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martedì 31 agosto 2021

Solana, Il Funzionamento Della Blockchain ed Ignition

I primi sviluppi di Solana risalgono al 2017 ma il primo blocco ha visto la luce solo il 16 marzo 2020. Creata dal CEO Anatoly Yakovenko, il nome è ispirato al suo passato da surfista. Altri dev noti sono Greg Fitzgerald, Stephen Akridge e Raj Gokal.
La blockchain di Solana mira alla scalabilità (basse fee ed alta velocità. Le fee vengono bruciate), decentralizzazione e sicurezza andando contro il principio di V.Buterin (Trilemma) che enunciò durante la fondazione di Ethereum:

"Se puntiamo alla velocità e alla scalabilità, dobbiamo rinunciare alla decentralizzazione" 
(pochi nodi validatori nel network: per esempio la Binance Smart Chain, Tron o EOS)

Solana cerca di risolvere il Trilemma attraverso il "Proof Of History" che sfrutta un principio delle telecomunicazioni: il Time Division Multiplexing (ovvero una moltitudine di utenti che utilizzano la stessa frequenza radio). Solana ha tradotto questo principio usando:

1) Un buon numero di nodi validatori con un orologio che permette la sincronizzazione dei nodi (le transazioni arrivano a nodi casuali e infine vengono poste in ordine cronologico, creando la catena di blocchi)

2) Questo sistema garantisce velocità molto elevate (50.000 / 80.000 transazioni al secondo) mantenendo la decentralizzazione

3) Proof Of Stake con delega: chiunque può creare un nodo validatore (non ci sono puntate minime ma serve un hardware molto performante, questo forse è l'unico limite di questa blockchain)

4) Solana non utilizzando lo "sharding" (frammentazione della blockchain in "shard") ha una sicurezza maggiore rispetto a Polkadot, Cardano, Zilliqa, Egld (che utilizzano tutti lo sharding)

5) Turbine Block Propagation (il blocco viene scomposto in tanti frammenti e distribuito ai vari nodi)


Si tratta di un algoritmo di consenso particolare, in quanto deterministico. Ciò potrebbe portare anche problemi nel network, in quanto i validatori che convalideranno le transazioni si sanno già prima.


La crescita della DeFi di Solana è comunque impressionante, a livello di TVL nelle sue piattaforme. Ovviamente si possono citare Saber, Raydium, Mercurial Finance, Serum, Oxygen, Parrot Protocol, Marinade Finance ed altre piattaforme in rampa di lancio quali Sunny e Solend.

Ricordo che se si vuole usare la DeFi su Solana e speculare sui suoi token, il posto migliore per farlo è usare l'exchange FTX 
Quest'exchange che ha sempre prelievi free, supporta quasi tutti i token della blockchain di Solana (Saber, Serum, Raydium, Mercurial, Oxygen, Fida, etc) ed inoltre ha molta liquidità (quindi spread praticamente nullo e fee simili a Binance).



EVENTO IGNITION
SOL, il token nativo della blockchain più chiacchierata delle ultime settimane, ormai giunto all'ottava posizione di market cap, continua a battere record su record realizzando continui All-Time High (ATH) ed andando continuamente in "price discovery". In parte l' hype è stato generato dall'annuncio da parte del team di un misterioso evento chiamato "ignition", di cui si saprà il 31 agosto 2021.
Il team ha fornito piccoli dettagli su di ciò, spingendo inizialmente gli speculatori ad ipotizzare che si trattasse di bruciare parte della supply di SOL. Questo perché il video teaser pubblicato da Solana presentava un accendino con fiamma.
Il burn di token, in termini di criptovalute, si riferisce all'invio di token ad account inutilizzabili. L'atto di bruciare rimuove i token dalla supply, aumentando la sua relativa scarsità, rendendo così il token deflazionistico.
Tuttavia, questo potrebbe non essere un evento di burn classico come i precedenti, visto che non hanno mai visto teaser specifici dal team di Solana nè sono stati mai pubblicizzati. Inoltre, il teaser di Ignition include una didascalia che recita: 

"Il cielo è il limite. Cosa creerai?"

Il periodo dell'evento va dal 31 agosto all'8 ottobre, facendo anche intendere che potrebbe essere un evento per sviluppatori di app decentralizzate, creatori di token non fungibili (NFT) ed anche con un burn incorporato. La ragione del massiccio apprezzamento del token in un periodo di tempo così breve è il risultato di una serie di fattori che includono i TVL sempre maggiori nella Defi della blockchain, la regolarizzazione dei titoli statunitense alla Securities and Exchange Commission (SEC), la registrazione di un fondo incentrato su Solana per investitori istituzionali, Pyth la società di reti di dati del mercato delle criptovalute che andrà in diretta sulla blockchain di Solana, il lancio di Degenerate Apes (NFT) e poi questo misterioso evento chiamato Ignition.


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mercoledì 25 agosto 2021

La Storia Dell'Hacker Karl Koch: Gli Illuminati, I Servizi Segreti e La Morte Misteriosa

"Un Hacker non è tale se la bolletta telefonica ammonta a più di 50 marchi o a meno di 1000 marchi"

Karl Koch visse nella Germania, anni 80, tra minacce di guerra nucleare ed altri giochi di potere.
Koch morì bruciato nella sua auto il 23 maggio all’età di 23 anni. Tutti i più grandi anarchici sono morti il giorno 23. Questo numero attirò molto Karl, nella sua vita. Del resto il primo ministro svedese Olof Palme, morì una sera alle 23 e 23. L’idea ultima che aveva Karl era che tutti seguissimo inconsciamente gli Illuminati (cioè una setta massonica che gestisce il mondo, solo l'anarchia ed il caos possono, secondo Karl, ancora opporsi. Il numero identificativo degli Illuminati è il 23), lui aveva preso ispirazione dalla trilogia degli illuminati appunto (in primis da "La Mela D'Oro"). Il numero 23 proviene proprio dal romanzo di Robert Anton Wilson diventato un cult per l’hacker tedesco, e il 23 si ritrovò nel racconto dello scrittore Burroughs. Burroughs, una volta, raccontò di aver conosciuto un marinaio che navigava da 23 anni e che si vantava di non aver mai avuto incidenti: quello stesso giorno il traghetto su cui viaggiava affondò. Alla sera Burroughs accese la radio per ascoltare tutte le notizie sulla vicenda e ascoltò un’altra notizia: un aereo era precipitato sulla rotta New York – Miami: il volo era registrato col numero 23! Il 23-5-1949 entrò in vigore la costituzione della Repubblica federale Tedesca fino al 23-5-1999. Sempre il 23 maggio vennero uccisi Bonnie & Clyde e il magistrato Giovanni Falcone. Infine, il giorno dell’inizio delle riprese di 23, morì Borroughs.
Koch comunque nacque nel 1965 ad Hannover. Dopo alcuni iniziali successi scolastici, si appassionerà ai computer (dopo aver perso in breve tempo sia la mamma che il papà alcolizzato) e conoscerà Armin con il quale condividerà l'anticonformismo e il rifiuto dei meccanismi sociali.
Va detto che il rapporto con il padre, diventerà con il tempo, sempre più conflittuale:

"Ci saranno soldi per te, sino a quando abiterai in casa"

Poi quando il padre ha sospetti su una presunta omosessualità di Karl, gli urla: "Se sei omosessuale, allora te lo tolgo a legnate"

Nel 1983 perde la nonna, l'anno successivo il padre per un tumore ai polmoni.
In seguito Karl va a vivere con suoi due amici Sabine ed Hartmut ma il passaggio da droghe leggere a pesanti lo devasta: bottiglie vuote, immondizia, carta.

