martedì 11 agosto 2015

Terminata La Terza Edizione Del NoCashTrip (Riassunto)

Un mese fa è andata in scena la terza edizione di "#NoCashTrip", ovvero tappe/giornate di giornalisti/blogger in diverse città italiane.
La particolarità sta nel fatto che i viaggiatori sono sprovvisti di soldi.
Alla base dell'iniziativa la domanda: quanto sono diffusi i pagamenti "virtuali"? (ovvero tramite carte di credito, POS , app e quant'altro).
Provate a immaginare la vita senza più toccare le banconote, senza poter contare quel mucchietto di spiccioli che gonfia il portafoglio, senza quelle monetine che dilagano sul fondo della borsa o che si infiltrano sotto i cuscini del divano.
È un modello di vita a cui tendono i paesi più avanzati in Europa ma che in Italia fatica ad affermarsi.
Già, perché mentre la Svezia e il Regno unito cercano di disfarsi del cash a favore di un sistema basato sempre più sulla moneta elettronica, gli italiani sono restii all'idea di moderare l'uso delle banconote.
La prima edizione(2013) vide al via due blogger ed un giornalista, partì da Roma ed attraversa tra le altre Firenze, Genova, Milano per raccontare real time l’Italia dei pagamenti, dove si può e dove è difficile pagare senza contanti.
L’iniziativa è stata sponsorizzata da MasterCard, Eni, Samsung, Citroën, CrowdM e seguita da Repubblica.it


LO SCOPO
L’iniziativa è del circuito "War On Cash", che da gennaio 2011 si batte per informare i consumatori sul lato “oscuro” delle banconote, presentata in occasione del terzo "No Cash Day": la giornata contro il denaro contante.
Geronimo Emili, ideatore dell'iniziativa: "Sono tanti i motivi per cui è preferibile usare il pagamento elettronico. Dai costi della gestione del denaro, all'impatto ambientale, l'igiene e la contraffazione. Credo che non sia un caso se la più alta concentrazione di banconote da 500 euro si trova nelle zone di San Marino, Como e Triveneto: le esportano illegalmente. Purtroppo in Italia siamo ancora indietro, si è eccessivamente affezionati alla moneta di carta".
Nel 2011 in Italia il 92 % dei pagamenti avviene in contante.
Con costi finanziari che ammontano a 8 miliardi di euro: lo 0.82 % del Pil.
Altro motivo per preferire i pagamenti elettronici è la lotta alla criminalità organizzata.
"Il cancro di questo paese, nonché la principale fonte di evasione fiscale" commenta Francesco Pizzetti, ex garante della privacy e promotore di "Alleanza Internet".
"Fondamentale però è la tracciabilità, senza la quale si rischia di alimentare ulteriormente il riciclaggio di denaro sporco. E delle regole per la tutela della sfera privata. È una questione di civiltà. Negli ultimi anni c'è un'aggressione ingiustificata alla privacy. I dati degli utenti non possono essere usati per fini commerciali. Definire l'Agenda digitale dev'essere una priorità governativa. Considereremo ogni ritardo come una rinuncia a lottare contro la criminalità organizzata e non faremo sconti a nessuno".


EDIZIONE 2015
Andrea Keller (amministratore delegato di Edenred Italia, uno dei partner): “Per il secondo anno consecutivo sosteniamo quest’iniziativa per favorire la diffusione di una cultura digitale dei pagamenti condivisa e sostenibile.Da anni contribuiamo al percorso di digitalizzazione del sistema Italia tramite progetti come il passaggio all’elettronico del buono pasto e il lancio di nuovi servizi di pagamento erogati da Edenred Italia Fin, uno degli emittenti di moneta elettronica operanti sul territorio. Abbiamo dotato più di 35.000 esercenti di POS di ultima generazione in grado di accettare sia il pagamento del buono pasto elettronico Ticket Restaurant®Smart  sia il pagamento tramite carte di credito, debito e bancomat. Con la defiscalizzazione innalzata a 7 euro per il buono pasto elettronico, più di 2 milioni e 300mila dipendenti potranno accedere al mondo digitale, anche tramite l’applicazione Ticket Restaurant® su smartphone. Interessante sottolineare come il 50%* degli italiani intervistati ritenga che esistono sinergie forti tra servizi finanziari e servizi non finanziari in grado di favorire l’utilizzo della moneta elettronica in Italia”.

