mercoledì 29 giugno 2022

Layer Zero e Stargate: Infrastrutture Cross Chain

Stargate è un protocollo costruito su Layer Zero che lavora non solo sulle chains Proof Of Stake ma anche su quelle Proof Of Work. Layer Zero è un "Generic MSG Passing Protocol" (trasmissione di messaggi) che mette in comunicazione una dapp (dei contracts) su Avalanche con una che sta su Ethereum e così via (i token vengono bruciati e mintati sulla nuova). Quindi l'obiettivo è costruire applicazioni cross chain che possono comunicare anche se presenti su blockchain diverse. Sostanzialmente, di base, è simile ad un bridge ma mette in comunicazioni solo token nativi (un po' come Thorchain che però è una chain), a differenza dei bridge (tipo Wormhole) che forniscono versioni wrapped. L'altra grossa differenza è che qui si tratta di un passaggio diretto, senza usare intermediari (se passo dalla chain Solana a quella di Terra tramite un bridge dovrò affidarmi ad una piattaforma terza tipo Wormhole, stesso discorso se uso Thorchain che fa da tramite tra le varie blockchain permettendo gli swap). Per fare questo, Layer Zero deve essere presente come "endpoint" (smart contract) su ogni chain supportata: viene scritta una transazione (ad esempio "swap di Ethereum") e viene inviata all'endpoint sulla chain di Ethereum precisamente al validatore che la gira al network e al relayer. A sua volta il network comunica con l'oracolo che invia id della transazione (blocco corrente). Queste interazioni avvengono tra le due chains coinvolte nello swap, relayer ed oracolo (che sono off chain). Relayer ed oracolo devono essere due entità indipendenti una con l'altra per evitare problemi di sicurezza.
Una differenza con IBC di Cosmos è che in quell'ecosistema non si utilizzano relayer ed oracoli.
Questa infrastruttura può essere utilizzata per creare dex cross chain (tipo Thorchain), piattaforme di farming e lending con liquidità mista (collateralizzare su Fantom e prendere in prestito su Avalanche ad esempio). 
Stargate è un bridge che sfrutta questo protocollo integrando più chains (Ethereum, Polygon, Avalanche, Fantom, Bnb, Arbitrum, Optimism) per i trasferimenti. Stargate è "instant finality" (cioè appena la transazione è approvata, i fondi sono sulla chain di destinazione), è "native assets" (no wrapped token o sintetici ma solo token nativi) ed "unified liquidity" (cioè ho un unico pool di un certo asset, al di là della chain scelta, che è utilizzato per i bridge). 
Stargate ha risolto il Trilemma dei Bridge? Vai qui per approfondire: Il Trilemma Dei Bridge: Asset Nativi, Liquidità Unificata e Finalizzazione Istantanea
Il claim delle rewards e la rimozione della liquidità è possibile dirottarla su una delle varie chains supportate. Il funzionamento è basato su pool singoli di stablecoin e farming del token Stg di solo 3 mesi. Stg è il token di governance che è possibile mettere in staking ricevendo veStg. Il token, tra i grossi exchange, è tradabile su Bybit.

lunedì 27 giugno 2022

Come Configurare IBC Transfers Su Keplr (IBC Relayers e Channel)

Come ben saprà chi utilizza Cosmos, è possibile eseguire trasferimenti cross chain tra tutti i layer1 di Cosmos tramite IBC integrato nel wallet Keplr. Si tratta di semplici operazioni però non sono immediate se non si sa come muoversi. Di base, se hai fondi su Osmosis, fai "withdrawl" e l'AMM tramite IBC spedirà il token che stai prelevando sulla chain corretta. Ad esempio se hai Juno su Osmosis, facendo withdrawl, ti verrà spedito sull'indirizzo di Juno Network di Keplr.
Ipotizziamo tu voglia trasferire da Keplr direttamente, i tuoi EVMos da Osmosis alla chain nativa EVMos. Cosa farai?
Per prima cosa vai su Mintscan (Relayers) e in alto a destra noterai la scritta "Cosmos", ricerco la chain di invio (Osmosis in questo caso).
Come detto, noi abbiamo ipotizzato di inviare EVMos (che sono su Osmosis) sulla loro chain nativa EVMos quindi vado a selezionare dalla lista Osmosis (chain d'invio):
Poi schiaccio su "IBC Relayers" e nella nuova pagina che si apre, noterò tutti i layer1 di Cosmos. Noi dovremo inviare da Osmosis quindi cerco la chain ricevente (EVMos), vedrai un doppio collegamento (in verde, è quello attivo) e il nome di 2 canali:

Per configurare il mio indirizzo Osmosis per chain EVMos, mi servirà "channel 204". Se dovessi configurare IBC Transfers da EVMos per Osmosis chain sceglierò "channel 0". Praticamente queste 2 chains comunicano tramite questi 2 canali. Quindi mi appunto uno dei due canali. Noi siamo su Osmosis quindi da Keplr, seleziono questa chain e scendendo sotto leggo "IBC Transfers", schiaccio su Transfers e nella nuova pagina che mi si apre, schiaccio su "New IBC Channel Destination", selezionando il nome della chain di destinazione (EVMos) e il canale (204 in questo caso).
Se avessi dovuto fare i passaggi inversi, da EVMos, non cambia la procedura ma avrei dovuto inserire "channel 0" selezionando Osmosis (chain di destinazione).
In altre parole, da Osmosis, per inviare su EVMos (chain di destinazione) si usa il canale 204. Invece da EVMos, per inviare su Osmosis si usa il canale 0.
Configurate le chains che servono, non mi rimane che andare sulla chain dove ho i token (abbiamo ipotizzato Osmosis), schiacciare su "IBC Transfers", poi "Transfer" e in destination chain selezionare la chain di destinazione (ovvero EVMos). A quel punto, non mi rimane che incollare il mio indirizzo EVMos ed inviare i token. Se hai dubbi che tu possa aver sbagliato a configurare, consiglio di fare prima un piccolo invio di prova da pochi centesimi.

