giovedì 21 febbraio 2019

Come Tracciare I Bitcoin: Metodo FIFO (Taintchain)

Un team di ricercatori della università inglese di Cambridge avrebbe individuato un modo per tracciare i Bitcoin, anche se evidentemente riciclati.
Il tutto è descritto in "Tendrils Of Crime: Visualizing the diffusion of stolen Bitcoins" dei tre autori Mansoor Ahmed, Ilia Shumailov e Ross Anderson.
Lo studio completo lo potete trovare qui: Tendrils Of Crime: visualizing the diffusion of stolen Bitcoins
Come si sa il Bitcoin è semi-anonimo (da un lato le transazioni sono pubbliche, dall'altro non si sa a chi appartengono, soprattutto se alla criptovaluta le si fa perdere le "tracce", come si dice in gergo), tuttavia non è facile tracciare i fondi rubati, seguire il flusso di denaro e risalire a chi effettua le transazioni.
Le unità stesse (Bitcoin e sotto-multipli quali i Satoshi) sono impossibili da tracciare in quanto non hanno identificatori univoci.
La modalità più utilizzata per nascondere le tracce dei Bitcoin rubati è il riciclaggio.
Ad esempio, spostando Bitcoin rubati e mischiandoli a quelli "puliti" gli si fa perdere le tracce.
Questi stessi Bitcoin potrebbero essere trasferiti su un gran numero di wallet, rendendo impossibile stabilire quali siano puliti e quali no.
Un altro problema che emerge è come determinare chi deve essere risarcito, in caso di furto o riciclaggio.
I ricercatori hanno costruito un algoritmo che si rifà ad una legge britannica del 1800 che stabilisce una serie di regole semplici per dividere i soldi rimanenti quando una banca va in bancarotta.
Questa legge è diventata la base per l’assegnazione di denaro in una vasta gamma di situazioni.
Alla base di tutto un'udienza del 1816 per il caso Clayton, in cui la decisione presa dal giudice in quel momento fu che chiunque abbia messo i propri soldi per primo, deve avere il diritto di riceverli prima.
Ciò ha portato al concetto FIFO (first-in-first-out), che poi è diventato il metodo standard per identificare i legittimi proprietari di denaro in caso di beni rubati.
In poche parole, se in mezzo a 5 Bitcoin...2 sono stati rubati, l’algoritmo presume che i primi 2 che escono nelle prossime transazioni del wallet incriminato siano quelli rubati e li segue fino al loro prossimo indirizzo, dove poi viene ri-applicata la stessa regola.
Gli altri 3 Bitcoin non vengono seguiti.
L’algoritmo Taintchain mostra quindi i risultati in modo da poter consentire la visualizzazione di pattern comportamentali sospetti.
Ovviamente il grande volume di transazioni rende comunque difficile l'attuazione di questo metodo, ma il team è stato in grado di identificare una serie di comportamenti legati al riciclaggio di denaro.

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