venerdì 31 luglio 2015

Chiuso e Sequestrato Babylon Sul Deep Web

Pare che su Babylon, marketplace italiano locato su Onion, sia calata la notte.
Offline da ormai 2 giorni, il noto forum è stato oscurato e sequestrato dalla polizia.
Forum fondato nel 2014 e gestito dall'admin Luxifer. Colui che è stato arrestato è originario della Campania (Scafati). In vendita: armi, droga, servizi PayTv a poco prezzo, passaporti falsi, refounder, codici per la clonazione di carte di credito, etc Luxifer prendeva il 5% da ogni transazione (lui non vendeva niente, gestiva solo il mercato). Contrariamente a quello che si sta scrivendo in queste ore, il forum Babylon, nel Deep Web era "noto" perchè era contro la pedopornografia.
Più che "contro" non era argomento del forum (e seguiva, grossomodo, i principi di Silk Road: armi e droga si ma non CP). Va comunque sottolineato che l'indagine è partita da altri hidden services: pare infatti che il founder gestisse 12 hidden services quindi quando si parla di pedopornografia magari ci si riferisce ad altri siti gestiti dal fondatore di Babylon. Babylon era organizzato con Luxifer a capo, un Guardian Fuhrer (vice-admin) e quattro Guardian (moderatori).


I NUMERI DI BABYLON
Per la prima volta in Italia la Polizia postale è riuscita a sequestrare in una complessa attività di indagine coordinata dalla Dda di Roma e in collaborazione con Europol un market sito su una Darknet. Un mercato illegale con un traffico non paragonabile ai giganti del Deep Web e dal valore nominale di 1 milione di euro. Ma sicuramente il market italiano principale del Deep Web.
Per rendere l'idea, basta dire che Silk Road, produceva un utile di 8 milioni di dollari al mese.
Più di migliaia gli iscritti alla community, secondo la polizia di stato sarebbero state più di 170mila transazioni (il 40% fatte da italiani), l'operazione Babylon porta a 12 "hidden service" sequestrati.
Sequestrati anche 11mila wallet di Bitcoin, la moneta virtuale usata per gli acquisti.


L'OPERAZIONE BABYLON
L'indagine, condotta dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online della Polizia postale, è partita dal "pedinamento" informatico di una comunità interessata ad organizzare tour di turismo sessuale in diverse aree del mondo. Di solito questo tipo di comunità sono ad "invito" quindi non è semplice entrare a farne parte però da anni si sa che in questi luoghi oscuri e poco nobili spesso ci sono poliziotti e membri della FBI infiltrati.
In particolare, la polizia è riuscita a risalire ad un soggetto, originario della Campania, che da solo gestiva 12 "hidden service", ciascuno dei quali dedicato ad un dato argomento: truffe ed anonimato, documenti falsi, uno di "annunci", etc Il 29 luglio gli agenti hanno perquisito la villetta di Luxifer: una casa di due piani piena di computer e server. Lui non ha proferito parola. L'accusa che gli è piombata addosso è pesante: associazione a delinquere finalizzata allo smercio di armi, droga, materiale pedopornografico, documenti contraffatti e altro, in Italia e all'estero. Per il procuratore Michele Prestipino della Procura distrettuale di Roma "è un'indagine modello sotto diversi punti di vista, che da un lato segna l'impegno della Dda su frontiere investigative sin qui inesplorate, dall'altro evidenzia il livello eccezionale di professionalità degli investigatori della Polizia postale”. “Parliamo di un mondo incredibile, parallelo ad Internet che paradossalmente rappresenta solo una piccola parte delle comunicazioni via web".

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