Spesso, dopo appena 1 anno, ci ritroviamo con lo Smartphone che esaurisce subito la batteria.
In questi casi, oltre che per usura, i problemi possono essere diversi:
1) Uso sbagliato
2) Ci sono programmi o comunque caratteristiche che riducono rapidamente il consumo della batteria.
CONSIGLI
Qualche piccolo consiglio per ridurre il consumo della batteria dei vostri Smartphone:
1) Diminuire laluminosità dello schermo
2) Non utilizzare sfondi live(animati)
3) Spegnere il Wi-fi quando non è necessario
4) Usare e quindi telefonare tramite rete GSM e non UMTS(consuma il doppio)
5) Se necessario usare i ripetitori Radio e non GPS
6) Se guardate un film scegliete una risoluzione più bassa, se è possibile
martedì 27 agosto 2013
Ask.fm Contro Il Bullismo (Settembre 2013)
Ask.fm ha messo a punto qualche novità mirata a contrastare il cyber-bullismo. I
Il popolare Social Network ha deciso di correre ai ripari, modificando la propria “safety policy” con una serie di cambiamenti cui verrà dato il via nel mese di settembre.
La decisione è stata presa in seguito alla valanga di critiche piovute sul Social Network.
SUICIDI E CYBER-BULLISMO
Ask.fm, che nonostante i suoi tre anni di vita è molto popolare tra i giovanissimi (è il 79° sito più popolare al mondo, con oltre 13 milioni di visitatori al giorno e l’Italia figura tra i primi quattro paesi per numero di utenti), ha difatti conseguito il tragico primato relativo al numero di suicidi indotti da episodi di cyberbullismo, che hanno riguardato 5 giovanissimi.
Tra tali vicende figura quella di Hannah Smith(Suicidio) la ragazzina inglese di 14 anni di Lutterworth (Leicestershire) che ha compiuto il gesto dopo essere stata offesa pubblicamente ed in modo ripetuto.
I fondatori del Social Network, i fratelli Mark e Ilja Terebin, che in un primo momento si erano mostrati titubanti a prendere misure contro chi offende sul Social Network, hanno cambiato opinione. Probabilmente a tale inversione di rotta hanno contribuito le consistenti pressioni del Primo Ministro britannico David Cameron, oltre che il danno economico derivato dalla decisione di alcune società del Regno Unito di rinunciare agli accordi pubblicitari con Ask.fm.
NOVITA' DA SETTEMBRE 2013
Tra le misure previste, sarà possibile segnalare, tramite i comandi-opzionali “bullismo” e “molestia” eventuali abusi, ottenendo una risposta entro 24 ore.
Tali misure sono già un passo avanti rispetto alla situazione iniziale, ma non sono certamente sufficienti. È necessaria un’ulteriore presa di coscienza della pericolosità del fenomeno, particolarmente infido a causa della natura anonima degli insulti.
Tale presa di coscienza deve riguardare soprattutto gli adulti che sono quelli che stabiliscono le regole, dato che i giovani sembrano abbastanza consci della pericolosità di questa forma di bullismo.
Il popolare Social Network ha deciso di correre ai ripari, modificando la propria “safety policy” con una serie di cambiamenti cui verrà dato il via nel mese di settembre.
La decisione è stata presa in seguito alla valanga di critiche piovute sul Social Network.
SUICIDI E CYBER-BULLISMO
Ask.fm, che nonostante i suoi tre anni di vita è molto popolare tra i giovanissimi (è il 79° sito più popolare al mondo, con oltre 13 milioni di visitatori al giorno e l’Italia figura tra i primi quattro paesi per numero di utenti), ha difatti conseguito il tragico primato relativo al numero di suicidi indotti da episodi di cyberbullismo, che hanno riguardato 5 giovanissimi.
Tra tali vicende figura quella di Hannah Smith(Suicidio) la ragazzina inglese di 14 anni di Lutterworth (Leicestershire) che ha compiuto il gesto dopo essere stata offesa pubblicamente ed in modo ripetuto.
I fondatori del Social Network, i fratelli Mark e Ilja Terebin, che in un primo momento si erano mostrati titubanti a prendere misure contro chi offende sul Social Network, hanno cambiato opinione. Probabilmente a tale inversione di rotta hanno contribuito le consistenti pressioni del Primo Ministro britannico David Cameron, oltre che il danno economico derivato dalla decisione di alcune società del Regno Unito di rinunciare agli accordi pubblicitari con Ask.fm.
NOVITA' DA SETTEMBRE 2013
Tra le misure previste, sarà possibile segnalare, tramite i comandi-opzionali “bullismo” e “molestia” eventuali abusi, ottenendo una risposta entro 24 ore.
Tali misure sono già un passo avanti rispetto alla situazione iniziale, ma non sono certamente sufficienti. È necessaria un’ulteriore presa di coscienza della pericolosità del fenomeno, particolarmente infido a causa della natura anonima degli insulti.
Tale presa di coscienza deve riguardare soprattutto gli adulti che sono quelli che stabiliscono le regole, dato che i giovani sembrano abbastanza consci della pericolosità di questa forma di bullismo.
Quali Sono I Migliori Social Network? Tutti I Links Divisi Per Nazionalità
In questa piccola lista enuncerò i migliori social network classificati per nazione.
Americano:
https://www.facebook.com
https://plus.google.com/
https://www.linkedin.com/
https://twitter.com/
Belga:
http://it.netlog.com/
Cinese:
http://www.renren-inc.com/en/ (anche in inglese)
Inglese:
http://badoo.com/
Iraniano:
http://www.cloob.com/
Lettone:
http://ask.fm/
http://spring.me/
Russi:
http://vk.com/ (anche in inglese)
http://www.odnoklassniki.ru/
Americano:
https://www.facebook.com
https://plus.google.com/
https://www.linkedin.com/
https://twitter.com/
Belga:
http://it.netlog.com/
Cinese:
http://www.renren-inc.com/en/ (anche in inglese)
Inglese:
http://badoo.com/
Iraniano:
http://www.cloob.com/
Lettone:
http://ask.fm/
http://spring.me/
Russi:
http://vk.com/ (anche in inglese)
http://www.odnoklassniki.ru/
Cos'è e Come Funziona Sina Weibo (Microblogging)
Sina Weibo è una piattaforma di microblogging cinese.
Potremmo definirlo come un ibrido fra Twitter e Facebook, ovviamente è uno dei siti più frequentati della Cina, si calcola che più del 50% delle persone che hanno accesso a internet in Cina usi Sina Weibo, quasi come il market di Twitter in USA.
Conta più di 300 milioni di iscritti e 2 milioni di pubblicazioni giornaliere.
Il 14 agosto 2009, dunque, viene fondato per iniziativa della Sina Corp., che acconsente al monitoraggio e al controllo da parte delle autorità governative.
L'interfaccia è solo in lingua cinese ma è disponibile una versione in Italiano basato su Xweibo: http://wei.bo.it
NUMERI DA RECORD
Si è già scritto molto riguardo l’importanza di Sina Weibo, la piattaforma di microblog più popolare in Cina, vera e propria arena in cui si sono sviluppati i più importanti casi mediatici degli ultimi anni.
L’importanza di Sina Weibo, che recentemente ha festeggiato il traguardo dei 250 milioni di utenti, è tale da far pensare che questo servizio presto supererà Twitter in termini di bacino di utenza.
Ad appena due mesi dalla sua inaugurazione ufficiale, Sina Weibo contava già un milione di utenti. Dopo otto mesi, nell’aprile del 2010, i suoi utenti erano dieci milioni, mentre nell’ottobre dello stesso anno il numero sarebbe schizzato a cento milioni di utenti. La crescita della piattaforma continua incessante ancora oggi tanto che Ali Yong, un manager dell’area marketing, ha rilevato che la media è di dieci milioni di nuovi utenti al mese. Al momento, i cosiddetti “account certificati” sono sessantamila, un dato particolarmente significativo poiché indicativo di una delle strategie portanti di Sina Weibo, che fin dai primi mesi ha cercato di coinvolgere star, celebrità, cantanti, personaggi famosi nel mondo dei media e dell’economia in modo da attirare l’attenzione di milioni di utenti.
CENSURA
Eppure il successo di Sina Weibo è il frutto di un percorso avviatosi durante le celebrazione del ventesimo anniversario delle proteste di piazza Tiananmen.
All’epoca si registrò una serie di oscuramenti temporanei che coinvolse la prima generazione di “cloni” cinesi di Twitter.
Alcuni di essi tornarono ad essere accessibili dopo diversi mesi, altri, come lo stesso Twitter, ancora oggi rimangono inutilizzabili.
Una seconda ondata censoria si è scatenata nell’estate del 2009 durante gli scontri nello Xinjiang quando tutti i servizi di microblog furono chiusi. Ironia della sorte, in quel periodo lo scenario appariva molto vivace e competitivo, lo stesso Twitter infatti iniziava a confrontarsi con servizi locali quali Fanfou, servizio bloccato una settimana dopo gli scontri di Urumqi, e Digu, il sostituto di Fanfou nei novantanove giorni in cui quest’ultimo non è stato accessibile per “aggiornamento dei server”.
Da annotare anche il temporaneo oscuramento di Zousa, probabilmente il sito graficamente più simile a Twitter, così come la definitiva chiusura di Jiwai.de il primo servizio di microblog in Cina.
STORIA
Fu proprio in questo vuoto, nel luglio del 2009 che Charles Chao, presidente di Sina confermò la fine dei lavori per Pengyou una piattaforma social, per far spazio a un nuovo progetto, un nuovo servizio di microblog da lanciare proprio nel momento in cui le autorità sembravano preoccupate più che mai per i rischi politici che sarebbero potuti scaturire da realtà del genere.
Fu così che, nell’agosto del 2009, Sina Weibo fu inaugurato. Dopo pochi mesi, il nuovo servizio veniva identificato come nuovo fenomeno dell’internet cinese dal “2010 Annual Report on China Microblogging” pubblicato dal Public Opinion Research Laboratory dell’Università Jiaotong di Shanghai. A parte Sina Weibo, il fenomeno dei microblog in Cina attirò l’attenzione dei media ufficiali tanto che, secondo un altro rapporto pubblicato nel 2010 dal China Youth Daily, il 93,3% dei soggetti intervistati aveva indicato che i microblog avevano cambiato loro la vita; l’87% aveva rilevato che accedeva al servizio solo per sapere cosa la gente pensava circa eventi o notizie di dominio pubblico e per poterle poi commentare; il 62,5% infine lo utilizzava esclusivamente per ritrovare persone scomparse e attività pubbliche simili lanciate dagli stessi servizi di microblog.