venerdì 24 giugno 2022

Solana Lancia Il Suo Smartphone: The Saga Begins

La blockchain di Solana del CEO Anatoly Yakovenko ha deciso di lanciare il suo smartphone ufficiale. Si chiama Solana Saga ed è basato sull'OSOM OV1, smartphone Android nato dalla defunta Essential di Andy Rubin. 
OSOM sta per "Out Of Sight, Out Of Mind". 
Se vuoi approfondire su Solana e sul suo Proof Of History vai qui: Solana, Il Funzionamento Della Blockchain ed Ignition
Il 21 giugno era comparso un misterioso video su Twitter con riferimento agli SMS e con la scritta "The Saga Begins". SMS è l'acronimo di Solana Mobile Stack (chiaro gioco di parole con i più noti Short Message Service, ormai caduti in disuso).
Il processore octacore del device sarà il Qualcomm Snapdragon 8 Plus 1, che viene affiancato da WiFi 6, Bluetooth 5.0, batteria da 4100 mAh con ricarica wireless, 12GB di RAM e 512GB di archiviazione interna. Il display è un OLED da 6,67 pollici (Full HD+) con referesh rate massimo di 120Hz. Abbiamo una fotocamera da 16 MP e una dual camera da 50MP più una ultrawide da 12MP.
Solana, malgrado qualche problema tecnico a causa della congestione della rete, è la blockchain di riferimento del mercato del gaming e degli NFT: da Genopets, passando per Star Atlas e Stepn. Il principale market NFT è Magic Eden ma ce ne sono tanti altri: da Solanart a Solsea. Solana Saga verrà prodotto a partire dal primo trimestre del 2023 e verrà venduto a 1.000 dollari. Si può già prenotare versando un deposito di 100 dollari su SolanaMobile
Coloro che prenotano in preordine possono avere diritto a ricevere un Saga Pass, un NFT che accompagna la prima ondata di dispositivi Saga e un ticket per influenzare la direzione che intraprenderà la piattaforma Solana Mobile Stack. Il dispositivo è disponibile per l’acquisto negli USA, Regno Unito, Canada e Unione Europea. Solana Saga segna la nascita del nuovo progetto Solana Mobile, che aprirà le porte ad una nuova esperienza d’uso delle dAPP di Solana direttamente da smartphone.  Il SAGA supporterà nativamente l'exchange Orca, il market NFT Magic Eden, il wallet Phantom, SolanaPay per Android (pagamenti mediante QR Code) e il nuovo marketplace per app decentralizzate Solana Mobile Stack. 
Nonostante molti abbiano recepito favorevolmente, altri non hanno potuto fare a meno di sottolineare i problemi che affliggono la rete Solana. Ultimamente la più grossa piattaforma di Lending, ovvero Solend, era stata inglobata in una questione molto controversa (Solana è Davvero Decentralizzata? Il Problema Solend ). Per questo motivo, alcuni utenti si stanno chiedendo perché Solana stia cercando di diventare un produttore di smartphone, quando dovrebbe concentrarsi sul rendere affidabile la sua blockchain. Va comunque ricordato che questa blockchain gode di grossi investimenti di fondi e venture capital (nonchè del supporto di uno degli exchange più grandi: FTX).

martedì 21 giugno 2022

Solana è Davvero Decentralizzata? Il Problema Solend

Abbiamo assistito più volte, negli ultimi 8 mesi, a problemi di congestione della rete Solana. Il Proof Of History (variante del Proof Of Stake) è talmente economico che incentiva attacchi dos e spam. A volte sono i gaming NFT o le vendite di token (IDO) con i bot che spammano transazioni. Sostanzialmente questa blockchain non riesce a reggere l'elevato TPS che dovrebbe garantire. O quantomeno esso viene superato facilmente perchè essendo economica permette un altissimo numero di transazioni per secondo. Il problema che ci poniamo è: Solana è realmente decentralizzata? Non ci sono puntate minime di staking, tuttavia per creare un nodo validatore servono ingenti risorse hardware e macchinari molto costosi. Ci sono oltre 1000 nodi ma in realtà una minima parte di questi valida le transazioni.
Il problema della decentralizzazione ce lo si pone visto che i validatori hanno deciso, a seguito di problemi di congestione, di bloccarla (halted) e riavviarla (per aggiornamenti di software e quant'altro). La chain è andata spesso off per diverse ore e nel mentre vengono eseguiti gli aggiornamenti necessari o viene ripristinata. Non agire in questo modo, porrebbe la blockchain in situazioni critiche che potrebbero minarne funzionamento e sicurezza. Tuttavia questo ha portato alla luce, i problemi di centralizzazione (ovvero c'è qualcuno che decide cosa fare in situazioni di questo tipo). In questi giorni è emerso un altro grande problema che riguarda la piattaforma di Lending Solend (un problema simile, a livello "concettuale", era successo anche su Juno Network, layer 1 costruito su Cosmos).