Gianluigi De Stefano (reporter e tra i principali promotori dell'iniziativa): "Con #NoCashTrip 2014 abbiamo affrontato il tema con curiosità, partendo da una domanda: perché in Italia consumatori e commercianti amano il contante? Con questo viaggio abbiamo, invece, obiettivi diversi: più concreti. 
Come scoprire e raccontare quelle imprese che ampliano l'uso della moneta elettronica e arginare il fiume di banconote che oggi appesantisce il sistema economico italiano. 
Non solo: proveremo a denunciare le degenerazioni dei pagamenti in contante e valuteremo se esiste un divario tra nord e sud d'Italia. Insomma, meno costume e più fatti".

Il 2 luglio 2015 è partita la terza edizione indetta da CashlessWay.
Edenred, in veste di partner, ha messo a disposizione dei quattro avventurieri  Ticket Restaurant Smart®, il buono pasto elettronico leggibile dalla rete di POS più diffusa in Italia e la card ExpendiaSmart®, il sistema integrato di gestione delle spese di trasferta.
Il tour dell’equipaggio, era composto un giornalista, un social media manager e due videomaker ed ha toccato le città di Roma, Cagliari, Bari, Bologna, Vicenza, Bergamo, Pavia, Milano, Torino, Biella (9 luglio).
L'obiettivo era capire come le città italiane si stanno attrezzando per offrire ai cittadini servizi pubblici attraverso la moneta elettronica.
Le tappe sono state l’occasione per incontrare i sindaci, gli assessori e le aziende che si stanno impegnando per convincere gli italiani a lasciare a casa banconote e monete e utilizzare ad esempio lo smartphone per pagare l’autobus o il parcheggio.
Nel corso del loro viaggio Daniele Cinà, Nicola Cavalazzi, Gianluigi De Stefano e Federico Portelli hanno imparato anche che si può pagare la bolletta attraverso la fotocamera del telefono oppure addirittura in Bitcoin.
Così come con carte prepagate e carte di servizio (come per esempio quelle per il carburante o i buoni pasto) che arricchiscono un’offerta alternativa al contante ogni giorno più ricca.