CRESCITA INARRESTABILE
Il vuoto lasciato da potenziali competitor ha costituito un vantaggio non da poco nella fase di lancio del servizio. A distanza di 2 anniè possibile sostenere che Sina Weibo è senza ombra di dubbio il leader di settore. Secondo un rapporto pubblicato dall’agenzia di consulenza RedTech Advisors, Sina Weibo è usato dal 57% dei microblogger in Cina e sulla sua piattaforma si sviluppa l’87% dell’attività di microblog dell’intero paese. L’unico competitor credibile è Tencent Weibo con un 21% di microblogger cinesi e un 9% di utenti attivi.
Sebbene il numero di competitor continui ad aumentare, la crescita di Sina Weibo sembra inarrestabile. Nell’annunciare i risultati finanziari del secondo quadrimestre del 2011, l’amministratore delegato di Sina, Charles Chao, ha confermato che “Weibo.com è riconosciuto come un fenomeno online anche grazie ai suoi contatti online che hanno recentemente superato i duecento milioni”. Al fine di celebrare questo sorprendente successo, Sina ha deciso di far proiettare il proprio logo sullo schermo del NASDAQ allegando un saluto “condividi la felicità con duecento milioni di persone qui”, come a dire che il soft power tanto citato dai discorsi e dalle direttive ufficiali trova seguito anche nelle dinamiche meno istituzionali (e talvolta pure fuori confine).
Il 19 settembre 2011 Charles Chao ha dichiarato che gli utenti di Sina Weibo supereranno presto quelli del portale Sina. Secondo le statistiche proiettate da Alexa, Sina Weibo è il settimo sito internet più visitato in Cina.
L’importanza di Sina Weibo come media mainstream è poi confermata da un flusso di informazioni che equivale a 750 milioni di news al giorno, dato che, sempre secondo Charles Chao, è destinato a crescere nei prossimi mesi.
FUNZIONI
Ovviamente Sina Weibo ha le caratteristiche principali proprie di una piattaforma di microblog.
Si tratta infatti un sistema ibrido in cui è possibile sviluppare sia una trasmissione di informazioni che una comunicazione interattiva.
Tali caratteristiche hanno permesso a Sina Weibo di diventare una delle più attendibili fonti di informazione per molti utenti cinesi. Secondo il rapporto Internet Real Time Public Opinion pubblicato dalla Communication University di Pechino nel marzo del 2011, le piattaforme di microblog come Sina Weibo sono la terza risorsa di informazione più importante in Cina. Nel frattempo alcuni media ufficiali hanno iniziato a valutare i possibili usi impropri del microblog, mettendo in luce il rischio che i questi strumenti favoriscano la diffusione di notizie infondate sul web. Il 14 agosto del 2011 dalle pagine del Global Times l’editorialista Wu Danhong ammoniva: “Forse sarebbe il caso che il governo si mobilitasse per evitare le voci infondate.
La sicurezza di un’informazione attendibile è responsabilità del governo, sfortunatamente però le precisazioni fornite dal governo sono in ritardo e negligenti. La gente non ha più fiducia nel governo che tratta di questioni legate ad errori o alla stessa incompetenza delle autorità”.
Altri Social Network cinesi:
Tencent QQ(Instant Messaging)
QZone(Social Network)
Il Più Grande Social Network Asiatico: Qzone
Qzone è un social network, creato dalla Tencent Holdings nel 2005.
Permette agli utenti di scrivere blog, tenere un diario, inviare foto e ascoltare musica.
I servizi più Qzone non sono liberi, e solo dopo l'acquisto del "Diamond Canarie" gli utenti possono accedere a tutti i servizi senza pagare alcunché.
Una versione mobile è disponibile a costo aggiuntivo.
NUMERI E DIFFUSIONE
È scritto completamente in ideogrammi cinesi ed è quindi molto difficile utilizzarlo per coloro che non li conoscono, ma nonostante ciò ho deciso di effettuare delle ricerche ed alcuni risultati sono stati davvero sorprendenti:
È quasi sconosciuto in occidente ma è molto diffuso, specialmente in Asia ed è quindi molto utile per le aziende che hanno interessi in quel mercato.
Inutile sottolineare che è diffuso principalmente in oriente.
Molto interessante è invece osservare il suo tasso di crescita ed il suo numero di utenti: infatti nel 2009, stando a questo report, questo SNS mono-linguistico (lanciato nel 2005) aveva raggiunto, dopo soli 4 anni, 200 milioni di utenti lasciandone dietro i 175 milioni di Facebook (che era disponibile in 70 lingue ed era stato lanciato nel 2004) e quelli di MySpace (anch’esso multilingue e lanciato addirittura nel 2003). Alla faccia del digital divide!
A livello mondiale la situazione è poi mutata, infatti oggi è Facebook il leader quasi in ogni nazione, ma non in Cina dove alcune tabelle mostrano che nel 2011 il primo sito più visitato è Qzone mentre il social network americano è solo al 16esimo posto.
Tornando a noi, oggi l’agenzia Alexa, che si occupa di collezionare ed analizzare i dati relativi all’utilizzo di un sito web nel mondo, riporta che il 9° sito nell’Alexa Traffic Ranks (basato sugli ultimi 2 mesi ed a livello globale) è qq.com il quale rimanda a Qzone ed a I’m QQ (l’altro prodotto di punta by Tencent, oltre al SNS) che è il servizio di messaggistica più usato in cina.
Qzone merita sicuramente più attenzione dal mondo occidentale, dove è quasi sconosciuto, e può senz’altro rappresentare lo strumento (soprattutto per le aziende) atto a sfruttare tutta la potenza dei social network nella tradizionalista Cina, che oggi ricopre un ruolo chiave nell’economia e sta diventando non solo interessante per la produzione, ma anche come bacino di potenziali consumatori, che dimostrano essere molto influenzati dai social media.
Altri Social Network cinesi:
Tencent QQ(Instant Messaging)
Miglior Blog del Web: Sina Weibo(anche in Italiano)
Permette agli utenti di scrivere blog, tenere un diario, inviare foto e ascoltare musica.
I servizi più Qzone non sono liberi, e solo dopo l'acquisto del "Diamond Canarie" gli utenti possono accedere a tutti i servizi senza pagare alcunché.
Una versione mobile è disponibile a costo aggiuntivo.
NUMERI E DIFFUSIONE
È scritto completamente in ideogrammi cinesi ed è quindi molto difficile utilizzarlo per coloro che non li conoscono, ma nonostante ciò ho deciso di effettuare delle ricerche ed alcuni risultati sono stati davvero sorprendenti:
È quasi sconosciuto in occidente ma è molto diffuso, specialmente in Asia ed è quindi molto utile per le aziende che hanno interessi in quel mercato.
Inutile sottolineare che è diffuso principalmente in oriente.
Molto interessante è invece osservare il suo tasso di crescita ed il suo numero di utenti: infatti nel 2009, stando a questo report, questo SNS mono-linguistico (lanciato nel 2005) aveva raggiunto, dopo soli 4 anni, 200 milioni di utenti lasciandone dietro i 175 milioni di Facebook (che era disponibile in 70 lingue ed era stato lanciato nel 2004) e quelli di MySpace (anch’esso multilingue e lanciato addirittura nel 2003). Alla faccia del digital divide!
A livello mondiale la situazione è poi mutata, infatti oggi è Facebook il leader quasi in ogni nazione, ma non in Cina dove alcune tabelle mostrano che nel 2011 il primo sito più visitato è Qzone mentre il social network americano è solo al 16esimo posto.
Tornando a noi, oggi l’agenzia Alexa, che si occupa di collezionare ed analizzare i dati relativi all’utilizzo di un sito web nel mondo, riporta che il 9° sito nell’Alexa Traffic Ranks (basato sugli ultimi 2 mesi ed a livello globale) è qq.com il quale rimanda a Qzone ed a I’m QQ (l’altro prodotto di punta by Tencent, oltre al SNS) che è il servizio di messaggistica più usato in cina.
Qzone merita sicuramente più attenzione dal mondo occidentale, dove è quasi sconosciuto, e può senz’altro rappresentare lo strumento (soprattutto per le aziende) atto a sfruttare tutta la potenza dei social network nella tradizionalista Cina, che oggi ricopre un ruolo chiave nell’economia e sta diventando non solo interessante per la produzione, ma anche come bacino di potenziali consumatori, che dimostrano essere molto influenzati dai social media.
Altri Social Network cinesi:
Tencent QQ(Instant Messaging)
Miglior Blog del Web: Sina Weibo(anche in Italiano)
Cos'è Tencent QQ (Instant Messaging Cinese)
Tencent QQ, generalmente chiamato QQ, è il più popolare software di instant messaging in Cina.
Quando entrò nelle famiglie cinesi, QQ divenne subito un fenomeno culturale moderno, superando per importanza Skype, AIM, ICQ, MSN e Yahoo.
Oltre al programma di chat, QQ ha anche sviluppato altre applicazioni, quali giochi online, suonerie scaricabili eccetera.
Sito Ufficiale: Tencent QQ
STORIA
Tencent è nato a Shenzhen, nella Repubblica popolare cinese nel Novembre 1998, sebbene sia stata ufficialmente lanciata nel Febbraio 1999. Dopo numerosi anni, il 16 giugno 2004, le azioni della Tencent (SEHK 700) vennero rese pubbliche, presso la borsa valori di Hong Kong.
Il nome originale di QQ è OICQ (che significa I seek you, in italiano "Oh, ti cerco").
Il termine venne modificato per ragioni di omonimia con un altro popolare programma di messaggeria istantanea, ICQ, che avrebbe potuto fare causa alla Tencent Holdings Limited si decise di chiamare l'applicazione QQ.
NUMERI
Si stima che siano più di 800 milioni di le persone che usano QQ e ogni mese sono più di 300 milioni gli utenti on-line simultaneamente in Cina. QQ non è più solo un semplice instant messenger, ma un fenomeno che ormai fa parte della cultura cinese. Fuori dalla Cina, l'utilizzo di QQ è estremamente limitato, fatta eccezione per il Sudafrica.
“Tencent Holdings è già la terza azienda più grande della rete”
La società cinese negli ultimi due anni ha quadruplicato il suo valore e, sebbene nell'ultimo periodo la sua crescita stia rallentando, è arrivata a 50 miliardi di dollari.
Ora ripensa al suo futuro e prospetta di diventare, almeno in Cina, il leader dei social network, dell'e-commerce e delle ricerche online, anche mobile. A dispetto dei rivali in casa, come il noto motore di ricerca Baidu e il portale Alibaba.com.
I numeri sono impressionanti: qualcosa come 674 milioni di account.
