martedì 23 settembre 2014

"Bitcoin Savings And Trust" Inganna Gli Investitori Con Lo Schema Ponzi

Pare che la Bitcoin Savings And Trust, una società che ha proposto in passato formule d'investimento tramite Bitcoin, dovrà corrispondere un risarcimento di oltre 40 milioni di dollari dopo che la Securities And Exchange Commission ha stabilito che la compagnia ha ingannato gli investitori sfruttando lo Schema Ponzi, un modello fraudolento di investimento che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino a loro volta nuovi investitori/vittime.
In poche parole lo schema Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote.
I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie.
Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi "investiti" non danno alcuna vera rendita né interesse, essendo semplicemente incamerati dai primi coinvolti nello schema che li useranno inizialmente per rispettare le promesse. La diffusione della truffa spesso diventa di tale portata da renderla talmente evidente, collassando su se stessa e quindi nota alle autorità.


SCHEMA PONZI BTCST
Il giudice ha infatti dichiarato che Trendon Shavers, titolare di BTCST, ha condotto "consapevolmente e intenzionalmente" la compagnia con "falsità e usando uno schema Ponzi", fuorviando gli investitori sull'uso dei loro Bitcoin, su come avrebbero generato il ritorno d'investimento e sulla sicurezza dei loro investimenti.
Shavers, attraverso BTCST, avrebbe raccolto oltre 732 mila Bitcoin nel periodo dal febbraio 2011 fino alla chiusura della società, nell'agosto del 2012, promettendo agli investitori un interesse settimanale fino al 7%.
Shavers avrebbe invece usato nuovi Bitcoin per ripagare i primi investitori, dirottato una parte dei fondi su conti personali su MtGox e altri servizi simili e speso una parte di essi per pagare affitti, cibo, acquisti e "supportare" qualche sortita al casinò.
La perdita complessiva per gli investitori di BTCST vittime della truffa è stata di 265678 Bitcoin, ovvero più di 149 milioni di dollari agli attuali tassi di cambio.
Il valore dei Bitcoin che Shavers aveva raccolto ammontava a circa 4,5 milioni di dollari considerando il tasso di cambio nel periodo in cui è stata perpetrata la truffa.
Il giudice ha calcolato un risarcimento di 40.7 milioni di dollari sul tasso di cambio medio sin da quando la compagnia ha chiuso i battenti.
Shavers, che ha ammesso molte delle sue azioni, ha però anche affermato di aver ripagato gli investitori, sebbene le indagini non abbiano trovato prove a sostegno della sua tesi.

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