mercoledì 25 agosto 2021

La Storia Dell'Hacker Karl Koch: Gli Illuminati, I Servizi Segreti e La Morte Misteriosa

"Un Hacker non è tale se la bolletta telefonica ammonta a più di 50 marchi o a meno di 1000 marchi"

Karl Koch visse nella Germania, anni 80, tra minacce di guerra nucleare ed altri giochi di potere.
Koch morì bruciato nella sua auto il 23 maggio all’età di 23 anni. Tutti i più grandi anarchici sono morti il giorno 23. Questo numero attirò molto Karl, nella sua vita. Del resto il primo ministro svedese Olof Palme, morì una sera alle 23 e 23. L’idea ultima che aveva Karl era che tutti seguissimo inconsciamente gli Illuminati (cioè una setta massonica che gestisce il mondo, solo l'anarchia ed il caos possono, secondo Karl, ancora opporsi. Il numero identificativo degli Illuminati è il 23), lui aveva preso ispirazione dalla trilogia degli illuminati appunto (in primis da "La Mela D'Oro"). Il numero 23 proviene proprio dal romanzo di Robert Anton Wilson diventato un cult per l’hacker tedesco, e il 23 si ritrovò nel racconto dello scrittore Burroughs. Burroughs, una volta, raccontò di aver conosciuto un marinaio che navigava da 23 anni e che si vantava di non aver mai avuto incidenti: quello stesso giorno il traghetto su cui viaggiava affondò. Alla sera Burroughs accese la radio per ascoltare tutte le notizie sulla vicenda e ascoltò un’altra notizia: un aereo era precipitato sulla rotta New York – Miami: il volo era registrato col numero 23! Il 23-5-1949 entrò in vigore la costituzione della Repubblica federale Tedesca fino al 23-5-1999. Sempre il 23 maggio vennero uccisi Bonnie & Clyde e il magistrato Giovanni Falcone. Infine, il giorno dell’inizio delle riprese di 23, morì Borroughs.
Koch comunque nacque nel 1965 ad Hannover. Dopo alcuni iniziali successi scolastici, si appassionerà ai computer (dopo aver perso in breve tempo sia la mamma che il papà alcolizzato) e conoscerà Armin con il quale condividerà l'anticonformismo e il rifiuto dei meccanismi sociali.
Va detto che il rapporto con il padre, diventerà con il tempo, sempre più conflittuale:

"Ci saranno soldi per te, sino a quando abiterai in casa"

Poi quando il padre ha sospetti su una presunta omosessualità di Karl, gli urla: "Se sei omosessuale, allora te lo tolgo a legnate"

Nel 1983 perde la nonna, l'anno successivo il padre per un tumore ai polmoni.
In seguito Karl va a vivere con suoi due amici Sabine ed Hartmut ma il passaggio da droghe leggere a pesanti lo devasta: bottiglie vuote, immondizia, carta.

Sabine: "Quando lo svegliavo, si alzava, andava in cucina a bere un caffè. Pensavo si fosse finalmente svegliato, in realtà poi tornava a letto a dormire"

Hartmut: "Se t'immagini che nell'appartamento, l'immondizia aumenta sempre di più, tanto da rendere impossibile la preparazione di qualcosa di caldo in cucina, be', prima o poi, vai fuori di testa"

I due poco dopo andranno a vivere altrove. Karl invece si ritroverà a vivere con un altro suo amico chiamato Armin. I due si trovano bene ma con il passare del tempo, anche qui, i rapporti si deteriorano un po'.

Karl: "Armin tu sai esattamente ciò di cui parliamo. Tu sai quello che voglio dire ma ti comporti come un contadino. Come un contadino che sa con precisione che il sole nasce e tramonta ma non si fa alcuna domanda sul perchè sia così"

Anche qui le cose non durano perchè Koch si avvicina al mondo Hacker.

Karl: "La caratteristica essenziale di un Hacker è l'intuizione. Spesso sono le idee e le trovate senza senso ad aver aiutato la scienza e gli Hacker a realizzare considerevoli progressi. E' entusiasmante che tutto un sistema di elaborazione dati venga messo un funzione dall'introduzione di una mia istruzione"

Entrato in contatto con il Chaos Computer Club (fondato nel 1984), stringerà un solido rapporto di collaborazione con Pengo con il quale deciderà di avviare una guerra informatica ai danni delle potenze mondiali. Proprio in questo periodo, l'uso di droghe leggere (marijuana ed hashish) verrà sostituito dalla eroina e cocaina.

