martedì 23 marzo 2021

Tutti I Tipi Di Trading: Derivati, Future, Perpetual, Opzioni e Margine In Leva

Un derivato altro non è che un prodotto che permette di investire e dunque fare operazioni di compravendita su una opzione o su future/perps. In poche parole si tratta di fare trading su un mercato (detto sottostante) facendo delle ipotesi sull’andamento del prezzo.
E’ possibile usare derivati come le opzioni tradizionali ma anche swap e futures (e forward). Le opzioni sono state introdotte proprio con lo scopo di permettere di fare trading online sui principali asset finanziari tradando al rialzo o al ribasso.
Le opzioni, se non ben comprese, sono molto rischiose in quanto in grado di generare moltissimi profitti ma anche ingenti perdite. L’aspetto positivo rispetto ad altri mercati è che il rischio è noto a priori in quanto si può determinare la perdita massima prima di investire.
Oltre alle opzioni tradizionali, parleremo anche di quelle binarie e del trading con margine (in leva).


OPZIONI TRADIZIONALI
Opzioni tradizionali (e futures) fanno parte dei contratti di tipo "derivato" perché come già detto il loro valore, e di conseguenza il rendimento che ne deriva, dipende dal valore che assumerà ad una data scadenza il sottostante (azione, materie prime, cripto), caratteristica questa che manca completamente a quelle che sono note come opzioni binarie (il cui rendimento è fisso).
La caratteristica principale in comune invece è proprio rappresentata dal fatto che con l’investimento si intende acquistare il sottostante, ma non materialmente (ad esempio sto comprando non Bitcoin o il Petrolio...ma il loro prezzo). Ci sono comunque molte altre differenze tra le opzioni binarie e quelle tradizionali o i futures che tuttavia li rendono degli strumenti finanziari in grado di integrarsi in un piano di investimento ben diversificato, più che a escludersi a vicenda.
Con le opzioni tradizionali si acquista un diritto a vendere o acquistare un determinato bene, rappresentato dal sottostante, al prezzo e alla scadenza prefissata. Alcune opzioni offrono la possibilità di esercitare il diritto acquisito anche prima della scadenza che viene visto come il termine ultimo per decidere se esercitare o meno il diritto acquistato stesso. Abbiamo 2 step: il pagamento al momento di acquistare l’opzione (e l’aggiunta di eventuali commissioni) e l’altro è il pagamento (in entrata o uscita a seconda che si sia scelta l’opzione put o call) al momento della scadenza. In ogni caso il guadagno (o la perdita) saranno direttamente condizionati dal valore che il sottostante avrà al momento in cui si dovrà esercitare l’opzione, e sempre in funzione della scelta tra un’opzione put (ovvero con attese ribassiste) o call (con previsioni rialziste del sottostante). In caso di opzione call, il ricavo sarà il risultato della differenza tra prezzo spot (ossia il prezzo corrente del sottostante) ed il prezzo di esercizio. Nel caso invece di put, il ricavo ottenuto, risulterà dalla differenza tra prezzo di esercizio e il prezzo spot. Trattandosi di un diritto, se non è considerato conveniente potrà pure non essere esercitato, oppure si potrà decidere di cederlo attraverso la negoziazione sul mercato regolamentato. Quindi il prezzo di acquisto dell’opzione, a sua volta, è suscettibile di variazione.


FUTURE
Un contratto di future è standardizzato per cui le parti si limitano ad inserire il prezzo di vendita/acquisto e una scadenza (generalmente superiore ai 30 giorni). Con questo contratto una parte prevede che il valore del sottostante alla scadenza scenderà ma, stipulando il contratto e prefissando il prezzo di vendita, ritiene di mettersi al riparo dal ribasso del prezzo (stop loss).
Nel contempo, l’altra parte assume una posizione opposta, quindi pensando ad un rialzo dei prezzi si cautela accettando di acquistare il sottostante ad un prezzo prefissato e più basso. Trattandosi di contratti standardizzati vengono negoziati sul mercato regolamentato per cui possono essere ceduti o acquistati anche prima della scadenza e possono essere anche compensati attraverso la stipula di contratti che si muovono in direzione opposta a quella originaria. A differenza delle opzioni, alla scadenza, il contratto dovrà essere onorato, nel senso che si tratta di un obbligo che va rispettato. Sono molto utilizzati per coperture (hedging). E' possibile utilizzare anche la leva. Ovviamente visto che il prezzo dell'asset ha una scadenza futura può essere maggiore dello spot (contango) o minore (backwardation).


