lunedì 13 marzo 2017

La Sec Boccia I Bitcoin: Niente Exchanged Traded Fund (ETF)

I fratelli Tyler e Cameron Winklevoss avevano chiesto alla Sec (autorità di vigilanza dei mercati finanziari americani) di approvare un ETF (Exchanged Traded Fund) per il Bitcoin.
Sostanzialmente un ETF, quotato in borsa, riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti.
Esso permette un investimento di medio-lungo termine, trading anche di tipo intraday e vendita allo scoperto al fine di prendere una posizione ribassista sull’indice benchmark.
I bassi costi di gestione fanno si che l’ETF sia particolarmente adatto anche alla costruzione di un piano di accumulo (PAC) attraverso versamenti periodici anche da parte di singoli investitori.
Gli ETF sono però esposti al rischio che le azioni, le obbligazioni e gli altri strumenti in cui è investito il loro patrimonio, perdano valore.

Ad ogni modo la borsa USA ha avanzato il suo no:
"La Commissione ritiene che i mercati significativi del Bitcoin non siano regolamentati. 
Di conseguenza, la Sec non sarebbe al momento capace di far parte di alcun accordo di condivisione dei poteri di supervisione (sull'asset) rispetto a tutti gli ETF che sono stati approvati in precedenza, aventi per oggetto le materie prime; accordi che aiutano ad affrontare i timori su potenziali pratiche manipolative o fraudolenti"

La Sec ha poi sottolineato che tutti gli ETF approvati in precedenza erano "piattaforme ben strutturate e disciplinate per il trading dei futures come l'oro, l'argento, il platino, il palladio e il rame".
In poche parole il mercato dei Bitcoin sarebbe poco liquido, non consentendo così una formazione trasparente dei prezzi e sarebbe anche non regolato (mettendo a rischio gli investimenti).
Immediata la reazione della moneta virtuale che, dopo aver segnato un record fino a $1.325 superando nelle sessioni precedenti anche il valore dell'oro, è stata affossata scendendo fino a $978,76, con una perdita pari a -18%.
L'effetto è durato tuttavia poco, con il Bitcoin che ha ridotto prima le perdite a -8% per poi tornare a salire sino a $1.200.

Andreas Antonopoulos, uno dei maggiori esperti al mondo della criptomoneta, ha ribadito: "E' un errore misurare il successo dei Bitcoin con l'approvazione da parte di un'industria finanziaria obsoleta. Il fatto di non poter essere sorvegliato e regolato è una sua qualità, non un limite"

Comunque la bocciatura del Bitcoin da parte della Sec ha portato sotto i riflettori diverse criptomonete alternative.
Tra queste, la moneta Dash, che ha già assistito a un forte incremento del proprio valore nelle ultime settimane e che, contestualmente all'annuncio della decisione della Sec, ha assistito a un nuovo rialzo di volumi di trading.
Atre criptovalute stanno guadagnando terreno, come Monero ed Ethereum.
Se è vero che a seguito di questa decisione il Bitcoin mantiene la sua autonomia ed anarchia è altrettanto vero che l'ingresso su un mercato regolamentato poteva rappresentare un passo decisivo nell'adozione di massa della valuta.
Che così rischia invece di rimanere confinata ancora per molto tempo in una nicchia, un mercato poco liquido e quindi anche molto volatile.
A molti investitori speculativi comunque, l' estrema volatilità non può che far piacere: grandi sbalzi possono significare grandi guadagni.

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