Pengo riguardo il suo incontro con Karl: "Due momenti mi sono rimasti impressi. Uno è stato quando Karl ha aperto il suo laptop ed ha fatto uscire dallo scomparto della batteria una grossa panetta di hashish. Era di gran lunga il più grande che avessi mai visto. L'altro momento è stato il viaggio in treno dove mi raccontò di essere malato e che se avesse deciso di togliersi la vita, si sarebbe fatto saltare in aria con una bomba atomica sul World Trade Center"

Pengo: "Ha molto sofferto nella vita. In lui la scontentezza per tutto era una forza motrice. Pensava davvero che bisognava procedere a piccoli passi per realizzare la giustizia nel mondo e che gli spettasse un ruolo portante. Si è immaginato anche come Messia, come una persona del tutto speciale: 'So di essere il Messia ma non lo posso dimostrare a nessuno. Prima o poi nella vita verrò riconosciuto o andrà tutto sprecato'. Pensava davvero di avere in mano la chiave per un mondo migliore"

Un altro protagonista delle malefatte del gruppo è Dob, un tizio di Hannover rifugiatosi a Berlino per non svolgere il servizio militare. Ovviamente se ne va in giro con un passaporto falso e senza documenti, oltre che con una pistola sempre con un colpo in canna.

Dob e il servizio militare: "Non tollero che qualcuno mi dica quando devo alzarmi"

Dob: "Ero generoso ai tempi, mi preoccupavo dei soldi solo se mi mancavano"

Pedro invece ha difficoltà economiche e problemi familiari con la sua compagna dell'epoca.
Il debito nei confronti dello stato ammonta a 40.000 marchi, ha debiti anche con la sua ex compagna dovendo mantenere lei e suo figlio. Karl e Pengo non si fidano molto di lui perchè effettivamente Pedro è un tipo strano.

Pedro: "Ho dei vicini di casa che appartengono al genere di freak ecologico. Addentano le granaglie e i loro panini di semi di lino, al mattino il musli. Si aggirano pallidi come il gesso. Il più anziano ha 4 volte l'influenza all'anno, dolori ai reni ed acciacchi quà e là. Io trinco, sniffo, mangio. La tua CPU regola tutto quanto: è come un calcolatore"

Nel 1986 entra in vigore in Germania una prima legge antipirateria, inerente chi si procura abusivamente per sè o per altri dati protetti. Molti del Chaos Computer Club iniziano ad essere ricercati dalle forze dell'ordine, per infiltrazioni in sistemi informatici e furto di dati. E' più o meno in questo periodo che vengono raccolte informazioni riservate sui funzionari militari del Pentagono, prendendo accordi segreti con i russi (fu Pedro a concretizzare l'accordo). Quando le sue azioni di hackeraggio lo spingono ad infiltrarsi nelle reti informatiche statunitensi, inizialmente solo per gioco, le cose si fanno subito più grosse di lui. Ma qual è lo scopo del Chaos Computer Club?

"Effettuare servizi di controllo, sensibilizzando l’opinione pubblica sul problema della sicurezza dei dati...comportandosi in modo offensivo ma amichevole, sottolineando come gli hacker mostrino proprio i punti deboli nel settore della sicurezza"

Scrive Karl in un’autobiografia:
"Con un paio di eccezioni, vivo nell’isolamento del mio ambiente e della mia cerchia di amicizie. Le sessioni di hackeraggio durano giorni e notti. Comunico, nella maggior parte dei casi, tramite il computer. Dedico il mio tempo solo al computer"