Sabine: "Quando lo svegliavo, si alzava, andava in cucina a bere un caffè. Pensavo si fosse finalmente svegliato, in realtà poi tornava a letto a dormire"

Hartmut: "Se t'immagini che nell'appartamento, l'immondizia aumenta sempre di più, tanto da rendere impossibile la preparazione di qualcosa di caldo in cucina, be', prima o poi, vai fuori di testa"

I due poco dopo andranno a vivere altrove. Karl invece si ritroverà a vivere con un altro suo amico chiamato Armin. I due si trovano bene ma con il passare del tempo, anche qui, i rapporti si deteriorano un po'.

Karl: "Armin tu sai esattamente ciò di cui parliamo. Tu sai quello che voglio dire ma ti comporti come un contadino. Come un contadino che sa con precisione che il sole nasce e tramonta ma non si fa alcuna domanda sul perchè sia così"

Anche qui le cose non durano perchè Koch si avvicina al mondo Hacker.

Karl: "La caratteristica essenziale di un Hacker è l'intuizione. Spesso sono le idee e le trovate senza senso ad aver aiutato la scienza e gli Hacker a realizzare considerevoli progressi. E' entusiasmante che tutto un sistema di elaborazione dati venga messo un funzione dall'introduzione di una mia istruzione"

Entrato in contatto con il Chaos Computer Club (fondato nel 1984), stringerà un solido rapporto di collaborazione con Pengo con il quale deciderà di avviare una guerra informatica ai danni delle potenze mondiali. Proprio in questo periodo, l'uso di droghe leggere (marijuana ed hashish) verrà sostituito dalla eroina e cocaina.

Pengo riguardo il suo incontro con Karl: "Due momenti mi sono rimasti impressi. Uno è stato quando Karl ha aperto il suo laptop ed ha fatto uscire dallo scomparto della batteria una grossa panetta di hashish. Era di gran lunga il più grande che avessi mai visto. L'altro momento è stato il viaggio in treno dove mi raccontò di essere malato e che se avesse deciso di togliersi la vita, si sarebbe fatto saltare in aria con una bomba atomica sul World Trade Center"

Pengo: "Ha molto sofferto nella vita. In lui la scontentezza per tutto era una forza motrice. Pensava davvero che bisognava procedere a piccoli passi per realizzare la giustizia nel mondo e che gli spettasse un ruolo portante. Si è immaginato anche come Messia, come una persona del tutto speciale: 'So di essere il Messia ma non lo posso dimostrare a nessuno. Prima o poi nella vita verrò riconosciuto o andrà tutto sprecato'. Pensava davvero di avere in mano la chiave per un mondo migliore"

Un altro protagonista delle malefatte del gruppo è Dob, un tizio di Hannover rifugiatosi a Berlino per non svolgere il servizio militare. Ovviamente se ne va in giro con un passaporto falso e senza documenti, oltre che con una pistola sempre con un colpo in canna.

Dob e il servizio militare: "Non tollero che qualcuno mi dica quando devo alzarmi"

Dob: "Ero generoso ai tempi, mi preoccupavo dei soldi solo se mi mancavano"

Pedro invece ha difficoltà economiche e problemi familiari con la sua compagna dell'epoca.
Il debito nei confronti dello stato ammonta a 40.000 marchi, ha debiti anche con la sua ex compagna dovendo mantenere lei e suo figlio. Karl e Pengo non si fidano molto di lui perchè effettivamente Pedro è un tipo strano.

Pedro: "Ho dei vicini di casa che appartengono al genere di freak ecologico. Addentano le granaglie e i loro panini di semi di lino, al mattino il musli. Si aggirano pallidi come il gesso. Il più anziano ha 4 volte l'influenza all'anno, dolori ai reni ed acciacchi quà e là. Io trinco, sniffo, mangio. La tua CPU regola tutto quanto: è come un calcolatore"

Nel 1986 entra in vigore in Germania una prima legge antipirateria, inerente chi si procura abusivamente per sè o per altri dati protetti. Molti del Chaos Computer Club iniziano ad essere ricercati dalle forze dell'ordine, per infiltrazioni in sistemi informatici e furto di dati. E' più o meno in questo periodo che vengono raccolte informazioni riservate sui funzionari militari del Pentagono, prendendo accordi segreti con i russi (fu Pedro a concretizzare l'accordo). Quando le sue azioni di hackeraggio lo spingono ad infiltrarsi nelle reti informatiche statunitensi, inizialmente solo per gioco, le cose si fanno subito più grosse di lui. Ma qual è lo scopo del Chaos Computer Club?

"Effettuare servizi di controllo, sensibilizzando l’opinione pubblica sul problema della sicurezza dei dati...comportandosi in modo offensivo ma amichevole, sottolineando come gli hacker mostrino proprio i punti deboli nel settore della sicurezza"

Scrive Karl in un’autobiografia:
"Con un paio di eccezioni, vivo nell’isolamento del mio ambiente e della mia cerchia di amicizie. Le sessioni di hackeraggio durano giorni e notti. Comunico, nella maggior parte dei casi, tramite il computer. Dedico il mio tempo solo al computer"

