphone con cui navighiamo solo su Facebook o Instagram).
Inoltre se la casa è sovraffollata di dispositivi una soluzione potrebbe essere comprare un router tribanda (con 1 banda a 2,4 GHz e 2 a 5 GHz) con 6 antenne: ad esempio il Netgear R8000 UKS Nighthawk.
Quando Le Emoticon Ti Trascinano In Tribunale: I Casi
Ideate da un designer nipponico chiamato Shigetaka Kurita e lanciate nel 1999, le emoticon dietro la loro apparenza gioiosa hanno (incredibilmente) portato spesso in tribunale alcuni dei loro utilizzatori.
Cosa? Le emoticon? Le faccine usate su WhatsApp? Su Facebook? Sui social? Certo!
Tra il 2004 e il 2018 infatti, le citazioni delle faccine nelle cause giudiziarie sono aumentate esponenzialmente.
Eric Goldman, professore di diritto della Santa Clara University ha provato a fare il quadro della situazione.
Lo scorso anno, emoji ed emoticon sono state segnalate più di 50 volte.
Nel solo 2018 si è quindi concentrato quasi un terzo delle citazioni complessive.
E nel primo mese del 2019 le faccine sono spuntate in aula già tre volte.
Spesso i giudici decidono di omettere le emoji dai vari casi giudiziari “pensando che non siano rilevanti”.
Basti pensare, ad esempio, a come cambi il tono di una frase aggressiva, se s'include una faccina che ride.
Un caso recente ha riguardato un tribunale dell'area di San Francisco. Negli atti c'era un messaggio diretto di Instagram, indirizzato a una donna e spedito da un uomo accusato di sfruttamento della prostituzione. Il testo non diceva nulla di che: “Teamwork make the dream work”, traducibile con “l'unione fa la forza”.
La frase era però accompagnata da alcune emoji: tacchi a spillo e denaro.
Secondo l'accusa, le icone indicavano l'esistenza di un rapporto economico. Per la difesa potevano invece riferirsi a una relazione amorosa. È stato chiamato a testimoniare un esperto di sfruttamento della prostituzione, che ha confermato come tacchi e soldi siano usati spesso in quell'ambiente per ordinare di “iniziare a lavorare”.
Invece l'icona di una corona, spedita in altri messaggi, significasse il potere del protettore.
L'imputato è stato condannato.
Certo, in questo caso, più probabilmente si trattava di messaggi in codice ma ci sono anche casi più clamorosi.
Nel 2017 infatti, una coppia israeliana è stata condannata a un risarcimento anche sulla base delle emoji. In cerca di una casa in affitto, aveva contattato il proprietario di un appartamento dicendosi “interessata” e pronta a “discutere i dettagli” prima della firma.
Il proprietario aveva dato per fatto l'accordo e sospeso la ricerca di alternative, anche perché il messaggio era accompagnato dalle icone di una cometa, indice e medio in segno di vittoria e da una bottiglia di champagne. Peccato che la coppia, dopo aver rimandato la firma per alcuni giorni, si fosse dileguata nel nulla. È stata condannata perché “le icone trasmettevano grande ottimismo” e indicavano “il desiderio di affittare l'appartamento”.
Qui nessun messaggio in codice, praticamente si è dato un significato alle emoticons.
Il professore della Santa Clara University, oltre a sottolineare l'importanza delle emoji, indica però anche i problemi che ne ostacolano l'utilizzo in tribunale. Per quanto ci sia un “nome ufficiale” per ogni faccina (quello del consorzio Unicode che vara le nuove icone) e quindi un senso originario, spesso il significato si evolve: cambia con l'uso, è gergale, soggettivo e acquisisce sfumature differenti in base al contesto e alle persone che lo utilizzano.
Se non si conoscono i due utilizzatori, risulta difficile stabilire l'ironia o meno di un messaggio.
Basti pensare anche a come cambi un'intercettazione telefonica se ascoltata o trascritta.