FORWARD
Un contratto Forward (a termine) è un accordo personalizzato in cui due soggetti privati decidono di operare su un particolare asset vicendevolmente ad un certo prezzo e data.
I contratti Forward sono per lo più utilizzati come strumento di copertura per eliminare la volatilità del prezzo di un bene. Mentre i Futures sono negoziati sui mercati regolamentati e conseguentemente a ciò standardizzati sia per oggetto, che per dimensione, scadenza e regole di negoziazione invece i Forward risiedono al di fuori dei mercati regolamentati.


PERPETUAL
I perpetual non hanno scadenze ma hanno il funding rate ogni 8 ore. Il funding è pagato dai long agli short e viceversa, se il prezzo è sovraprezzato o sottoprezzato (short pagano i long per incentivare a chiudere gli short ed aprire nuovi long, per riportare il prezzo in parità). Se ci sono ad esempio tanti short in leva, il funding appunto diventa negativo e loro pagano le fee ai long e viceversa. Ciò serve ad incentivare i long rispetto agli short affinchè il prezzo converga a quello spot dell'asset. L'utilizzo i un collaterale stabile (Usdc) o volatile (BTC) influenza ulteriormente in leva profitti e perdite. Chiaramente se uso margine in dollari per andare long o short su BTC avrò un guadagno o perdita, a seconda di come si comporta BTC (se mi fa un -5%, avrò una perdita del 5% + funding e fees). Se invece uso come collaterale BTC, se sono long e BTC fa +5% avrò un guadagno del 5% a causa dell'aumento del prezzo ma anche i miei stessi BTC in dollari varranno di più. 


OPZIONI BINARIE
La remunerazione qui viene determinata in modo fisso ed anticipata. Nella pratica si tratta di scegliere il tipo di opzione binaria da acquistare (intervallo o range, etc), il sottostante di riferimento (che può essere costituito da valute, materie prime, cripto, azioni, etv) e vedere se alla scadenza la scelta è stata azzeccata. In caso di perdita generalmente si recupera una parte delle somme investite (tra il 10 e il 20%), ed anche il guadagno è su % fisse (che variano tra il 70 e il 90%). La durata delle opzioni è orientata al breve periodo, da un minimo di 60 secondi ad un giorno o una settimana (raramente a un mese). Generalmente bisogna attendere la scadenza dell’opzione per conoscere l’esito, ma in alcuni casi viene offerta la possibilità di uscire anticipatamente. Tuttavia le opzioni non sono suscettibili di negoziazioni e non fanno parte degli strumenti negoziati nei contratti regolamentati.
Per approfondire:


SWAP
Tramite lo Swap, le due parti si accordano per lo scambio dei flussi di pagamento a date certe; i pagamenti effettuati sono sia nella stessa valuta che valute differenti ed il loro ammontare è direttamente collegato al sottostante.


OVER THE COUNTER SUL FOREX
In questi mercati (Forex), le valute vengono scambiate come se fossero degli asset. L’unica differenza, rispetto al commercio di qualsiasi altro bene, è che le valute vengono scambiate a coppie, dal momento che è possibile apprezzare il loro valore solo prendendo come riferimento il valore di un’altra. Un euro non ha un valore intrinseco, ma un valore rispetto alle sterline, BTC rispetto ad ETH e cosi via.
Si tratta di un mercato non regolamentato (ovvero intermediari possono manipolare i prezzi), conosciuto anche con il termine Over The Counter (OTC) e si può "scommettere" sia a rialzo che al ribasso. Per il resto, il principio è identico a quello del commercio: si acquista "basso" e si vende "alto". OTC è presente anche nel mercato delle criptovalute: grossi acquisti e vendite di investitori avvengono in questo modo, aldi fuori dei circuiti ufficiali.