In questo periodo appunto, finisce al centro di un caso di spionaggio informatico durante la guerra fredda lavorando per il KGB e bucando reti americane e dell'Europa Occidentale.
Quando parte l’azione di hacking al centro di ricerca nucleare Fermilab di Chicago è in primissima linea. L’FBI lo scopre, ma non ci sono prove e il vuoto legislativo fa il resto, per una materia legale ancora tutta da scoprire. La banca dati Optimis del Pentagono, poi, diventa l’obiettivo preferito degli Hacker, ma Karl pensa ad altro: il Norad, ovvero il centro di controllo strategico per la difesa aerea degli USA. Poi però desiste. Ma le lunghe notti trascorse davanti al computer convincono Karl di una cosa: ha una missione personale nell’imminente guerra informatica tra le potenze mondiali. Poi si mette alla scrivania, davanti a un computer, e inizia a violare la linea delle poste tedesche, scruta i dati dell’Università di Caltec, in California. I giornali iniziano a concentrarsi sempre più sulle vicende
di questa dozzina di Hackers tedeschi capaci di entrare anche nel computer centrale della NASA.
E quando a qualcuno viene in mente di rivolgersi ai servizi segreti russi vendendo loro informazioni militari riservate, il gioco finisce subito o quasi. Arrivano i soldi per Karl Koch, Markus Hess, Hans "Pengo" Huebner, Dirk Brzezinski, Peter Carl, ma arrivano anche grossi guai.
Karl comunque rimane isolato, anche dai suoi stessi amici Hacker. Viene costantemente pedinato e naufraga nei suoi pensieri sugli Illuminati: la follia (e gli sbalzi d'umore) ha ormai preso il sopravvento su di lui (prova a buttarsi anche dalla macchina in preda a chissà quale delirio inerente gli Illuminati che a suo dire governerebbero il mondo). Cambia diversi ospedali e manicomi, prova anche a disintossicarsi dalle droghe. Cerca di riemergere, cerca soldi, cerca di trovare lo scoop per giornalisti pronti a tutto che gli chiedono di svuotare il sacco e di dire tutto quello che sa sugli hackeraggi del Chaos Computer Club e sulla fuga di dati dalla Russia. Lui e Pengo saranno coloro che cercheranno la ribalta vendendo le informazioni ai giornalisti. I loro amici Hacker che stavano collaborando con i servizi segreti russi vengono arrestati, anche lo stesso Koch viene arrestato prima di essere liberato una volta accortosi che si trattava di un testimone.

Pedro: "Mi dissero 'lei è in arresto'. Per un po' non capii: ero fatto di fumo. Lo spavento arriverà 5 minuti dopo"

Dob: "Sapevo che prima o poi saremmo stati scoperti. Quando è partita l'operazione io ero disteso sul letto, non ho alzato neppure la testa. Ho solo pensato: finalmente! E' stata una liberazione"

Vengono perquisite in Germania 14 abitazioni, anche Urmel viene arrestato.
Quando è tutto pronto per le testimonianze davanti al giudice, Karl Koch verrà trovato morto.
Suicidio, scrivono sui documenti ufficiali. L’hanno ucciso, dice qualcun'altro.
Era il giugno 1989 quando viene trovato il suo cadavere carbonizzato (bruciato vivo), in un bosco tra Hannover e Wolfsburg, alcuni suoi amici (quelli che erano rimasti) pubblicano un necrologio in cui viene detto: "Siamo arrabbiati e tristi per la morte del nostro amico. Siamo sicuri che Karl sarebbe ancora in vita se i servizi di sicurezza e i media non lo avessero spinto alla morte tramite la criminalizzazione e il sensazionalismo senza scrupoli".
Prima della morte, Koch aveva lasciato il suo posto di lavoro per andare a pranzo; non era rientrato nel tardi pomeriggio e quindi il suo datore di lavoro andò alle autorità denunciandone la scomparsa. Nel frattempo, la polizia tedesca avvistò un'auto abbandonata in una foresta vicino a Celle. Quando andarono a indagare, trovarono un'auto abbandonata, che sembrava stesse lì da anni, poiché era ricoperta di polvere. Vicino alla macchina venne trovato un cadavere bruciato (Koch).
Il corpo ormai senza vita era senza scarpe (non verranno più ritrovate). C'era anche un pezzo di terra bruciato intorno a lui. Koch parlava di suicidio ormai da anni e cosa non di poco conto, probabilmente muore il 23 maggio (numero come abbiamo visto all'inizio molto importante per lui).
Tuttavia sono state molte le ipotesi fatte per un suo presunto omicidio: dai servizi segreti russi stessi (per evitare che testimoniasse contro i suoi amici che avevano dato il via al caso di spionaggio) a veri e propri terroristi (perchè nelle confessioni ai giornalisti aveva parlato anche di terrorismo).
Anche la pista americana non è mai stata tralasciata, così come quella dei suoi ormai ex amici: Pedro, Dob, Urmel, etc

giovedì 19 agosto 2021

Come Configurare Avalanche Con Metamask (Avax)

Metamask è configurabile con molte chain: nasce di default per Ethereum ed anche per quelle compatibili che sono nate negli ultimi mesi (xDaiBinance Smart Chain e Polygon). Ad esempio Solana non è compatibile con Metamask e si usa Sollet, per Terra invece si usa Terra Station. Per Cosmos, Crypto.org, Kava, Osmosis si usa Keplr. Per Zilliqa invece Zilpay.
Avalanche è una blockchain che permette di eseguire smart contract e con una DeFi che si sta pian piano sviluppando (Benqi, Beefy Finance, Pangolin, Joe Trader, Snowball sono le piattaforme più note ma nei prossimi mesi dovrebbero approdare anche Curve ed Aave). Faccio un breve sunto su Avalanche, a fine articolo illustro la configurazione con Metamask che è un po' più complessa del solito (qualora l'exchange non supportasse il prelievo diretto sulla c-chain che serve per la Defi).


COS'E' AVALANCHE?
Avalanche nasce nel 2020 e si tratta di un network abbastanza complesso, nel quale Avax è il token di riferimento, che permette di accedere a diversi tipi di funzionalità, dagli smart contract alla tokenizzazione di NFT ed asset finanziari esterni a questa blockchain. Sulla mainnet è possibile creare delle blockchain (pubbliche o private) interne al progetto, con regole proprie e con meccanismi di funzionamento decisi secondo smart contract. 
Il protocollo di Avalanche permette agli sviluppatori di realizzare propri contratti, con una piattaforma abbastanza scalabile e che consente operazioni in tempi inferiori al minuto (il costo medio, ora come ora, per ogni operazione è di circa 28 cent di dollaro). 
Questa blockchain puà integrare il formato Erc20 di Ethereum. Include però anche la possibilità di creare i Fixed-Cap Assets, ovvero token fungibili tra loro che hanno un massimo minting (supply) ed anche Variable-Cap Assets, il cui numero massimo in circolazione può essere modulato nel tempo.
Come detto è anche possibile creare delle subnet, ovvero delle sotto-blockchain, pubbliche o private, che si appoggiano sulle regole di base del progetto, ma che hanno una gestione separata e con regole proprie (in futuro ci sarà un'integrazione).
Avax viene utilizzato per pagare le commissioni sul network (gas). L’aspetto più interessante è che questo token viene in parte bruciato durante il pagamento delle commissioni. Il che, nel tempo, dovrebbe contribuire a renderli più scarsi e dunque, a domanda costante, ad aumentarne il valore di mercato.Avalanche funziona con una tripla blockchain dove si creano e si scambiano asset, una che coordina le subnet e quella che invece fa girare gli smart contract. A differenza di altri network, le regole di uno smart contract possono essere molto personalizzabili e restrittive, in quanto è possibile stabilire delle regole che siano in accordo con le leggi del paese dove il titolo è quotato, o dove si trovano le borse di riferimento. La duttilità di Avalanche come network la rende molto diversa e soprattutto utile anche nella realtà. Come oracolo che fa da ponte tra dati reali e mondo digitale è stata scelta la rete di oracoli di Chainlink. Come già detto, la chain è costituita da tre diversi sottogruppi che vengono poi coordinati a livello di network centrale. 
Il network principale è il punto di riferimento e permette alle sotto-chain di comunicare. 
Nell' "Exchange Chain" gira il Protocollo di Consenso del network. È inoltre su questa specifica blockchain che avviene la creazione di asset da parte degli utenti e soprattutto lo scambio degli stessi. 
Nella "Platform Chain" avviene il coordinamento tra diversi Validator. Qui inoltre andremo a creare le sotto-blockchain private o pubbliche, cosa che hanno la libertà di fare tutti i nodi del progetto e anche utenti privati e aziende.
Infine nella "Contract Chain" si gestiscono gli smart contract e le macchine virtuali. Anche questa parte della blockchain complessiva di Avalanche gira sul protocollo di consenso Snowman.


