martedì 28 marzo 2023

Alcune Strategie Di Investimento a Lungo Temine: DCA, VA, Uptrend e Downtrend

In questo articolo, introdurrò alcuni metodi di investimento. Non il semplice "piano di accumulo" ("Dollar Cost Averaging") ma alcune sue variazioni. In generale ricordo che il Dollar Cost Averaging (o detto in italiano PAC), prevede l'investimento di una somma costante nel tempo. Ricordo che il concetto di investimento a lungo termine è molto diverso dal Trading. Trading puoi farlo su qualsiasi asset e prevede lo studio di grafici (in cui settare stop loss, take profit, etc).
In generale non esiste il momento giusto per comprare, così come eventuali bottom non sono prevedibili. Entrare con il 100% del capitale in un livello di prezzo non è una grande idea. Sicuramente se un asset (ad esempio BTC o ETH) si trovano in un drawdown dai massimi del 75/80% i rischi di fare 1 o pochi acquisti sono minori rispetto a comprare in Bull Market. Un asset, nel tempo, non è detto che torni in ATH (soprattutto se si parla di altcoin) tuttavia se si investe in BTC o ETH ciò è molto probabile che accada (in quanto se si crede in questo settore è presumibile che nel tempo, entrino nuovi capitali di grossi investitori che appunto vadano su queste due cripto che sono quelle meno rischiose e meno volatili. Allo stesso modo i rialzi di ETH sono dettati anche dall'utilizzo della sua DeFi, in quanto viene utilizzato per pagare le gas fee quindi al crescere della sua DeFi è presumibile che ETH cresca di valore diventando anche deflazionario a causa dei burn di una parte degli utili generati dalle gas fee).

Ancor prima di decidere quale strategia "long term" usare, la prima cosa da fare è decidere:
- Budget ed importo che sono disposto ad investire in 1 mese
- Suddivisione del proprio portfolio: ad esempio 60% cash, 40% crypto
- Scelta dell'asset o degli asset con cui investire (maggiore è la market cap, minore sono volatilità e rischi)
- Abbassamento del "prezzo medio di carico" (il prezzo di acquisto deve essere il più basso possibile)
- Ottimizzazione (massimo rendimento)
- Totale anni di investimento


ALTRI CONSIGLI PRIMA DI INIZIARE
-Scegliere una diversificazione del proprio portfolio distinguendo: tra basso rischio, medio ed alto con varie % (in base alla propensione al rischio)
-Se hai dubbi, allarga la finestra (grafico settimanale, mensile)
-Se tu sei confidente con il tuo investimento una diminuzione di prezzo è un'opportunità, non una tragedia
-I trend non durano per sempre, i fondamentali si (utenti attivi, TVL di una chain, fees, transazioni, utili, P/F Ratio, P/S Ratio, etc)
-Disciplina è la qualità migliore: pazienza, scegliere una strategia e portarla avanti, studiare fondamentali, seguire movimenti delle whales, osservare i social trends, avere stablecoins pronte per nuove entrare se la strategia lo richiede
-Non tutte le cripto/token sono buoni investimenti. Oltre a dipendere dalla tokenomics (utilità del token ed inflazione), per la gran parte delle altcoins va tenuto conto che il vecchio ATH probabilmente non verrà più raggiunto, a causa magari dell'inflazione del token negli anni e di bagholders (gente rimasta in perdita che non vede l'ora di scaricare le proprio dotazioni su certi livelli di prezzo



PRIMO METODO: DOLLAR COST AVERAGING
Setto un budget ad esempio $5000 totali, scelgo l'asset (100% se è solo uno) e quanto sono disposto ad investire al mese. Se decido per $500, farò ad esempio 10 ingressi: 1 al mese. Dicevo appunto del classico Dollar Cost Averaging che prevede una strategia di questo tipo:

1) Primo mese investo: $500

2) Secondo mese: $500

3) Terzo mese: $500

4) ...

Questo è sicuramente un buon metodo ma non ottimizza i rendimenti. Duole anche ricordare che tutti i piani di accumulo hanno un senso se spalmati in almeno 4/5 anni (nell'esempio di sopra potrei decidere di investire solo $250 ogni 2 mesi, affinchè possa diluire in più anni gli acquisti). Non ha senso mediare il prezzo di carico in 8 o 10 mesi.


SECONDO METODO: VALUE AVERAGING
Devo scegliere anche qui l'investimento mensile: supponiamo $500. Inizio il primo mese con $500 ma nel mese successivo? Ogni mese devo ritrovarmi con $500 in più: 500, 1000, 1500, 2000, etc Ipotizziamo che dopo il primo mese la crypto su cui sto investendo abbia reso 2x (100% dell'investimento) NON investirò altro perché sono già a $ 1000. E se fa 3x? Avrò $1500 quindi non investirò e vendo $500. Il concetto è sul controvalore in dollari: se questo deve aumentare di 500 al mese, il mese 2 dovrò avere 1000, poi il 3 dovrò avere 1500 e così via. Allo stesso modo se l'asset, nel mese corrente ha reso -50%, avrò solo $250 e quindi dovrò investire $750 (chiaramente voi inizialmente avete settato un budget massimo quindi questa strategia va attuata non sforando le somme che vi siete prefissati di investire).

1) Primo mese: $ 500

2) Secondo mese: controllo la volatilità del mio asset. Devo avere $ 1000 (comprerò, venderò o non investirò a seconda del totale che ho)

3) Terzo mese: come sopra. Devo avere $ 1500 quindi compro, vendo o non investo.


TERZO METODO: DOLLAR COST AVERAGING IN DOWNTREND
Il classico Dollar Cost Averaging: scelgo un asset e investo ogni mese dove devo trovarmi dopo ogni mese: $500, $1000, $1500, etc ma con delle differenze.

1) Trend ribassista: fermo gli acquisti. Metto da parte $500 nel mese, poi altri $500 nel mese successivo e così via fino alla fine del trend ribassista.

2) Trend rialzista: quando il trend ribassista finisce, compro tutto insieme (se ho saltato quattro mesi, comprerò $500 + $500 + $500 + $500 = $2000 ).