SOLEND
Solend è la principale piattaforma di Lending attiva su Solana. Nata nel 2021, aveva eseguito anche un airdrop del suo token SLND per i fornitori di liquidità (inizialmente la piattaforma non aveva un token). Il funzionamento di Solend è analogo alle classiche piattaforme di Lending in DeFi, in particolare ad Anchor (ovvero per incentivare i prestiti, si viene pagati in token SLND, un po' quello che faceva Anchor con ANC, con il risultato che a volte si viene addirittura "pagati" per chiedere un prestito. Di solito, bloccato un collaterale, i borrowers pagano un borrow apy per prendere la liquidità, tuttavia Solend a volte per incentivare la presa in prestito di alcuni token, paga questa differenza bombardando i borrowers con il token SLND).
Questo è il funzionamento della piattaforma, tuttavia negli ultimi giorni è emersa una situazione pericolosa. Una whale che gestisce gran parte della liquidità sulla piattaforma (circa il 25% del TVL) sarebbe a rischio liquidazione: si tratta di una posizione di circa 203 milioni di dollari (5 milioni di SOL) con un prestito ricevuto di circa 108 milioni di USDC ed USDT.
Circa il 95% dei SOL depositati sulla piattaforma sono i suoi, allo stesso modo 106 milioni di USDC sui 120 milioni totali depositati su Solend, sono stati presi da questo individuo (88%).
Il prezzo di liquidazione è 22.30$ e in tal caso la whale (che quando è stata eseguito la proposta era inattiva da 12 giorni) verrebbe liquidata per un 20% del prestito preso (21 milioni di dollari). Per la liquidazione verrebbero ripagati gli USDC e il liquidatore ottiene il collaterale (in questo caso il 20%) in sconto (fee di liquidazione). Il grande problema è che on chain (in questo periodo) non c'è la liquidità necessaria in SOL (21 milioni di dollari) quindi per gli swap ci sarebbe uno slippage elevatissimo (otterrei circa il 35/40% in meno, rispetto a quanto mi spetta). In poche parole la liquidazione non sarebbe conveniente e se non è conveniente, il prestito diverrebbe sotto-collateralizzato. Il risultato di questo è che già da oggi, chi ha depositato USDC per guadagnarci interessi, non riesce a prelevare in quanto non c'è liquidità disponibile (è stata quasi tutta presa in prestito dalla whale e da altri borrowers in quantità minori). Inoltre risulta impossibile liquidare tutte quelle posizioni che utilizzano USDC come collaterale perchè non si può prendere questo stesso collaterale (è tutto fuori dalla piattaforma appunto).
La soluzione proposta nella governance è stata quella di prendere il controllo dell'account della whale mediante un aggiornamento dello smart contract (visto che i fondi sono depositati sulla loro piattaforma) e liquidarlo in una transazione OTC (off chain) evitando lo slippage enorme ed impedendo la congestione della rete Solana (a causa dell'alto numero di transazioni e di quest'enorme liquidazione). Transazioni Over The Counter non influenzano il prezzo di mercato perchè avvengono fuori dalla chain e fuori da un classico exchange, per semplificare al massimo è come uno scambio P2P (tra due parti che trovano un accordo tra di loro ed avviene lo scambio che spesso è vantaggioso per entrambe le parti. Ovviamente è presente anche una terza parte che fa da garanzia). La migrazione dei fondi sugli smart contract è una cosa che non dovrebbe mai avvenire, altrimenti viene meno qualsiasi concetto di decentralizzazione (una cosa simile era avvenuta a marzo 2022 su Minswap, il principale dex su Cardano, dove i fondi degli utenti erano stati migrati su un altro smart contract per motivi di sicurezza). In ogni caso, la proposta fatta su Solend è passata, tuttavia si è scatenato il putiferio su Twitter e nella community, al punto da spingere qualcuno a realizzare una controproposta che invalidasse la prima.
Effettivamente sarebbe stato molto poco etico, modificare lo smart contract ed agire in questo modo. Anche perchè ci si pone il dubbio che una cosa del genere possa essere sempre fatta dai dev, mettendo a serio rischio non solo i fondi siti sulla piattaforma ma anche la sua credibilità (portando ad una fuga di capitali, la classica bank run che abbiamo imparato bene a conoscere in queste ultime settimane).
Poche ore dopo è stata varata una nuova proposta, in quanto gli utenti non sono ancora in grado di ritirare gli USDC nè è possibile liquidare quelle posizioni quindi sussiste un rischio sistemico.

La nuova proposta 3, chiede:
-limite di prestito di 50 milioni di dollari (al di sopra di questa soglia, qualsiasi posizione può essere liquidata, indipendentemente dal valore del collaterale)
-limite settato a 120 milioni di dollari ad account e diminuisce, a partire dall'attivazione della proposta, di 500000 dollari ad ora, sino a raggiungere i 50 milioni di dollari
-ridurre la liquidazione in una singola transazione dal 20% all'1%
-ridurre le fee di liquidazioni di SOL dal 5 al 2%, evitando lo spam da parte dei liquidatori (che potrebbe anche congestionare il network) permettendo però di pareggiare quantomeno lo slippage, nel caso ci fosse

Solend consiglia agli utenti di chiudere i prestiti ed ha affermato di aver contattato diversi market maker per provare ad aumentare la quantità di liquidità presente sulla chain, riducendo l'impatto dello slippage. Chiaramente si tratta di una soluzione temporanea a causa della situazione davvero critica, in quanto il limite è facilmente aggirabile creando più account. Nel mentre la whale che metteva a rischio Solend ha iniziato a ripagare il prestito.