Cosa? Le emoticon? Le faccine usate su WhatsApp? Su Facebook? Sui social? Certo!
Tra il 2004 e il 2018 infatti, le citazioni delle faccine nelle cause giudiziarie sono aumentate esponenzialmente.
Eric Goldman, professore di diritto della Santa Clara University ha provato a fare il quadro della situazione.
Lo scorso anno, emoji ed emoticon sono state segnalate più di 50 volte.
Nel solo 2018 si è quindi concentrato quasi un terzo delle citazioni complessive.
E nel primo mese del 2019 le faccine sono spuntate in aula già tre volte.
Spesso i giudici decidono di omettere le emoji dai vari casi giudiziari “pensando che non siano rilevanti”.
Basti pensare, ad esempio, a come cambi il tono di una frase aggressiva, se s'include una faccina che ride.
Un caso recente ha riguardato un tribunale dell'area di San Francisco. Negli atti c'era un messaggio diretto di Instagram, indirizzato a una donna e spedito da un uomo accusato di sfruttamento della prostituzione. Il testo non diceva nulla di che: “Teamwork make the dream work”, traducibile con “l'unione fa la forza”.
La frase era però accompagnata da alcune emoji: tacchi a spillo e denaro.
Secondo l'accusa, le icone indicavano l'esistenza di un rapporto economico. Per la difesa potevano invece riferirsi a una relazione amorosa. È stato chiamato a testimoniare un esperto di sfruttamento della prostituzione, che ha confermato come tacchi e soldi siano usati spesso in quell'ambiente per ordinare di “iniziare a lavorare”.
Invece l'icona di una corona, spedita in altri messaggi, significasse il potere del protettore.
L'imputato è stato condannato.
Certo, in questo caso, più probabilmente si trattava di messaggi in codice ma ci sono anche casi più clamorosi.
Nel 2017 infatti, una coppia israeliana è stata condannata a un risarcimento anche sulla base delle emoji. In cerca di una casa in affitto, aveva contattato il proprietario di un appartamento dicendosi “interessata” e pronta a “discutere i dettagli” prima della firma.
Il proprietario aveva dato per fatto l'accordo e sospeso la ricerca di alternative, anche perché il messaggio era accompagnato dalle icone di una cometa, indice e medio in segno di vittoria e da una bottiglia di champagne. Peccato che la coppia, dopo aver rimandato la firma per alcuni giorni, si fosse dileguata nel nulla. È stata condannata perché “le icone trasmettevano grande ottimismo” e indicavano “il desiderio di affittare l'appartamento”.
Qui nessun messaggio in codice, praticamente si è dato un significato alle emoticons.
Il professore della Santa Clara University, oltre a sottolineare l'importanza delle emoji, indica però anche i problemi che ne ostacolano l'utilizzo in tribunale. Per quanto ci sia un “nome ufficiale” per ogni faccina (quello del consorzio Unicode che vara le nuove icone) e quindi un senso originario, spesso il significato si evolve: cambia con l'uso, è gergale, soggettivo e acquisisce sfumature differenti in base al contesto e alle persone che lo utilizzano.
Se non si conoscono i due utilizzatori, risulta difficile stabilire l'ironia o meno di un messaggio.
Basti pensare anche a come cambi un'intercettazione telefonica se ascoltata o trascritta.
sabato 6 aprile 2019
Come Provare Amazon Music Unlimited Gratuitamente (Musica In Streaming)
Dal 28 marzo 2019 al 19 aprile 2019 iscrivendosi (per la prima volta) ad Amazon Music Unlimited è possibile ricevere 3 mesi di prova gratuita.
Al di fuori di questo periodo promozionale, il mese gratuito sarà solo uno (ma sempre ottimo per provare il servizio).
Cosa si ottiene con Amazon Music Unlimited? Accesso illimitato a 50 milioni di brani: incluse le ultime uscite, gli artisti ed album più celebri, migliaia di playlist e stazioni radio.
