venerdì 5 giugno 2015

La Storia Di Tommaso Tozzi e Del Netstrike (Cos'è e Come Funziona)

Il Netstrike era una forma di protesta molto in voga nell'internet degli anni 90.
Prima dell'estate del 1995 in un'area messaggi del network ECN qualcuno scrive un messaggio in cui invita a fare uno sciopero reale.
Al messaggio rispondono altri che aggiungono altre scritte "Sciopero" che alla fine diventano innumerevoli per la felicita' di tutta la mailing list.
Il primo Netstrike "ufficiale" risale al 1995, porta la firma di Tommaso Tozzi(membro co-fondatore  del newsgroup Cyberpunk e della rete Cybernet).
Sito ufficiale: Tommaso Tozzi
Nell'estate del 1995 Tozzi manda un messaggio a Mafalda Stasi riguardo le pratiche di protesta in rete conseguenti ai test nucleari francesi a Mururoa.
In tale messaggio Tozzi discute con Mafalda Stasi sul fatto che da tutto il mondo stanno avvenendo delle pratiche di spamming contro il governo francese, ovvero spedizione in massa di email verso la casella postale del governo francese per intasarne la mailbox.
In occasione di tale messaggio per la prima volta Tozzi introduce l'idea di uno sciopero in rete fatto con la forma del Netstrike.
Il 17 agosto del 1995 Tozzi spedisce un messaggio nella lista telematica "Idee in movimento" della rete Cybernet, cui la BBS era collegata.
In tale messaggio Tozzi per la prima volta spiega quello che sarà il meccanismo generale dei Netstrike e propone di realizzare il primo Netstrike mondiale contro i test nucleari a Mururoa.
Nel messaggio Tozzi definisce la pratica con il nome "Cyber strike".
In seguito sarà lui stesso a modificare il nome nell'ormai noto "Netstrike".

"per boicottare un server per un breve periodo di tempo è sufficiente organizzare un grande gruppo di persone e chiedere loro di intasare il server collegandosi simultaneamente al server. Il boicottaggio dovrebbe essere pubblicizzato, reso pubblico e spiegatene le ragioni. Essi dovrebbero funzionare come "sit in" che bloccano il traffico"

L'idea alla base del Netstrike è quella di far convergere su un sito web un numero di utenti tale da creare un rallentamento nell'accesso al sito stesso e la logica cui si ispira è quella dei sit-in di strada che hanno l'effetto di rallentare il traffico di uomini e mezzi.
L'obiettivo è quello di manifestare il proprio dissenso in maniera simbolica, spesso in concomitanza con proteste di altra natura, nelle strade, nelle scuole e negli uffici pubblici.
Come i sit-in di strada anche i sit-in virtuali "non provocano danni" e, come quelli, inducono i passanti a porsi delle domande per il fatto stesso che ci sono, per avviare una comunicazione con i passanti stessi e destare l'attenzione dei media.
Quello che conta in un Netstrike insomma, non è l'efficienza tecnica ma l'efficacia simbolica e comunicativa.
Nei Netstrike il blocco totale del sito è solo un effetto collaterale della protesta che ha invece il suo primo obiettivo nel far conoscere alle comunità presenti in rete un problema ignorato o distorto dagli organi di informazioni ufficiali.
Nei Netstrike quello che più conta è la comunicazione dei motivi e degli obiettivi della protesta affinché le persone possano prendere coscienza di fatti gravi come la violazione dei diritti nel proprio paese o all'altro capo del mondo.
È ovviamente fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell'evento.
A quale scopo? Affinchè la notizia circoli e sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili.
Il Netstrike reale non è verso il sito, ma altrove.
Esso è indirizzato ai media che devono essere costretti a presentare la notizia per far sì che se ne discuta.
Dunque l'obbiettivo non è bloccare un sito per un'ora, anzi se ciò non succede è forse meglio.