In questo periodo appunto, finisce al centro di un caso di spionaggio informatico durante la guerra fredda lavorando per il KGB e bucando reti americane e dell'Europa Occidentale.
Quando parte l’azione di hacking al centro di ricerca nucleare Fermilab di Chicago è in primissima linea. L’FBI lo scopre, ma non ci sono prove e il vuoto legislativo fa il resto, per una materia legale ancora tutta da scoprire. La banca dati Optimis del Pentagono, poi, diventa l’obiettivo preferito degli Hacker, ma Karl pensa ad altro: il Norad, ovvero il centro di controllo strategico per la difesa aerea degli USA. Poi però desiste. Ma le lunghe notti trascorse davanti al computer convincono Karl di una cosa: ha una missione personale nell’imminente guerra informatica tra le potenze mondiali. Poi si mette alla scrivania, davanti a un computer, e inizia a violare la linea delle poste tedesche, scruta i dati dell’Università di Caltec, in California. I giornali iniziano a concentrarsi sempre più sulle vicende
di questa dozzina di Hackers tedeschi capaci di entrare anche nel computer centrale della NASA.
E quando a qualcuno viene in mente di rivolgersi ai servizi segreti russi vendendo loro informazioni militari riservate, il gioco finisce subito o quasi. Arrivano i soldi per Karl Koch, Markus Hess, Hans "Pengo" Huebner, Dirk Brzezinski, Peter Carl, ma arrivano anche grossi guai.
Karl comunque rimane isolato, anche dai suoi stessi amici Hacker. Viene costantemente pedinato e naufraga nei suoi pensieri sugli Illuminati: la follia (e gli sbalzi d'umore) ha ormai preso il sopravvento su di lui (prova a buttarsi anche dalla macchina in preda a chissà quale delirio inerente gli Illuminati che a suo dire governerebbero il mondo). Cambia diversi ospedali e manicomi, prova anche a disintossicarsi dalle droghe. Cerca di riemergere, cerca soldi, cerca di trovare lo scoop per giornalisti pronti a tutto che gli chiedono di svuotare il sacco e di dire tutto quello che sa sugli hackeraggi del Chaos Computer Club e sulla fuga di dati dalla Russia. Lui e Pengo saranno coloro che cercheranno la ribalta vendendo le informazioni ai giornalisti. I loro amici Hacker che stavano collaborando con i servizi segreti russi vengono arrestati, anche lo stesso Koch viene arrestato prima di essere liberato una volta accortosi che si trattava di un testimone.

Pedro: "Mi dissero 'lei è in arresto'. Per un po' non capii: ero fatto di fumo. Lo spavento arriverà 5 minuti dopo"

Dob: "Sapevo che prima o poi saremmo stati scoperti. Quando è partita l'operazione io ero disteso sul letto, non ho alzato neppure la testa. Ho solo pensato: finalmente! E' stata una liberazione"

Vengono perquisite in Germania 14 abitazioni, anche Urmel viene arrestato.
Quando è tutto pronto per le testimonianze davanti al giudice, Karl Koch verrà trovato morto.
Suicidio, scrivono sui documenti ufficiali. L’hanno ucciso, dice qualcun'altro.
Era il giugno 1989 quando viene trovato il suo cadavere carbonizzato (bruciato vivo), in un bosco tra Hannover e Wolfsburg, alcuni suoi amici (quelli che erano rimasti) pubblicano un necrologio in cui viene detto: "Siamo arrabbiati e tristi per la morte del nostro amico. Siamo sicuri che Karl sarebbe ancora in vita se i servizi di sicurezza e i media non lo avessero spinto alla morte tramite la criminalizzazione e il sensazionalismo senza scrupoli".
Prima della morte, Koch aveva lasciato il suo posto di lavoro per andare a pranzo; non era rientrato nel tardi pomeriggio e quindi il suo datore di lavoro andò alle autorità denunciandone la scomparsa. Nel frattempo, la polizia tedesca avvistò un'auto abbandonata in una foresta vicino a Celle. Quando andarono a indagare, trovarono un'auto abbandonata, che sembrava stesse lì da anni, poiché era ricoperta di polvere. Vicino alla macchina venne trovato un cadavere bruciato (Koch).
Il corpo ormai senza vita era senza scarpe (non verranno più ritrovate). C'era anche un pezzo di terra bruciato intorno a lui. Koch parlava di suicidio ormai da anni e cosa non di poco conto, probabilmente muore il 23 maggio (numero come abbiamo visto all'inizio molto importante per lui).
Tuttavia sono state molte le ipotesi fatte per un suo presunto omicidio: dai servizi segreti russi stessi (per evitare che testimoniasse contro i suoi amici che avevano dato il via al caso di spionaggio) a veri e propri terroristi (perchè nelle confessioni ai giornalisti aveva parlato anche di terrorismo).
Anche la pista americana non è mai stata tralasciata, così come quella dei suoi ormai ex amici: Pedro, Dob, Urmel, etc

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