lunedì 16 dicembre 2013

Spiegazione Della Legge Antipirateria Six Strikes (USA)

È la versione a stelle e strisce della famigerata Dottrina Sarkozy, il regime anti-pirateria modellato sui cosiddetti three strikes, avvertimenti graduali ai pirati della Rete.
Gestito dal neonato Center For Copyright Information (CCI), il meccanismo dei copyright alert è stato studiato dall'industria dei contenuti per spaventare educare la massa dei downloader.
In un recente documento diramato dal colosso AT&T ai suoi dipendenti, alcuni dettagli che hanno fatto luce sugli aspetti più oscuri dei six strike d'oltreoceano.
Come riportato dalla testata specializzata TorrentFreak, i vari provider statunitensi da Comcast a Time Warner invieranno le notifiche d'avvertimento a tutti quegli indirizzi IP colti in violazione ripetuta del diritto d'autore.


I DANNI DELLA PIRATERIA
Secondo una recente ricerca di Tera Consultants i danni della pirateria sono stati calcolati in 10 miliardi di euro. La pirateria digitale inoltre infligge perdite pari a 185 mila licenziamenti.
Secondo gli avversari di Tera, queste stime non tengono in conto alcuni fatti: secondo lo studio, chiamato Copy Culture Survey, condotto dall’American Assembly, chi usa il file sharing, in media, compra il 30 per cento di musica in più di coloro che non usufruiscono di alcun servizio di condivisione di file.
Il che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che le etichette musicali hanno ingaggiato una guerra contro il nemico sbagliato.


LEGGE ANTIPIRATERIA: SIX STRIKES
Cinque internet service provider americani (ISP) prenderanno parte al Copyright Alert System (CAS), nato con lo scopo di educare piuttosto che punire.
Chi è sospettato di violare massicciamente e persistentemente il copyright, riceverà sei warning. Dopodiché l’accesso a internet sarà limitato.
A prendere parte all’iniziativa sono Verizon, Time Warner, Cablevision, Comcast ed AT&T.
EFF teme che la campagna mini alle fondamenta i movimenti per l’open wi-fi, perché tutti avranno paura a condividere la connessioni con altri.
Come già confermato dal nuovo capo del CCI Jill Lesser, il nuovo sistema servirà esclusivamente per fini educativi, per condurre gli utenti, in particolare le nuove generazioni, verso quelle piattaforme legali per l'acquisto di musica, film e videogiochi.
Stando al documento di AT&T ottenuto da TorrentFreak, il sistema dei copyright alert dovrebbe esser partito il 28 novembre.
Pare che tutti i grandi ISP statunitensi inizieranno ad inviare gli allarmi nello stesso giorno, pronti a bacchettare i downloader che oseranno arrivare al quinto e sesto strike.
Lo stesso Lesser aveva sonoramente smentito qualsiasi misura in stile francese.
Allora, cosa succederà agli utenti recidivi? Il provider statunitense AT&T applicherà un filtro alle pagine web sfruttate dagli utenti per i download del quinto o sesto stadio. Il blocco verrà rimosso al completamento di una sorta di form (o tutorial) educativo sulle regole del diritto d'autore.
Non è chiaro quale sarà il contenuto di questo tutorial, che dovrebbe scoraggiare gli utenti e portarli verso i lidi della legalità.
Come sottolineato dagli attivisti digitali, l'intervento punitivo da parte dei legittimi detentori dei diritti non sarebbe affatto escluso.
I grandi ISP potrebbero consegnare le informazioni personali di quegli utenti giunti al quinto/sesto allarme.
Le associazioni di categoria MPAA o RIAA potranno in sostanza chiedere ai provider di consegnare le vere identità che si celano dietro all'indirizzo IP.

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