QUARTO METODO: MOLTIPLICATORE DI LIQUIDITÀ
Simile al terzo metodo: compro solo quando vedo l'interruzione del trend ribassista. Tuttavia, per ogni mese di trend ribassista aumenterò di una certa % sui futuri acquisti. Supponiamo un trend ribassista di quattro mesi con seguente pausa.

A trend invertito, comprerò: ($500) + ($500 + 2%) + ($500 + 4%) + ($500 + 6%).


QUINTO METODO: AUMENTO DEL DOLLAR COST AVERAGING NEI RIBASSI (LOW)
Posso aumentare o diminuire le somme investite rispettivamente nei trend ribassisti o rialzisti.
1) Uptrend: per ogni mese di trend rialzista posso diminuire l'importo investito. Primo mese: $500; secondo mese: (500$ -2%); terzo mese (500$ -4%); quarto mese (500$ -8%), etc

2) Downtrend: primo mese (500$); secondo mese ($500 + 2%); terzo mese ($500 + 4%), quarto mese ($500 + 8%), etc


MA COME FACCIO A MONITORARE IL TREND?

1) Incrocio dell'EMA (20/50 D). Se 20>50 -> Trend rialzista; If 20 <50 -> Downtrend

2) Prezzo> EMA (10 M) -> Uptrend; Prezzo <EMA (10M) -> Downtrend

3) Heikin Ashi M (queste sono candele senza gap. Controllo solo le candele: se sono verdi -> trend rialzista, se sono rosse -> trend ribassista)

4) Studio di patterns che possano indicarmi un'eventuale Top/Bottom (non esistono certezze, sono proprie analisi appunto)


GESTIONE DEL PORTFOLIO
Quando il mio piano di risparmio termina, posso riequilibrare il mio portafoglio. Abbiamo ipotizzato: 60% in cash e 40% in criptovalute. Se le criptovalute sono il 25%, comprerò il 15% mancante (esempio). Se è il 50%, venderò il 10%. Il mio valore in criptovalute deve essere il 40% del mio balance totale. Nel reparto cash posso distinguere tra liquidità (contanti) e stablecoin (un'esposizione a stablecoin prevede qualche rischio in più rispetto a detenere contanti o a tenere gli stessi in banca. Il rischio principale è l'eventuale depeg della stablecoin).

sabato 18 marzo 2023

Qual è La Differenza Tra Web1, Web2 e Web3?

Ti sei mai chiesto qual è il significato di Web3? Qual è la differenza tra Web1, Web2 e Web3? In questo articolo proverò a spiegartelo. Ovviamente vorrei sottolineare che si tratta di una convenzione e non di limiti definiti, soprattutto se si prova a fare una classificazione anche dal punto di vista cronologico.


WEB1 (ANNI 90)
Il Web1 nasce negli anni 90 ed arriva sino agli anni 2000: sostanzialmente è il web primordiale. Tu ricorderai la nascita dei primi motori di ricerca (Yahoo, Google, Libero, Lycos, etc), i primi (scarni) siti web, la diffusione dei primi audio musicali (Midi), dei primi (timidi) servizi di streaming audio, gif, jpeg. La caratteristica fondamentale è l'unidirezionalità delle informazioni e sicuramente la lentezza delle connessioni. Tu sicuramente avrai navigato con il 56k. In seguito è arrivata l'ISDN (128k), infine ADSL e fibre ottiche. Per approfondire: Com'era Internet Negli Anni 90?



WEB2 (NUOVO MILLENNIO)
Il Web2 può essere fatto partire con la nascita dei primi forum, blog, social, servizi musicali tipo Deezer, Spotify, etc Esso ha permetto l'interazione tra utenti e la condivisione di contenuti (Youtube, Facebook, Twitter, Wikipedia, etc). Contenuti creati dagli utenti online grazie ad incentivi economici (tu pensa a Google Adsense ad esempio). Tuttavia ci troviamo in un sistema quasi monopolistico. Google decide quanto (e se) pagarti. Se tu pubblichi video su Youtube, sarà Google a decidere se vanno bene o meno (e quanto pagarti).  Lo stesso discorso vale per gli artisti ed anche su altre piattaforme (che sia Netflix, Deezer, Spotify, etc). Questa si chiama "centralizzazione". Loro collezionano i tuoi dati, i tuoi interessi, i tuoi contenuti e ti pagano una percentuale. Altro problema è la censura e su questo puoi farci poco.


WEB3 (ANNI RECENTI E FUTURO)
La sostanziale differenza è la mancanza di intermediari, nel protocollo si possono gestire: asset, dati, diritto di voto, payment, AI ed identity (domini, avatar, etc). Il Web3 è open source ed è basato sulla proprietà dei propri asset (dati). Tutto ciò che crei è tuo. Questo è reso possibile da:
-infrastruttura decentralizzata 
-smart contract open source che eseguono sempre il codice, senza possibilità di appello
-digital asset (real estate, metaverse, virtual assets, digital currency, avatar, gaming, etc)
Il concetto dell'identità è molto importante: idea di avere delle chiavi privati e pubbliche per un'unica identità che ti permette di eseguire il login su qualsiasi sito. Un po' quello che sta provando a fare UnstoppableDomains. Un sostituito delle canoniche mail potrebbe essere Ethermail in quanto sono private ed anonime. Si possono citare anche altri esempi come i browser Brave, il motore di ricerca Presearch o il social Torum. Un eventuale sostituito di Twitch potrebbe essere ThetaTV che premia streamer e visualizzatori di contenuti con emote, badge, NFT e token (puoi approfondire qui: ThetaTV Sostituirà Twitch? Nodi, Theta, Tfuel, Coins ).Anche il fantacalcio sta andando su un'altra dimensione con Sorare. Senza considerare che un giorno si spera venga adottato Bitcoin come mezzo di pagamento globale.

lunedì 13 marzo 2023

I Computer Quantistici Saranno Pericolosi Per Cripto e Banche? Curve Ellittiche

I computer quantistici, a causa della loro architettura e potenzialità, sono in grado di "rompere" la crittografia moderna (chiave pubblica/privata). Va sottolineato però che ad oggi sono ancora molto limitati nelle loro funzionalità (e super costosi per quel poco che riescono a fare). I computer quantistici possono potenzialmente attaccare sistemi bancari, criptovalute e in particolare le curve ellittiche utilizzando un algoritmo chiamato "algoritmo di Shor". Questo algoritmo può essere utilizzato per fattorizzare i numeri primi, che è un passaggio chiave in molti algoritmi di crittografia utilizzati per proteggere i dati, come l'RSA. Le curve ellittiche sono utilizzate in criptovalute come Bitcoin, Ethereum, etc per generare le chiavi private e pubbliche usate per crittografare e decrittografare le transazioni. Se un computer quantistico abbastanza potente fosse in grado di attaccare le curve ellittiche, potrebbe decifrare le chiavi private e compromettere la sicurezza. 


