venerdì 14 novembre 2014

Convengono Gli Operatori Mobili Virtuali?

Oltre ai classici operatori di telefonia Mobile(Wind, TIM, etc) da qualche anno si stanno diffondendo anche moltissimi operatori virtuali, come Nòverca, DigiTel, SAMTEL, Poste Mobili, DIGI Mobil, etc
Queste società offrono servizi di telefonia mobile senza possedere una propria rete o una licenza per l’uso delle frequenze, affittando quindi l’infrastruttura da un’operatore mobile reale, cioè da TIM, Vodafone, Wind o 3 Italia.
Esistono in realtà diverse tipologie di operatori virtuali che si differenziano a seconda della complessità dei servizi che offrono e dal grado di indipendenza dal carrier di riferimento.
La storia italiana degli operatori di telefonia virtuali è abbastanza recente.
Il primo ad affacciarsi sul mercato ed a rompere così il monopolio dei grandi quattro operatori, è stato CoopVoce nel giugno del 2007, seguito a ruota, pochi mesi dopo, da PosteMobile.
Da allora il fenomeno è esploso con alterne fortune: molti sono infatti gli operatori virtuali che hanno chiuso la loro attività nel giro di poco tempo.
Attualmente in Italia ci sono ancora moltissimi operatori virtuali, molti di loro però di piccole dimensioni, nati magari per soddisfare specifiche esigenze territoriali o target aziendali.
Tra gli operatori virtuali più grandi, quelli cioè che spiccano per quantità di clienti e per qualità dei servizi, si evidenziano: PosteMobile, Nòverca, Fastweb Mobile, ERG Mobile, Carrefour UNO Mobile e Coop Voce.


CARATTERISTICHE
Il punto di forza di questa particolare categoria di operatori è la possibilità di proporre tariffe convenienti che in alcuni casi possono risultare molto più interessanti rispetto a quelle dei quattro grandi della telefonia mobile italiana. La possibilità di offrire tariffe low cost è da ricercarsi nel fatto che un operatore virtuale non deve sopportare i costi delle infrastrutture che pesano invece molto sui bilanci degli operatori reali.
Ecco perché il fenomeno degli operatori virtuali non è visto molto bene in generale dai grandi operatori.
Un operatore virtuale può infatti aggredire immediatamente e più facilmente il mercato rispetto ad un operatore reale che invece deve investire molto a monte nelle infrastrutture, riversando poi i costi sugli utenti finali in modo progressivo.
Però esiste anche un rovescio della medaglia: ovvero un operatore virtuale non potrà mai offrire la stessa qualità e quantità di servizi di un operatore reale.
Per esempio, parlando di connettività, è raro vedere un operatore virtuale che possa offrire lo stesso livello di qualità in termini di velocità rispetto all’operatore reale a cui si appoggia.
Anche sui servizi voce la qualità in alcuni casi potrebbe essere inferiore, gli operatori virtuali spesso dispongono di una priorità inferiore sui ripetitori rispetto ai clienti dell’operatore reale di riferimento.
Questo ovviamente non va assolutamente a sminuire la qualità generale degli operatori virtuali, ma è bene ricordare che si sta parlando sempre di aziende che affittano infrastrutture altrui, delle quali non hanno controllo diretto, e che quindi non potranno mai disporre dello stesso trattamento.


COME FARE IL PASSAGGIO?
O si va in un negozio/ufficio fisico o è possibile farlo direttamente online.
Insomma dipende dall'operatore.
Ovviamente sarà possibile conservare il proprio numero.
Dati richiesti: carta d'identità, SIM e tipo di cellulare.
Molti di questi, in attesa del passaggio(che potrebbe impiegare anche qualche giorno), offrono un numero temporaneo(per l'attesa).

Qui trovate tutte le novità: Operatori Virtuali

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