CONFIGURAZIONE DI AVALANCHE CON METAMASK (X-CHAN E C-CHAIN)
Questa parte della guida riguarda i prelievi da quegli exchange che supportano Avax solo nel suo formato nativo (indirizzi: X-avax10). Se il tuo exchange supporta il prelievo diretto sulla c-chain puoi evitare di scaricare il wallet di Avax (che comunque puoi usarlo per lo staking on chain) ed usare solo Metamask (dopo questo paragrafo trovi anche questa configurazione, molto più semplice, in quanto si usa solo Metamask).
Per prima cosa scarichiamo Metamask e configuriamo la rete, inserendo i dati in "RPC Personalizzata". Io consiglio di utilizzare un wallet ex novo con solo la chain di Avalanche perchè andremo poi ad inserire la chiave privata di questo...in un altro wallet da interfacciare con Metamask (parliamo del wallet ufficiale di Avax però rimane pericoloso importare la private key in più wallet).
Quali dati andrò ad inserire in "RPC Personalizzata"?

Network Name: Avalanche Network
New RPC URL: https://api.avax.network/ext/bc/C/rpc
ChainID: 0xa86a
Symbol: AVAX
Explorer: https://cchain.explorer.avax.network/

La configurazione su Metamask è finita, il problema è che in questo caso, avrò il classico indirizzo di Ethereum (che poi, come sappiamo, è lo stesso della BSC e di Polygon). In realtà gli indirizzi di Avalanche sono completamente diversi. Non a caso, se proverai a fare il prelievo di Avax da alcuni exchange inserendo il classico indirizzo 0x di Eth, l'exchange ti dirà di controllare l'indirizzo perchè è sbagliato (gli address di Avalanche sono tipo questo: X-avax10...).
A questo punto, vai su Avax Network (Wallet) ed importa la tua chiave privata di Metamask (la trovi in impostazioni, ovvero i 3 puntini verticali in alto a destra, dopo aver schiacciato su "dettagli account" ed "esporta chiave privata"). Su Avax Network, schiaccia su "access wallet" e poi "private key".
Nel wallet ufficiale di Avax, in alto a destra leggerò il mio indirizzo (sarà a questo address che posso inviare i miei Avax dagli exchange).
Una volta arrivati nel wallet, questi Avax finiranno in "X-Chain (Exchange)". Per inviarli su Metamask, vado su "cross chain", setto in source chain "X-Chain (Exchange)" e in destination chain "C-Chain Contract". Setto l'importo, poi "confirm" e "trasfers".
A questo punto, i miei Avax (e comunque tutti i token che riceverò a quell'indirizzo), mi finiranno in Metamask e su Avax Wallet (dove ho importato la private key).
Ricordo brevemente, le funzionalità delle tre chain:
1) X-Chain (dove possono essere scambiati: indirizzo tipo X-avax10. Quando invio da un exchange finiranno qui)
2) P-Chain (stake e validatori)
3) C-Chain (per le Dapps e smart contract: indirizzo tipo 0x. Questo serve per interfacciarsi alla DeFi quindi a Metamask)

In mesi di utilizzo a volte è capitato che i token trasferiti da una chain all'altra "scompaiano" nel nulla. Non che vengano persi ma malgrado la transazione sembra andare a buon fine rimangono bloccati e non compare il saldo (soprattutto quando si trasferisce da X-Chain a C-Chain quindi su Metamask). Vedendo l'explorer si noterà che i token sono stati effettivamente spediti però non compaiono più da nessuna parte (nè nella Chain-X nè nella nuova dove sarebbero dovuti arrivare).
Per risolvere questo problema, basta andare su "Advanced" (in basso a sinistra), "Chain Import" e schiacciare su "Import C" (o "Import X" o "Import P" se il problema compare su altre chains).
Fatto ciò i token vengono "sbloccati".


PRELIEVO DIRETTO SULLA C-CHAIN
Ormai la maggior parte degli exchange supportano il prelievo diretto sulla C-Chain (Metamask sostanzialmente). Ti basta scaricare Metamask, configurare la rete di Avax con i dati di sopra e poi fare il prelievo sulla C-Chain (indirizzo 0x tipo Ethereum) senza utilizzare il doppio wallet!


Qui trovi altri articoli inerenti Metamask e DeFi:

venerdì 13 agosto 2021

Come Funzionano I Dex (AMM-Automated Market Maker)

Riguardo come avvengono gli ordini limite sugli exchange ne avevamo già parlato qui: Come Leggere Un Order Book e La Depth Chart (Exchange Cripto), oggi parliamo degli AMM (Automated Market Maker) che sono sostanzialmente dei Dex (exchange decentralizzati). Il riferimento è ad Uniswap, 1inch, PancakeSwap, Open Ocean, Quickswap, Raydium, Zilswap, etc
In generale si tratta di servizi automatici, attivi 24 ore su 24, disposti a quotare sempre il prezzo tra due asset. Alcuni usano una formula semplice come Uniswap, mentre altri tipo Balancer utilizzano soluzioni più complicate. Usando un AMM, non solo puoi comprare e vendere, ma puoi anche fare da banco fornendo liquidità ad una pool diventando un market maker (ricevendo fee sugli scambi degli utenti).