Con nuovi servizi e un inedito motore di ricerca per il crescente mercato in Cina dei collegamenti mobili e wireless, Tencent prospetta di diventare il secondo motore di ricerca cinese nei prossimi anni: per ora detiene il 14.7% del mercato cinese, mentre il leader Baidu ha il 36.1% e ha cominciato a variare il proprio business in salsa e-commerce e con i video online.
Altri Social Network cinesi:
QZone(Social Network)
Miglior Blog del Web: Sina Weibo(anche in Italiano)
Quando entrò nelle famiglie cinesi, QQ divenne subito un fenomeno culturale moderno, superando per importanza Skype, AIM, ICQ, MSN e Yahoo.
Oltre al programma di chat, QQ ha anche sviluppato altre applicazioni, quali giochi online, suonerie scaricabili eccetera.
Sito Ufficiale: Tencent QQ
STORIA
Tencent è nato a Shenzhen, nella Repubblica popolare cinese nel Novembre 1998, sebbene sia stata ufficialmente lanciata nel Febbraio 1999. Dopo numerosi anni, il 16 giugno 2004, le azioni della Tencent (SEHK 700) vennero rese pubbliche, presso la borsa valori di Hong Kong.
Il nome originale di QQ è OICQ (che significa I seek you, in italiano "Oh, ti cerco").
Il termine venne modificato per ragioni di omonimia con un altro popolare programma di messaggeria istantanea, ICQ, che avrebbe potuto fare causa alla Tencent Holdings Limited si decise di chiamare l'applicazione QQ.
NUMERI
Si stima che siano più di 800 milioni di le persone che usano QQ e ogni mese sono più di 300 milioni gli utenti on-line simultaneamente in Cina. QQ non è più solo un semplice instant messenger, ma un fenomeno che ormai fa parte della cultura cinese. Fuori dalla Cina, l'utilizzo di QQ è estremamente limitato, fatta eccezione per il Sudafrica.
“Tencent Holdings è già la terza azienda più grande della rete”
La società cinese negli ultimi due anni ha quadruplicato il suo valore e, sebbene nell'ultimo periodo la sua crescita stia rallentando, è arrivata a 50 miliardi di dollari.
Ora ripensa al suo futuro e prospetta di diventare, almeno in Cina, il leader dei social network, dell'e-commerce e delle ricerche online, anche mobile. A dispetto dei rivali in casa, come il noto motore di ricerca Baidu e il portale Alibaba.com.
I numeri sono impressionanti: qualcosa come 674 milioni di account.
Con nuovi servizi e un inedito motore di ricerca per il crescente mercato in Cina dei collegamenti mobili e wireless, Tencent prospetta di diventare il secondo motore di ricerca cinese nei prossimi anni: per ora detiene il 14.7% del mercato cinese, mentre il leader Baidu ha il 36.1% e ha cominciato a variare il proprio business in salsa e-commerce e con i video online.
Altri Social Network cinesi:
QZone(Social Network)
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La Storia Del Grafene: Tecnologia, Futuro e Tossicità
La Commissione Europea ha deciso di stanziare 1 miliardo di euro in 10 anni per finanziare la ricerca su questo sottilissimo foglio di grafite (Grafene per l'esattezza), con l'obiettivo di riposizionare il vecchio continente al vertice della ricerca e dell'industria hi-tech.
Per inquadrare la portata del progetto Grafene e le sue ricadute, basti sapere che viene considerato "il materiale delle meraviglie" o "la plastica del futuro", visto che promette di diventare il perno della prossima rivoluzione industriale così come nel secolo scorso lo furono i polimeri per la produzione della plastica.
STORIA DEL GRAFENE
Nel 2004 Geim e Novoselov, giocando con un nastro adesivo e un blocco di grafite (sì, proprio quello delle mine delle matite), scoprirono quasi per caso il materiale più sottile del mondo, costituito da un solo strato di atomi di carbonio.
Il grafene è talmente sottile che viene considerato bidimensionale: per arrivare a un millimetro di spessore ci vogliono tre milioni di fogli.
Nonostante questo è cento volte più resistente dell'acciaio e sei volte più elastico, conduce calore ed elettricità, ha struttura regolare (a esagoni) e stabile ed è quasi trasparente.
I due scienziati vennero premiati con il Nobel per la Fisica nel 2010, cosa rara a così pochi anni di distanza dalla scoperta e ora insegnano all'Università di Manchester.
Nel frattempo l'industria e la ricerca hanno iniziato a esplorare i confini di questa materia scoprendo che potrebbe fare miracoli, elevando così il grafene a candidato ideale per le applicazioni tecnologiche dei prossimi anni.
MATERIALE INDISTRUTTIBILE
Sei uno di quelli che rompe il display dello smartphone? Con il grafene puoi stare tranquillo: i nuovi telefoni intelligenti e i tablet costruiti con questo nanomateriale saranno pressoché indistruttibili, oltre che in grado di essere piegati e arrotolati.
Inoltre i pc saranno indossabili e dalle performance assurde, dato che il reticolo di carbonio potrebbe mandare in pensione i circuiti di silicio (è già stato realizzato un transistor da 300 Ghz, ma si prevede di poter arrivare a potenze superiori al terabyte).
Le eccezionali proprietà quantiche del grafene lo rendono fondamentale per la ricerca di base. E poi ci porterà aerei più leggeri, connessioni Internet ancora più veloci, carta elettronica, retine artificiali, sequenziamento del Dna più rapido, applicazioni mediche e ambientali inimmaginabili, pannelli solari, batterie più compatte e durature per auto e dispositivi digitali.
La corsa al nuovo oro è già partita.
Nokia ne ha uno su una pazzesca fotocamera con sensore a base di grafene che potrebbe essere montata sui prossimi Lumia e da tempo fa circolare video demo del Morph, il telefono-pc indossabile la cui realizzazione si fa sempre più vicina. C'è anche Directa Plus, una interessante realtà italiana che ha messo a punto un sistema di produzione a basso costo del grafene.
SCOMMESSA
Per riprendersi un ruolo di leader culturale e industriale, l'Europa ci scommette con forza, anche perché nella corsa ai brevetti sul grafene è rimasta indietro: in 5 anni le università e imprese del vecchio continente ne hanno chiesto la registrazione di meno di 500, contro i 2204 dei cinesi, 1754 degli americani, 1160 della Corea del Sud.
Ora il miliardo di euro in 10 anni è una potente iniezione di fondi e fiducia: verrà erogato a una cordata di 126 gruppi sparsi in 17 paesi, formata da laboratori di ricerca, enti, università e industrie (tra cui Nokia).
A guidare il progetto è l'Università di Goteborg; la buona notizia è che anche l'Italia c'è: CNR, LITT (Istituto Italiano di Tecnologia), Università di Trieste, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Fondazione Bruno Kessler e St Microelectronics.
Insomma: dare vita a una Grafene Valley in grado di trainare l'industria e l'economia europea nel futuro immediato, come la Silicon Valley ha fatto per gli Usa.
Siamo solo all'inizio di un nuovo paradigma, ma l'idea, la scommessa, la speranza, è questa.
TOSSICITA' (LUGLIO 2013)
Tuttavia uno studio realizzato presso la Brown University dimostra che il grafene è potenzialmente tossico per gli esseri umani.
La notizia non è del tutto nuova, ma il lavoro degli scienziati contribuisce a dissipare i dubbi esistenti: questo materiale "bidimensionale" può penetrare nelle cellule e danneggiarle anche gravemente.
Si riaccende così il dibattito sulla pericolosità di questo materiale.
In primo luogo per le persone coinvolte nella sua produzione, particolarmente esposte alle particelle nanometriche, ma anche per il consumatore finale: non è noto infatti cosa potrebbe accadere se un oggetto con del grafene al suo interno dovesse rompersi, liberando nell'ambiente polveri sottilissime di questo materiale che il nostro sistema respiratorio non è in grado di filtrare.
Secondo questa ricerca però i frammenti di grafene possono penetrare nelle cellule (non solo quelle umane) e comprometterne la funzionalità. Se questa possibilità era già nota in passato, la novità è che gli scienziati della Brown hanno preso in considerazione frammenti dai bordi frastagliati che, nelle simulazioni al computer, si erano rivelati meno pericolosi.
I ricercatori hanno sperimento gli effetti dei frammenti di grafene su tessuti umani (polmoni, pelle, cellule immunitarie), vedendo al microscopio come il materiale miracoloso penetrava nelle cellule, che ne inglobavano pezzi grandi anche dieci micrometri.
Il rischio più immediato è quello legato all'inalazione, ma ci sono anche il contatto diretto con occhi e pelle o l'ingestione da prendere in considerazione.
Tutti argomenti da valutare con attenzione, visto che questo materiale molto probabilmente sarà molto comune nel giro di pochi anni.
Per inquadrare la portata del progetto Grafene e le sue ricadute, basti sapere che viene considerato "il materiale delle meraviglie" o "la plastica del futuro", visto che promette di diventare il perno della prossima rivoluzione industriale così come nel secolo scorso lo furono i polimeri per la produzione della plastica.
STORIA DEL GRAFENE
Nel 2004 Geim e Novoselov, giocando con un nastro adesivo e un blocco di grafite (sì, proprio quello delle mine delle matite), scoprirono quasi per caso il materiale più sottile del mondo, costituito da un solo strato di atomi di carbonio.
Il grafene è talmente sottile che viene considerato bidimensionale: per arrivare a un millimetro di spessore ci vogliono tre milioni di fogli.
Nonostante questo è cento volte più resistente dell'acciaio e sei volte più elastico, conduce calore ed elettricità, ha struttura regolare (a esagoni) e stabile ed è quasi trasparente.
I due scienziati vennero premiati con il Nobel per la Fisica nel 2010, cosa rara a così pochi anni di distanza dalla scoperta e ora insegnano all'Università di Manchester.
Nel frattempo l'industria e la ricerca hanno iniziato a esplorare i confini di questa materia scoprendo che potrebbe fare miracoli, elevando così il grafene a candidato ideale per le applicazioni tecnologiche dei prossimi anni.
MATERIALE INDISTRUTTIBILE
Sei uno di quelli che rompe il display dello smartphone? Con il grafene puoi stare tranquillo: i nuovi telefoni intelligenti e i tablet costruiti con questo nanomateriale saranno pressoché indistruttibili, oltre che in grado di essere piegati e arrotolati.
Inoltre i pc saranno indossabili e dalle performance assurde, dato che il reticolo di carbonio potrebbe mandare in pensione i circuiti di silicio (è già stato realizzato un transistor da 300 Ghz, ma si prevede di poter arrivare a potenze superiori al terabyte).