MARGIN TRADING
Con il trading a margine si utilizzano fondi forniti da una terza parte, ovvero il trader può accedere a somme di capitale più grand rispetto al suo margine appunto (deposito), permettendogli di conseguenza di aumentare il valore delle sue posizioni. Questo sistema, tramite la leva, amplifica enormemente i profitti sulle operazioni a buon fine (ed aumenta enormemente le perdite se le cose vanno male). Nel trading di criptovalute, i fondi vengono messi a disposizione da altri traders, i quali guadagnano interessi prestando appunto la loro liquidità (utilizzata per aprire posizioni da altri traders).
Quando viene aperta una posizione con margine, il trader è tenuto a impegnare una % del valore totale dell’ordine. Questo investimento iniziale è conosciuto come margine, ed è legato al concetto di leva. Per esempio, per aprire una posizione di 200.000$ con una leva di 10:1, un trader dovrebbe impegnare 20.000$ del proprio capitale. Sostanzialmente se ho 1.000$ ed uso una leva 10x, potrò operare con un margine di 1.000$ ed un capitale di 10.000$.
Nei mercati delle criptovalute, i rapporti della leva variano in genere da 2:1 a 100:1 (2x, 5x, 10x, 50x e così via). Il trading con margine può essere usato per aprire posizioni long o short. Una posizione long riflette un’ipotesi per cui il prezzo dell’asset salirà, mentre una posizione short riflette l’opposto. Un concetto importante da comprendere è il tipo di margine: se "isolated" (in questo caso ogni posizione ha un suo margine dedicato. Se una posizione va male, viene liquidata solo quella) o "cross" (il margine è comune a tutte le posizioni aperte, ovviamente se una va male superando il profitto di tutte le altre, vengo liquidato ovunque. Se uso cross margin con un'unica posizione sarebbe isolated e non avrei variazioni). Esiste anche un'ulteriore operatività sul margine che è il portfolio, in cui viene considerato il saldo complessivo sull'intero account (non solo derivati ma anche spot).
Mentre la posizione è aperta, gli asset del trader agiscono da collaterale per i fondi presi in prestito. Gli exchange si riservano il diritto di forzare la vendita di questi asset nel caso in cui il mercato si muove in direzione opposta alla posizione aperta (al di sopra o al di sotto di un certo limite). Ciò avviene quando i soldi depositati non sono più sufficienti a mantenere aperta quella posizione. Ad esempio, se un utente apre una posizione long in leva, il broker potrebbe effettuare una richiesta di margine (margin call), quando il prezzo dell'asset scende troppo e raggiunge un determinato livello (vicino alla soglia di liquidazione). Una richiesta di margine costringe il trader a depositare più fondi sul proprio conto per raggiungere i requisiti minimi per continuare ad avere quel margine. Se il trader non riesce a farlo, i suoi fondi vengono automaticamente liquidati per coprire le perdite e restituire il prestito. Aggiungere altri fondi al margine, diminuisce indirettamente leva e prezzo di liquidazione. Detto in altre parole, se hai 1000$ di margine, ovviamente non puoi perdere più di questi 1000$. La liquidazione avviene quando la posizione è vicino a questa soglia (ci sono le fee di liquidazione per questo il margine viene liquidato prima di essere azzerato). La liquidazione è data da: "prezzo di entrata per (1 - Margine Iniziale + Margine di Mantenimento)". Se sei in leva 100x verrai liquidato, se il mercato si muove in direzione opposta alla tua scelta, per un movimento di meno dell'1% (proprio perchè ci sono le fee di liquidazione e il Margine di Mantenimento che di solito è dello 0.5% e finisce all'exchange). Il prezzo di liquidazione è calcolato sul Mark Price. Tramite una leva 10x un +3% o -3% equivalgono ad +30 o -30%.
In generale è possibile settare livelli di stop loss (ovvero ipotizzando che il mercato possa andare contro la nostra scelta, è possibile settare un prezzo di uscita, dove la posizione verrà chiusa con lievi perdite. Del resto non ha senso mantenere posizioni aperte per lungo tempo sperando che il mercato si trasformi in nostro favore). Come detto, i broker liquidano le posizioni, per evitare che un trader perda più soldi di quelli depositati sul conto (se ho un margine di 1000$ e una posizione di 5000$ in leva 5x, ovviamente non posso perdere più di 1000$). Le fee pagate per l'apertura di una posizione sono anch'esse in leva perchè effettivamente sto utilizzando 5000$ di capitale e non 1000$. Ad esempio se sono in leva 5x, le fee sono moltiplicate per 5 e riguardano la size dell'intera posizione (sono sottratte subito dal margine). Anche le funding fees (Perpetual) sono in leva e sono applicate all'intera posizione. 

Nessun commento:

Posta un commento