FORMULA AMM
Un AMM si basa su una formula matematica per prezzare gli asset. Invece di usare un order book come gli exchange tradizionali (cioè setto un ordine di vendita o di acquisto e qualcuno compra o offre quel token), gli asset vengono quotati tramite un algoritmo. Questa formula può variare a seconda di ogni protocollo. Per esempio, Uniswap utilizza 

x * y= k

Dove x rappresenta la quantità di un token nel pool di liquidità e y la quantità dell'altro che verrà scambiato. Invece k è una costante fissa, quindi la liquidità totale del pool deve sempre rimanere la stessa. Sostanzialmente si tratta di un'iperbole.
K è una costante anche se continua a crescere a causa delle fee sulle trade. Se ipotizziamo che Cake ed Link abbiano lo stesso prezzo e li metto in una pool, avrò 50 e 50%. Ad esempio 10 Cake e 10 Link. Ovvero 1 Cake=1 Link. Se io voglio comprare da questo pool 1 Link, in cambio di 1 Cake, cosa succederà? Avremo una diminuzione di token Link ed un aumento di token Cake (11 Cake e 9 Link). Se all'inizio x/y=1 (10/10=1), in questo caso avrò 11/9=1.22 (cioè un Link varrà più di un Cake ed effettivamente io ho acquistato Link quindi il prezzo dovrebbe aumentare). Stessa cosa vale al contrario. Se avessi venduto 1 Link e comprato 1 Cake avrei avuto 9/11=0.81 (ovvero 1 Link vale meno di 1 Cake e non è più in rapporto 1:1).
Altri AMM utilizzano formule differenti per i casi d'uso specifici a cui si rivolgono. Il fattore comune tra tutte le piattaforme, però, è il fatto che determinano i prezzi algoritmicamente. 
Un altro meccanismo è quello di Curve che utilizza pool di stablecoin o comunque con asset senza impermanent loss (perchè i due asset hanno valore costante). Questo meccanismo abbassa anche lo slippage rispetto ai classici AMM. L'effetto negativo riguarda la perdita del peg di una delle stablecoin che porterebbe uno slippage elevatissimo. Come si può vedere nell'immagine sopra, il grafico di Curve assomiglia al lato di un ottagono e mostra una curva di legame unica e permette di acquistare senza subire lo slippage. Se si nota invece la l'iperbole di Uniswap si vede che man mano viene acquistato il prezzo di un token e più il prezzo sale, teoricamente all'infinito. La formula utilizzata da Curve, è quella di sotto, dove Xi è la quantità di stablecoin, Wi il peso normalizzato. Curve ha poi combinato due invarianti con lo scalare S per ottenere un invariante che tenga conto delle proprietà delle stablecoin (ovvero non variare di prezzo). Se manteniamo C costante otteniamo una funzione che è equivalente al prodotto costante invariante (quando S =0) e che si avvicina alla somma costante invariante quando S tende all'infinito. A differenza di Uniswap o Balancer, Curve non cerca di mantenere i valori degli asset sempre uguali o proporzionali tra loro (cioè bilanciati). Ciò consente a Curve di concentrare la liquidità vicino al prezzo ideale (in un rapporto 1:1) per avere liquidità dove è più necessaria.
Balancer ha un meccanismo molto più complesso per prezzare gli asset e per depositi e prelievi. Tutti gli AMM utilizzano un algoritmo per gestire la liquidità, ma tradizionalmente gli AMM utilizzano una formula di prodotto costante che limita i pool di liquidità a due attività con un rapporto 50 e 50. Ad esempio, in un pool di liquidità di Dai ed ETH, man mano che si verificano operazioni che disturbano l'equilibrio DAI to ETH, il contratto del pool faciliterà le operazioni di contro-bilanciamento, riportando il rapporto 50 e 50.
Ciò che rende Balancer diverso è che i suoi pool intelligenti utilizzano una formula media costante, che consente più di due risorse e pesi al di fuori del 50 e 50. I pool di bilanciamento sono in grado di includere fino a 8 token di qualsiasi quantità. La formula della media costante consente anche strutture tariffarie adattive che possono reagire alle forze di mercato come la volatilità e la domanda. 
Per saperne di più: Balancer Whitepaper (Math)


COME AVVENGONO GLI SCAMBI
Anche un AMM presenta coppie di Trading, ad esempio, BNB/BUSD. Tuttavia, non è necessario avere una controparte (un altro trader) dal lato opposto per effettuare l'operazione. Al suo posto, interagisci con uno smart contract (ecco perchè prima di qualsiasi operazione eseguo uno o più smart contract). Su un exchange decentralizzato, le operazioni avvengono direttamente tra wallet degli utenti. Se vendi BNB per BUSD su Binance, c'è qualcun altro dalla parte opposta della negoziazione che compra BNB con BUSD (transazione peer-to-peer: P2P). Invece, gli AMM sono peer-to-contract (P2C). Qui le operazioni avvengono tra utenti e smart contract. Dato che non esiste un order book, su un AMM non troverai alcun tipo di ordine limite (anche se 1inch su Ethereum ha qualcosa di simile). Il prezzo di un asset che vuoi comprare o vendere è determinato da una certa formula. 


CHI FORNISCE LA LIQUIDITA'?
Ma se è tutto decentralizzato, la liquidità che compro o vendo, da dove salta fuori? La liquidità nello smart contract viene fornita dagli utenti stessi chiamati fornitori di liquidità (LP) che hanno incentivi a fare ciò. I fornitori di liquidità aggiungono fondi ai pool (utilizzati per negoziare e fare scambi). Come ricompensa per la liquidità fornita al protocollo, gli LP ricevono rewards dalle operazioni che avvengono nel loro pool (commissioni di trade) ed altre dal liquidity mining (di solito il token della piattaforma stessa). Ad esempio posso fornire liquidità nel pool di BTC/USDC: mettendo 50% e 50% (e riceverò commissioni su queste trade e in più il token della piattaforma dove sto fornendo liquidità). Esistono pure pool con 3 o 4 asset (tipo su Curve) o con % diverse (tipo su Balancer).


SLIPPAGE
A causa del funzionamento degli AMM, più liquidità è presente nel pool, meno sarà il potenziale slippage su grandi ordini. A sua volta, questo potrebbe attirare maggiori volumi sulla piattaforma. I problemi di slippage variano a seconda della struttura adottata dagli AMM, ma è senza dubbio un fattore da tenere in considerazione. 
Semplificando le cose, il prezzo è determinato da come cambia il rapporto tra i token nel pool di liquidità dopo un'operazione. Se il rapporto cambia in modo significativo, lo slippage sarà considerevole.
Qui puoi approfondire su un problema che capita spesso sugli AMM: "Insufficient Output Amount" Su Pancake/Uniswap? Ecco Come Risolvere


POSSO COMPRARE TUTTI I TOKEN DI UN POOL?
Ipotizziamo un pool BNB/BUSD, potrei svuotare tutti i BNB presenti nel pool? No.
In primo luogo dovremmo pagare un prezzo esponenzialmente più alto per tutti i vari BNB comprati, ma non riusciremmo comunque a comprare l'intera quantità presente nel pool. Perché? A causa della formula x * y = k.
Se x o y  scendono a zero, quindi ci sono zero BNB o BUSD nel pool, l'equazione non ha più senso.