Bancor Network e La Protezione Da Impermanent Loss

Bancor Network è un dex (AMM) che protegge i depositi quindi i liquidity provider dall'Impermanent Loss. Esso si è diffuso nella grande DeFi summer del 2020. Ricordo che quando viene inserita liquidità in un pool (che sia 50 e 50% o in proporzioni diverse) avrò sempre Impermament Loss. Cos'è l'Impermanent Loss? E' la differenza di prezzo che avrei avuto tra la situazione in cui mi trovo (liquidità in un pool) e se avessi semplicemente holdato quei token nel wallet in un tempo X. Se io compongo un pool 50 e 50%, i due token devono essere sempre bilanciati (ad esempio ipotizzando un pool ETH/USDC, se 1 ETH vale 1000 dollari, dovrò inserire anche 1000 USDC), nel momento in cui ETH sale di prezzo (o scende) ho Impermanent Loss. Che è sempre temporanea, sino a che non prelevo. Se ETH sale a 1100 dollari ho Impermanent Loss ma se ritorna sui 1000 dollari, essa si annulla (io avevo depositato appunto 1000 USDC quindi 1000 dollari). Questi pools quindi permettono di guadagnare con le fee che il protocollo genera (sulle trade) e con eventuale farming (ed appunto se non si utilizza un pool di stablecoin, dovrò sottrarre da quei profitti, l'Impermanent Loss).
Chiaramente LP token aumenta (il controvalore in dollari, dipende. Nell'esempio riportato dipende da ETH). 
Se ti interessa sapere come funzionano i pools misti (pesi diversi e non 50 e 50%): Cos'è Il Liquidity Bootstrapping Pool (LBP)? L'Innovazione Di Balancer


COME FUNZIONA BANCOR NETWORK
Bancor è noto perchè "rimborsa" il rischio Impermanent Loss e lo trasferisce al suo stesso protocollo. Il protocollo utilizza le commissioni guadagnate per compensare la perdita. Sostanzialmente fornisco liquidità (un solo token) che mi viene accoppiato con BNT (tipo Thorchain). Mentre alcuni pool possono avere Impermanent Loss alta e commissioni basse, altri possono avere Impermanent Loss bassa e commissioni elevate. Se non ci sono commissioni sufficienti per compensare completamente l'Impermanent Loss di un LP al momento del ritiro, il protocollo conia BNT per coprire il delta (la differenza). Quando un utente effettua un nuovo deposito, la copertura offerta dalla sua polizza assicurativa aumenta ad un tasso dell'1% ogni giorno e matura fino alla copertura completa dopo 100 giorni. Dopo questo periodo, qualsiasi perdita temporanea verificatasi nei primi 100 giorni o in qualsiasi momento successivo è coperta dal protocollo al momento del prelievo.
I prelievi prima della scadenza di 100 giorni sono ammissibili solo con un risarcimento parziale. Ad esempio, i prelievi dopo 60 giorni nel pool ricevono un risarcimento del 60% su qualsiasi perdita temporanea subita. Non è previsto alcun compenso per prelievi entro i primi 30 giorni; il LP è soggetto alla stessa Impermanent Loss che avrebbe avuto in un AMM standard.
Ciò significa che anche se un token aumentasse di prezzo, un LP ha il diritto di prelevare l'intero valore dei propri token come se li tenesse nel portafoglio, a condizione che l'LP abbia maturato una protezione completa (ovvero almeno 100 giorni di deposito). Ad esempio, se un LP punta 1 ETH e il prezzo di ETH raddoppia, l'LP può comunque prelevare almeno il valore equivalente di 1 ETH indietro, più commissioni e rewards (ciò è possibile perchè ci viene dato il token BNT che compensa la perdita che ho avuto).


SISTEMA DI IMPERMANENT LOSS PROTECTION SOSPESO
A causa delle condizioni "ostili" di mercato, Bancor ha sospeso la protezione dalle perdite temporanee e i depositi sulla piattaforma. Un po' quello che ha fatto Celsius. Probabilmente sono stati proprio i due protocolli Celsius e Three Arrows Capital a provocare questa situazione, in quanto pare che utilizzavano Bancor ed avrebbero prelevato tutta la loro liquidità.
Sono stati aperti nel mentre anche degli short sul token BNT sull'exchange FTX. Short vuol dire, in parole povere, vendere allo scoperto, ovvero guadagnarci sui ribassi del mercato. Probabilmente quest'azione è stata svolta da una grossa entità che ha prelevato liquidità da Bancor, ha ottenuto i token BNT (come protezione dall'Impermanent Loss), ha aperto lo short e poi li ha anche venduti a mercato per ETH. In poche parole, i token BNT hanno rimborsato le perdite, lo short ha permesso loro anche di guadagnarci ulteriormente. Il token BNT ovviamente è crollato (-49%) nel giro di 1 giorno.
Questo sistema ha chiare falle perchè più gente preleva da Bancor, oltre ad esserci una carenza di liquidità, il protocollo deve rimborsare tutte le perdite con BNT che venduto a mercato continua a dumpare. Scendendo sempre di prezzo, i pools sono sempre a maggior Impermanent Loss (perchè i token forniti sono accoppiati con BNT) quindi sempre più fuga di liquidità, emissione di BNT e dump del token.

