martedì 14 gennaio 2014

Differenze Tra Il Vecchio Social Bebo e Il Nuovo

Bebo, è l'acronimo di "Blog Early Blog Often" ed è un social network creato nel gennaio 2005 e successivamente venduto, nel marzo 2008, ad AOL per 850 milioni di dollari.
Questo portò ad un grande rilancio del social network a partire dal luglio dello stesso anno.
Successivamente, però, il successo è calato drasticamente, portando AOL a venderlo per una cifra compresa fra 5 e 10 milioni di dollari o all'eventuale chiusura del sito se non avesse trovato acquirenti.
Nel maggio 2013, l'azienda ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11 e in luglio il social network è stato rivenduto ai suoi fondatori originali Michael and Xochi Birch per la cifra di un milione di dollari.
Il sito è stato quindi chiuso per manutenzione ed è stata annunciata la nascita di "un Bebo completamente nuovo".


VECCHIO BEBO
Quando MySpace è diventato “for music only” e su Facebook si sono aggiunti tutti gli amici e conoscenti d’una vita, la possibilità di diventare fan d'ogni genere di oggetto, mood, cantante...ecco che emerse un’altra novità 2.0: si trattava di Bebo nuovo social network che consente di mantenere i contatti con gli amici ed esplorare centinaia di contenuti.
Bebo è una piattaforma sociale per esser sempre aggiornati sulle novità del proprio mondo online e far sapere ai propri amici cosa stiamo facendo.
Niente di nuovo direte e invece, per sbaragliare la concorrenza, Bebo offre nuovi contenuti, interessanti applicazioni ed utilissime funzioni come: gestire la propria casella e-mail dal proprio profilo, modificare e creare le skin preferite, integrare sul Profilo Bebo i contenuti di Facebook, My Space, Twitter e tanti altri network a cui di certo milioni di utenti del web appartengono, così da vere davvero il proprio mondo on-line a portata di click.
Bebo dunque è molto simile ad altri social network.
È possibile richiedere l'amicizia ad altri utenti e solo loro, una volta accettato, potranno vedere il profilo per intero.
C'è uno spazio apposito per lasciare messaggi e commenti ai propri amici.
Si possono caricare un numero illimitato di foto, inserendole in album con il limite di 48 foto per ogni album.
Nel proprio profilo si possono inserire quiz e sondaggi da far fare ai propri amici.
Sempre nel profilo è presente un "Box video" dove è possibile inserire i propri video o quelli presenti su YouTube.
Bebo vuol dire community, possibilità di esprimersi liberamente e divertimento: uno spazio virtuale per scoprire, creare, usare, gestire e condividere contenuti digitali in modo del tutto nuovo.
Il malcontento nacque quando nel 2007 gli sviluppatori idearono una piattaforma per la creazione di applicazioni che fu un fiasco totale.
Poi, come detto, il sito venne venduto e piano piano andò in disuso e non venne praticamente più aggiornato(sino al 2010).


BEBO RILANCIATO NEL 2013
Bebo nonostante sia stato tra i social network più in voga tra 2005 e 2008 non ha mai avuto una grande diffusione in Italia ma, all’apice del suo successo, era riuscito a superare la popolarità di MySpace nel Regno Unito.
Birch l’ha appena ri-acquistato da AOL per $1 milione, sperando di riportare il social network ai fasti del passato.
Se non è stato un “capriccio” da milionario, non si capisce perché Birch abbia voluto investire nuovamente in Bebo: competere con Facebook è impossibile, al momento, e clonarne le funzionalità non ha senso.
Grandi aziende come Yahoo! acquistano le piattaforme più interessanti e i social network semi-abbandonati come Xobni(un concorrente di LinkedIn).
Birch, prima di Bebo, aveva creato Lemonlink che s’avvicina alle caratteristiche dell’ultima acquisizione di Marissa Mayer.
Il web abbonda di precedenti illustri: è sufficiente pensare alla ri-apertura di MySpace, guidata da Justin Timberlake. La nuova versione del social network è accattivante, ma chi l’utilizza più?
Nessuno, appunto.
Perché Bebo dovrebbe fare eccezione?
Non penso esista ancora uno spazio per le startup, riguardo ai social network.
Poco importa che sia MySpace o Bebo, è comunque un investimento a perdere.
Per chi comunque vorrebbe provarlo: http://www.bebo.com/

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