IMPERMANENT LOSS
E' un fattore che abbiamo già trattato altrove ma va sempre ricordato.
L'Impermanent Loss avviene quando il rapporto di prezzo dei token depositati (come LP) cambia di molto dopo averli depositati nel pool. Più grande è il cambiamento, maggiore sarà la perdita. È per questo che gli AMM funzionano al meglio con coppie di token con valori simili, come le stablecoin (USDT/DAI o USDC/BUSD, etc) o i Wrapped token (BTC/WBTC o ETH/WETH, etc Puoi approfondire qui: A Che Servono Wrapped Bitcoin, Wrapped Ether e BTCB Sulla BSC?). Se il rapporto di prezzo della coppia rimane in un range relativamente piccolo di variazione, questa perdita è comunque trascurabile (a fronte dell'APY ricevuto per aver fornito liquidità).
Invece, se il rapporto subisce variazioni notevole, i fornitori di liquidità potrebbero guadagnare maggiormente conservando semplicemente i token nel proprio wallet, piuttosto che aggiungere fondi ad un pool. Ovviamente le perdite sono momentanee sino a quando non prelevo. Se i miei due token iniziano a convergere come all'inizio (erano 50 e 50%, ad esempio 1000 e 1000$), la perdita si annulla. Se invece prelevo quando la divergenza è elevata (a causa di grosse variazioni di prezzo dei due token sia verso l'alto che verso il basso), la perdita diviene permanente.


RUG PULLS
Oltre ad eventuali bug degli smart contract, uno dei problemi più grandi di questi dex e in generale dei pools di liquidità sono i Rug Pulls.
Sostanzialmente creo un token con supply di 1.000.000.000, vado a creare una coppia di scambio su PancakeSwap ed inserisco tutti i miei token più 10 BNB (così facendo sto settando anche il prezzo di acquisto del mio token, visto che tutti quei token valgono 10 BNB). Faccio un po' di pubblicità e la gente compra alcuni dei miei token. Ipotizziamo che rimangano 500.000.000 di token e 30 BNB vengano aggiunti al pool grazie agli acquisti del token. Io creatore del token posso usare i miei token LP svuotando il pool di liquidità e guadagnando 20 BNB rendendo tutti i token immessi sul mercato senza valore (poiché non c'è più liquidità con cui scambiarli. Il pool si riequilibria 50 e 50 e va a 0).
I token LP di chi ha fornito liquidità dovrebbero avere un blocco temporale di terze parti o essere bruciati. L'opzione di blocco temporale credo sia la migliore perché offre al team di sviluppo la possibilità in futuro di spostare la liquidità su un altro protocollo proteggendo anche gli utenti.
Se io immetto il mio token in coppia con BNB ed inserisco 100,000 dollari di liquidità (50,000 del mio token e 50,000 di BNB), anche con un acquisto di 10,000 dollari il mio token farà a grandi linee un rialzo di circa il 20% (va considerato però che meno liquidità immetto e maggiore sarà lo slippage rendendo difficoltosi gli acquisti).
Altri metodi di truffa sono i classici "Pump & Dump", in cui il team di sviluppatori, e talvolta loro amici e colleghi, otterranno una parte iniziale della supply del token, o almeno avranno la possibilità di acquistarli ad un costo molto basso.
Dopo che tutte le allocazioni iniziali sono state distribuite, il resto dei token viene aggiunto ad un pool di liquidità e il team inizierà a pubblicizzare e convincere le persone ad acquistare i token affinchè aumenti rapidamente il prezzo. Una volta che tutti i primi holders inizieranno a fare soldi, questi cominciano a vendere le loro posizioni, facendo crollare il valore.
Un buon modo per proteggersi da questa truffa è guardare l'elenco degli holders e vedere quanti wallet stanno detenendo grandi posizioni. Le persone che detengono il 2% o più, potrebbero facilmente far crollare il prezzo vendendo le loro posizioni, quindi cerca quanti ce ne sono e se hanno acquistato i loro token dalla coppia di scambio o se gli sono stati assegnati dall'account del deployer.
È anche importante tenere conto degli indirizzi di eventuale Burn. Alcuni dev conieranno una quantità eccezionalmente ampia di token e ne bruceranno la maggior parte, per nascondere l'effettiva % di offerta circolante che detengono i grandi portafogli. Se vedi un indirizzo dedito al burn che contiene una porzione significativa di un token premined, devi chiederti perché? Se i dev volevano una quantità inferiore di token, perché non usarne direttamente di meno?
Un'altra tecnica è la modifica di codice dello smart contract, settando l'impossibilità a chiunque di poter vendere i token, tranne che a sè stesso (sostanzialmente i token possono essere comprati e non venduti). Oppure diranno che devi pagare un importo X per sbloccare la possibilità di vendere i token. 
Una grande bandiera rossa è quando il progetto non rilascia il codice sorgente per lo smart contract (o se è rilasciato su Github, magari viene eseguito in modo diverso sulla blockchain. Se non viene convalidato su  blockchain explorer, molto probabilmente è diverso da come dovrebbe essere).
Per eseguire dei checks sui token, puoi andare a quest'articolo: Riconoscere Scam e Rug Pulls Di Token (Smart Contract)


Altri articoli:

sabato 7 agosto 2021

Come Leggere Un Order Book, La Depth Chart ed Ordini (Exchange Cripto)

