mercoledì 7 novembre 2018

Spionaggio Politico Sul Deep Web: I Dati Di 62 Milioni Di Elettori In Vendita

La ClearSky Cyber ​​Security (società di sicurezza informatica israeliana) ha trovato un set di dati su Dream Market contenente informazioni dettagliate su circa 62 milioni di elettori americani provenienti da 17 stati (il totale è di 111 milioni di elettori).
I dettagli degli elettori includono informazioni come nome e cognome, data di nascita, sesso, numero di telefono, indirizzo di casa ed altri dettagli quali partito politico.
A quanto si legge pare che il costo sia solo di 10,39 dollari (da pagare in Bitcoin).
Secondo il CEO di ClearSky Boaz Dolev, la società ha scoperto i database sulle Darknet due settimane fa.

Dolev in un'intervista rilasciata su Haaretz : "Come parte del nostro monitoraggio, controlliamo i mercati in cui i pirati informatici cercano di commercializzare il loro materiale illecito, ed è così che abbiamo trovato il pool di dati sugli elettori americani prima del giorno delle elezioni. I dati sono abbastanza aggiornati, alcuni sono stati aggiornati nel 2017 e altri nel 2015"

Secondo l'esperto di cibersicurezza, i responsabili della protezione della privacy dei cittadini, negli Stati Uniti e in altri paesi, dovrebbero proteggere meglio queste informazioni perchè possono essere utilizzate non solo dai politici che possono influenzare i potenziali elettori, ma anche da entità oscure o ostili, ecco perché è necessaria una difesa di più alto livello, così come le azioni da parte delle forze dell'ordine.
La scorsa settimana, un gruppo di esperti statunitensi ha affermato che da Washington avrebbero intrapreso attacchi cibernetici contro la Russia se fossero state trovate prove di interferenze nelle elezioni americane. La Russia ha negato tutte le precedenti dichiarazioni statunitensi di ingerenza nelle elezioni americane del 2016, evidenziando una totale mancanza di prove.
Venerdì il Dipartimento della Sicurezza Nazionale ha però riferito di non aver rilevato alcun tentativo da parte degli Stati esteri di penetrare nelle infrastrutture elettorali statunitensi prima delle elezioni del 2018.

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