Le eccezionali proprietà quantiche del grafene lo rendono fondamentale per la ricerca di base. E poi ci porterà aerei più leggeri, connessioni Internet ancora più veloci, carta elettronica, retine artificiali, sequenziamento del Dna più rapido, applicazioni mediche e ambientali inimmaginabili, pannelli solari, batterie più compatte e durature per auto e dispositivi digitali.
La corsa al nuovo oro è già partita.
Nokia ne ha uno su una pazzesca fotocamera con sensore a base di grafene che potrebbe essere montata sui prossimi Lumia e da tempo fa circolare video demo del Morph, il telefono-pc indossabile la cui realizzazione si fa sempre più vicina. C'è anche Directa Plus, una interessante realtà italiana che ha messo a punto un sistema di produzione a basso costo del grafene.
SCOMMESSA
Per riprendersi un ruolo di leader culturale e industriale, l'Europa ci scommette con forza, anche perché nella corsa ai brevetti sul grafene è rimasta indietro: in 5 anni le università e imprese del vecchio continente ne hanno chiesto la registrazione di meno di 500, contro i 2204 dei cinesi, 1754 degli americani, 1160 della Corea del Sud.
Ora il miliardo di euro in 10 anni è una potente iniezione di fondi e fiducia: verrà erogato a una cordata di 126 gruppi sparsi in 17 paesi, formata da laboratori di ricerca, enti, università e industrie (tra cui Nokia).
A guidare il progetto è l'Università di Goteborg; la buona notizia è che anche l'Italia c'è: CNR, LITT (Istituto Italiano di Tecnologia), Università di Trieste, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Fondazione Bruno Kessler e St Microelectronics.
Insomma: dare vita a una Grafene Valley in grado di trainare l'industria e l'economia europea nel futuro immediato, come la Silicon Valley ha fatto per gli Usa.
Siamo solo all'inizio di un nuovo paradigma, ma l'idea, la scommessa, la speranza, è questa.
TOSSICITA' (LUGLIO 2013)
Tuttavia uno studio realizzato presso la Brown University dimostra che il grafene è potenzialmente tossico per gli esseri umani.
La notizia non è del tutto nuova, ma il lavoro degli scienziati contribuisce a dissipare i dubbi esistenti: questo materiale "bidimensionale" può penetrare nelle cellule e danneggiarle anche gravemente.
Si riaccende così il dibattito sulla pericolosità di questo materiale.
In primo luogo per le persone coinvolte nella sua produzione, particolarmente esposte alle particelle nanometriche, ma anche per il consumatore finale: non è noto infatti cosa potrebbe accadere se un oggetto con del grafene al suo interno dovesse rompersi, liberando nell'ambiente polveri sottilissime di questo materiale che il nostro sistema respiratorio non è in grado di filtrare.
Secondo questa ricerca però i frammenti di grafene possono penetrare nelle cellule (non solo quelle umane) e comprometterne la funzionalità. Se questa possibilità era già nota in passato, la novità è che gli scienziati della Brown hanno preso in considerazione frammenti dai bordi frastagliati che, nelle simulazioni al computer, si erano rivelati meno pericolosi.
I ricercatori hanno sperimento gli effetti dei frammenti di grafene su tessuti umani (polmoni, pelle, cellule immunitarie), vedendo al microscopio come il materiale miracoloso penetrava nelle cellule, che ne inglobavano pezzi grandi anche dieci micrometri.
Il rischio più immediato è quello legato all'inalazione, ma ci sono anche il contatto diretto con occhi e pelle o l'ingestione da prendere in considerazione.
Tutti argomenti da valutare con attenzione, visto che questo materiale molto probabilmente sarà molto comune nel giro di pochi anni.
Come Saranno I Computer Del Futuro?
Il computer del futuro è un oggetto difficile da programmare e altrettanto da interpretare.
Lo chiamano quantistico e lavora solo a temperature basse, prossime allo zero assoluto.
La sua capacità di calcolo è inimmaginabile.
Ci stanno lavorando in tanti, dalla University Of New South Wales di Sidney alla IBM, dalla Microsoft fino alla canadese D-Wave.
E questo proprio mentre il fondatore della BlackBerry, Mike Lazaridis, a Marzo 2013 aveva fatto sapere di aver stanziato cento milioni di dollari nella nuova Quantum Valley canadese, a Waterloo, in Ontario.
Si è convertito alla causa dopo aver visto cosa c'era in ballo e aver assistito a una dimostrazione delle potenzialità del computer quantistico.
«Nulla ti può preparare a ciò che vedremo a breve», è stato il suo commento a caldo.
A differenza dei nostri computer, che ragionano attraverso i transistor usando il sistema binario fatto di zero e di uno (bit), acceso o spento, quello quantistico adopera un approccio diverso.
L'elemento base, il qubit è multilivello: può esser formato da un numero elevato di componenti, l'equivalente del transistor, e ognuno può possedere non due ma molteplici stati.
Risolve problemi di una complessità incredibile perché la sua struttura interna è di incredibilmente complessità. «Con appena 300 qubit», sostiene Scientific American, «un computer simile può elaborare più calcoli in un istante del numero di atomi presenti nell'universo».
COMPUTER DEL FUTURO
La legge di Moore, uno dei "padri" della Intel che nel 1965 scrisse un articolo in cui prevedeva che le prestazioni dei microprocessori sarebbero raddoppiate ogni dodici mesi, potrebbe venire archiviata.
E con lei l'era dei processori fatti solo di silicio.
Fino a oggi è su questo materiale che sono stati inseriti i transistor, scolpiti grazie alla nano litografia in maniera sempre più minuta.
Dai 180 manometri di un Pentium 4 di tredici anni fa, si è passati agli 80 e poi giù per arrivare ai 32 e ai 22 di oggi, fino ai 16 di domani e agli 11 di dopodomani.
Una corsa alla miniaturizzazione grazie alla quale i 2300 transistor di una CPU(central processing unit, ovvero il processore) del 1971 sono aumentati arrivando agli oltre sette miliardi nel processore grafico della nVidia Gk110 del 2012.
Ma c'è un limite a tutto e c'è anche in questo caso.
Limite fisico, perché ormai siamo vicini al numero massimo di transistor che si possono inserire nel silicio, e limite strutturale.
O meglio: economico.
Una fabbrica di microchip costa tanto, almeno cinque miliardi di dollari, e sono sempre meno le multinazionali che hanno le spalle abbastanza larghe per produrli. Nel campo di quelli per pc, ad esempio, sono rimaste solo Intel e Amd, entrambe americane. Di qui l'idea, anzi la necessità, di un salto.
Come è accaduto nel settore dei televisori, quando l'avvento dei pannelli lcd ha consentito alle aziende coreane il sorpasso su quelle giapponesi.O come è successo con l'iPhone, che ha cambiato gli equilibri portando al declino di Nokia e Motorola e al predominio di Apple e Google.
Ma stavolta in gioco c'è molto di più: da un lato un mercato, quello dei microprocessori, che secondo Idc varrà a fine 2013 poco più di quaranta miliardi di dollari; dall'altro la base stessa di ogni forma di calcolo artificiale del futuro.
«A Berlino, presso l'Innovation for High Performance Microelectronics per esempio», racconta Capellini, «unendo al silicio elementi in purezza di carbonio e germanio sono arrivati a un processore che lavora alla frequenza record di 500Ghz».
Una enormità, basti pensare che le CPU in commercio arrivano a 3 o a 4Ghz.
Quindi quello tedesco è cento volte più veloce. Ma il bello è che a Berlino hanno usato una tecnologia "vecchia" di anni e molto economica, quella a 130 nanometri.
In pratica, invece di puntare direttamente a un veicolo che monta un nuovo tipo di motore, rivoluzionario ma difficile e costoso da costruire, hanno preferito realizzare un propulsore ibrido.
Offre miglioramenti sostanziali, grazie all'impiego di materiali nuovi, uniti a soluzioni e componenti tutt'altro che all'avanguardia e di facile reperibilità.
Poi certo, all'orizzonte c'è anche il computer quantistico e con lui gli altri che adoperano logiche completamente diverse da quella binaria.
Si stanno sperimentando gli acidi nucleici del Dna come una sorta di transistor evoluto o ancora elementi della chimica. Ma qui siamo più in una puntata di Star Trek che nel nostro futuro prossimo.
Ci vorranno infatti decine di anni prima di vedere qualche applicazione concreta. Ed è probabile invece che la Silicon Valley verrà superata molto, molto prima.
Lo chiamano quantistico e lavora solo a temperature basse, prossime allo zero assoluto.
La sua capacità di calcolo è inimmaginabile.
Ci stanno lavorando in tanti, dalla University Of New South Wales di Sidney alla IBM, dalla Microsoft fino alla canadese D-Wave.
E questo proprio mentre il fondatore della BlackBerry, Mike Lazaridis, a Marzo 2013 aveva fatto sapere di aver stanziato cento milioni di dollari nella nuova Quantum Valley canadese, a Waterloo, in Ontario.
Si è convertito alla causa dopo aver visto cosa c'era in ballo e aver assistito a una dimostrazione delle potenzialità del computer quantistico.
«Nulla ti può preparare a ciò che vedremo a breve», è stato il suo commento a caldo.
A differenza dei nostri computer, che ragionano attraverso i transistor usando il sistema binario fatto di zero e di uno (bit), acceso o spento, quello quantistico adopera un approccio diverso.
L'elemento base, il qubit è multilivello: può esser formato da un numero elevato di componenti, l'equivalente del transistor, e ognuno può possedere non due ma molteplici stati.
Risolve problemi di una complessità incredibile perché la sua struttura interna è di incredibilmente complessità. «Con appena 300 qubit», sostiene Scientific American, «un computer simile può elaborare più calcoli in un istante del numero di atomi presenti nell'universo».
COMPUTER DEL FUTURO
La legge di Moore, uno dei "padri" della Intel che nel 1965 scrisse un articolo in cui prevedeva che le prestazioni dei microprocessori sarebbero raddoppiate ogni dodici mesi, potrebbe venire archiviata.
E con lei l'era dei processori fatti solo di silicio.
Fino a oggi è su questo materiale che sono stati inseriti i transistor, scolpiti grazie alla nano litografia in maniera sempre più minuta.
Dai 180 manometri di un Pentium 4 di tredici anni fa, si è passati agli 80 e poi giù per arrivare ai 32 e ai 22 di oggi, fino ai 16 di domani e agli 11 di dopodomani.
Una corsa alla miniaturizzazione grazie alla quale i 2300 transistor di una CPU(central processing unit, ovvero il processore) del 1971 sono aumentati arrivando agli oltre sette miliardi nel processore grafico della nVidia Gk110 del 2012.