CURVE ELLITTICHE SU BITCOIN
Ad esempio Bitcoin utilizza secp256k1 che è una curva ellittica. La crittografia usata da Bitcoin è a chiave pubblica e privata (SHA 256). Il SHA 256 prende dei dati in input e produce output di 256 per creare hash dei blocchi di transazioni ed è usato anche per l'integrità del blocco ed appunto per la generazione di chiavi private e pubbliche. 
Il processo di generazione delle chiavi in Bitcoin è il seguente:

1) Viene scelta una curva ellittica appropriata (secp256k1), definita su un campo di numeri primi di 256 bit

2) Viene scelto un numero casuale ("seed") come chiave privata, che viene mantenuto segreto dal proprietario della chiave

3) La chiave pubblica corrispondente viene calcolata moltiplicando la curva ellittica per il seed. Questo calcolo è eseguito in modo tale che solo la chiave privata possa produrre la chiave pubblica corrispondente

La chiave pubblica viene quindi utilizzata per ricevere pagamenti e firmare transazioni attraverso l'algoritmo ECDSA (basato sulle curve ellittiche). Quando viene inviata una transazione, il mittente utilizza la sua chiave privata per generare una firma digitale che dimostra che è effettivamente il proprietario delle chiavi. In seguito la firma viene verificata utilizzando la chiave pubblica del mittente.
Sostanzialmente, per semplificare il tutto, è presente un punto sulla curva ellittica e un numero scalare enorme di 256 bit. I due numeri vengono moltiplicati, ottenendo l'altro punto (R). Un computer odierno non riesce ad attaccare questo sistema, uno quantistico, dato questo punto R riesce a calcolare lo scalare che è la chiave privata di Bitcoin.
Più precisamente, l'algoritmo di Shor dei computer quantistici può essere utilizzato per fattorizzare rapidamente numeri interi enormi in fattori primi. Algoritmi di crittografia a chiave pubblica, come l'RSA, basano la loro sicurezza sulla difficoltà di fattorizzare grandi numeri interi in fattori primi.
L'algoritmo di Shor utilizza la proprietà quantistica dell'entanglement per eseguire una ricerca efficiente dei fattori primi di un numero intero enormemente grande. Invece di utilizzare la forza bruta per provare ogni possibile fattore (andando a tentativi), come avviene in un algoritmo classico, l'algoritmo di Shor sfrutta la sovrapposizione quantistica e l'interferenza per cercare i fattori in modo esponenzialmente più efficiente.
Ad esempio moltiplicare due numeri primi enormi (P e Q), viene fatto in modo istantaneo da una calcolatrice o da un computer. Tuttavia se al posto di P e Q, il computer ha il risultato R (dato dal prodotto di P e Q), ci vorrebbero milioni di anni per trovare i 2 numeri P e Q. Invece un computer quantistico grazie all'algoritmo di Shor, risolve questo problema in pochi secondi. Un computer quantistico del genere distruggerebbe non solo le cripto o internet tutta ma anche qualsiasi sistema bancario. Qualsiasi chiave privata verrebbe trovata in pochi secondi. Un sistema così fatto romperebbe non solo la fattorizzazione citata prima (numero composto dato da 2 numeri primi) ma anche le curve ellittiche. L'idea sarebbe costruire algoritmi resistenti al quantum computer. Utilizzando le curve ellittiche, la matematica andrebbe completamente cambiata in caso di avvento di quantum computer.


UTILIZZO DI PIU' CURVE ELLITTICHE E RETICOLI MATEMATICI
Ci sono già algoritmi di crittografia resistenti ai computer quantistici in grado di proteggere le criptovalute e le curve ellittiche, come ad esempio la PQC (Post-Quantum Cryptography), che utilizza algoritmi basati su problemi matematici che sono difficili da risolvere anche per un computer quantistico. L'utilizzo di più curve ellittiche può contribuire a rafforzare la sicurezza delle transazioni in Bitcoin. Ciò è possibile attraverso l'utilizzo di un sistema multicurve, in cui vengono utilizzate più curve ellittiche appunto per la generazione di chiavi e firme. Utilizzando diverse curve ellittiche, si riduce il rischio che una curva specifica venga compromessa da un attacco crittografico ed è possibile distribuire il lavoro di generazione delle chiavi e delle firme su più curve, migliorando le prestazioni complessive del sistema. Si avrebbe anche una maggiore flessibilità basata sulle specifiche esigenze di sicurezza e prestazioni del sistema e maggiore interoperabilità del sistema con altri sistemi crittografici basati su curve ellittiche.
Sono stati sviluppati anche algoritmi crittografici basati su problemi matematici che non possono essere risolti efficientemente da un computer quantistico. Ad esempio, un algoritmo PQC alternativo alla crittografia basato su curve ellittiche è quella inerenti reticoli che sfruttano la geometria dei reticoli matematici per la crittografia. Questi algoritmi crittografici si basano sulla difficoltà di trovare il vettore più corto in un reticolo di dimensione elevata, noto come "problema del vettore più corto".
Questo problema è noto per essere difficile da risolvere per i computer in tempo polinomiale.
I reticoli sono strutture geometriche matematiche che possono essere rappresentate come insiemi di vettori in uno spazio N-dimensionale.
La crittografia costruita sui reticoli ha dimostrato di essere resistente agli attacchi crittografici basati su computer quantistici, poiché la maggior parte degli algoritmi noti per risolvere i problemi sui reticoli richiedono una grande quantità di tempo e risorse computazionali per essere risolti.
Ad esempio, il sistema di cifratura NTRU utilizza un algoritmo di crittografia basato sui reticoli per la generazione di chiavi e la crittografia dei dati.
La risoluzione di questo problema richiede tempo esponenziale rispetto alla dimensione del reticolo, rendendolo sicuro contro gli attacchi quantistici.

giovedì 9 marzo 2023

Come Funziona Djed: La Stable Algoritmica Sovracollateralizzata (Cardano)

Anche se poco utilizzate, su Cardano sono presenti 3 stablecoin, di cui 2 attive. Ausd è una stablecoin algoritmica sovracollateralizzata, Usda collateralizzata 1:1 da dollari reali e Djed che è parzialmente algoritmica ma sovracollateralizzata da Ada ed usa Shen come reserve coin. Djed è stata sviluppata da sviluppatori di Cardano e da Coti Group (Coti è una soluzione pensata per i pagamenti, simile a Iota).


