domenica 11 ottobre 2015

Cos'è e Come Funziona Trackography

Tutti noi, quando navighiamo, sappiamo di essere tracciati.
Quale paese ci traccia? Una volta che accediamo ad X sito i nostri dati come vengono usati?
Generalmente ogni volta che visiti una pagina web sia il sito che le “terze parti” ad esso collegate raccolgono informazioni sull’impronta digitale del tuo computer (il tuo indirizzo IP), registrano i siti che hai visitato in precedenza e quelli che potresti visitare in futuro.
Tutti questi dati contribuiscono a definire la tua identità digitale.
Per gestire la nostra identità online è stato pensato Trackography , un tool che visualizza graficamente il tragitto dei nostri dati e le connessioni con le compagnie che ci tracciano per diversi scopi: pubblicità mirata, profilazione, ricerche di mercato.
Il software è stato presentato dall’italiano Claudio Agosti al 31esimo congresso del Chaos Computer Club.


A COSA SERVE?
In poche parole Trackography ci aiuta a capire come e dove lasciamo le nostre tracce digitali ogni volta che usiamo un servizio online in maniera attiva o passiva dal nostro smartphone, tablet, computer.
Ovvero delle foto e post su Facebook, delle invettive sul nostro sito personale o di quando visitiamo un sito di ecommerce e home-banking, di quando mandiamo una email o riceviamo una telefonata VoIP.
La maggior parte di questi dati è raccolta senza chiederci il consenso, altre volte accettiamo di cederli volontariamente altrimenti non possiamo postare una foto o prenotare un volo.
Ma chi sono le terze parti? Fornitori di contenuti, governi, polizie, gruppi privati, criminali informatici.
Nell’interfaccia online(del sito ufficiale citato poco sopra) è possibile scegliere quale paese si vuole monitorare e quale direttiva informativa, scegliendo una o più testate.
Una volta fatto ciò, l’utente può visualizzare quante "unintended connections" subisce oltre a quelle da lui volute, ossia quante e quali organizzazioni ottengono i dati generati da un’eventuale visita dei siti selezionati, oltre ai siti selezionati stessi.
Trackography riesce a far ciò simulando, esso stesso, un browser virtuale, e individuando automaticamente le connessioni che si attivano quando si visita un sito piuttosto che un altro.
Come spiega il team del progetto: “Se pensi che i numeri della tua carta di credito, del passaporto e le email scambiate col partner non siano cosa privata, fai pure, ma ricorda che quello che accade ai nostri dati accade alle nostre vite”.
E aggiunge: “Se il nostro sé digitale è compromesso, tutte le nostre informazioni sono compromesse, comprese quelle che non invieresti mai su Internet”.

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