IL PRIMO NETSTRIKE DELLA STORIA: 1995
Il 21 dicembre 1995 l'Associazione Culturale Strano Network organizza secondo il meccanismo descritto sopra il primo Netstrike mondiale contro dieci indirizzi, per protestare contro gli esperimenti nucleari francesi a Mururoa.
Tra le persone cui Strano Network spedisce il comunicato vi sono gli invitati al convegno Metaforum II e la mailing list Nettime.
Dieci siti del governo francese vengono sensibilmente ingolfati ed il loro funzionamento rallentato da migliaia di net-manifestanti da tutto il mondo, attraverso un concentramento simultaneo dell'attività di molti browser su uno stesso sito.
Il "Netstrike" è la dimostrazione di come la tecnologia telematica fornisca forme nuove anche alla protesta sociale e politica.
Questo è il messaggio che Strano Network diffuse:

Istruzioni per l'uso: 
- Diffondi e promuovi questo messaggio. 
- a) Il giorno 21-12-1995 dalle 18:00 alle 19:00 (data e oracambiano a seconda del fuso orario; consulta la tabella n.2  in fondo al messaggio) collegati ai siti web del governo francese (vedi elenco indirizzi nella tabella n.1 in fondo al messaggio, oppure ritaglia e usa l'home page che trovi  nella tabella n.3 in fondo al messaggio). 
 b) Ripeti l'operazione piu' volte (a intervalli di pochi secondi) per un'ora. 

Una manifestazione di 1000, 10.000, 100.000 utenti in fila uno dietro l'altro in un corteo globale nei cavi dei siti internet del governo francese. 
Il risultato di tale sciopero sara' quello di paralizzare per un'ora l'attivita' in rete del governo francese. 

BOICOTTIAMO LE ISTITUZIONI GOVERNATIVE FRANCESI! 

Il governo francese mostrando un totale disprezzo per il proprio popolo, per la comunita' internazionale, per la gente comune che vorrebbe crescere i propri figli in un mondo migliore: 
- prosegue i suoi esperimenti nucleari nel Pacifico; 
- continua ad utilizzare il nucleare "civile" come principale fonte energetica; 
- continua a perpetrare i suoi progetti di "ristrutturazione sociale" nonostante l'eccezionale partecipazione dei 
francesi alle manifestazioni di protesta. 
Per questo intendiamo togliere, anche se solo parzialmente e solo per periodi limitati, alle istituzioni governative francesi i privilegi a cui tanto tengono tutti i potenti, i signori della guerra, della fame dell'ingiustizia sociale: 
l'accesso ai sempre piu' potenti mezzi comunicativi e ai canali informativi, quegli stessi privilegi che vengono 
negati alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale. 
Continueremo le nostre azioni con ogni mezzo necessario, utilizzando strumenti perfettamente legali, anche se presto i potenti della Terra, che disprezzano la volonta' dei popoli dovranno rendersi conto di quanto potenti possano essere simili mezzi. 

Questo e' il primo, ma non sara' l'ultimo degli scioperi che promuoveremo in rete. 
Se vuoi essere contattato per le prossime iniziative spedisci un messaggio al seguente indirizzo: 

Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it 

con subject: Net'Strike 
e come testo del messaggio il tuo indirizzo internet 

Attacco comunicativo globale - Massive Comunicative Attack Strano Network 


ALTRI NETSTRIKE CELEBRI
A gennaio del 1996 Strano Network organizza un Netstrike contro il Governo Messicano per protestare contro le politiche nel Chiapas.
A maggio del 1996 viene organizzato con successo un Netstrike da Strano Network contro il sistema della giustizia americana per protestare in favore di Mumja Abu Jamal.
Il server della Casa Bianca si ingolfa fino a bloccarsi del tutto per circa 12 ore.
A settembre del 1998 nel Festival di Ars Electronica a Linz in Austria, Riemens ed altri organizzano una sezione denominata "Info War": è uno degli incontri che contribuisce a diffondere a livello internazionale le pratiche dell'hacktivism.
Per tale occasione l'Electronic Disturbance Theatre realizza il software floodnet per fare i Netstrike.
Quello di settembre del 1998 è uno dei Netstrike meno riusciti.
È il Netstrike globale contro il Pentagono e la Borsa delle Merci di Francoforte promosso dall'Electronic Disturbance Theatre con una forte partecipazione italiana.
Il Netstrike non riesce in quanto i promotori consigliano di utilizzare una applet java che viene a sua volta sfruttata da una contro-applet java del Pentagono per mandare in crash la maggior parte dei pc partecipanti all'azione.
Nel maggio 1999 Netstrike contro la guerra nella ex-Jugoslavia.
Il Netstrike tecnicamente non riesce ma la notizia circola molto sui giornali.
È uno di quei casi in cui comunque il netstrike raggiunge lo scopo di far parlare di un determinato argomento.
Nel giugno 2000, malgrado una apparente scarsa partecipazione, il Netstrike per bloccare il sito dell'Ocse riesce e il sito risulta inaccessibile anche per le 12 ore successive.
È uno di quei casi in cui viene proposta una nuova tecnica per portare avanti il Netstrike: concentrare l'attenzione sul locale motore di ricerca per impegnare le risorse della macchina e renderla inutilizzabile.
Questa tecnica nel frattempo viene adottato da numerose organizzazioni per gli obiettivi più disparati (contro la Siae, ma anche contro la vivisezione!) non solo in Italia (fra gli ultimi realizzati quello di Avana contro la censura in Rete), ma in tutto il mondo (Asia soprattutto.) come forma di mobilitazione dai toni più o meno accesi e con risultati alterni.


MA ERA LEGALE?
Carola Freschi dice:
"Il Netstrike è una manifestazione di massa di dissenso civile pienamente legittima e legale! È un'azione assolutamente legale perchè metaforicamente è come se un giornale, una radio o una televisione andassero in tilt perchè non sono in grado di soddisfare un improvviso aumento di richieste della propria utenza; nessuno mette in atto alcun sistema di boicottaggio ma tutt'insieme, sommando l'azione legittima e legale di navigare sullo stesso sito alla stessa ora, rendono visibile un'espressione di dissenso.
"Da un punto di vista giuridico, i promotori del Netstrike si richiamano al diritto di sciopero e al corteo pubblico pacifico.
Il tipo di 'intralcio' creato dal corteo virtuale, diversamente per esempio dall'invio simultaneo di lettere o e-mail, è funzionale alla visibilità dell'azione per quanti cercano di entrare nel palazzo di fronte al quale si svolge la manifestazione.
La garanzia che questo effetto venga ricollegato a un'azione di protesta pacifica viene cercata attraverso una copertura adeguata da parte dei media, la circolazione di informazione su mailing list, newsgroup, indirizzari e-mail; ma gli elementi chiave per la riuscita dell'azione sono individuati non solo nelle sue condizioni tecniche, ma anche nel suo retroterra organizzativo (un aspetto importante che garantisce la simultaneità dei collegamenti è il prospetto dei fusi orari), nella creazione di una rete di soggetti interessati alla protesta, nel coordinamento con altre azioni in contemporanea sul territorio.
Il Netstrike è, di fatto, una forma di protesta che produce esiti a partire dal coordinamento di singoli individui, indipendentemente dalla loro appartenenza a organizzazioni e, soprattutto, in assenza di un controllo organizzativo sull'azione.
Il Netstrike rappresenta una proposta, una sperimentazione, un tentativo in questa direzione, verso forme di partecipazione e di impegno civile che passino per l'agire degli individui.
A questi la rete, soprattutto attraverso nuove forme di relazioni comunitarie, potrebbe forse restituire una dimensione di azione come individui 'sociali', al posto della condizione di individui 'atomizzati' o perché totalmente isolati rispetto a riferimenti di tipo collettivo, o perché del tutto intrappolati nelle dinamiche massificanti delle organizzazioni di tipo verticistico (T.Tozzi, in "Strano Network", Netstrike, No Copyright, etc., AAA Edizioni, 1996, p.15.)".

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