COME FUNZIONA DJED: STABLE ALGORITMICA SOVRACOLLATERALIZZATA
Djed vuol dire "stabilità" e in futuro vedremo se sarà realmente così ma come funziona?
Quando il prezzo di Djed è troppo alto (oltre 1$), il contratto emetterà automaticamente più token. Quando il prezzo scende, il contratto acquisterà più Djed per aiutare a rialzare il prezzo, il tutto gestendo anche una riserva di token che permettono di mantenere il valore costante. 
La sovracollateralizzazione di Djed è del 400%, cioè ogni 4$ di Ada viene mintato 1$ di Djed. La stable si ritroverebbe sottocollateralizzata con il peg in pericoloso, se Ada andasse incontro ad una perdita del 75% in breve tempo. Se il rapporto di mint fosse 1:1 fornendo 1$ di Ada otterrei 1$ di Djed quindi quando Ada scende non ci sarebbero abbastanza Djed per ripagare tutti i redeem.
Affinchè Djed mantenga il peg vengono utilizzati incentivi. Nell'ecosistema di incentivi viene utilizzato il token Shen che dovrebbe assorbire la volatilità di Ada ed aiutare a mantenere il peg. 1 Shen vale poco più di 1 Ada ed aumenta all'aumentare del prezzo di Ada (e viceversa) in % simile. Sostanzialmente Shen è collateralizzato da Ada.
Fornendo Ada come liquidità in Djed, si ricevono gli Shen. Shen è l'incentivo a rendere il sistema sovra-collateralizzato (il suo prezzo è dato dal rapporto tra equity e il numero di Shen in circolazione). Il meccanismo funziona tramite mint/burn: deposito Ada e faccio il mint di Djed, ricevendo gli Shen. Riprendo gli Ada e faccio il burn di Djed. 
Sotto una collateralizzazione del 400%, il mint di Djed viene bloccato ma posso comunque mintare gli Shen (e non bruciarli). Questo dovrebbe evitare la manipolazione del peg di Djed.
Oltre l'800% non posso più mintare Shen ma solo bruciarli. Se venissero mintati troppi Shen (oltre l'800%) gli incentivi sarebbero troppo piccoli per chi fornisce liquidità e il sistema potrebbe diventare instabile. 
Se il prezzo di Ada aumenta, la % di collateralizzazione aumenta quindi diminuisce il fattore di rischio (anche senza aggiungere altro collaterale). Se invece il prezzo di Ada scende, anche la % di collateralizzazione diminuisce e non si possono burnare gli Shen e mintare nuovi Djed (posso burnare i Djed facendo il redeem degli Ada o aumentare gli stessi aumentando la collateralizzazione).


INCENTIVI
Ogni operazione di mint/burn (di Djed e Shen) aumenta le "request fees" (reserve pool) che vengono ripartire tra chi fornisce liquidità in Ada quindi agli holders di Shen. Altro incentivo sono la riserva degli Ada stessi che vengono messi in staking generando una rendita. Inoltre gli Shen potrebbero generare un'ulteriore rendita se forniti come liqudità in un pool su un AMM. Lo stesso Shen assendo un asset tradabile, potrebbe fornire un'ulteriore incentivo a causa delle sue fluttuazioni di mercato.

lunedì 6 marzo 2023

Cos'è La Liquidità Concentrata In DeFi? Range e Fee (CLMM)

La "concentrated liquidity" su Uniswap V3 (o Raydium) è una nuova funzionalità introdotta nell'aprile del 2021. Vengono chiamati CLMM (concentrated liquidity market maker) e migliorano l'uso dell'efficienza dei capitali per i LP, riducendo lo slippage per gli swap.
Per capire di cosa si sta parlando faccio un riepilogo veloce sul funzionamento dei pools di liquidità. Il motore di qualsiasi AMM è la liquidità quindi l'utente deve essere incentivato a fornirla, altrimenti gli scambi non potrebbero avvenire. Sostanzialmente scelgo una coppia (ad esempio wBTC/wETH oppure USDT/USDC) e la fornisco come liquidità. Su questa coppia guadagnerò swap fee e in alcuni casi il token nativo della piattaforma. Questo modello adottato da quasi tutti gli AMM non è ben ottimizzato perchè lavora su intervalli di prezzo da 0 ad infinito (sostanzialmente paga swap fee su tutto l'intervallo ma la rendita è minore rispetto a quello che potrebbe essere). A ciò, si aggiunge anche l' Impermanent Loss quando i due token scelti divergono troppo di prezzo (quando fornisco liquidità, a meno di utilizzare pool con 3 token tipo quelli di Balancer, metterò 50% di un token e 50% dell'altro. Il pool si autobilancia quando i due token variano di prezzo uno rispetto all'altro, questa divergenza è nota come Impermanent Loss e rappresenta la differenza che sussiste tra fornire liquidità ed holdare questi token semplicemente nel wallet, a cui vanno però aggiunte swap fee e farming token). Come avrai capito, unici pools senza Impermanent Loss, sono quelli di stablecoin a meno che una delle due non perda il peg. Impermament Loss è sempre temporanea e si aggiorna continuamente in base alla volatilità dei due token, diventa però permanente quando prelevo.