Applicazioni Che Modificano I Software: Patch, Dropper, Loader, KMS

Le crack agiscono direttamente sull’eseguibile del programma o sulle librerie. Ne esistono diverse: alcune modificano i files del programma prima della sua esecuzione, altre dopo.
La patch in senso stretto prevede la modifica del programma per bypassare la procedura di attivazione o renderla facilmente aggirabile.
Per patch s'intendono anche aggiornamenti (toppe per "riparare" eventuali bug).
I dropper sono files appositamente modificati per sostituire quelli originali così da permettere di eliminare sistemi di protezione che richiedano il collegamento a server remoti. Tramite dropper è possibile installare anche malware sul PC.
I loader caricano il programma da craccare in memoria e poi eseguono le necessarie modifiche su di esso, e non sul codice memorizzato sul disco rigido, così se lo stesso effettua dei controlli sulla
propria integrità, questi verranno superati agevolmente.
Gli API-Bridge: solitamente si usano per le librerie. Sostanzialmente si tratta di file modificati
che sostituiscono gli analoghi file presenti nel programma originale, conservando anche una copia degli originali. Così facendo, verranno mantenute le chiamate alle funzioni della DLL originale, tranne quelle relative alla registrazione del software, che
verranno azzerate.
KMS, originariamente inventato da Microsoft per gestire le "licenze a volume", nelle crack sono realizzate versioni ad hoc per emularlo. In poche parole viene riattivato periodicamente il sistema
operativo utilizzando chiavi a volume o trial che permettono di usare Windows per periodi che vanno da 45 a 180 giorni.
No-CD/DVD invece è un tipo di crack che si usa soprattutto nei videogiochi, e permette di
bypassare il controllo relativo alla presenza del CD/DVD originale nel lettore del PC.
NoLimit modifica la data di sistema per prolungare all’infinito il periodo di prova di un software.
Infine i Keygen sono generatori di chiavi (codici seriali) che permettono di registrare il programma
e renderlo completamente funzionante.

venerdì 17 giugno 2022

Quali Piattaforme Sono Coinvolte Con Three Arrows Capital?

Secondo voci, 3 giorni fa, Three Arrows Capital, un hedge found sarebbe in bancarotta. Questi fondi di solito interagiscono con le piattaforme di Lending (ovvero tutte quelle simili a Celsius, in particolare BlockFi). Si parla di oltre 10 miliardi di dollari. 
Di solito vengono bloccati collaterali (anche token in vesting) e a volte addirittura anche senza collaterale. Questi fondi, bloccando loro asset (collaterali), prendono dei prestiti in stablecoin su piattaforme di Lending per svolgere operazioni altrove. Ovviamente anche questi fondi sono soggetti alla liquidazione nel caso il loro collaterale scenda troppo di prezzo. Di solito il liquidatore ripaga parte del debito e si prende parte del collaterale + fee di liquidazione, riducendo l'esposizione del borrower. In altri casi, la liquidazione è totale. 
Come evitare la liquidazione? Aumentare il collaterale oppure ripagare parte del debito (di solito stablecoin) o sperare che il prezzo del collaterale bloccato risalga. 
Riguardo Three Arrows Capital, probabilmente si stanno cercando accordi con i creditori, che hanno comunque interesse a vedersi restituire i fondi nel lungo termine, piuttosto che liquidare la posizione. L'annuncio della situazione difficile è trapelata da un tweet da parte del leader Zhu Su:

"Stiamo comunicando con le parti coinvolte e siamo totalmente impegnati nel risolvere la questione"

Pare che 3AC sia stata tra quelle a liberarsi in maggiori proporzioni di posizioni su stETH (il derivato liquido di Lido Finance, inerente Ethereum e scambiato a 0.93 ETH, rispetto al 1:1, per cui era stato dato; in realtà a seguito del merge di ETH, sarebbe scambiabile sempre per 1:1 ETH). Il tutto lascerebbe pensare ad una crisi di liquidità per il fondo, che è uno dei più grossi nel mondo cripto e che avrebbe già liquidato alcune delle proprie posizioni. Non è da escludere che ci siano molte altre piattaforme che abbiano interagito con esso. 
Sono tante le cripto detenute dal fondo: da BTC ad ETH, passando per Solana, Luna (200 milioni di dollari) ed Avax. Alcune di queste altcoin in cui il fondo ha investito hanno un periodo di blocco ("vesting") quindi 3AC potrebbe dumparle per recuperare un po' di liquidità.
Nelle interazioni con piattaforme di Lending ed altri fondi si notano i nomi di BlockFi (che in questi giorni avrebbe licenziato diversi dipendenti per difficoltà economiche ed aveva anche comunicato di aver liquidato una grossa posizione, molto probabile che si tratti di Three Arrows Capital) e quello meno noto di Fireblocks (tra i responsabili della perdita dei 35000 ETH di Celsius, nel caso Stakehound).

