venerdì 6 marzo 2020

Quale Sarà L'Effetto Del Coronavirus Sull'Economia e Criptovalute?

Il terribile Coronavirus (secondo alcuni sarebbe stato creato in laboratorio), partito dalla Cina e poi approdato in Germania, sta avendo una grandissima diffusione in Italia (148 morti, 3858 casi e colpite tutte le regioni italiane) e sta scatenando conseguenze non irrilevanti per l’economia mondiale. Esiste invece un’economia parallela: quella delle criptovalute.
Non per forza collegata ai fondi canonici. Anzi, spesso vista, come bene di rifugio.
Le cripto potrebbero essere dunque un rifugio per l’investitore se il nuovo virus continuasse a propagarsi nello spazio e nel tempo.
Con le cripto non ci sono banche centrali. Ogni volta che una di queste immette liquidità sul mercato, diminuisce il potere d’acquisto della moneta stessa (ciò influenza l’andamento del mercato azionario e obbligazionario). Bitcoin essendo limitata (ne verranno coniati solo 21 milioni), il suo valore dipende solo dalla domanda del mercato.
Invece le banche centrali stanno provando a risollevare la situazione immettendo più liquidità ma ciò potrebbe portare ad inflazione e bolle finanziarie. Al contrario, il Bitcoin, essendo un bene scarso come l’oro, è un’ottima riserva di valore.
Visto che il Coronavirus potrebbe essere il catalizzatore di una nuova crisi con le persone che non possono uscire di casa (o, anche se possono, non vogliono) e la maggior parte dei negozi e dei ristoranti sono chiusi e con l’economia al dettaglio praticamente ferma. Ma ancora più importante, le fabbriche sono chiuse e rimarranno chiuse ancora per un po. Ciò significa che le catene di approvvigionamento in tutto il mondo presto si fermeranno. Questo potrebbe portare ad un pesante crollo del mercato azionario. Quando ciò accadrà, potrebbe indurre le persone a investire in Bitcoin come bene rifugio.
Ovviamente però fenomeni come l’allarme Coronavirus potrebbe anche fermare gli investitori o potrebbero esserci vendite per avere liquidità. È una reazione a catena, dettata dal panico.
Va segnalato che tra 17 e 23 febbraio i volumi di Bitcoin su LocalBitcoins, popolare piattaforma dedicata a compravendita, sono notevolmente diminuiti (volume più basso degli ultimi sette anni).
In particolare, durante quella settimana su LocalBitcoins sono stati scambiati soltanto 3.144 BTC, equivalenti a circa 28 milioni di dollari: si tratta della quantità di Bitcoin più bassa mai registrata da maggio 2013.
Il massimo volume di transazioni è stato registrato nel 2015, quando in una sola settimana gli utenti di LocalBitcoins hanno scambiato quasi 40.000 BTC.
Nel 2019 su LocalBitcoins venivano scambiati mediamente ogni settimana circa 50 milioni di dollari, mentre quest'anno tale cifra si è ridotta a 30 milioni.
Dopo un netto calo sui 7.000 euro (dai 10.000 euro), oggi Bitcoin è scambiato ad 8.000 euro e pare aver iniziato la sua risalita in ottica Halving.
Secondo Max Keiser, il Coronavirus farà arrivare il prezzo di Bitcoin a 100.000$ nel 2020.


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