LIQUIDITA' CONCENTRATA E COMMISSIONI A GRADINI
Qui sussiste la rivoluzione portata da Uniswap che genera talmente utili (quindi fee) che non ha necessità di fornire il suo token Uni. Gli utenti ricevono solo swap fee che sono molto elevate.
Infatti in Uniswap V3, gli utenti possono fornire liquidità a coppie di token specifiche utilizzando una "gamma" di prezzo personalizzata (concentrata appunto). 
In pratica, gli utenti possono specificare un range di prezzo entro cui desiderano fornire liquidità e possono concentrare questa liquidità in una particolare zona. Questo consente loro di guadagnare rendimenti maggiori rispetto alla fornitura di liquidità su una gamma di prezzi indefinita (da 0 ad infinito). In questo caso, tutto il mio capitale sarà concentrato in quel range (e non disposto in un intervallo infinito).
Per esempio, supponiamo che un utente voglia fornire liquidità per la coppia wBTC/USDT e che il prezzo attuale sia di 21000 USDT per wBTC. L'utente potrebbe decidere di fornire liquidità solo per il range di prezzo tra 19000 e 23000 USDT per wBTC, concentrandosi quindi in quella fascia. Ciò significa che se il prezzo di wBTC dovesse oscillare all'interno di quel range, l'utente guadagnerebbe maggiori rendimenti rispetto a coloro che forniscono liquidità su un prezzo infinito (non concentrato). Le fees che si ricevono dipendono dalla quantità di liquidità fornita dall'utente, dal volume degli scambi e dal prezzo degli asset scambiati. Quando gli utenti forniscono liquidità con una coppia di asset specifica, ricevono in cambio degli LP che rappresentano la loro quota di partecipazione alla liquidità di quella coppia. Ogni volta che avviene uno scambio in quella coppia di asset, una parte delle commissioni di scambio viene prelevata dal protocollo e una parte distribuita tra gli utenti che forniscono liquidità in quella coppia, in modo proporzionale alla quota fornita. 
Inoltre, in questi modelli, le commissioni vengono calcolate in base alla posizione dell'utente sulla "gamma" di prezzo che ha scelto di fornire liquidità. In pratica, gli utenti che forniscono liquidità in una zona più "concentrata" della gamma di prezzo guadagnano commissioni maggiori rispetto a quelli che forniscono liquidità su un intervallo più ampio di prezzi.
Sostanzialmente si tratta di un modello di commissione "a gradini", in cui il tasso di commissione varia in base alla gamma di prezzo in cui si fornisce liquidità. In generale, le zone di prezzo più concentrate tendono ad avere guadagni più alti rispetto alle zone di prezzo più ampie. Per esempio, scegliendo di fornire liquidità per una coppia di asset con una gamma di prezzo (range) molto ampia, a parità di pool (quindi dei 2 token scelti) otterrebbero commissioni più basse rispetto a un utente che fornisce liquidità con una gamma di prezzo più concentrata (intervallo più ristretto).


SCELTA DELLE FEES
In Uniswap v3, gli utenti possono anche scegliere il livello di tasso di commissione che desiderano applicare ai loro pools, selezionando uno dei quattro "fee tier" disponibili: 

1) 0,01% (consigliato per stablecoin: USDC/USDT)
2) 0,05% (potresti usarlo per wETH/wBTC, cripto ad alti volumi ed alta market cap)
3) 0,3% (ad esempio wETH/USDC, per la maggior parte dei pools)
4) 1% (per pools esotici integranti token con market cap molto diversa, tipo wETH/BOSON)

La scelta del "fee tier" dipende dalla coppia di asset scelta e dal tipo di token fornito in liquidità (stablecoin o token esotici). In generale, le coppie di stablecoin come USDC/USDT o DAI/USDC, dovrebbero avere fee tier più bassi rispetto a coppie di token come ETH/UNI o wBTC/COMP o peggio tra ETH e token a bassissima market cap. La scelta tuttavia spetta all'utente, chi mi vieta di scegliere commissioni più elevate? E'  importante ricordare che i fee tier più elevati comportano un maggior rischio, in quanto si fornisce liquidità solo in una zona di prezzo più stretta e si corre il rischio di non guadagnare rewards o di iimpermanent loss elevata (al di fuori del range). Dunque fee più elevate vuol dire range più ristretto. Un range per una stablecoin potrebbe essere 0.99$-1.01$. In particolare, il range di prezzo in cui gli utenti forniscono liquidità su Uniswap è definito da due parametri: "tick lower" e "tick upper". I "tick" sono posizioni sulla scala di prezzo logaritmico per definire il range di prezzo. In sostanza, a ogni "tick" corrisponde una posizione specifica sulla scala di prezzo. Quindi, ad esempio, se si sceglie un fee tier del 1%, il range di prezzo in cui si fornisce liquidità sarà più ristretto rispetto a un fee tier del 0,05%, poiché il primo implica una gamma di tick lower e tick upper più stretta rispetto al secondo. Ciò significa che l'utente che sceglie il fee tier del 1% guadagnerà commissioni più elevate sugli scambi effettuati all'interno della zona di prezzo fornita, ma si esporrà anche a un maggior rischio di perdita di liquidità in caso di movimenti di prezzo al di fuori della zona di prezzo fornita. Un tool per farsi aiutare nella scelta delle fee è questo: Uniswap Fish


