giovedì 10 marzo 2022

Simula Lo Scoppio Di Una Bomba Atomica: Terza Guerra Mondiale (Nukemap)

Qui si era già parlato dell'eventuale scoppio della Terza Guerra Mondiale a causa del conflitto Urcaina-Russia. Tuttavia quello che ci si chiede è: anche il resto del mondo sarà coinvolto? Che effetti avrebbe lo scoppio di una bomba atomica in Italia? Le radiazioni sino a dove arriverebbero? Esiste un'app gratuita online chiamata Nukemap che è un vero e proprio simulatore in grado di calcolare gli effetti della detonazione di diversi tipi di testate atomiche in qualunque punto della terra.
Il simulatore Nukemap è stato sviluppato nel 2012 dall'esperto di armi nucleari Alex Wellerstein dello Stevens Institute of Technology. L'applicazione consente di selezionare diversi tipi di armi nucleari: da quelle storiche come quella di Hiroshima (di 15 kilotoni) e Nakasaki Bomb (20 kilotoni), fino alle contemporanee attualmente presenti nell'arsenale statunitense, russo o nordcoreano. Sono presenti anche le più grandi testate odierne come l'americana Castle Bravo (15 megatoni) sino alla sovietica "Tsar Bomba" la più grande mai testata con una potenza di 100 megatoni. 
Per vedere che effetti avrebbe l'esplosione, basta selezionare il tipo di arma e indicare l'area nella mappa e cliccare su "detonate". Una volta "detonata" il simulatore mostra il raggio del calore sprigionato, l'onda termica e quello dell'onda d'urto. È possibile vedere anche le zone contaminate (nel breve e lungo termine): l'area delle radiazioni e quella del "Fallout radioattivo" (la ricaduta di materiale radioattivo che si verifica 15 minuti dopo l'esplosione). Si può ottenere anche una stima del numero di vittime e feriti calcolata in base all'area selezionata.
Il simulatore era stato originariamente creato per illustrare la netta differenza di scala tra bombe a fissione e a fusione. Sia la fissione nucleare (scissione di un nucleo atomico pesante quale l'Uranio od il Plutonio in nuclei più leggeri) che la fusione nucleare (unione tra nuclei leggeri quali Idrogeno ed Elio per formare un nucleo più pesante, senza l'ausilio di neutroni) seguono le stesse leggi fisiche ed in particolare soddisfano la relazione di Einstein, E=mc2 (cioè la conversione di una parte della massa nucleare in gioco in energia pura che si può presentare in energia cinetica dei reagenti, onde elettromagnetiche. C è la velocità della luce). Quelle utilizzate su Hiroshima e Nagasaki erano bombe a fissione nucleare (i due nuclei si addensano ed innescano una reazione a catena incontrollabile che provoca appunto l'esplosione. È detta nucleare perché rompe fisicamente il nucleo). Le energie in gioco sono milioni di volte superiori a quelle chimiche. Per questo con poca massa si può produrre molta energia. Nel caso della bomba di Hiroshima, per addensare una certa quantità di uranio sopra una certa massa (la massa critica) al fine di innescare, la reazione era composta da un cilindro e un cilindro conico. Nel processo i neutroni del decadimento diventano sempre di più (si inizia col decadimento naturale dell'uranio); questi colpiscono altri neutroni che ne colpiscono altri ancora, innescando la famigerata reazione a catena che poi libera grosse quantità di energia in pochi istanti. La bomba di Nagasaki era sempre a fissione, ma col plutonio (ad implosione).
Nella bomba a fusione nucleare, invece, la compressione viene innescata da una bomba a fissione. Mette insieme nuclei leggeri in un nucleo pesante e libera un sacco di energia. La differenza sta nel fatto che in queste puoi mettere quanto elio, trizio o qualunque altro materiale vuoi. Più ne metti e più diventa grossa. 


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