mercoledì 11 settembre 2013

Come Funziona La Stampante 3D

La stampa 3D rappresenta l'evoluzione della stampa 2D e permette di avere una riproduzione reale di un modello 3D realizzato con un software di modellazione 3D.
Le stampanti 3D sono generalmente più veloci, più affidabili e più semplici da usare rispetto ad altre tecnologie per la produzione additiva.
Esse offrono la possibilità di stampare e assemblare parti composte da diversi materiali con diverse proprietà fisiche e meccaniche in un singolo processo di costruzione. Le tecnologie di stampa 3D avanzate creano modelli che emulano molto da vicino l'aspetto e le funzionalità dei prototipi.
Una stampante 3D lavora prendendo un file 3D da un computer e utilizzandolo per fare una serie di porzioni in sezione trasversale.
Ciascuna porzione è poi stampata l'una in cima all'altra per creare l'oggetto 3D reale.


COME FUNZIONANO?
Ad inizio 2012 The Pirate Bay ha annunciato la nascita della categoria Physible per i file contenenti la descrizione di oggetti tridimensionali da stampare.
Per fare la stampa 3D sono disponibili numerose tecnologie concorrenti.
Le loro differenze principali riguardano il modo in cui sono costruiti gli strati per creare le parti.
Alcuni metodi usano materiali che si fondono o si ammorbidiscono per produrre gli strati mentre altri depongono materiali liquidi che sono fatti indurire con tecnologie diverse.
Un metodo di stampa 3D consiste in un sistema di stampa a getto d'inchiostro.
La stampante crea il modello uno strato alla volta, spargendo uno strato di polvere e stampando con il getto d'inchiostro un legante nella sezione trasversale della parte.
Il processo viene ripetuto finché non è stampato ogni strato.
Questa tecnologia è l'unica che consente la stampa di prototipi interamente a colori.


DIFFUSIONE E PREZZI
La diffusione delle stampanti 3D personali è in continuo aumento.
Un fenomeno che nessuno nel mondo industriale tradizionale aveva previsto.
Grazie al progetto iniziale, sono nate e continuano a nascere centinaia di giovani imprese.
È l'idea di base che rende l'hardware aperto, un libero flusso di innovazione che porta a nuovi usi, mai immaginati prima.
Le stampanti 3D personali sono ormai affidabili, vendute a prezzi abbastanza convenienti (si parte da 400 euro). Alcune permettono di stampare oggetti di dimensioni accettabili e con vari colori.
I prezzi sono destinati a diminuire in poco tempo.


OGGETTI DA "STAMPARE"
Dagli usi più deleteri come la stampa di armi a quelli più utili come scarpe, cibo, cover di telefonini, negli ultimi mesi le cronache tecnologiche ci hanno raccontato le crescenti e possibili applicazioni delle stampanti 3D. Delle stampanti vere e proprie che collegate a un pc e sfruttando programmi open-source, liberi e modificabili, possono dare letteralmente corpo a oggetti da usare o vendere.
Tra gli usi più interessanti delle stampanti 3D c’è quello della startup statunitense Organovo che ne ha messo a punto una in grado di ricreare tessuti umani.
Mentre di recente un designer finlandese ha lanciato un’intera linea di calzature stampabili in 3D (i file “sorgente” sono a disposizione online), la Sugar Labs di Los Angeles è invece riuscita a stampare cibo (strutture in zucchero per il cake-design).
 Ed è in arrivo anche la Gigabot 3D che stampa oggetti extralarge mentre si stanno sperimentando tecniche per la stampa anche in strutture di metallo liquido.
E si moltiplicano gli eventi che si occupano di questo fenomeno come la 3D Printing Conference itinerante che parte in California a metà settembre e toccherà Singapore, il Brasile e anche l’Europa.


IL CASO: LA PISTOLA LIBERATOR
Si chiama Liberator, è una pistola in plastica che si può creare in casa con queste stampante in 3D. Le istruzioni per creare Liberator sono state elaborate e messe online dal sito Defense Distributed: in due giorni sono state scaricate 100mila volte.
Primi in classifica nell'elenco dei download gli Stati Uniti, il paese delle sparatorie dei licei dove le armi si comprano al supermercato (o quasi).
Un filmato su Youtube mostra come Liberator sia perfettamente funzionate: spara.
A creare Liberator fu l'organizzazione no-profit Defense Distributed, fondata da un giovane: Cody Wilson, 25 anni, studente in legge delll'Università del Texas a Austin.
Wilson definisce Liberator The Wiki Weapon, la pistola che può essere creata velocemente.
 Dopo qualche giorno il Dipartimento di Stato degli Usa ha chiesto ai responsabili del sito di rimuovere le istruzioni.
“Abbiamo dovuto rimuovere il file” ha detto Wilson a Forbes, attualmente sulla pagina dedicata a Liberatorappare la scritta: “I file sono stati rimossi su richiesta del Dipartimento di Stato americano”. “Cento mila download, è sopra le nostre aspettative" ha detto a Forbes Haroon Khalid, uno degli sviluppatori del progetto.
Su Pirate Bay, intanto, Liberator è diventato uno dei file più popolari nella categoria stampa in 3D.
Il Dipartimento di Stato americano ha imposto l'eliminazione dei file dal sito Defcad.org, perché Liberator violava il Traffic in Arms Regulations, la normativa che disciplina l'accesso alle armi e ai loro dettagli tecnici.
Liberator si compone di 16 pezzi: quindici possono essere realizzati con la stampante 3D Stratasys Dimension.
Il pezzo mancante è un chiodo comune, usato come un percussore, che può essere trovato in una normale ferramenta.

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