TOKEN BASE E TOKEN QUOTE: CONFRONTO RAYDIUM ED UNISWAP
Su Raydium, i pools CLMM sono costituiti ovviamente da due token: il token base e il token quote. Il token base è il token che viene scambiato con il token quote nel pool, ad esempio, nel caso di una coppia di trading wBTC/USDT, wBTC è il token base (il primo che compare nella coppia di trading). Il token quote, invece, è quello che viene utilizzato come riferimento per determinare il prezzo del token base nel pool e in questo esempio è USDT (secondo token della coppia).
Nel pool CLMM, i trader possono scambiare il token base e il token quote a un prezzo determinato dalla quantità di ciascun token presente nel pool.
Dunque, il token base è quello scambiato nel pool, mentre il token quote è il token di riferimento utilizzato per determinare il prezzo di quello base.
Invece su Uniswap V3, il funzionamento è leggermente diverso rispetto ai pool CLMM di Raydium.
Qui il token base e il token quote sono determinati in base alla posizione dell'intervallo di prezzo nel pool. In particolare, il token base è il token che si trova nella parte inferiore dell'intervallo di prezzo del pool, mentre il token quote è il token che si trova nella parte superiore dell'intervallo di prezzo del pool. Ad esempio, se consideriamo un pool Uniswap V3 per la coppia ETH/USDC, l'intervallo di prezzo potrebbe essere definito come $1400-$1900 per 1 ETH. Se il prezzo di 1 ETH è inferiore a $1400, allora USDC sarebbe il token base e ETH sarebbe il token quote. Al contrario, se il prezzo di un ETH è superiore a $1900, allora ETH sarebbe il token base e USDC sarebbe il token quote.
In sostanza, il token base e il token quote in Uniswap v3 dipendono dalla posizione dell'intervallo di prezzo del pool rispetto al prezzo corrente del token scambiato.
Questo significa che, invece di avere un intervallo di prezzo continuo come in Uniswap V3, i pools CLMM di Raydium hanno diverse fasce di prezzo definite dai LP. A differenza di Uniswap V3, il token base e il token quote non sono determinati dalla posizione dell'intervallo di prezzo nel pool, ma piuttosto dalla quantità dei token base e quote depositati in ciascuna fascia di prezzo.
In questo caso, Raydium utilizza fasce di prezzo definite dai fornitori di liquidità, mentre Uniswap V3 ha un intervallo di prezzo continuo determinato dal prezzo corrente del token. 
Su Raydium il prezzo della coppia di token cambierà man mano che i token vengono scambiati. Se il prezzo viene scambiato al di sotto del prezzo minimo della posizione, la posizione sarà composta al 100% da token base. Se il prezzo viene scambiato al di sopra del prezzo massimo, la posizione venderà effettivamente il token di base e quindi sarà composta al 100% dal quote token. Questo è leggermente diverso da Uniswap V3 e nettamente diverso da un AMM classico, in cui la liquidità di tutti gli utenti è distribuita lungo una curva da 0 ad infinito.

venerdì 3 marzo 2023

Migliori Crypto Social Media: Web3 (2023)

In questo articolo verranno presentati i principali social con tema mondo cripto. Alcuni sono diversi in quanto non hanno web server centralizzati, altri sono classici social canonici ma che permettono di guadagnare tip (mancia) in criptovalute o comunque semplicemente loggando o scrivendo articoli. Quasi tutti soffrono ancora di centralizzazione/censura in quanto non sono diversi dai social di tutti i giorni, se non appunto per le caratteristiche dette prima.


PUBLISH0X
A livello informativo sulle cripto Publish0x è sicuramente la piattaforma migliore ed anche con molti utenti attivi. Non è proprio un social ma un blog dove è possibile commentare, leggere e scrivere articoli. Tutti possono guadagnare perchè ogni iscritto ha delle tip giornaliere gratuite (delle mance) con le quali può tippare gli articoli di chi scrive. Andando a fine articolo, è possibile lasciare una mancia e scegliere la percentuale (ad esempio 70% a me stesso e 30% all'autore dell'articolo oppure 50% a me e 50% a lui. E' a propria discrezione. L'autore che si tippa deve però ricevere almeno il 20% quindi il guadagno massimo di un vostro tip sarà 80% a voi e 20% all'autore dell'articolo). Il massimo però lo si ottiene scrivendo articoli, possibilmente in lingua inglese (occhio a non fare copia/incolla da articoli presi su internet). Essi possono essere condivisi anche sul loro gruppo Telegram (è concesso spammare uno stesso articolo solo 1 volta, non lo si può linkare di nuovo a distanza di giorni/settimane/mesi). La piattaforma di tanto in tanto, grazie agli sponsor, realizza anche contest di scrittura tematici dove mette in palio 1000$ da distribuire per 50 partecipanti e realizza anche giveaway su Twitter, dove a giro premia un po' tutti quelli che partecipano. I pagamenti avvengono ogni lunedi, per chi fa richiesta di prelievo (è possibile prelevare su wallet non Custodial o su Kucoin per ETH ed AMPL). AMPL è una stablecoin algoritmica, Spot è un token peggato al prezzo di AMPL senza rebase.
Grazie a questa piattaforma, molti utenti hanno ricevuto l'airdrop di Forth, in quanto come token tip c'è Ampleforth. Chi aveva prelevato AMPL su wallet non custodial (ad esempio Metamask o Trust Wallet), ha ricevuto a sorpresa il token di Governance ovvero Forth (un minimo di 7000$ ad account).


TORUM
Torum è un social abbastanza classico dove però gli argomenti sono inerenti cripto. Molto più intuitivo di Hive (che vedremo sotto) dà a tutti la possibilità di guadagnare il token nativo della piattaforma XTM. Come guadagnarlo? Semplicemente eseguendo il login 1 volta al giorno, scrivendo almeno 1 post al giorno, mettendo almeno 5 like al giorno, acquisendo un determinato numero di followers, invitando amici, etc Ognuna di queste azioni giornaliere, vi garantisce un quantitativo di XTM. Lo sforzo è davvero minimo. C'è anche una buona base di utenti attivi. Non è necessario ricevere like o condivisione del post ma se intendete raggiungere più utenti e crescere come profilo, vi consiglio di scrivere post interessanti con gli hashtag. All'iscrizione si ricevono subito 12.5 XTM, dopo però aver totalizzato 100 punti (svolgendo le missioni di prima tra cui login giornaliero, 5 like a post, etc). Finiti questi 100 punti, riceverete i 12.5 XTM e, dopo di ciò, tutte queste stesse azioni vi permetteranno di guadagnare XTM. Ad oggi XTM vale pochissimo (qualche centesimo), tuttavia ha raggiunto un all time high nel 2021 di 2.36$. Nessuno può sapere se può tornare a quelle cifre ma lo sforzo per guadagnarlo è minimo.

MINDS
Piattaforma social che permette di guadagnare il suo token nativo Minds tramite tip. In questo caso si consiglia di utilizzare il social con volontà, mettendo like, postando contenuti interessanti, altrimenti si guadagna poco. E' un misto tra Facebook e Twitter, non c'è censura. Per iscriverti: Minds


READ CASH
Si tratta di una piattaforma dove è possibile guadagnare Bitcoin Cash scrivendo note e brevi articoli. Oltre alla mail, viene creato un wallet con il seed (ovviamente va creato uno ex novo). Nasce come social inerente il noto fork di Bitcoin: Bitcoin Cash appunto. I post sono tematici ma anche generali. In passato c'era molta utenza attiva, poi sono cambiati i metodi per tippare e la piattaforma ha perso hype. Sono presenti anche delle communities alle qual unirsi e condividere i propri articoli. Se vuoi provarla: Read Cash


NOSTR
Di Nostr ne abbiamo già parlato quindi non ci dilunghiamo. Sostanzialmente è un social decentralizzato in cui pagine e post sono hostate su nodi. Non c'è un server centrale, infatti è possibile accedere con dapps diverse tramite chiave privata. E' possibile ricevere tip su Lightning Network, se qualcuno apprezza i vostri contenuti (non è facile, ad oggi c'è poca utenza ed inoltre non ci sono tip gratuiti, in poche parole qualcuno dovrebbe pagare i vostri contenuti con i suoi Satoshi).