Niente pubblicità, nessuna interruzione (ed alta qualità audio), musica da ascoltare offline e molte funzionalità integrabili con l'assistente vocale Alexa (nel caso ce l'abbiate).
Per iscriversi ad Amazon Music Unlimited è necessario utilizzare una carta di credito valida.
Per l'iscrizione gratuita (per i primi 3 mesi come detto) vi basta cliccare sul banner pubblicitario sopra.
In ogni caso dopo i primi 3 mesi di prova (o dopo il mese gratuito), sarà possibile (nel caso lo vogliate) annullare l’iscrizione ad Amazon Music Unlimited, senza nessun costo quindi gratuitamente.
Come annullare l'iscrizione? Prima che scada il periodo gratuito, basta andare su "Le mie impostazioni Amazon Music".
Poi nella sezione "Amazon Music Unlimited", basta selezionare l'opzione "Cancella abbonamento" nei dettagli relativi al "Rinnovo abbonamento".
Infine "Conferma la cancellazione".
Se invece intendente proseguire con l’abbonamento pagherete in seguito 9,99 € al mese.
Si legge su Amazon: "Con la presente offerta promozionale, iscrivendoti ad Amazon Music Unlimited con l’abbonamento individuale mensile, ti verrà applicato al termine del periodo d’uso gratuito di 30 giorni uno sconto pari a 9,99€ sulla seconda e sulla terza mensilità del tuo abbonamento (19,98€ totali)"
Dal 13 novembre 2019 al 6 gennaio 2020, per coloro che hanno già sfruttato i periodi gratuiti, sarà possibile abbonarsi per 4 mesi all'incredibile prezzo di 0,99 €.
Per abbonarvi: Promozione Amazon Music
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Poi nella sezione "Amazon Music Unlimited", basta selezionare l'opzione "Cancella abbonamento" nei dettagli relativi al "Rinnovo abbonamento".
Infine "Conferma la cancellazione".
Se invece intendente proseguire con l’abbonamento pagherete in seguito 9,99 € al mese.
Si legge su Amazon: "Con la presente offerta promozionale, iscrivendoti ad Amazon Music Unlimited con l’abbonamento individuale mensile, ti verrà applicato al termine del periodo d’uso gratuito di 30 giorni uno sconto pari a 9,99€ sulla seconda e sulla terza mensilità del tuo abbonamento (19,98€ totali)"
Dal 13 novembre 2019 al 6 gennaio 2020, per coloro che hanno già sfruttato i periodi gratuiti, sarà possibile abbonarsi per 4 mesi all'incredibile prezzo di 0,99 €.
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venerdì 5 aprile 2019
Come Funziona ImageJ: Calcolo Di Aree, Convoluzione, Scaling, Fourier
ImageJ consente di analizzare, processare, modificare e visualizzare immagini. Essendo basato sul multithreading consente di effettuare operazioni in parallelo con altre, dunque può aprire qualsiasi numero di immagini simultaneamente, limitato soltanto dalla memoria RAM disponibile nel computer. Inoltre supporta molti plugins in java.
Le estensioni supportate sono:
JPG
RAW
BMP
TIFF
GIF
FITS
DICOM
Tra le funzioni più interessanti la misura di distanze, angoli, aree. E' possibile creare anche istogrammi di densità e tracciare delle linee profilo (tra punti definiti). Supporta le funzioni di elaborazione standard delle immagini, operazioni di tipo logico e aritmetico tra immagini, regolazione di luminosità e contrasto, analisi di Fourier, convoluzione, incremento della nitidezza, lo smoothing, riconoscimento dei contorni, morfologia matematica. Esegue anche operazioni come lo scaling (trasformazione lineare che aumenta o riduce in proporzione in tutte le direzioni di un fattore scala...gli oggetti), rotazione e riflessione. Per installarlo è necessario ovviamente il file di configurazione di ImageJ, il file .class, il Java Runtime Environment, Java stesso. Per i plugins, ovviamente un compilatore Java.