L’order book su un'exchange è l’elenco di tutti gli ordini di buy e di sell (limite) di un pair piazzati sulla piattaforma. Ad esempio la coppia (pair) BTC/USDT rappresenta un mercato. Selezionando il pair che ci interessa, ad esempio BTC/USDT, possiamo visualizzare gli ordini di acquisto e vendita relativi a quella coppia. Il prezzo nell’order book è sempre espresso nella valuta di destra. Quindi nel primo caso abbiamo il prezzo di Bitcoin espresso in USDT (dollari), se ho BTC/BNB (sarà espresso in BNB). Si tratta di ordini limite, dove viene settato un prezzo di vendita e di acquisto quindi si tratta di ordini non eseguiti. Gli ordini presenti nell’order book, in quanto limit order, saranno eseguiti solo nel momento in cui un certo prezzo viene "fillato" (raggiunto). Il prezzo è deciso dall’utente. Sostanzialmente posso inserire un ordine di vendita di 1000 dollari di BTC (Ask Price) se questo raggiunge i 40,000 dollari (se siamo sopra i 40,000 non verrà venduto ad esempio) oppure un buy appena BTC arriva a 45,000 dollari (si tratta quindi di ordini non ancora eseguiti). Qualsiasi ordine può essere annullato dall’utente. Se i limit order sono degli ordini in attesa di essere completati in futuro, i market order sono ordini istantanei che vengono completati al miglior prezzo di mercato (in quel preciso momento). Le candele che vediamo nei grafici servono per farsi un'idea sul futuro andamento del prezzo, facendo delle ipotesi (le candele hanno una durata diversa:1 minuto, 5 minuti, 1 ora, 1 giorno, 1 settimana, 1 mese in base al timeframe settato).
L'order book è mostrato in ordine di prezzo e si divide in un lato "vendite" (colore rosso) e un lato "acquisti" (colore verde). 
Generalmente al centro, tra il lato sell e il lato buy è indicato lo spread e l’ultimo prezzo. Il prezzo più economico è sempre il primo della lista, collocato appena sopra lo spread. Leggendo i prezzi, noterete che sono inseriti in ordine crescente, dal prezzo più basso al prezzo più alto (richiesta: ordini di acquisto). Non solo gli ordini vengono letti dal basso verso l’alto, ma vengono anche eseguiti in quest’ordine, uno alla volta. Gli ordini di vendita rappresentano la domanda, invece gli ordini di acquisto rappresentano l’offerta. Per l'offerta (ordini di vendita) si leggono dall’alto verso il basso, cioè a partire dal prezzo più alto. Il prezzo più alto è sempre il primo della lista, collocato appena sotto lo spread. Leggendo i prezzi, si può notare che sono inseriti in ordine decrescente, dal prezzo più alto al prezzo più basso. La differenza tra domanda e offerta è lo spread. Quanto più piccolo è lo spread, tanto migliore è il mercato di quella criptovaluta (lo spread è la differenza tra miglior prezzo di acquisto e di vendita. Se compro e dopo 1 secondo rivendo e mi ritrovo con -2% in meno, quello è lo spread). Sostanzialmente questi ordini limite ci indicano a quanto gli utenti dell’exchange sono disposti a vendere o comprare, ad esempio è possibile leggere la somma di tutti gli ordini fatti ad un determinato prezzo.  Se prendiamo come riferimento un ordine di vendita/acquisto ETH/BTC, vediamo la media del prezzo di ETH prezzato in BTC, il quantitativo di ETH che i traders provano a vendere a quel prezzo e poi il totale del quantitativo di ETH sempre prezzato in BTC. Sostanzialmente se 1 ETH vale 3000 dollari ed avessi messo ETH/USDT, a sinistra (in rosso) vedrei il prezzo di vendita in USDT (dollari), il quantitativo di ETH venduti a quel prezzo (ipotizziamo 2) e il totale (ovvero 6000 USDT). Il quantitativo di ETH offerti ad un certo prezzo non sono di un singolo utente ma possono essere anche di più persone.
Gli ordini di vendita vengono completati uno alla volta partendo dal più basso, ovvero il più conveniente. Gli ordini di acquisto vengono completati partendo dal più alto. Man mano che ogni ordine viene completato, si passa al successivo. L’ultimo ordine di vendita e l’ultimo ordine di acquisto sono sempre i più vantaggiosi, rispettivamente per chi sta comprando e per chi sta vendendo. Quando gli ordini di vendita vengono completati per ogni riga, il prezzo aumenta perché qualcuno sta comprando. Ma mano che gli ordini di acquisto vengono completati, il prezzo scende perché la gente sta vendendo. Se su una riga ho 10 ETH venduti a 3000$, poi 2 venduti a 3001$, se un ordine compra 9 ETH a 3000$ il prezzo non si muove. Tuttavia se vengono comprati 11 ETH a 3000$ e 3001$, il prezzo va su a 3001$ (ultimo ordine di mercato). Chiaramente se qualcuno vende 1 secondo dopo, il prezzo si modificherà di conseguenza.
L’order book genera un grafico chiamato Depth Chart, che riassume graficamente la domanda e l’offerta, con il volume necessario per muovere il prezzo. L’asse delle x indica il prezzo, mentre l’asse delle y la quantità. In verde vediamo il totale dei volumi degli ordini di acquisto, in rosso il totale degli ordini di vendita. Un buy wall si verifica quando viene piazzato un grosso numero di ordini per comprare una determinata criptovaluta nel momento in cui raggiunge un certo valore. Invece, un Sell Wall identifica un grosso numero di ordini di vendita ad un certo prezzo.


TIPI DI ORDINE
Coloro che eseguono ordini limite sono "market maker" (prezzo è mosso solo se ordine è eseguito), invece chi compra a mercato "market taker" (loro muovono il prezzo). Se un exchange ha poca liquidità il prezzo si muove più facilmente a parità di grandezza di ordini eseguiti. Se la domanda (market) è maggiore dell'offerta a mercato e di quella sul book, i prezzi salgono. Se invece offerta a mercato è maggiore della domanda a mercato e della domanda sul book, i prezzi scendono. Vanno fatte distinzioni tra mark price (prezzo fair/giusto), last price (ultimo prezzo di vendita/acquisto) ed index price (media fatta su più exchange).

-Ordini a mercato (compro o vendo al miglior prezzo di mercato)

-Ordini limite (acquisto a prezzo più basso, vendita ad un prezzo più alto di quelli a mercato). Setto prezzo e quantitativo che voglio comprare/vendere

-Stop loss (a che prezzo chiudo la mia posizione in perdita, conviene inserire il mark price per evitare di beccare uno stop loss su un flash crash)

-Take profit (a che prezzo vado a chiudere in profitto la mia posizione, conviene settarlo sul last price perchè potrebbe chiudermi in profitto su uno spike rialzista)

-Conditional (trigger price ovvero quando viene eseguito l'ordine, anche se la posizione non è stata ancora aperta. Posso inserire un ordine di buy a mercato ad un prezzo più alto, magari perchè immagino che oltre quella soglia di prezzo possa innescarsi un movimento rialzista; o anche shortare ad un prezzo inferiore)

-Ordini chase (è un ordine limite settato al miglior prezzo di mercato ask/bid o ad una certa distanza da esso che varia continuamente sino a quando viene eseguito. Limita lo slippage per grossi ordini perchè se comprassi grossi quantitativi che muovono il prezzo comprerei ad un prezzo man mano più alto; utile anche per comprare sui flash crash settando una certa distanza in dollari dal prezzo migliore o se si fa arbitraggio)

-Ordini TWAP (utile per grossi ordini per limitare lo slippage. Ad esempio se devo comprare 50 BTC, posso settare tanti piccoli ordini in un certo intervallo di tempo entro 10 ore ad esempio. Ogni tot secondi vengono comprati ad esempio 0.06 BTC sino alla scadenza delle 10 ore e del quantitativo di BTC scelto. Posso inserire anche random order che eseguirebbe buy variando gli acquisti: 0.060 BTC, 0.059 BTC, 0.062 BTC, etc questa operatività serve per evitare di essere individuato da bot che potrebbero appunto individuare questo tipo di ordini cercando contromisure)

