martedì 27 dicembre 2016

Perchè Vengono Cancellati Messaggi e Post Su Facebook? Il Codice Etico

I moderatori di Facebook, devono garantire che il social network creato da Mark Zuckerberg rimanga un luogo vivibile e che non allontani gli utenti.
Più le persone pubblicano notizie, foto e informazioni che suscitano dibattito e aumentano i "like", più costa la pubblicità sul sito e maggiori sono i ricavi di Facebook.
Perciò è compito dei moderatori scoraggiare comportamenti di cattivo gusto che fanno scappare gli utenti.
Un post una volta segnalato viene preso in considerazione dai moderatori che decidono se cancellarlo o meno.


CODICE ETICO SEGRETO
A scoprire le regole sottostanti questa filosofia sono stati due giornalisti tedeschi della Süddeutsche Zeitung.
Till Krause e Hannes Grassegger hanno avuto accesso ai documenti interni dei moderatori e li hanno pubblicati spiegando quali sono i criteri che decidono la cancellazione di certi post e non di altri. Facebook, invece, si era sempre rifiutato di rendere pubbliche le regole di cancellazione dei contenuti scorretti pubblicati sulla sua piattaforma.

"Facebook non è un posto per la diffusione di discorsi di odio, razzismo o appelli alla violenza. Valutiamo seriamente tutti i contenuti che ci vengono segnalati"

Ma un manager che vuole mantenere l'anonimato spiega le ragioni della "segretezza" che finora aveva coperto le regole di cancellazione: "È per evitare che una volta apprese i soliti furbi trovino il modo di aggirarle".


LE REGOLE DI CENSURA
I documenti trapelati contengono criteri basati sul buon senso e categorie di persone da proteggere.
Così si scopre che i moderatori sono particolarmente attenti al bullismo online e all'hate speech rivolto a categorie come giovanissimi e anziani, docenti, donne e disoccupati.
I post che contengono ingiurie, toni sprezzanti, violenti e minacciosi verso categorie protette in base a razza, etnia, religione, provenienza nazionale, orientamento sessuale e identità di genere devono essere cancellati.
In generale sono protetti i singoli utenti (ad esempio il cattolico o il buddista) ma non la religione nel suo complesso (che può essere criticata, anche aspramente).
E lo stesso vale per i singoli Paesi: si può parlare male di Russia e Francia ma non di russi e francesi.
Si può anche dire che "i migranti sono sporchi" ma non che "sono sporcizia".

Esempio di post cancellati:
- L'immagine di una donna che vomita in pubblico (commento: "Oh, Dio. Sei un adulto. È disgustoso". Il commento viene interpretato come bullismo, attraverso l'espressione di disgusto per funzioni corporee).
- Una foto commentata di una ragazza accanto alla foto di uno scimpanzé con l'espressione facciale simile (chiaro confronto di un essere umano con un animale).
- Un video, in cui un uomo viene torturato, è cancellato se c'è un commento simile "Mi piace vederlo soffrire".
Inoltre, naturalmente, immagini di organi sessuali di uomini e donne sono vietati.
E' inoltre vietato che le immagini di violenza siano "incitate".
Quello che si vede nelle immagini, invece non importa (video ed immagini violente non vengono cancellate perchè a loro dire aumenterebbero la consapevolezza nel non fare ciò che si vede nel video/immagine. Infatti Facebook 2 anni fa ha detto si ai video gore, splatter e violenti).

Fare inoltre una graduatoria delle persone in base all'aspetto fisico è considerato bullismo online e quindi non è permesso.
Atteggiamenti "autolesionistici" come i tatuaggi e il piercing estremo possono essere pubblicati se non invitano gli altri a "farlo da sè".
Come ogni servizio editoriale anche Facebook distingue le figure pubbliche dai semplici cittadini. Chi ha più di 100 mila followers, va in televisione, fa dichiarazioni pubbliche è una persona famosa e come tale può essere oggetto di irrisione e critiche anche pesanti.
Persino se le celebrità vengono fotografate mentre espletano funzioni corporali il post che li riguarda va ignorato.
Il singolo utente invece è protetto (o censurato, a seconda dei casi).

Nessun commento:

Posta un commento