Per scaricarlo: ImageJ (Download)
Qui trovate un'ottima guida in italiano: Image Processing (ImageJ)
Per il calcolo dell'area di un'immagine: Calcolo Area e Dimensioni (ImageJ)
Per inserire il proprio plugin Java di ImageJ in una pagina web: Guida Applet Plugin Java (ImageJ)
Le estensioni supportate sono:
JPG
RAW
BMP
TIFF
GIF
FITS
DICOM
Tra le funzioni più interessanti la misura di distanze, angoli, aree. E' possibile creare anche istogrammi di densità e tracciare delle linee profilo (tra punti definiti). Supporta le funzioni di elaborazione standard delle immagini, operazioni di tipo logico e aritmetico tra immagini, regolazione di luminosità e contrasto, analisi di Fourier, convoluzione, incremento della nitidezza, lo smoothing, riconoscimento dei contorni, morfologia matematica. Esegue anche operazioni come lo scaling (trasformazione lineare che aumenta o riduce in proporzione in tutte le direzioni di un fattore scala...gli oggetti), rotazione e riflessione. Per installarlo è necessario ovviamente il file di configurazione di ImageJ, il file .class, il Java Runtime Environment, Java stesso. Per i plugins, ovviamente un compilatore Java.
Per scaricarlo: ImageJ (Download)
Qui trovate un'ottima guida in italiano: Image Processing (ImageJ)
Per il calcolo dell'area di un'immagine: Calcolo Area e Dimensioni (ImageJ)
Per inserire il proprio plugin Java di ImageJ in una pagina web: Guida Applet Plugin Java (ImageJ)
giovedì 4 aprile 2019
Macchine Senza Carburante? Il Moto Perpetuo e L'Energia Infinita
Una delle invenzioni più ricercate a livello tecnologico sono quei tipi di apparecchi (macchine in primis) che funzionano con moto perpetuo.
In poche parole che producano energia infinita...dal nulla.
Una delle prime idee fu un dispositivo costituito da un nastro trasportatore continuo con attaccate delle coppe.
Le coppe da un lato contengono un peso (palle), dall'altro lato sono vuote.
Il peso spinge il nastro verso il basso; quando arrivano in fondo, le palle rotolano fuori dalle coppe e vengono immesse in un apparecchio a spirale che le riporta nuovamente in alto. La spirale continua a girare grazie alla rotazione del nastro, al quale è collegata mediante ingranaggi.
Cioè con questo sistema si credeva che l'intero apparecchio continuasse a girare (producendo energia gratuitamente), senza aver bisogno di un motore.
Ovviamente ciò contraddiceva il principio di conservazione dell'energia (in un sistema isolato non è possibile produrre più energia di quanto sia quella impiegata; ciò che si può fare è trasportarla o trasformarla).
L'energia in realtà appare sotto forma di calore: quando l'energia motrice iniziale si trasforma in calore, la macchina si ferma.
Chiunque cerchi di produrre energia senza carburante entra in conflitto con questo principio.
Il secondo principio della termodinamica, afferma che l'energia dissipata sotto forma di calore non è possibile riportarla alla forma precedente, a meno di non consumarne altrettanta nel processo di conversione.
Chiunque cerchi di produrre macchinari che funzionano senza carburante e quindi a moto perpetuo, deve confrontarsi con questo principio (ed anche con quello di prima sulla conservazione dell'energia).
Nei sistemi reali infatti, l'energia è sempre dissipata (generalmente sotto forma di attrito), ciò lentamente logora l'energia che produce il movimento.
Nel caso del nastro trasportatore, l'energia prodotta dalla caduta delle palle è inferiore alla somma dell'energia necessaria per far funzionare il meccanismo (e di quella dissipata come calore che viene inevitabilmente prodotto).
Le palle in risalita dunque, si fermerebbero prima di giungere a destinazione.