Il comportamento dei dirigenti era già apparso come sospetto qualche giorno fa, quando dalla bio su Twitter di Zu Shu erano stati tolti riferimenti, appunto, al mondo delle cripto. Secondo quanto si dice ci sarebbero in realtà diversi gruppi del settore Lending che sarebbero coinvolti (oltre al già citato Celsius). Il co-fondatore di Three Arrows Capital, Kyle Davies, sarebbe scomparso nel nulla da diversi giorni e non più reperibile. Secondo un thread su Twitter di Danny Yuan, tra i founders di Trading 8 Blocks Capital, Three Arrows Capital ha prelevato i fondi senza prima informarli, in violazione di un accordo tra le due società. Yuan ha affermato nel thread che 8 Blocks Capital, società Market Maket nei mercati delle criptovalute, ha scambiato capitale da Three Arrows Capital in cambio di commissioni per più di un anno e mezzo (l'accordo è iniziato a novembre 2020). Inoltre ha aggiunto che la relazione è stata "reciprocamente vantaggiosa" fino ad ora. Yuan ha spiegato che dopo che i mercati delle criptovalute hanno iniziato a scendere pesantemente il 12 e 13 giugno, tuttavia, le cose sono diventate più difficili. Ha detto che la sua azienda aveva richiesto un prelievo il 12 giugno, che è stato "onorato", ma il giorno successivo, quando hanno richiesto un ritiro più ampio, Three Arrows Capital non ha risposto. Quello che è successo dopo, secondo Yuan, è che hanno scoperto che mancava 1 milione di dollari dal loro conto. Ha aggiunto che i tentativi di raggiungere il team operativo del fondo e il co-fondatore Kyle Davies non hanno avuto successo. Il trader ha continuato dicendo che dopo essere stato in contatto con altre persone con "relazioni dirette" con Three Arrows Capital, hanno scoperto che il fondo era "leveraged long".

"Invece di rispondere alle Margin Call, hanno ignorato tutti. Le piattaforme non hanno avuto altra scelta che liquidare le loro posizioni, causando un ulteriore crollo dei mercati"

Margin Call vuol dire che il fondo era vicino alla liquidazione ed avrebbe dovuto aggiungere altro margine per non essere liquidato. Yuan ha aggiunto che sebbene Three Arrows Capital sia stato liquidato su molte piattaforme, ci sono ancora asset di proprietà dell'azienda rimasti su alcuni exchange e piattaforme di Trading. 

Yuan: "Perdere una scommessa è una cosa, ma almeno sii onorevole e non trascinare nelle tue scommesse altri che non hanno nulla a che fare con essa"

Oltre che da BlockFi, il fondo sarebbe stato liquidato anche da Genesis Capital, Coinbase e Crypto.com. Oggi, l'amministratore delegato di Genesis, Michael Moro, ha twittato che il suo brokeraggio di asset digitali "ha mitigato le perdite" con una grande controparte che non è riuscita a soddisfare una richiesta di margine all'inizio della settimana. Moro ha affermato che Genesis, con sede a New York, ha venduto e coperto tutte le garanzie liquide della controparte che non hanno soddisfatto la richiesta di margine per ridurre al minimo qualsiasi perdite e che nessun fondo dei clienti è stato interessato. Genesis gestisce anche i fondi di Ledn.

mercoledì 15 giugno 2022

Bull e Bear Market: Come Riconoscerli? Quanto Durano?

I mercati delle criptovalute sono fatti da cicli di 4 anni. I cicli di 4 anni, da quando è nato Bitcoin, dipendono dall'Halving. L'Halving è il dimezzamento delle rewards di mining: questo rende Btc un asset ad inflazione decrescente. L'ultima frazione di Bitcoin sarà minata nel 2140. Ad oggi abbiamo superato i 19 milioni (ovvero il 91% della supply è già in circolo). Gli Halving sono avvenuti nel:

-2012
-2016
-2020

Gli altri cadranno, ogni 4 anni, dal 2024 in poi sino al 2140:
-2024
-2028
-2032
- ...
-2140 (ultimo Halving)

I grandi Bull Market sono avvenuti sempre l'anno successivo all'Halving di Bitcoin. Ovvero nel 2013, 2017 e 2021. I Bear Market sono iniziati l'anno dispari successivo: 2014, 2018, 2022. C'è una spiegazione tecnica a ciò? Quello che si può dire è che l'Halving crea un effetto di supply shock, a causa della scarsità di Btc. A parità di domanda, il prezzo aumenta perchè ci sono meno Btc in giro. Anzi, a ben vedere, rispetto al 2013 e 2017, oggi ci sono molti più capitali ed investitori quindi la domanda incrementa nel tempo. Se la domanda fosse la medesima, ci sarebbero comunque rialzi ma minori nel tempo (a causa dell'aumento di market cap). Invece l'aumento di domanda con seguente diminuzione di supply, permette aumenti più grossi. Questo per quanto riguarda Bitcoin. 
Non c'è invece alcuna ragione tecnica all'aumento di valore delle altcoin, se non, nella maggior parte dei casi, la speculazione. I cicli Bull/Bear Market funzionano così: dopo l'iniziale Bull Run di Btc, i capitali si spostano pano piano da Bitcoin appunto alle altcoin che aumentano di dominance e fanno grossi rialzi. Nelle fasi di incertezza e ribassiste, i capitali tornano su Btc con le altcoin che vengono letteralmente prosciugate. Questo ciclo (semplificato al massimo) permette a Bitcoin di superare sempre i suoi massimi (a causa dell'Halving e dell'incremento di domanda) e di reggere meglio i Bear Market (i minimi annuali, dopo i Bull Market, sono sempre crescenti):