Ma c'è un limite a tutto e c'è anche in questo caso.
Limite fisico, perché ormai siamo vicini al numero massimo di transistor che si possono inserire nel silicio, e limite strutturale.
O meglio: economico.
Una fabbrica di microchip costa tanto, almeno cinque miliardi di dollari, e sono sempre meno le multinazionali che hanno le spalle abbastanza larghe per produrli. Nel campo di quelli per pc, ad esempio, sono rimaste solo Intel e Amd, entrambe americane. Di qui l'idea, anzi la necessità, di un salto.
Come è accaduto nel settore dei televisori, quando l'avvento dei pannelli lcd ha consentito alle aziende coreane il sorpasso su quelle giapponesi.O come è successo con l'iPhone, che ha cambiato gli equilibri portando al declino di Nokia e Motorola e al predominio di Apple e Google.
Ma stavolta in gioco c'è molto di più: da un lato un mercato, quello dei microprocessori, che secondo Idc varrà a fine 2013 poco più di quaranta miliardi di dollari; dall'altro la base stessa di ogni forma di calcolo artificiale del futuro.
«A Berlino, presso l'Innovation for High Performance Microelectronics per esempio», racconta Capellini, «unendo al silicio elementi in purezza di carbonio e germanio sono arrivati a un processore che lavora alla frequenza record di 500Ghz».
Una enormità, basti pensare che le CPU in commercio arrivano a 3 o a 4Ghz.
Quindi quello tedesco è cento volte più veloce. Ma il bello è che a Berlino hanno usato una tecnologia "vecchia" di anni e molto economica, quella a 130 nanometri.
In pratica, invece di puntare direttamente a un veicolo che monta un nuovo tipo di motore, rivoluzionario ma difficile e costoso da costruire, hanno preferito realizzare un propulsore ibrido.
Offre miglioramenti sostanziali, grazie all'impiego di materiali nuovi, uniti a soluzioni e componenti tutt'altro che all'avanguardia e di facile reperibilità.
Poi certo, all'orizzonte c'è anche il computer quantistico e con lui gli altri che adoperano logiche completamente diverse da quella binaria.
Si stanno sperimentando gli acidi nucleici del Dna come una sorta di transistor evoluto o ancora elementi della chimica. Ma qui siamo più in una puntata di Star Trek che nel nostro futuro prossimo.
Ci vorranno infatti decine di anni prima di vedere qualche applicazione concreta. Ed è probabile invece che la Silicon Valley verrà superata molto, molto prima.
domenica 25 agosto 2013
Incontri "Speed Date" Con Kimeet (Guida)
Kimeet è un’applicazione per iPhone che permette di conoscere uomini e donne, prendendo spunto dagli incontri “Speed Date”.
INCONTRI SPEED DATE
Per chi non lo sapesse, un incontro Speed Date si ha quando due persone siedono una di fronte all’altra per un tempo limitato durante il quale si cerca di stimolare l’interesse dell’altro ed alla fine del tempo disponibile si decide con un Si o con un No la volontà di mantenere i contatti con il partner appena incontrato.
Kimeet è la versione digitale di questo genere d’incontri.
FUNZIONAMENTO
Tramite l’applicazione sarà possibile registrarsi e conoscere nuove persone.
Appena un partner è pronto per l’incontro, il sistema apre automaticamente una chat della durata di 5 minuti durante i quali si cercherà di conoscere e stimolare l’interesse dell’altro.
Se alla fine della sessione entrambi hanno dato un Si, verranno scambiati automaticamente i riferimenti del partner appena incontrato.
Non ci sono limiti numerici di incontri giornalieri e non viene mai riproposto lo stesso incontro nell’arco della giornata.
COMPATIBILITA'
Kimeet è disponibile in AppStore ed è compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede l’iOS 4.0 o successive.
INCONTRI SPEED DATE
Per chi non lo sapesse, un incontro Speed Date si ha quando due persone siedono una di fronte all’altra per un tempo limitato durante il quale si cerca di stimolare l’interesse dell’altro ed alla fine del tempo disponibile si decide con un Si o con un No la volontà di mantenere i contatti con il partner appena incontrato.
Kimeet è la versione digitale di questo genere d’incontri.
FUNZIONAMENTO
Tramite l’applicazione sarà possibile registrarsi e conoscere nuove persone.
Appena un partner è pronto per l’incontro, il sistema apre automaticamente una chat della durata di 5 minuti durante i quali si cercherà di conoscere e stimolare l’interesse dell’altro.
Se alla fine della sessione entrambi hanno dato un Si, verranno scambiati automaticamente i riferimenti del partner appena incontrato.
Non ci sono limiti numerici di incontri giornalieri e non viene mai riproposto lo stesso incontro nell’arco della giornata.
COMPATIBILITA'
Kimeet è disponibile in AppStore ed è compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede l’iOS 4.0 o successive.
Come Funziona Zoosk (Guida)
FUNZIONAMENTO
Quello che stupisce immediatamente chi è abituato a utilizzare applicazioni di dating all'interno di Facebook, è che non è necessario rivolgere alcun invito prima di poter utilizzare Zoosk, né raccogliere punti o accrediti tramite l'accettazione di questi inviti.
Basta immettere nel database le proprie caratteristiche e si può subito cominciare a scorrere l'elenco dei possibili candidati del nostro social networking, romantici o aggressivi che vogliamo essere.
Saranno presentate prima le persone che risiedono più vicino al nostro CAP che abbiamo scritto.
Divertente la possibilità di dichiararsi, semplicemente, "mai stati sposati".
Quando si trova quello che si sta cercando, è possibile semplicemente farsi un occhiolino (funzione wink) contattarsi, vedersi, innamorarsi.
https://www.facebook.com/Zoosk
Un'altra app che sta avendo un grandissimo successo è: Lovoo (Guida)
lunedì 19 agosto 2013
Come Funziona Meetic (Guida)
Meetic è stato creato addirittura nel 2001 ma lanciato nel 2005.
Essa è una piattaforma di nuova generazione che permette di incontrare nuove persone.
Attivo con diverse filiali nelle varie nazioni, Meetic è tra i principali siti di incontri in Europa.
Per iniziare a partecipare attivamente, l'utente deve effettuare una registrazione gratuita.
Oltre alla registrazione base, sono poi disponibili servizi avanzati che per essere utilizzabili necessitano di crediti che l'utente potrà acquistare o guadagnare tramite ad esempio dei giochi.
OPINIONE GENERALE
L’iscrizione è semplice: basta inserire nickname, password, email valida ed alcuni dati di base che si sceglie o meno di condividere per completare il profilo.
Dalle opinioni raccolte, con Meetic risulta effettivamente facile fare amicizia online con uomini e donne single, eseguire una ricerca selettiva (supportata dal test di affinità), approfondire la conoscenza tramite chat o email, organizzare incontri reali e perfino trovare l’anima gemella.
Per iscriversi bastano pochi minuti: scegli un nickname/alias (te ne vengono proposti alcuni in base alla disponibilità) ed inserisci il tuo indirizzo email (che non sarà mai visibile agli altri iscritti).
Se lo desideri puoi completare il tuo profilo inserendo le tue caratteristiche fisiche, caratteriali, culturali, la condizione sociale, gusti e hobby e un testo libero di presentazione.
Se vuoi puoi aggiungere una o più foto(album).
La presentazione è sottoposta all’approvazione del team di moderazione.
Più il profilo è completo e maggiori saranno le possibilità di contatto, fare nuovi incontri e trovare il partner con caratteristiche compatibili con quanto stai cercando.
Avrai la libertà di apparire in chat oppure no, di impostare filtri di ricerca per città, età e status sociale, utilizzare il servizio di messaggistica interna o chattare anche contemporaneamente con più iscritti.
Disponibile anche sul cellulare tramite i principali operatori di telefonia mobile.
VANTAGGI
1) Numerosi iscritti
2) Profili dettagliati
3) Facile da usare
4) Ricerca di: foto, area geografica, caratteristiche fisiche, professione, status sociale, interessi e altre informazioni dettagliate
SVANTAGGI
1) Chat a volte un po' lenta
2) Gli alias disponibili proposti sono a volte complicati
3) Costo per i ragazzi
GRATUITO PER LE RAGAZZE
L’iscrizione a Meetic è gratuita, dopo di che per accedere alle funzioni in modo completo è necessario abbonarsi (con abbonamento mensile, trimestrale o annuale).
Il servizio resta gratuito per le donne a parte per la funzione “select” che permette di decidere da chi e quando potete essere contattati e di segnalarvi come non disponibili.
FUNZIONI GRATUITE
Per “lui” le funzioni gratuite sono:
1) Caricamento del profilo
2) Funzioni di ricerca
3) Inviare un semplice “flash” a chi può interessare
Per “lei” le funzioni gratuite sono:
Tutte, eccetto l’opzione “select” di cui ho già parlato.
COME FUNZIONA
Il meccanismo è piuttosto semplice e grazie a funzioni di ricerca mirata, servizi chat (anche con l’opzione webcam) e email personali si può trasformare, nei modi e nei tempi che si preferisce, un approccio virtuale in un incontro reale.
Per contattare ed essere contattati ci sono 2 modi:
1) La chat, che è una cosa immediata, funziona così: accedete alla pagina della persona che vi interessa, e se è online cliccate "Chat" sotto alla foto e vi si apre una finestra con cui scrivete un messaggio e lui/lei lo riceverà in tempo reale.
Se qualcuno manda un messaggio(chat) a voi, ve ne accorgete subito perchè nella vostra pagina inizia a lampeggiare in verde "Hai ricevuto un messaggio CHAT". In pochi minuti riceverete già numerose richieste di chat (le persone disponibili in chat sono mediamente 30.000).
In ogni momento, e in particolare durante la chat, è possibile fare segnalazioni al moderatore.
E’ disponibile la “black-list” (lista dei profili dai quali non volete essere contatti/e).
2) La seconda modalità di comunicazione è la tradizionale mail.
Se la persona non è online o semplicemente non avete voglia di chattare, cliccate su "invia mail" sempre nella pagina della persona.
Una funzione molto utile è quella che vi permette di segnalare i periodi in cui (magari perché siete in ferie o in viaggio) non sarete al computer, in modo tale da informare chi vi volesse contattare.
Nella vostra pagina avrete ovviamente un link alle vostre mail, che vi avverte se c'è qualcosa di non letto.
Alla vostra email personale arriveranno tutti i messaggi, le richieste di contatto chat e l’indicazione di chi ha visionato il vostro profilo: dopo un certo numero di segnalazioni Meetic vi avverte di aver bloccato l’invio di email per non intasare il vostro indirizzo di posta privato: potrete in ogni caso sapere chi vi ha cercato e chi ha visionato il vostro profilo direttamente dal sito.
