giovedì 11 agosto 2022

Tornado Cash Bannato Negli USA: Chi Sta Inviando 0.1 ETH?

Del funzionamento di Tornado Cash se n'era già parlato. Sostanzialmente si tratta di un mixer che permette di trasferire cripto da un indirizzo all'altro, senza che ci sia il collegamento tra wallet A e wallet B. I fondi passano su Tornado e poi vengono inviati sul nuovo wallet. Da Etherscan si nota l'interazione con il mixer ma è impossibile capire chi ha inviato i fondi. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato il mixer Tornado Cash per il suo presunto ruolo in operazioni di riciclaggio di denaro. L’atteggiamento repressivo nei confronti di Tornado Cash aveva lo scopo di fermare i criminali. Ma molti investitori ordinari di criptovalute dovranno fare attenzione: "Ogni persona statunitense dovrà prestare molta attenzione alle transazioni con Tornado Cash", ha affermato in un’intervista Ari Redbord, capo degli affari legali e governativi presso la società di ricerca TRM Labs. Il Dipartimento del Tesoro Usa ha affermato che dei criminali hanno utilizzato il servizio per riciclare più di 7 miliardi di dollari di valuta virtuale da quando è stato lanciato nel 2019.
Anche se l’obiettivo delle sanzioni da parte dell’Office of Foreign Assets Control (Ofac) del Tesoro è impedire a uno stato come la Corea del Nord di convertire criptovalute illecite in valute tradizionali più utilizzabili, per finanziare la proliferazione delle armi.
Secondo dei report, almeno 1,5 miliardi di dollari di proventi da crimini come ransomware, hack e frodi sono stati riciclati tramite Tornado Cash.
L’exchange Coinbase dovrà anche impedire ai propri clienti la ricezione di fondi dopo interazioni con Tornado Cash, viste le nuove regole di base del Tesoro.
A seguito della notizia, dei soggetti non identificati hanno iniziato ad inviare transazioni da 0,1 Eth da Tornado Cash ai wallet di importanti figure del settore crypto e non, anche il CEO di Coinbase Brian Armstrong e il noto presentatore statunitense Jimmy Fallon hanno ricevuto fondi dal mixer.
Ovviamente, data la natura di Tornado Cash, non è possibile risalire all'origine di queste transazioni. L'uniformità delle transazioni sembra indicare che si tratti di una specie di protesta per dimostrare che la blockchain è inarrestabile e che sarà difficile tracciare chi utilizzerà intenzionalmente il servizio e chi riceverà fondi a sua insaputa. Ricevere gratuitamente token da Tornado Cash da un'entità anonima non rappresenta un reato ma come potrebbe essere dimostrata la buona fede? A causa delle nuove regolamentazioni, sarà illegale per qualsiasi persona ed entità statunitense interagire con gli indirizzi degli smart contract di Tornado Cash.
Le sanzioni per inadempienza intenzionale possono variare da 50.000 a 10.000.000 dollari, e da 10 a 30 anni di reclusione. Lo stesso giorno del ban, le piattaforme di sviluppo Web3 Alchemy e Infura.io si sono unite all'emittente di stablecoin Usdc (Circle) e al servizio di hosting per software GitHub nel bloccare gli indirizzi di Tornado Cash.
Anche alcune piattaforme DeFi, tra cui Aave e Balancer, hanno cominciato a bloccare tutti gli indirizzi che hanno interagito (consapevolmente o meno) con Tornado Cash.
Mesi prima, dato il timore della community che la piattaforma venisse usata per riciclare denaro sporco, Tornado Cash aveva disabilitato l'accesso all'applicazione da parte di wallet illeciti. Tuttavia il suo co-founder, Roman Semenov, aveva ammesso all'epoca che Tornado Cash poteva soltanto bloccare l'accesso all'interfaccia delle applicazioni decentralizzate, ma non allo smart contract sottostante. 
A maggio il Tesoro statunitense aveva già sanzionato un servizio equivalente, Blender.it. E Antony Blinken, titolare del Dipartimento di Stato, ha avvertito lunedì che gli USA "continueranno a perseguire i mixer che riciclano le valute virtuali per i criminali e coloro che li assistono".
La misura arriva sulla scia di una stretta regolatoria richiesta da Joe Biden a febbraio per "normalizzare" le crypto, riempiendo il vuoto legislativo che le circonda negli USA. Oltre al timore legato all’evasione delle sanzioni e alla necessità di combattere i cibercriminali, in ballo ci sono anche la stabilità del sistema finanziario e la protezione dei detentori legittimi di crypto.

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