HALVING 2012, BULL RUN 2013 E BEAR MARKET 2014
L'Halving del 2012 vide Bitcoin scambiato per circa 12 dollari (superò per la prima volta i 10 dollari). I primi grossi rialzi si ebbero ad aprile 2013, dove Btc superò per la prima volta i 260 dollari.
La Bull Run del 2013 vide Bitcoin superare per la prima volta i 1000 dollari, ciò avvenne tra novembre e dicembre 2013. Era un'epoca profondamente diversa da quella odierna, dominata dai mercati neri. Come si può vedere tutti i token dell'epoca, a parte Bitcoin e Litecoin, sono scomparsi.
Il Bear Market partì nel 2014, precisamente a febbraio, i grossi ribassi si ebbero tuttavia a marzo. Il minimo venne raggiunto a gennaio 2015 (circa 170 dollari). Litecoin passò da circa 44 dollari a sotto 2 dollari. Come si può vedere nella foto di sotto, compaiono tra le prime 10: Ripple, Stellar e Dogecoin. Qui siamo nel 2015, quando il Bear Market tocca i minimi (in realtà il minimo per Btc sarà circa 170 dollari, avvenuto nello stesso mese).


HALVING 2016, BULL MARKET 2017 E BEAR MARKET 2018
A novembre 2015, Btc supera i 500 dollari e rimane più o meno su questi livelli sino al 9 luglio 2016, giorno del secondo Halving, dove è scambiato per circa 650 dollari. A gennaio 2017, ri-supera nuovamente i 1000 dollari ed inizia una lunga Bull Run che porterà il prezzo oltre i 7000 dollari a novembre 2017 sino ai 19.500/20.000 dollari di dicembre 2017 (nuovo massimo storico). Si vede nella foto di sotto che compare Ethereum (nato nel 2015), Bitcoin Cash (appena nato da un fork di Bitcoin) ed altre note oggi (Cardano, Monero, EOS, Dash, Iota).
A gennaio 2018, per la prima volta si vede probabilmente l'altseason: Bitcoin si contrae e scende di valore assestandosi sui 14000 dollari. Ethereum passa da circa 700 dollari a 1400, Bitcoin Cash da 1800 a 2600 dollari, Ripple da 73 cent a 2 dollari e cosi via. Il Bear Market per Btc e tutte le altcoin, parte a febbraio 2018. Btc passa da 14000 a 6000 dollari.
A fine 2018, la situazione è devastante con Btc che scende sui 4000 dollari, Ethereum a 100 dollari, Bitcoin Cash a 200, Xrp a 40 cent, Litecoin a 31 dollari.
La situazione non migliora nei primi mesi del 2019, sino a quando a giugno si superano nuovamente i 12000 dollari ma sarà un fuoco di paglia perchè poi si tornerà a scendere, lateralizzando tra gli 8000 e 9000 dollari, sino alla capitolazione finale di marzo 2020 (inizio della pandemia un po' in tutto il mondo) dove Btc scende sui 4000 dollari ed Ethereum sui 100 dollari.



HALVING 2020, BULL MARKET 2021 E BEAR MARKET 2022
Il giorno dell'Halving 2020 (11 maggio), il prezzo di Bitcoin è di circa 8700 dollari, quello di Ethereum sui 200 dollari. La Bull Run inizia a dicembre 2020, dove ad inizio gennaio 2021 Btc si avvicina ai 40000 dollari. Ad aprile 2021 vengono superati i 60000, sino al ben noto crollo di maggio che vide i mercati perdere dal 50 al 60% con Btc scambiato poco sopra i 30000. Il nuovo all time high è registrato a novembre 2021, circa 69000 dollari. Dopo di ciò, inizia un periodo di lateralizzazione ribassista, sino al Bear Market del 2022, in particolare da aprile in poi, sino al 20000 odierni.


SITUAZIONE ODIERNA
Questo Bear Market era prevedibile in quanto nessun asset può estendere il suo grafico all'infinito: salite paraboliche, vedono correzioni altrettanto violente perchè nel settore c'è ancora tanta speculazione.
La situazione è aggravata dal quadro macroeconomico generale: con l'inflazione alle stelle e gli aumenti dei tassi (conferenza stampa del presidente della banca centrale Powell e le decisioni della FED con una recessione nel breve periodo. L'aumento dei tassi di interessi sta a significare che negli USA "indebitarsi" costerà sempre più, ovvero chiedere prestiti o aprire mutui sarà più oneroso, questo per combattere l'inflazione. Per recessione ci si riferisce ad un periodo di scarsa produttività, ovvero il contrario di crescita economica). A questo va aggiunto, l'implosione di Luna ed Ust (perdite di oltre 50 miliardi di dollari), i problemi della piattaforma di Lending Celsius Network (e nelle ultime ore si sono aggiunte anche le voci di insolvenza di Three Arrows Capital: un hedge fund che interagisce con le piattaforme di Lending e che gestisce oltre 10 miliardi di dollari; le principali perdite deriverebbero da Luna, Avax e Dot), il licenziamento di alcuni dipendenti su Coinbase/BlockFi (per diminuire le uscite), la solita FUD su USDT (che non sarebbe completamente coperta da dollari e per interazioni con Celsius Network) e il quadro politico/sanitario (la guerra in Ucraina e il nuovo lockdown, a causa del Covid, a Shangai).

lunedì 13 giugno 2022

Cos'è Successo A Celsius Network? Bank Run? Insolvenza? Scam?