Si parte da Roma, la capitale è tra le prime città in Italia ad aver risolto il conflitto tra biglietto virtuale e tornelli.
La soluzione l'ha fornita MyCicero, una app collegata al borsellino elettronico Bemoov che la mette anche in rete con app simili in altre città italiane.
Grazie ad essa lo smartphone genera un QRcode che si passa sul lettore ottico.
Vicino alla stazione Termini, in via Parigi, c'è uno di quei grandi parcheggi privati che risolvono la vita a chi lavora in zona ma la sola parola "Pos" è sconosciuta, almeno lì.
Veramente ottima la risposta riguardo i buoni pasti elettronici TicketRestaurant Smart.
Dopo Roma, il drappello sbarca a Cagliari.
Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha accompagnato i 4 sui mezzi pubblici urbani per mostrare come sia possibile pagare il biglietto dell’autobus attraverso lo smartphone e validarlo con un Qrcode.
Il nuovo sistema di mobile ticketing, frutto di due brevetti del Consorzio Movincon, permette agli utenti di timbrare il biglietto con l’app Busfinder, associata a una carta di credito.
Con questo sistema l’azienda dei trasporti tiene traccia del luogo, del mezzo e del momento in cui vengono convalidati i biglietti.
Grazie al gps presente a bordo, l’azienda può sapere esattamente dove sono i passeggeri che hanno convalidato i biglietti.
A Bari è stato invece il sindaco Antonio Decaro a scendere in piazza per accogliere il #NoCashTrip3 e illustrare gli sforzi che la sua città sta facendo per ridurre la circolazione del contante e promuovere l’uso della moneta elettronica.
Lo strumento principale è BariDigitale, la app cittadina con cui si possono pagare autobus e parcheggi: “È un mezzo per facilitare la vita dei cittadini, ma anche per arginare l’illegalità.
Già dal 2010, dal portale del Comune si possono pagare on-line multe e altri servizi.
Oggi i baresi possono ottenere certificati anagrafici senza passare fisicamente in cassa per gli oneri di segreteria. E poi servizi di mensa scolastica, la retta degli asili nido, lo scuolabus, tutto online”.
Ad Assisi l’equipaggio ha incontrato Padre Enzo Fortunato, giornalista direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.Assieme a Padre Fortunato si è cercato di capire meglio l’apporto dell’ePayment nel terzo settore, soprattutto per quanto riguarda le donazioni e l’impatto del digitale sui nuovi media in ambito religioso.
Dopo Assisi, si giunge a Vicenza piazza d’eccellenza per quanto riguarda la mobilità e i pagamenti digitali.
L’Assessore alla Semplificazione e Innovazione di Vicenza Filippo Zanetti ha mostrato come sia possibile pagare i biglietti dei mezzi di trasporto pubblici attraverso l’app Go Bemoov o inviando un semplice sms. Inoltre, ha illustrato come negli orari notturni gli utenti possano attivare la corsa anche con l’App BuyBemoov direttamente alla fermata del bus inquadrando con lo smartphone il QRCode presente sulla palina.
Ci si sposta in Lombardia, precisamente a Bergamo, dove incontrano il sindaco Giorgio Gori per intervistarlo sullo sviluppo dei sistemi di pagamento digitale in città, sui servizi urbani e della PA acquistabili con strumenti alternativi al contante e sul progetto Cashless City a cui ha aderito: “Abbiamo sviluppato il progetto Cashless City perché Bergamo, pur essendo una città evoluta sotto molti aspetti, era rimasta indietro per tutto quello che riguarda le soluzioni di epayment. Lavoriamo per incentivare l’uso del cashless perché vorremmo che i cittadini ne capissero i vantaggi in termini di sicurezza e di lotta all’evasione. Ora bisogna cambiare le abitudini”.
Il sindaco di Pavia Massimo Depaoli e l’Assessore Davide Lazzari hanno raccontato come l’amministrazione comunale stia intervenendo per realizzare una completa digitalizzazione dei processi e delle procedure, sia interne che di interazione con altri enti, con il cittadino e con le imprese: Pec e presentazione online di istanze alla fatturazione elettronica.
Con l’EXPO 2015, Milano ha lavorato per implementare ancora di più la sua posizione d’avanguardia nel panorama delle smart cities italiane con l’obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica e sociale, la mobilità sostenibile, il risparmio energetico e la semplificazione.
L’Assessore Cristina Tajani ha, offerto una panoramica sul funzionamento delle trenta isole digitali, interamente finanziate attraverso sponsor, che consentono, tra l’altro, di richiedere i certificati, anagrafici e non solo, pagando in modalità ePayment: “Al Comune di Milano abbiamo introdotto l’identità digitale che garantisce ai cittadini la possibilità di accedere al calcolo automatico del costo dei servizi. Le isole digitali e l’epayment incidono sensibilmente sulle code agli sportelli garantendo un risparmio che la pubblica amministrazione sta cercando di trasferire a beneficio dei cittadini”.
Infine a Torino, l’equipaggio ha sperimentato il pagamento di una bolletta della società energetica NordOvest Energie: la società di Rivoli è la prima e unica utility company in Italia, la seconda in Europa, ad aver concretizzato il suo interesse verso Bitcoin.
I clienti hanno infatti la possibilità di pagare le proprie utenze anche con questa particolare moneta virtuale basata sul principio del PeerToPeer: gli utenti possono conservare il proprio denaro virtuale e scambiarselo da terminale a terminale, utilizzandolo dove la moneta è accettata.
Il tutto secondo un valore che da qualche tempo ha un indice (il NYSE Bitcoin Index), operante sulla Borsa di New York, che rappresenta il cambio tra dollaro americano e Bitcoin in base alle transazioni effettuate all’interno di un circuito di cambio del quale fanno parte operatori selezionati con riferimento a precisi standard di affidabilità e qualità.

“Questa terza edizione è stata molto bella e densa di contenuti, i nocashnauti sono stati accolti dai sindaci e dalle amministrazioni delle città toccate dal viaggio con entusiasmo perché la necessità di fare informazione e cultura sugli strumenti digitali di pagamento è grande. 
Molte città italiane si stanno attrezzando per offrire servizi forniti con moneta elettronica facili, veloci e sicuri ma troppo spesso il cittadino non ne è a conoscenza. 
Da domani si lavora alla quarta edizione che sarà la prima a varcare il confine nazionale”, ha dichiarato Geronimo Emili, presidente di CashlessWay e ideatore del format.

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