SICUREZZA
Meetic garantisce la massima riservatezza e professionalità: le presentazioni personali e le foto (opzionali) sono monitorate dal team di Meetic prima della pubblicazione per verificarne l’appropriatezza e la serietà.
L’obbiettivo del team di Meetic è quello di garantire contatti con utenti reali e motivati, tuttavia non si conosce il processo di funzionamento della sala di controllo.
Cos'è e Come Funziona La Posta Elettronica Certificata (PEC)
La posta elettronica certificata (abbreviata come PEC) è una tipologia particolare di posta elettronica, disciplinata dalla legge italiana, che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale.
Anche il contenuto può essere certificato e firmato elettronicamente oppure criptato garantendo quindi anche autenticazione, integrità dei dati e confidenzialità.
Venne introdotta nel 2011.
OBBLIGHI E VANTAGGI
Professionisti iscritti agli ordini e imprenditori da luglio 2013 daranno l'addio alla carta, anche per le comunicazioni ufficiali.
Entro il 30 giugno 3,3 milioni di imprese individuali dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e comunicarlo al Registro imprese o ai relativi ordini e collegi professionali.
Grazie a questi software di posta col bollino potranno inviare una mail che avrà il valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, con notevoli risparmi di tempo e di denaro.
La posta certificata, infatti, fornisce al processo di trasmissione via web un valore equivalente a quello della notifica a mezzo posta raccomandata in tutti i casi previsti dalla legge, purché anche la casella del destinatario sia di posta certificata.
Chi non si mette in regola nei tempi previsti, rischia di incorrere in sanzioni che vanno da 103 a 1.032 euro, ma che possono essere ridotte di un terzo, se la comunicazione della PEC avviene nei 30 giorni successivi alla scadenza dei termini.
Finora la disciplina era riservata alle società, ma con il decreto legge Sviluppo, entrato in vigore lo scorso ottobre, l’obbligo è stato esteso anche alle attività individuali, di cui solo il 15% risultava in possesso di una mail certificata.
Ma se tra meno di venti giorni la galassia delle imprese e delle libere professioni risulterà completamente digitalizzata sul fronte civile il nostro Paese risulta ancora in forte ritardo.
Ad oggi, nonostante l'attivazione di questo servizio per i cittadini sia gratuito, ma non obbligatorio, al portale PostaCertificat@ del Governo italiano sono arrivate appena 1,6 milioni di richieste.
I cittadini maggiorenni in Italia sono circa trenta volte di più.
Eppure la diffusione di questo strumento informatico potrebbe agevolare il dialogo tra Pa e cittadini, abbattendo i costi alla prima ed evitando ai secondi le code agli uffici. Una qualità ben nota agli amministratori pubblici, ma che evidentemente non è stata colta dagli italiani.
FUNZIONAMENTO
I messaggi di posta certificata vengono spediti tra 2 caselle e quindi Domini(certificati).
Quando il mittente possessore di una casella PEC invia un messaggio ad un altro utente certificato, il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio certificato (punto di accesso) che lo racchiude in una Busta di Trasporto e vi applica una firma elettronica in modo da garantirne provenienza e inalterabilità. Successivamente il messaggio viene indirizzato al gestore PEC destinatario, che verificata la firma, provvede alla consegna al ricevente (punto di consegna).
A questo punto il gestore PEC destinatario invia una Ricevuta di Avvenuta Consegna al mittente, che può quindi essere certo che il suo messaggio è giunto a destinazione.
Durante la trasmissione di un messaggio attraverso 2 caselle PEC vengono emesse altre ricevute che hanno lo scopo di garantire e verificare il corretto funzionamento del sistema e di mantenere sempre la transazione in uno stato consistente.
Nel caso in cui un account PEC invii un messaggio ad un indirizzo di posta elettronica ordinaria, la casella PEC riceverà la Ricevuta di Accettazione ma NON quella di Avvenuta Consegna.
Il destinatario pertanto riceverà la comunicazione ma non verrà inviata al mittente la Ricevuta di Avvenuta consegna.
In questo caso, se il destinatario tenta di rispondere all’e-mail, riceve una notifica di errore (MAILER-DAEMON), salvo la casella PEC mittente non sia configurata in modo tale da ricevere messaggi di posta ordinaria.
Anche il contenuto può essere certificato e firmato elettronicamente oppure criptato garantendo quindi anche autenticazione, integrità dei dati e confidenzialità.
Venne introdotta nel 2011.
OBBLIGHI E VANTAGGI
Professionisti iscritti agli ordini e imprenditori da luglio 2013 daranno l'addio alla carta, anche per le comunicazioni ufficiali.
Entro il 30 giugno 3,3 milioni di imprese individuali dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e comunicarlo al Registro imprese o ai relativi ordini e collegi professionali.
Grazie a questi software di posta col bollino potranno inviare una mail che avrà il valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, con notevoli risparmi di tempo e di denaro.
La posta certificata, infatti, fornisce al processo di trasmissione via web un valore equivalente a quello della notifica a mezzo posta raccomandata in tutti i casi previsti dalla legge, purché anche la casella del destinatario sia di posta certificata.
Chi non si mette in regola nei tempi previsti, rischia di incorrere in sanzioni che vanno da 103 a 1.032 euro, ma che possono essere ridotte di un terzo, se la comunicazione della PEC avviene nei 30 giorni successivi alla scadenza dei termini.
Finora la disciplina era riservata alle società, ma con il decreto legge Sviluppo, entrato in vigore lo scorso ottobre, l’obbligo è stato esteso anche alle attività individuali, di cui solo il 15% risultava in possesso di una mail certificata.
Ma se tra meno di venti giorni la galassia delle imprese e delle libere professioni risulterà completamente digitalizzata sul fronte civile il nostro Paese risulta ancora in forte ritardo.
Ad oggi, nonostante l'attivazione di questo servizio per i cittadini sia gratuito, ma non obbligatorio, al portale PostaCertificat@ del Governo italiano sono arrivate appena 1,6 milioni di richieste.
I cittadini maggiorenni in Italia sono circa trenta volte di più.
Eppure la diffusione di questo strumento informatico potrebbe agevolare il dialogo tra Pa e cittadini, abbattendo i costi alla prima ed evitando ai secondi le code agli uffici. Una qualità ben nota agli amministratori pubblici, ma che evidentemente non è stata colta dagli italiani.
FUNZIONAMENTO
I messaggi di posta certificata vengono spediti tra 2 caselle e quindi Domini(certificati).
Quando il mittente possessore di una casella PEC invia un messaggio ad un altro utente certificato, il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio certificato (punto di accesso) che lo racchiude in una Busta di Trasporto e vi applica una firma elettronica in modo da garantirne provenienza e inalterabilità. Successivamente il messaggio viene indirizzato al gestore PEC destinatario, che verificata la firma, provvede alla consegna al ricevente (punto di consegna).
A questo punto il gestore PEC destinatario invia una Ricevuta di Avvenuta Consegna al mittente, che può quindi essere certo che il suo messaggio è giunto a destinazione.
Durante la trasmissione di un messaggio attraverso 2 caselle PEC vengono emesse altre ricevute che hanno lo scopo di garantire e verificare il corretto funzionamento del sistema e di mantenere sempre la transazione in uno stato consistente.
Nel caso in cui un account PEC invii un messaggio ad un indirizzo di posta elettronica ordinaria, la casella PEC riceverà la Ricevuta di Accettazione ma NON quella di Avvenuta Consegna.
Il destinatario pertanto riceverà la comunicazione ma non verrà inviata al mittente la Ricevuta di Avvenuta consegna.
In questo caso, se il destinatario tenta di rispondere all’e-mail, riceve una notifica di errore (MAILER-DAEMON), salvo la casella PEC mittente non sia configurata in modo tale da ricevere messaggi di posta ordinaria.
martedì 13 agosto 2013
DuckDuckGo: Il Motore Di Ricerca Anonimo
DuckDuckGo è un piccolo motore di ricerca statunitense, mantenuto da una startup della Pennsylvania, conosciuto per il totale rispetto della privacy: è stato fra i primi ad adottare le specifiche del Do Not Track, ovvero non effettua il tracciamento dei visitatori e non condivide le loro informazioni personali. DuckDuckGo ha quasi raddoppiato il volume delle ricerche effettuate passando da 1,9 milioni a 3,5.
Parzialmente tradotto in italiano, DuckDuckGo può essere considerato a metà fra Bing e Google: una grande differenza è che non permette agli organismi come la National Security Agency (NSA) d’intercettare le informazioni dei propri utenti, perché non ne raccoglie.
Sia Microsoft, sia Google sono state citate tra i collaborazionisti mentre DuckDuckGo è da sempre un sinonimo di privacy.
Gabriel Weinberg l’ha auto-finanziato nel 2008 ed è soltanto a partire dal 2011 che il motore ha ricevuto dei capitali da Union Square Ventures.
https://duckduckgo.com/
FUNZIONAMENTO
I risultati di DuckDuckGo nascono da una combinazione di oltre 50 fonti, incluse DuckDuckBot (il proprio crawler), Yahoo! Search BOSS, Wikipedia, Wolfram Alpha, Bing, Yandex, Blekko ed altri.
Utilizza anche dati da siti di crowdsourcing, come Wikipedia, per completare il riquadro "Zero-click Info", una casella in cima ai risultati che mostra brevemente una risposta diretta o vari termini correlati alla ricerca.
DuckDuckGo si definisce come un motore di ricerca che mette in primo piano la privacy e per farlo non memorizza alcun indirizzo IP, non registra informazioni sull'utente, usa i cookie solo quando strettamente necessario (per le impostazioni), libera l'utente dal tracciamento.
Weinberg dichiara che "DuckDuckGo non colleziona o condivide informazioni personali.
Una delle caratteristiche peculiari di DuckDuckGo è la possibilità di usare i comandi "!Bang", che consentono all'utente di reindirizzare la propria ricerca su un sito specifico direttamente da DuckDuckGo.
NODI TOR
Nell'agosto 2010 DuckDuckGo ha introdotto un indirizzo nascosto con un nodo di uscita per la ricerca anonima attraverso Tor.
Questo consente di restare anonimi smistando il traffico attraverso una serie di relay criptati.
Weinberg ha dichiarato: "Credo che questo si addica perfettamente alla nostra politica sulla privacy. Usando Tor e DDG, ora puoi rimanere anonimo in modo end-to-end nelle tue ricerche.
E se decidi di usare la nostra homepage criptata, sarai crittografato ugualmente end-to-end".