-Ordini iceberg (anche in questo caso vale per grossi quantitativi, sostanzialmente setto il quantitativo totale da comprare e la grandezza di ogni ordine; vengono eseguiti tanti ordini limite al miglior prezzo al top dell'order book o ad una certa distanza da esso. Posso settare anche un prezzo limite di entrata. Tramite questa operatività andrò a comprare 50 BTC con piccoli ordini, evitando lo slippage e che gli altri traders vedano il grosso ordine in acquisto) 

-Ordini scaled (setto un range di prezzo della cripto che voglio acquistare e il quantitativo. Ad esempio 2k-3k come prezzo di ETH ed 1 ETH da comprare. Posso settare una % ad esempio acquistare 0.2 ETH a 3k, un altro 0.2 ETH a 2.8k, 0.2 ETH a 2.6k e così via. Posso variare anche % di acquisto di quell'ETH in base al prezzo o settando funzioni di default tipo ratio che mi aumenta il quantitativo da comprare quando il prezzo scende. Sono ordini limite)

-Traling stop (si tratta di una chiusura su una posizione aperta, calcolato dal massimo locale a scendere a causa di un ritracciamento, posso settare ad esempio la chiusura appena la mia posizione cala di 150 USDT dal massimo locale o di una certa %. Se l'ordine non viene eseguito e si realizza un nuovo "high" ovvero un nuovo massimo locale, lo stop seguirà il movimento e rimarrà attivo con stop loss in USDT o in % calcolato sul nuovo massimo. Esso può essere inserito su un prezzo di attivazione. In generale possono essere sia stop loss che take profit che appunto seguono il trend)


Se non sai come funzionano i Dex vai qui: 

Per guide complete per Binance e Crypto.com (con tutti i prodotti e le funzioni spiegate), vai qui:

lunedì 2 agosto 2021

Tipi Di Seed e Recupero Delle Chiavi Private (Wallet)

In questo articolo vedremo come convertire i vari seed e come recuperare, dal seed, le chiavi private.
Lo standard BIP39 è utilizzato per la generazione del seed (generazione del mnemonic e conversione in un seed binario). Dal seed è possibile ricavare le private key (ricordo che quando si ricevono delle cripto, l'indirizzo di ricezione, è derivato da una chiave pubblica a cui è associata sempre una chiave privata. Per motivi di privacy alcuni wallet cambiano sempre indirizzo di ricezione quindi private key. Ma immaginate che fatica sarebbe salvarsi un centinaio di private key? Stesso discorso per i wallet che supportano più cripto. Ecco spiegato il motivo per cui è stato inventato il seed).
Ma cos'è il seed? Si tratta di 12, 18 o 24 parole associate alle nostre cripto. "Fisicamente" parlando, le cripto non risiedono nel wallet (come potrebbe essere per i nostri euro su un conto bancario o Paypal) ma sono associate a questa sequenza di parole (e alla private key). Perso il seed, le nostre cripto sono perse (molto probabilmente) per sempre. Trattandosi di wallet non custodial non è possibile recuperarlo da nessuna parte. Per questi motivi è fondamentale stamparlo/salvarlo fisicamente (e custodirlo gelosamente). Chiaramente il seed non è vincolato a nessun wallet ma può essere importato in qualsiasi wallet non custodial che lo supporta.


TIPI DI SEED
I più noti sono il BIP32 e il BIP39 ma esistono anche il BIP44, BIP49 e BIP141 Tipicamente, la maggior parte dei wallet per criptovalute utilizza i primi tre.
Qualsiasi portafoglio che riporti la dicitura "BIP 32/39/44 compatibile" genererà una frase da 12 a 24 parole creando in modo deterministico un seed da 512 bit. Quest’ultimo verrà dunque utilizzato per creare una master key di tipo BIP32. Da essa infine, verranno poi create le chiavi private.
Per saperne di più: BIP39 (Github)


IAN COLEMAN
L’utilizzo di differenti implementazioni dei seed nei principali wallet può portare a problemi: i wallet hardware Trezor e Ledger Nano S supportano seed BIP39 e 44. Electrum (wallet non custodial software tra i più noti per BTC) invece, usa il BIP32. 
Dunque alcuni portafogli come Ledger utilizzano una passphrase di 24 parole, altri invece, come Exodus, sono in grado di leggere una passphrase di 12 parole. Come risolvere?
Per questo motivo dunque, potrebbe essere necessario convertire il proprio seed BIP39 o BIP44 nella Master Key BIP32, sfruttando alcuni generatori, come quello di Ian Coleman (le operazioni possono essere fatte anche offline).
Utilizzando questo strumento, infatti, è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie per recuperare i fondi associati al wallet semplicemente digitando il seed. In primo luogo, l’applicazione ricaverà gli indirizzi e le chiavi private, i quali potranno essere utilizzati per recuperare i fondi (anche tramite chiavi private).
Il tool per recuperare dal seed le private key o per fare le conversioni è: IanColeman (BIP39 Converter).
Ad esempio Trust Wallet utilizza un seed di 12 parole e sono presenti centinaia di cripto/token. Non è possibile recuperare la chiave privata di ognuna ma si può ricavare dal seed tramite il tool visto sopra.
Cosa fare quindi se un wallet sta "chiudendo"? La cosa più banale è effettuare il prelievo, controllando sui vari exchange dove quei token sono listati. In secondo luogo è possibile, dal seed, recuperare le chiavi private per ogni token che si possiede.
Nel tool dovrete settare la lunghezza del vostro seed e digitarlo (BIP39 Mnemonic). In coin mettete la cripto in cui intendi recuperare la private key. Per Ether puoi settare BIP32, per BTC invece BIP49 per segwit o BIP84 (nella sezione Derivation Path). Questi valori dipendono sostanzialmente dal vostro wallet. Sse non sapete quale utilizzare è possibile andare per tentativi sino a trovare il vostro indirizzo in "derived addresses" (qui appunto sarà presente l'indirizzo pubblico e la corrispondente chiave privata che poi potrà essere importata dove preferisci).
Qui per saperne di più sul progetto e per scaricare il tool (meglio svolgere le operazioni offline): IanColeman (GitHub)


ATTENZIONE!
Questa guida è solo a scopo informativo. Soprattutto se non si è esperti, prima di svolgere qualsiasi operazione, bisogna informarsi e capire come funziona il tutto.
Noi non abbiamo nessun collegamento con Ian Coleman (il tool comunque è consigliato anche da molti wallet non custodial per il recupero delle private key).