DIAMOND E BITCLOUT: DESO
Si tratta di piattaforme decentralizzate dove è possibile creare un wallet ed accedere con il proprio seed. Il token di riferimento è Deso (Decentralized Social). Un po' come Nostr, è possibile accedere a più domini web sempre con lo stesso seed (compariranno i proprio contenuti su ogni web server che supporta questa blockchain). Ad esempio sfruttando Bitclout o DiamondApp.Potremmo definirlo semi-centralizzato. E' possibile tippare anche i post con dei diamanti, ricevendo Deso. All'apertura dell'account, il nostro nome utente diventa un vero e proprio token che è possibile comprare e specularci sopra (cioè comprarlo e venderlo. Alcuni token di personaggi famosi hanno raggiunto anche diverse migliaia di dollari).


HIVE/STEEMIT
Hive Steemit sono due piattaforme social tipo blog, sostanzialmente Hive è un fork (clone) di Steemit e funzionano sulla blockchain di Hive (sempre attenta a gaming e blog social). Sfondare su queste piattaforme è difficile. Dovrete avere molti followers e costanza nello scrivere cose interessanti. E' possibile utilizzare anche piattaforme terze tipo Peakd che permettono di scrivere con un'interfaccia migliore. Come rewards per i posts si viene pagati in Hive, Hive Backed Dollas (HBD) e Hive Power (HP). Scambiare Hive per HP dà maggiore potenza di voto (sostanzialmente HP è il potere di voto, tipo Governance). Tanti HP in staking danno tanto potere di voto quindi aumentano le rewards quando si dà il tip all'autore dell'articolo. In questo caso, il quantitativo di token ricevuti dall'autore vanno 50% a lui e 50% a chi lo ha votato. C'è anche una reputazione per ogni iscritto.


ZION
Anche questo portale è un social simile a Twitter e Facebook che permette di postare articoli e ricevere tip in Satoshi. Tra le partnership troviamo Bitcoin Magazine. Permette di ricevere tip in Satoshi per i propri contenuti. Anche qui non è facile riceverli. Presente solo come app e non versione web. Social in crescita, anche se ancora con pochi utenti. Sito: Zion


HOUSEFLY
Social quasi deserto, dove è possibile collegare il proprio wallet (funziona tramite network Polygon). Sicuramente andrà verificato, se riusciranno ad attrarre utenza con qualche iniziativa perchè i social tematici con argomento cripto iniziano a diventare davvero tanti.
Sito per visionarlo: HouseFly


ALTRI SOCIAL/BLOG
Si possono citare anche Cryptoatlas (dove è possibile condividere articoli se scrivete su un sito o un blog) e Loop Markets (si tratta di un portale blog con tanto di dex integrato. Nato su EOS, poi si è trasferito su Terra, infine su Juno Network)


AGGREGATORI DI COMMUNITY E QUESTS
Queste tre piattaforme non sono social in senso stretto dove è possibile bloggare o scrivere articoli ma sono aggregatori di community. Possiamo citare:
Crew3 (se si ha ad esempio un progetto cripto è possibile creare delle community. Gli utenti svolgendo task tipo seguire un progetto su Twitter, entrare nel server Discord, fornire un indirizzo, condividere un post, etc possono guadagnare punti, salire di livello e talvolta ricevere NFT o airdrop d token)
Galxe (il funzionamento è simile, in questo caso svolgendo delle campagne social si riceve sempre un NFT)
Layer3 (in questo caso vengono proposte diverse quests a settimana, dove svolgendole si guadagnano punti salendo in classifica. Le quests sono rispondere a quiz, esprimere un commento su un qualcosa, retwittare un post e soprattutto provare swap, fornire liquidità, etc nel mondo DeFi. Una quest già svolta in passato, viene subito riconosciuta schiacciando "verify", anche se non conoscevate la piattaforma. Il check avviene on-chain scandagliando il vostro address. Chiaramente se le volete eseguire per la prima volta uno swap, bastano anche pochi centesimi, giusto per svolgere il compito. Cosa si riceve? Talvolta NFT. Non è da escludere che un giorno questo portale potrebbe lanciare il suo token con tanto di airdrop per i suoi iscritti, un po' quello che fece Galxe)