Altro motore di ricerca anonimo: Ixquick
Parzialmente tradotto in italiano, DuckDuckGo può essere considerato a metà fra Bing e Google: una grande differenza è che non permette agli organismi come la National Security Agency (NSA) d’intercettare le informazioni dei propri utenti, perché non ne raccoglie.
Sia Microsoft, sia Google sono state citate tra i collaborazionisti mentre DuckDuckGo è da sempre un sinonimo di privacy.
Gabriel Weinberg l’ha auto-finanziato nel 2008 ed è soltanto a partire dal 2011 che il motore ha ricevuto dei capitali da Union Square Ventures.
https://duckduckgo.com/
FUNZIONAMENTO
I risultati di DuckDuckGo nascono da una combinazione di oltre 50 fonti, incluse DuckDuckBot (il proprio crawler), Yahoo! Search BOSS, Wikipedia, Wolfram Alpha, Bing, Yandex, Blekko ed altri.
Utilizza anche dati da siti di crowdsourcing, come Wikipedia, per completare il riquadro "Zero-click Info", una casella in cima ai risultati che mostra brevemente una risposta diretta o vari termini correlati alla ricerca.
DuckDuckGo si definisce come un motore di ricerca che mette in primo piano la privacy e per farlo non memorizza alcun indirizzo IP, non registra informazioni sull'utente, usa i cookie solo quando strettamente necessario (per le impostazioni), libera l'utente dal tracciamento.
Weinberg dichiara che "DuckDuckGo non colleziona o condivide informazioni personali.
Una delle caratteristiche peculiari di DuckDuckGo è la possibilità di usare i comandi "!Bang", che consentono all'utente di reindirizzare la propria ricerca su un sito specifico direttamente da DuckDuckGo.
NODI TOR
Nell'agosto 2010 DuckDuckGo ha introdotto un indirizzo nascosto con un nodo di uscita per la ricerca anonima attraverso Tor.
Questo consente di restare anonimi smistando il traffico attraverso una serie di relay criptati.
Weinberg ha dichiarato: "Credo che questo si addica perfettamente alla nostra politica sulla privacy. Usando Tor e DDG, ora puoi rimanere anonimo in modo end-to-end nelle tue ricerche.
E se decidi di usare la nostra homepage criptata, sarai crittografato ugualmente end-to-end".
Altro motore di ricerca anonimo: Ixquick
Come Rimuovere Tutte Le Toolbar (Junk Removal Tool)
Non avete installato nessuna toolbar ma il vostro browser ne è pieno?
Generalmente esse vengono installate insieme ad altri software rendendo spesso la navigazione faticosa.
In altri casi invece, l’installazione delle toolbar avviene in modo più particolare e ce se se accorge solo scegliendo la procedura per l’installazione personalizzata.
Le toolbar, infestano in pratica la maggior parte dei browser di navigazione installati nei computer, rendendo le barre degli strumenti del browser sempre più piene e grandi, divenendo una delle piaghe più frequenti per i possessori di un PC.
Oltre a ridurre lo spazio per la visualizzazione delle pagine web, questi elementi provocano con il passare del tempo, anche dei forti rallentamenti con l’apertura e l’utilizzo del browser.
A volte, le toolbar agiscono anche come dei veri e propri virus, modificando l’homepage ed il motore di ricerca predefinito, mostrando numerosi popup per la pubblicità e modificando la navigazione dell’utente.
RIMOZIONE DELLE TOOLBAR
Visto che la disinstallazione di queste toolbar non è un’operazione proprio semplice, in quanto spesso sono allacciate a plugin e software, per facilitare l’operazione utilizzeremo un software specifico per questi casi, che si chiama Junk Removal Tool, un piccolo programma molto utile, che può liberare in pochi minuti il vostro PC, da tutte le toolbar indesiderate installate per errore.
Junk Removal Tool è un software gratuito, utilizzato per la rimozione delle toolbar dal PC.
In pochi secondi, il software è in grado di riconoscere numerosi toolbar, tra le quali:
Ask Toolbar
Babylon
Browser Manager
Claro / iSearch
Conduit
Coupon Printer for Windows
Crossrider
Facemoods / Funmoods
iLivid
IncrediBar
MyWebSearch
Searchqu
Web Assistant
Il programma è in grado di rimuovere tutte le tracce installate da questo tipo di toolbar, nelle cartelle, nei file, nel registro, etc.
Il software ripristinerà anche le impostazioni di default di Internet Explorer e Mozilla Firefox.
Una volta installato il programma, avviatelo e JRT inizierà ad effettuare la ricerca delle toolbar installate nel PC.
Ultimata la procedura, verrà salvato in automatico un file log sul desktop, con tutti i dettagli della pulizia e degli elementi che sono stati rimossi.
http://www.downloadcrew.com/article/30076-junkware_removal_tool
Generalmente esse vengono installate insieme ad altri software rendendo spesso la navigazione faticosa.
In altri casi invece, l’installazione delle toolbar avviene in modo più particolare e ce se se accorge solo scegliendo la procedura per l’installazione personalizzata.
Le toolbar, infestano in pratica la maggior parte dei browser di navigazione installati nei computer, rendendo le barre degli strumenti del browser sempre più piene e grandi, divenendo una delle piaghe più frequenti per i possessori di un PC.
Oltre a ridurre lo spazio per la visualizzazione delle pagine web, questi elementi provocano con il passare del tempo, anche dei forti rallentamenti con l’apertura e l’utilizzo del browser.
A volte, le toolbar agiscono anche come dei veri e propri virus, modificando l’homepage ed il motore di ricerca predefinito, mostrando numerosi popup per la pubblicità e modificando la navigazione dell’utente.
RIMOZIONE DELLE TOOLBAR
Visto che la disinstallazione di queste toolbar non è un’operazione proprio semplice, in quanto spesso sono allacciate a plugin e software, per facilitare l’operazione utilizzeremo un software specifico per questi casi, che si chiama Junk Removal Tool, un piccolo programma molto utile, che può liberare in pochi minuti il vostro PC, da tutte le toolbar indesiderate installate per errore.
Junk Removal Tool è un software gratuito, utilizzato per la rimozione delle toolbar dal PC.
In pochi secondi, il software è in grado di riconoscere numerosi toolbar, tra le quali:
Ask Toolbar
Babylon
Browser Manager
Claro / iSearch
Conduit
Coupon Printer for Windows
Crossrider
Facemoods / Funmoods
iLivid
IncrediBar
MyWebSearch
Searchqu
Web Assistant
Il programma è in grado di rimuovere tutte le tracce installate da questo tipo di toolbar, nelle cartelle, nei file, nel registro, etc.
Il software ripristinerà anche le impostazioni di default di Internet Explorer e Mozilla Firefox.
Una volta installato il programma, avviatelo e JRT inizierà ad effettuare la ricerca delle toolbar installate nel PC.
Ultimata la procedura, verrà salvato in automatico un file log sul desktop, con tutti i dettagli della pulizia e degli elementi che sono stati rimossi.
http://www.downloadcrew.com/article/30076-junkware_removal_tool
Comprare Smartphone e PC A Basso Costo (Migliori Links)
Migliori siti per acquistare Smartphone, PC, Tablet, Cellulari, Caricabatteria, a bassissimo costo.
Ovviamente vanno sempre controllati i feedback degli utenti e a quando risalgono.
Un sito affidabile oggi, non è detto che lo sia anche tra 4 mesi.
www.aliexpress.com
priceangels.com
www.dx.com
www.madeinchina.com
www.miniinthebox.com/it
www.myefox.it/
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Il Ritorno Di Napster: Da Illegale A Servizio A Pagamento
A volte ritornano.
È il caso di Napster che ritorna ed apre i battenti in 14 Paesi europei con un servizio a pagamento di musica in streaming.
Rispetto al Napster che rivoluzionò la musica digitale tra il 1999 e il 2001 molto è cambiato, l’industria della musica ha rimesso in riga il servizio originariamente sviluppato da Shawn Fanning e Sean Parker: ora le canzoni sono offerte in modo assolutamente legale e supportato dalle major stesse.
Come si può notare lo stile del logo è rimasto lo stesso, anche se son cambiati i colori.
La Roxio comprò società e diritti nel 2003, nel 2010 Allen della Best Buy Company divenne general manager.
Infine la compagnia fu acquistata dalla Rhapsody nel 2011.
OFFERTA E DISPOSITIVI
Il servizio offre circa 20 milioni di canzoni per un abbonamento da 10 euro al mese.
I dispositivi tramite cui si può accedere al servizio sono, oltre ai pc e ai laptop, smartphone e tablet Apple e Android, i sistemi di home-entertainment che supportano l’app e per chi possiede una Bmw comprata di fresco, anche l’impianto stereo in auto.
La qualità dei file è di 256kbps ed è possibile scaricare una playlist per poi ascoltarla quando non si è connessi a Internet.
Il primo mese è gratuito.
DOVE è ATTIVO IL SERVIZIO?
I quattordici Paesi europei si aggiungono ai tre (Usa, Regno Unito e Germania) in cui il servizio era già attivo dal 2011 e dove gli abbonamenti sottoscritti hanno da poco superato il milione.
Il ritardo con cui il nuovo Napster è sbarcato negli altri Paesi europei è dovuto alla frammentazione del mercato.
Questa volta però oltre ai problemi di sottoscrivere accordi con case discografiche e società che tutelano i diritti degli autori di ogni Paese, quelli di Rhapsody, la società che ha acquisito quel che restava di Napster nel 2011, hanno voluto nazionalizzare il più possibile il servizio, il che ha richiesto tempo supplementare.
CONCORRENTI
Le previsioni degli analisti sul mercato di musica online dicono che l’Europa è un mercato in crescita.
Le prospettive sono quindi buone ma Napster se la dovrà vedere con due realtà che in Europa hanno fondato il proprio business, come Spotify e i francesi di Deezer, oltre che con gli imminenti servizi di Google (che è stato attivato solo negli Usa per il momento).
La vastità dei cataloghi è analoga, le offerte di prezzo – quelle note, Apple non avendo ancora anunciato il servizio non l’ha nemmeno prezzato – sono molto simili. La differenza potrebbe farla proprio la caratterizzazione per i singoli mercati nazionali.
O almeno è quello che si augurano in Rhapsody.
http://it.napster.com/
Altri Articoli:
Link Musica On Demand(Siti Migliori)
Come Funziona Spotify
Cos'è Google Music Beta
Cos'è Google Play Music Unlimited
Come Bloccare Utenti Su Ask.fm
Come saprete è possibile bloccare utenti su Ask.fm per evitare che vi facciano domande scomode o comunque che non gradite.
O ancora per evitare fenomeni di bullismo virtuale.