Un altro matematico (Hermann Bondi) provò a modificare il sistema: anche qui nastro trasportatore con coppe disposte ad intervalli regolari che però all'interno contengono atomi e non palle.
Coppe a sinistra contengono atomi eccitati, quelle a destra atomi nel loro stato fondamentale.
Il funzionamento si basa sulla nota relazione di Einstein:
Cioè all'energia corrisponde una massa.
La massa ha ovviamente un peso e gli atomi eccitati avendo energia maggiore...pesano di più (anche se le variazioni sono minuscole).
La distribuzione asimmetrica del peso fa ruotare il nastro (gli atomi più pesanti provocano una discesa da quella parte, per via della gravità), inoltre è presente anche un congegno che induce gli atomi eccitati a liberare la loro energia sotto forma di fotoni.
Quando le coppe raggiungono il lato sinistro, gli atomi si trovano nel livello fondamentale più leggero con i fotoni che vengono indirizzati verso la parte alta dell'apparecchio, dove vengono riflessi nelle coppe in arrivo ed utilizzati per eccitare nuovamente gli atomi.
Quindi mentre il nastro trasportatore continua a girare, gli atomi a destra rimangono sempre eccitati e quelli a sinistra sempre nel loro stato fondamentale. La condizione di asimmetria è mantenuta quindi verrebbe generata elettricità all'infinito, senza carburante.
In realtà la deformazione temporale gravitazionale impedisce a questo ingegnoso meccanismo di produrre energia all'infinito perchè è la stessa gravità che agisce sui fotoni emessi, privandoli di parte della loro energia).
Più precisamente, l'energia liberata in basso non è sufficiente a produrre l'eccitazione degli atomi in alto dunque l'energia mancante dovrebbe corrispondere ipoteticamente all'energia prodotta dalla macchina.
Mentre i fotoni cercano di portarsi verso la parte superiore dell'apparecchio vengono indeboliti, perdendo energia (in alto avranno un'energia inferiore rispetto a quella di emissione e dunque non sono in grado di eccitare gli atomi allo stesso modo della volta precedente).
Il nastro trasportatore rallenterà progressivamente sino a fermarsi.
Facendo un paragone più vicino alla vita di tutti i giorni è come se una ruota avesse al suo interno degli spazi nei quali delle monete possono scivolare allontanandosi ed avvicinandosi dal centro della ruota per forza di gravità. In questo modo in un lato della ruota i gettoni sono sempre più lontani dal centro rispetto al lato opposto, generando una maggiore torsione della ruota.
Ciò dovrebbe facilitare la rotazione della ruota una volta avviata ed aumentare il tempo che questa è in grado di restare in movimento senza mai farla fermare.
Ipoteticamente questa ruota potrebbe essere usata come una turbina per generare elettricità senza bisogno di alcuna energia.
Ma ci sono dei problemi.
Questa macchina non funziona all'infinito per via dell’attrito presente nell’asse di rotazione della ruota, che senza l’impiego di ulteriore energia porterebbe all’arresto qualsiasi ruota messa in moto.
La forza N che il basamento esercita sulla ruota è verticale e ha lo stesso valore del peso, ma è applicata anteriormente rispetto al centro della circonferenza (e quindi rispetto alla retta di azione del peso) di una distanza pari al coefficiente di attrito volvente.
La coppia antagonista al rotolamento è dunque costituita dalle due forze N e F=mg, separate da un braccio di valore b.
Tornando all'esempio di prima, come se non bastasse, in una ruota, il suo centro di gravità è anche l’asse di rotazione.
Se aggiungiamo una sola moneta alla ruota, questa ruoterà fino a quanto il nuovo centro di gravità si troverà alla posizione più bassa possibile. Aggiungendo pian piano altre monete quello che succederà è che la ruota si metterà in movimento fino a quando l’attrito non la rallenterà abbastanza da impedire alla velocità di rotazione di vincere la forza di gravità e quindi fermare la ruota nella posizione dove il centro di gravità è nella posizione più bassa.