Come Funziona Il Lending/Borrowing Di NFT

Il prestito NFT è un nuovo trend che sta prendendo sempre più piede. Esso può essere vantaggioso sia per i prestatori che per i borrowers. I proprietari possono prestare NFT illiquidi per ottenere un interesse (o altri NFT), mentre i borrowers possono trarre vantaggio dal NFT senza possederlo realmente, bloccando cripto o un altro NFT. NFT viene utilizzato come garanzia, in modo simile al concetto bancario di prestito di fondi o di lending in DeFi.
I possessori di NFT utilizzano le loro risorse digitali non fungibili come garanzia per ottenere un prestito in cripto o fiat, che viene poi rimborsato con gli interessi per un periodo specificato. 
Il valore dell'NFT prestato viene monitorato per tutta la durata del prestito. Poiché il prestatore ha diritto a una quota dell'apprezzamento o a una % di eventuali vendite future dell'NFT, prestarlo è una forma di investimento, tranne per il fatto che il prestatore non ha bisogno di possedere il bene in cui investe.
In generale, le criptovalute sono altamente liquide, cioè è facile acquistare e venderle, anche in grandi quantità, rapidamente e al prezzo di mercato corrente.
Gli NFT tendono ad essere meno liquidi invece. Il prestito NFT può fornire un modo più rapido per i proprietari di NFT di accedere a liquidità tramite questo sistema, al posto di aspettare che un acquirente esprima interesse per il loro NFT.
Il prestito NFT consente ai proprietari di accedere subito al capitale che potrebbe servire per acquistare un NFT in edizione limitata o per farci altre cose. Rimborsando il prestito entro una certa data, la garanzia, ovvero NFT, torna al legittimo proprietario. Esistono anche NFT frazionari, posseduti in comproprietà (NFT viene suddiviso in shards che sostanzialmente sono dei token erc20 che è possibile vendere per specularci). Il prestito NFT offre alle persone un modo per investire in NFT senza acquistarli a titolo definitivo, limitando così i loro rischi finanziari al periodo del prestito. Le piattaforme di prestito NFT in genere prevedono smart contract che facilitano il rilascio dell'NFT al proprietario alla fine del periodo di prestito o il trasferimento automatico dei diritti di proprietà se un mutuatario è inadempiente su un prestito. Ovviamente se l'NFT in questione diminuisce di valore, il mutuatario dell'NFT potrebbe rimanere bloccato con un asset che vale meno rispetto a quando era stato stipulato il contratto di prestito originale.  
Nel caso in cui il possessore del prestito non lo restituisca alla scadenza, la piattaforma di prestito NFT potrebbe avviare una procedura di liquidazione. Questa procedura potrebbe prevedere la vendita dell'NFT depositato sul mercato, in modo da coprire il valore del prestito e il costo della liquidazione stessa. In definitiva, i modelli di prestito NFT forniscono ai mutuatari NFT una strada alternativa per guadagnare interessi. Ciò consente ai mutuatari di diversificare i propri portafogli di investimento e le fonti di reddito. Altre strategie prevedono prendere in prestito NFT, metterlo a collaterale per prendere in prestito un altro NFT per poi prendere in prestito cripto.
Tra le piattaforme più note troviamo Zharta o Niftyx Protocol. Un'altra dapp simile è Aavegotchi che permette di prendere in prestito Gotchi, creature virtuali uniche, e di utilizzarle come garanzia per prendere in prestito altri asset cripto.



Esistono diversi modelli di prestito NFT: 
1) Prestito NFT peer-to-peer P2P (un proprietario lista il proprio NFT sulla piattaforma e riceve offerte di prestito dalle parti interessate. Una volta effettuata la corrispondenza, l'NFT viene messo in un caveau di deposito a garanzia fino a quando il prestito non viene rimborsato o scade. Se il proprietario dell'NFT non restituisce il prestito, l'NFT viene trasferito al portafoglio del prestatore di cripto, tramite uno smart contract)

2) Prestito NFT peer-to-protocol (qui gli utenti possono collateralizzare i propri NFT e prendere in prestito direttamente dal protocollo. In cambio, riceveranno fondi da fornitori di liquidità che aggiungono cripto a un pool. In un modello di prestito NFT peer-to-protocol, i fornitori di liquidità sono tecnicamente i mutuatari dell'NFT garantito e guadagnano interessi in quanto tali. Qui non c'è una scadenza, ciò che viene controllato è il fattore di salute del prestito NFT, cioè la differenza tra il valore di mercato garantito e l'importo del prestito in essere. Non appena il prezzo scende al di sotto di una soglia, l'asset viene generalmente trasferito al protocollo, come una sorte di liquidazione. A seconda della piattaforma, al proprietario dell'NFT può essere concesso un periodo per rimborsare il prestito e richiedere la restituzione dello stesso)

3) Posizioni debitorie non fungibili (qui viene creato un asset digitale unico che rappresenta un contratto di prestito, noto come posizione debitoria non fungibile detto anche NFDP. L'NFDP è archiviato su una blockchain e funge da registrazione del contratto di prestito, assicurando che i termini non vengano alterati. Inoltre, l'NFDP può essere negoziato su un mercato secondario

4) Noleggi NFT (l'obiettivo principale per gli affittuari non è l'interesse ma i vantaggi associati all'NFT, che si tratti di appartenenza alla comunità o al club o il diritto di ricevere merchandising. Poiché l'utilità principale estratta da tali NFT non è monetaria, i contratti di noleggio NFT di solito vengono forniti senza termini di rimborso, interessi o liquidazione. L'asset viene restituito al proprietario del NFT alla fine del periodo. Nel frattempo, l'affittuario gode dell'accesso ai vantaggi associati al particolare NFT

Per la lista di siti di Lending: List Of 30 NFT Lending Dapps On Ethereum


LENDER
Il lender (prestatore) presta criptovaluta o NFT in cambio dell'NFT depositato come garanzia dal borrower (il prestatore). Il lender sostanzialmente può scegliere di prestare criptovaluta o NFT su piattaforme simili al fine di ottenere interessi sul prestito. In generale, la piattaforma di prestito NFT stabilisce i tassi di interesse per i prestiti e il lender riceve una parte di questi interessi in base all'importo prestato. Il lender ha il diritto di ricevere il rimborso del prestito alla scadenza, insieme agli eventuali interessi e commissioni concordati. Nel caso in cui il borrower non restituisca il prestito alla scadenza, la piattaforma di prestito NFT può avviare una procedura di liquidazione dell'NFT depositato dal borrower come garanzia, al fine di coprire il valore del prestito e il costo della liquidazione stessa.
In generale, il lender assume un livello di rischio inferiore rispetto al borrower, in quanto riceve l'NFT come garanzia per il prestito. 


BORROWER
Il borrower è colui che prende in prestito NFT o criptovaluta in cambio del deposito di un NFT come garanzia. Lui deposita il proprio NFT sulla piattaforma di prestito e riceve in cambio il prestito richiesto. Durante il periodo del prestito, il borrower ha accesso alla criptovaluta o all'NFT prestato e può utilizzarlo come meglio crede.
Il borrower deve restituire il prestito alla scadenza, insieme agli eventuali interessi e commissioni concordati. In caso contrario, il borrower rischia la perdita dell'NFT depositato come garanzia, in quanto la piattaforma potrebbe avviare una procedura di liquidazione dell'NFT.
Per evitare la liquidazione dell'NFT, il borrower può scegliere di restituire il prestito prima della scadenza o di aggiungere più criptovaluta o NFT come garanzia per mantenere la percentuale di copertura dell'NFT depositato.