BLOCCARE UN UTENTE
Per far ciò è semplicissimo: basta che andate sul profilo della persona ed in fondo alla pagina schiacciare su "Blocca Nickname".
Vi si aprirà una nuova schermata in cui dovrete inserire il motivo del blocco.
Una volta bloccato l'utente, egli non riuscirà più a farvi domande, regali o a mettere "mi piace" ai vostri contenuti.
Gli utenti bloccati comunque riusciranno a visualizzare il vostro profilo e quello che pubblicate.
ANONIMI?
Inizialmente non era possibile bloccare un anonimo in particolare, tutto al più si poteva impedire che vi facessero domande anonime.
Ma questa funzione ovviamente vale per tutti non solo per il tizio che vi crea problemi.
Per far ciò andate ad Impostazioni/Privacy
Da qualche tempo invece è possibile bloccare anche un particolare anonimo(bloccando appunto la domanda che vi arriva), la particolarità è che fatto ciò non vi comparirà nella Blacklist e quindi sarà pressocchè impossibile per lui ricontattarvi(usando il suo vecchio account).
SBLOCCARE GLI UTENTI
Se invece, per qualche motivo, intendete sbloccare un utente che avete bloccate in passato, basta andare su Impostazioni/Privacy/Visualizza Blacklist.
Vi consiglio anche questi articoli:
Avere Regali Gratis Ed Illimitati Su Ask
E' Possibile Scoprire I Propri Followers Su Ask?
Codice Anonimo Ask.fm
Cancellare Account Ask
Bloccare Utenti Ask
Come Sbloccare Gli Anonimi Su Ask.fm
Hannah Smith Suicidio(Ask)
Scoprire Gli Anonimi Di Ask
Anonimo Ask(3 Giugno 2013)
Come Funziona Ask
Ricercare Su Ask
Come Diventare Popolari Su Ask(Guida)
Pubblicizzare Il Vostro Profilo Ask
Attività Ask(Risposte e Domande)
Scaricare Video Da Ask(Getflv)
Ask Per Android(Applicazione)
Collegare Ask a Facebook e Twitter
Scollegare Ask Da Facebook
O ancora per evitare fenomeni di bullismo virtuale.
BLOCCARE UN UTENTE
Per far ciò è semplicissimo: basta che andate sul profilo della persona ed in fondo alla pagina schiacciare su "Blocca Nickname".
Vi si aprirà una nuova schermata in cui dovrete inserire il motivo del blocco.
Una volta bloccato l'utente, egli non riuscirà più a farvi domande, regali o a mettere "mi piace" ai vostri contenuti.
Gli utenti bloccati comunque riusciranno a visualizzare il vostro profilo e quello che pubblicate.
ANONIMI?
Inizialmente non era possibile bloccare un anonimo in particolare, tutto al più si poteva impedire che vi facessero domande anonime.
Ma questa funzione ovviamente vale per tutti non solo per il tizio che vi crea problemi.
Per far ciò andate ad Impostazioni/Privacy
Da qualche tempo invece è possibile bloccare anche un particolare anonimo(bloccando appunto la domanda che vi arriva), la particolarità è che fatto ciò non vi comparirà nella Blacklist e quindi sarà pressocchè impossibile per lui ricontattarvi(usando il suo vecchio account).
SBLOCCARE GLI UTENTI
Se invece, per qualche motivo, intendete sbloccare un utente che avete bloccate in passato, basta andare su Impostazioni/Privacy/Visualizza Blacklist.
Vi consiglio anche questi articoli:
Avere Regali Gratis Ed Illimitati Su Ask
E' Possibile Scoprire I Propri Followers Su Ask?
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Hannah Smith Suicidio(Ask)
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Anonimo Ask(3 Giugno 2013)
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Ricercare Su Ask
Come Diventare Popolari Su Ask(Guida)
Pubblicizzare Il Vostro Profilo Ask
Attività Ask(Risposte e Domande)
Scaricare Video Da Ask(Getflv)
Ask Per Android(Applicazione)
Collegare Ask a Facebook e Twitter
Scollegare Ask Da Facebook
domenica 11 agosto 2013
Il Fondatore Di Amazon Compra Il Washington Post
Jeff Bezos, dopo il successo ottenuto con Amazon, che gli ha consentito di diventare uno degli uomini più ricchi al mondo con una ricchezza stimata in 28 miliardi di dollari, acquista il Washington Post, sborsando 250 milioni di dollari, l'1% della sua ricchezza personale.
E diventa il secondo miliardario in meno di una settimana ad acquistare un grande quotidiano americano. Nei giorni scorsi, infatti, John Henry, il proprietario dei Red Sox, ha acquistato il Boston Globe.
Due operazioni in pochi giorni che potrebbero cambiare e ridisegnare il panorama dei maggiori quotidiani americani, perchè si va ad aggiungere alle trattative di Tribune per la vendita del Chicago Tribune e del Los Angeles Times.
Bezos ha mostrato interesse per i media già nei mesi scorsi, quando ha investito 5 milioni di dollari in Business Insider.
E diventa il secondo miliardario in meno di una settimana ad acquistare un grande quotidiano americano. Nei giorni scorsi, infatti, John Henry, il proprietario dei Red Sox, ha acquistato il Boston Globe.
Due operazioni in pochi giorni che potrebbero cambiare e ridisegnare il panorama dei maggiori quotidiani americani, perchè si va ad aggiungere alle trattative di Tribune per la vendita del Chicago Tribune e del Los Angeles Times.
Bezos ha mostrato interesse per i media già nei mesi scorsi, quando ha investito 5 milioni di dollari in Business Insider.
venerdì 9 agosto 2013
Il Social Network Dei Suicidi: Hannah Smith (Ask.fm)
Una ragazza di 14 anni, Hannah Smith, si è uccisa dopo aver subito diversi insulti verbali da parte di altri utenti sul sito Ask.fm, che permette di scambiarsi messaggi mantenendo l'anonimato.
Ora suo padre, Dave Smith, chiede che questo social network venga chiuso: «Quanti teenager si devono uccidere a causa degli abusi online prima che si faccia qualcosa?».
GLI INSULTI
Hannah, di Lutterworth, nel Leicestershire, Inghilterra centrale, era diventata oggetto dei peggiori insulti sul sito, qualcuno era arrivato a dire: «Se muori nessuno se ne accorgerà».
E lei lo ha preso alla lettera, impiccandosi.
La sua vicenda non è l'unica che in questi giorni ha scatenato un forte dibattito sull'uso di internet nel Regno.
La deputata Stella Creasy sta continuando a ricevere minacce per aver sostenuto la campagna online per avere la scrittrice Jane Austen sulle banconote da 10 sterline. U
n anonimo le ha addirittura inviato un'immagine in cui viene ritratto con una maschera e un coltello, una chiara minaccia di omicidio.
RICHIESTA LA CHIUSURA DI ASK.FM DA PARTE DELLA FAMIGLIA
La famiglia di Hannah Smith ha chiesto ad Amazon di chiudere Ask.fm, il social network che, secondo l’accusa che gli viene rivolta, “aiuta” il cyberbullismo.
Infatti Ask appartiene ad Amazon.
Amazon, a quanto pare, aveva già ricevuto in passato delle segnalazioni sui contenuti “ambigui” del sito.
Un consulente di una società che si occupa della sicurezza su internet già a maggio aveva segnalato ad Amazon “59 mila commenti potenzialmente pericolosi“.
Messaggi che vanno dal violento al pornografico, tanto che è stato chiesto di inserire Ask nella lista di siti “riservati agli adulti”.
CONCLUSIONI
Una cosa davvero stupida, a mio modo di vedere.
Si può arrivare a tanto per degli insulti ?
Per degli insulti fatti da chi magari non ti conosce nemmeno?
Cosa ne pensate voi?
Vi consiglio anche questi articoli:
Cancellare Account Ask
Bloccare Utenti Ask
Scoprire Gli Anonimi Di Ask
Anonimo Ask(3 Giugno 2013)
Come Funziona Ask
Ricercare Su Ask
Come Diventare Popolari Su Ask(Guida)
Pubblicizzare Il Vostro Profilo Ask
Attività Ask(Risposte e Domande)
Scaricare Video Da Ask(Getflv)
Ask Per Android(Applicazione)
Collegare Ask a Facebook e Twitter
Scollegare Ask Da Facebook
Ora suo padre, Dave Smith, chiede che questo social network venga chiuso: «Quanti teenager si devono uccidere a causa degli abusi online prima che si faccia qualcosa?».
GLI INSULTI
Hannah, di Lutterworth, nel Leicestershire, Inghilterra centrale, era diventata oggetto dei peggiori insulti sul sito, qualcuno era arrivato a dire: «Se muori nessuno se ne accorgerà».
E lei lo ha preso alla lettera, impiccandosi.
La sua vicenda non è l'unica che in questi giorni ha scatenato un forte dibattito sull'uso di internet nel Regno.
La deputata Stella Creasy sta continuando a ricevere minacce per aver sostenuto la campagna online per avere la scrittrice Jane Austen sulle banconote da 10 sterline. U
n anonimo le ha addirittura inviato un'immagine in cui viene ritratto con una maschera e un coltello, una chiara minaccia di omicidio.
RICHIESTA LA CHIUSURA DI ASK.FM DA PARTE DELLA FAMIGLIA
La famiglia di Hannah Smith ha chiesto ad Amazon di chiudere Ask.fm, il social network che, secondo l’accusa che gli viene rivolta, “aiuta” il cyberbullismo.
Infatti Ask appartiene ad Amazon.
Amazon, a quanto pare, aveva già ricevuto in passato delle segnalazioni sui contenuti “ambigui” del sito.
Un consulente di una società che si occupa della sicurezza su internet già a maggio aveva segnalato ad Amazon “59 mila commenti potenzialmente pericolosi“.
Messaggi che vanno dal violento al pornografico, tanto che è stato chiesto di inserire Ask nella lista di siti “riservati agli adulti”.
CONCLUSIONI
Una cosa davvero stupida, a mio modo di vedere.
Si può arrivare a tanto per degli insulti ?
Per degli insulti fatti da chi magari non ti conosce nemmeno?
Cosa ne pensate voi?
Vi consiglio anche questi articoli:
Cancellare Account Ask
Bloccare Utenti Ask
Scoprire Gli Anonimi Di Ask
Anonimo Ask(3 Giugno 2013)
Come Funziona Ask
Ricercare Su Ask
Come Diventare Popolari Su Ask(Guida)
Pubblicizzare Il Vostro Profilo Ask
Attività Ask(Risposte e Domande)
Scaricare Video Da Ask(Getflv)
Ask Per Android(Applicazione)
Collegare Ask a Facebook e Twitter
Scollegare Ask Da Facebook