La famiglia parla di persecuzione giudiziaria e accusa le autorità
Aaron Swartz, la lettera dei familiari: "Era perseguitato"
Tra i suoi progetti e realizzazioni c'erano Reddit, Rss1.0, Python e i Creative Commons. Ma a 26 anni, Aaron Swartz ha deciso di togliersi la vita, a New York, l'11 gennaio. Attivista informatico, una vita dedicata all'ideale della condivisione di informazioni e dati su internet, Swartz ha lavorato per definire e diffondere standard per questi obbiettivi. C'era lui dietro Demand Progress, la campagna contro Sopa/Pipa, gli "Act" proposti per regolamentare unilateralmente la Rete in USA. E Swartz era anche un abile hacker. Accusato di tredici infrazioni informatiche e arrestato con l'accusa di aver prelevato oltre 4 milioni di articoli dall'archivio del Massachusets Institute of Technology, il Mit.
Gli articoli fanno parte dell'archivio privato Jstor, da cui la causa. Swartz si è dichiarato non colpevole, ma le spese legali incombevano. Per aiutarlo, il sito free.aaronsw.com aveva iniziato una raccolta fondi per la sua difesa.
Tra i suoi progetti e realizzazioni c'erano Reddit, Rss1.0, Python e i Creative Commons. Ma a 26 anni, Aaron Swartz ha deciso di togliersi la vita, a New York, l'11 gennaio. Attivista informatico, una vita dedicata all'ideale della condivisione di informazioni e dati su internet, Swartz ha lavorato per definire e diffondere standard per questi obbiettivi. C'era lui dietro Demand Progress, la campagna contro Sopa/Pipa, gli "Act" proposti per regolamentare unilateralmente la Rete in USA. E Swartz era anche un abile hacker. Accusato di tredici infrazioni informatiche e arrestato con l'accusa di aver prelevato oltre 4 milioni di articoli dall'archivio del Massachusets Institute of Technology, il Mit.
Gli articoli fanno parte dell'archivio privato Jstor, da cui la causa. Swartz si è dichiarato non colpevole, ma le spese legali incombevano. Per aiutarlo, il sito free.aaronsw.com aveva iniziato una raccolta fondi per la sua difesa.
E oggi la famiglia accusa il procuratore generale e il Mit: "La morte di Aaron non è semplicemente una tragedia personale", si legge in una nota ufficiale firmata dai genitori, dai fratelli e dalla fidanzata.
"La sua morte è il prodotto di un sistema giudiziario criminale"
"La sua morte è il prodotto di un sistema giudiziario criminale"
Secondo diversi osservatori della Rete, le accuse a Swartz aprivano numerosi interrogativi.
Di fatto Swartz non sembrava aver hackerato nulla: semplicemente aveva prelevato i documenti previa registrazione di una regolare utenza. Jstor e il Mit avevano tentato di impedirgli uno scaricamento così massiccio e, come contromisura, Swartz aveva modificato gli indirizzi Ip e Mac dei computer che utilizzava. Abbastanza perché l'accusa ci vedesse un comportamento sospetto. Due giorni prima del suicidio, Jstor aveva comunicato di voler diffondere oltre 4,5 milioni di documenti. Il Dipartimento di Giustizia, suggerisce la rivista Wired, avrebbe tentato di rendere esemplare il caso Swartz, per rendere evidente come l'infrazione di termini di servizio su internet fossero una cosa seria. E ora il mondo della tecnologia statunitense fatica a non collegare la vicenda all'epilogo del suicidio. Anche considerando la depressione da cui Aaron Swartz sarebbe stato affetto da diversi anni. "Le decisioni del procuratore generale e del Mit hanno contribuito alla sua morte", accusano senza mezzi termini la famiglia e la fidanzata. "Il procuratore generale lo ha accusato di un'incredibile sequenza di capi di imputazione che avrebbero potuto sfociare in oltre 30 anni di reclusione per un presunto crimine che non aveva vittime. E nel frattempo il Mit si è rifiutato di schierarsi al suo fianco".
Di fatto Swartz non sembrava aver hackerato nulla: semplicemente aveva prelevato i documenti previa registrazione di una regolare utenza. Jstor e il Mit avevano tentato di impedirgli uno scaricamento così massiccio e, come contromisura, Swartz aveva modificato gli indirizzi Ip e Mac dei computer che utilizzava. Abbastanza perché l'accusa ci vedesse un comportamento sospetto. Due giorni prima del suicidio, Jstor aveva comunicato di voler diffondere oltre 4,5 milioni di documenti. Il Dipartimento di Giustizia, suggerisce la rivista Wired, avrebbe tentato di rendere esemplare il caso Swartz, per rendere evidente come l'infrazione di termini di servizio su internet fossero una cosa seria. E ora il mondo della tecnologia statunitense fatica a non collegare la vicenda all'epilogo del suicidio. Anche considerando la depressione da cui Aaron Swartz sarebbe stato affetto da diversi anni. "Le decisioni del procuratore generale e del Mit hanno contribuito alla sua morte", accusano senza mezzi termini la famiglia e la fidanzata. "Il procuratore generale lo ha accusato di un'incredibile sequenza di capi di imputazione che avrebbero potuto sfociare in oltre 30 anni di reclusione per un presunto crimine che non aveva vittime. E nel frattempo il Mit si è rifiutato di schierarsi al suo fianco".
Raga ma perché metto il nik name e dice già in uso?Ho provato tanti nomi però non mi fa registrare..
RispondiEliminaA cosa?
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