Più volte nella storia è stata dichiarata l’invenzione di macchine dal moto perpetuo, coma la ruota sbilanciata di Bhaskara nel 12° secolo o la campana elettrica di Oxford che viene spinta avanti ed indietro dalle cariche elettriche.
Sono state talmente tante le invenzioni di moto perpetuo che l’ufficio brevetti americano ha smesso di concedere brevetti a macchine di moto perpetuo che non riescono a presentare un prototipo funzionante, così come ogni altra invenzione che violi le leggi della fisica.
Si può identificare una spiegazione univoca che rende impossibile l’esistenza di macchine a moto perpetuo, la già citata legge di conservazione dell’energia, secondo la quale l’energia non può essere create o distrutta, ma solo trasformata.
Ogni congegno in grado di generare moto, luce o calore lo fa trasformando un’altra fonte di energia (carburante in questo caso).
In poche parole che producano energia infinita...dal nulla.
Una delle prime idee fu un dispositivo costituito da un nastro trasportatore continuo con attaccate delle coppe.
Le coppe da un lato contengono un peso (palle), dall'altro lato sono vuote.
Il peso spinge il nastro verso il basso; quando arrivano in fondo, le palle rotolano fuori dalle coppe e vengono immesse in un apparecchio a spirale che le riporta nuovamente in alto. La spirale continua a girare grazie alla rotazione del nastro, al quale è collegata mediante ingranaggi.
Cioè con questo sistema si credeva che l'intero apparecchio continuasse a girare (producendo energia gratuitamente), senza aver bisogno di un motore.
Ovviamente ciò contraddiceva il principio di conservazione dell'energia (in un sistema isolato non è possibile produrre più energia di quanto sia quella impiegata; ciò che si può fare è trasportarla o trasformarla).
L'energia in realtà appare sotto forma di calore: quando l'energia motrice iniziale si trasforma in calore, la macchina si ferma.
Chiunque cerchi di produrre energia senza carburante entra in conflitto con questo principio.
Il secondo principio della termodinamica, afferma che l'energia dissipata sotto forma di calore non è possibile riportarla alla forma precedente, a meno di non consumarne altrettanta nel processo di conversione.
Chiunque cerchi di produrre macchinari che funzionano senza carburante e quindi a moto perpetuo, deve confrontarsi con questo principio (ed anche con quello di prima sulla conservazione dell'energia).
Nei sistemi reali infatti, l'energia è sempre dissipata (generalmente sotto forma di attrito), ciò lentamente logora l'energia che produce il movimento.
Nel caso del nastro trasportatore, l'energia prodotta dalla caduta delle palle è inferiore alla somma dell'energia necessaria per far funzionare il meccanismo (e di quella dissipata come calore che viene inevitabilmente prodotto).
Le palle in risalita dunque, si fermerebbero prima di giungere a destinazione.
Un altro matematico (Hermann Bondi) provò a modificare il sistema: anche qui nastro trasportatore con coppe disposte ad intervalli regolari che però all'interno contengono atomi e non palle.
Coppe a sinistra contengono atomi eccitati, quelle a destra atomi nel loro stato fondamentale.
Il funzionamento si basa sulla nota relazione di Einstein:
Cioè all'energia corrisponde una massa.
La massa ha ovviamente un peso e gli atomi eccitati avendo energia maggiore...pesano di più (anche se le variazioni sono minuscole).
La distribuzione asimmetrica del peso fa ruotare il nastro (gli atomi più pesanti provocano una discesa da quella parte, per via della gravità), inoltre è presente anche un congegno che induce gli atomi eccitati a liberare la loro energia sotto forma di fotoni.
Quando le coppe raggiungono il lato sinistro, gli atomi si trovano nel livello fondamentale più leggero con i fotoni che vengono indirizzati verso la parte alta dell'apparecchio, dove vengono riflessi nelle coppe in arrivo ed utilizzati per eccitare nuovamente gli atomi.
Quindi mentre il nastro trasportatore continua a girare, gli atomi a destra rimangono sempre eccitati e quelli a sinistra sempre nel loro stato fondamentale. La condizione di asimmetria è mantenuta quindi verrebbe generata elettricità all'infinito, senza carburante.
In realtà la deformazione temporale gravitazionale impedisce a questo ingegnoso meccanismo di produrre energia all'infinito perchè è la stessa gravità che agisce sui fotoni emessi, privandoli di parte della loro energia).
Più precisamente, l'energia liberata in basso non è sufficiente a produrre l'eccitazione degli atomi in alto dunque l'energia mancante dovrebbe corrispondere ipoteticamente all'energia prodotta dalla macchina.
Mentre i fotoni cercano di portarsi verso la parte superiore dell'apparecchio vengono indeboliti, perdendo energia (in alto avranno un'energia inferiore rispetto a quella di emissione e dunque non sono in grado di eccitare gli atomi allo stesso modo della volta precedente).
Il nastro trasportatore rallenterà progressivamente sino a fermarsi.
Facendo un paragone più vicino alla vita di tutti i giorni è come se una ruota avesse al suo interno degli spazi nei quali delle monete possono scivolare allontanandosi ed avvicinandosi dal centro della ruota per forza di gravità. In questo modo in un lato della ruota i gettoni sono sempre più lontani dal centro rispetto al lato opposto, generando una maggiore torsione della ruota.
Ciò dovrebbe facilitare la rotazione della ruota una volta avviata ed aumentare il tempo che questa è in grado di restare in movimento senza mai farla fermare.
Ipoteticamente questa ruota potrebbe essere usata come una turbina per generare elettricità senza bisogno di alcuna energia.
Ma ci sono dei problemi.
Questa macchina non funziona all'infinito per via dell’attrito presente nell’asse di rotazione della ruota, che senza l’impiego di ulteriore energia porterebbe all’arresto qualsiasi ruota messa in moto.
La forza N che il basamento esercita sulla ruota è verticale e ha lo stesso valore del peso, ma è applicata anteriormente rispetto al centro della circonferenza (e quindi rispetto alla retta di azione del peso) di una distanza pari al coefficiente di attrito volvente.
La coppia antagonista al rotolamento è dunque costituita dalle due forze N e F=mg, separate da un braccio di valore b.
Tornando all'esempio di prima, come se non bastasse, in una ruota, il suo centro di gravità è anche l’asse di rotazione.
Se aggiungiamo una sola moneta alla ruota, questa ruoterà fino a quanto il nuovo centro di gravità si troverà alla posizione più bassa possibile. Aggiungendo pian piano altre monete quello che succederà è che la ruota si metterà in movimento fino a quando l’attrito non la rallenterà abbastanza da impedire alla velocità di rotazione di vincere la forza di gravità e quindi fermare la ruota nella posizione dove il centro di gravità è nella posizione più bassa.
Più volte nella storia è stata dichiarata l’invenzione di macchine dal moto perpetuo, coma la ruota sbilanciata di Bhaskara nel 12° secolo o la campana elettrica di Oxford che viene spinta avanti ed indietro dalle cariche elettriche.
Sono state talmente tante le invenzioni di moto perpetuo che l’ufficio brevetti americano ha smesso di concedere brevetti a macchine di moto perpetuo che non riescono a presentare un prototipo funzionante, così come ogni altra invenzione che violi le leggi della fisica.
Si può identificare una spiegazione univoca che rende impossibile l’esistenza di macchine a moto perpetuo, la già citata legge di conservazione dell’energia, secondo la quale l’energia non può essere create o distrutta, ma solo trasformata.
Ogni congegno in grado di generare moto, luce o calore lo fa trasformando un’altra fonte di energia (carburante in questo caso).