Lunedì 13 giugno 2022, il mercato delle criptovalute è sceso sotto la soglia di $ 1 trilione, con le risorse crittografiche che hanno perso dal 15% al 25% nelle 24 ore precedenti. Tuttavia tra le notizie più importanti della giornata sono i confermati problemi di Celsius (fondata nel 2018),tra le preoccupazioni maggiori quelle di bancarotta ed insolvenza (default). L'altro grosso timore è che la liquidità posseduta da Celsius venga venduta (effettivamente 6000 WBTC e 20000 ETH, circa 320 milioni di dollari, sono stati prelevati da Aave e trasferiti su FTX). La piattaforma di Lending ha riferito in mattinata che "tutti i prelievi, gli scambi e i trasferimenti tra conti sono stati interrotti". La giustificazione sarebbe le circostanze di mercato avverse/estreme.

Celsius: "Stiamo intraprendendo questa mossa essenziale per il bene di tutta la nostra comunità al fine di stabilizzare la liquidità e le operazioni mentre intraprendiamo azioni per mantenere e salvaguardare le risorse. Inoltre, in linea con il nostro impegno nei confronti dei nostri iscritti, i clienti continueranno ad accumulare rewards durante la pausa"
Si ipotizza che Celsius possa essere in bancarotta e le congetture sui problemi finanziari dell'azienda sono iniziate molto prima che l'azienda cessasse le attività. Mike Dudas, l'ex CEO della rivista di notizie The Block Crypto, ha twittato della "fine di Celsius" il giorno prima che l'azienda cessasse di accettare prelievi. Celsius è uno dei maggiori istituti di Lending del settore delle criptovalute, con un patrimonio di 11,8 miliardi di dollari (circa la metà rispetto a fine dicembre 2021). La società opera prestando le criptovalute che gli utenti hanno depositato offrendo loro in cambio rendimenti. Celsius consente inoltre agli investitori di contrarre prestiti a tassi bassi utilizzando le criptovalute come garanzia.
Questo modello funziona bene quando i mercati sono bullish e la domanda è alta, ma quando i prezzi si abbassano velocemente, l'intero sistema diventa instabile perchè vengono chiesti meno prestiti.
Il 18 maggio, Barron's ha riferito che l'azienda è stata recentemente sotto pressione su due fronti. Le autorità di regolamentazione affermano che Celsius opera al di fuori della legge e il crollo delle criptovalute ha portato i clienti nel panico a ritirare i propri fondi. Un ex cliente ha twittato:

"Ritiro tutti i fondi, il token Cel è crollato, grande segnale di avvertimento. Celsius che offre $ 50 di bonus per il deposito di $ 2500 è una bandiera rossa. La conservazione del capitale è più importante del ritorno sul capitale"

In un evento di Twitter Spaces questa settimana, alcuni clienti hanno confermato di aver venduto i loro token Cel e hanno chiesto a Mashinsky cosa stesse facendo la società per supportare gli investitori. 
Gli investitori si sono anche lamentati del fatto che il trading era illiquido poiché il prezzo del token è diminuito enormemente, il che ha esacerbato le loro perdite e la società non è riuscita a supportare il suo token nativo. Secondo CoinGecko, il token nativo della piattaforma, ha perso il 96% nell'ultimo anno e quasi il 60% negli ultimi 7 giorni. Tra l’altro, l’azienda si è trovata a dover fornire giustificazioni sul suo operato già ad aprile, quando le autorità del Texas e del New Jersey le hanno messo gli occhi addosso, tanto che la piattaforma ha smesso di garantire prestiti ad investitori registrati negli Stati Uniti. Nelle ultime ore, Nexo si è offerto di acquistare i debiti (qualifying asset) di Celsius (questo potrebbe portare maggiore liquidità nelle casse della piattaforma permettendo di riabilitare i prelievi). In poche parole Nexo acquista a sconto la liquidità vincolata (debiti) e in cambio Celsius riceve liquidità per pagare gli utenti.



VECCHIE E NUOVE RED FLAG
Il modello di business di Celsius è il classico delle piattaforme di Lending: gli utenti depositano liquidità e ricevono un interesse. Chi paga questo interesse? Chi chiede questa liquidità in prestito (circa 8 miliardi erano fuori, tra prestiti e DeFi). La liquidità depositata viene prestata a privati, istituzionali e fondi di investimento che fanno da market maker, farming, arbitraggio, operazioni di copertura (shorting), etc In generale le piattaforme di Lending soffrono un po' nei bear market, in quanto vengono chiesti meno prestiti quindi gli APY si abbassano. Effettivamente Celsius aveva abbassato ormai da mesi gli interessi sia su stable (passati dal 9/10 al 7%) che su BTC ed ETH. Gli interessi erano abbastanza in linea con quelli delle altre piattaforme centralizzate, a parte il boost fornito dal ricevere interessi nel token nativo CEL.
Celsius è nota per garantire tutti i prelievi free (e sappiamo che non è una cosa di poco conto, se pensiamo alle costose fee di ETH e degli Erc20) e per i suoi generosi bonus (50 dollari in BTC all'iscrizione, per depositi di almeno 400 dollari; più eventuali bonus una tantum depositando un certo quantitativo di stablecoin o di asset volatili).
Secondo la società di ricerca Nansen, Celsius Network è stata una delle principali entità coinvolte nel depegging di TerraUSD .

Nansen: "Il depeg di Ust potrebbe essere il risultato delle decisioni di investimento di diverse entità ben finanziate, ad esempio per rispettare i vincoli di gestione del rischio o in alternativa per ridurre le allocazioni Ust depositate in Anchor nel contesto di condizioni macroeconomiche turbolente

Durante l'implosione di Luna, è stato anche riferito che i portafogli controllati da Celsius avevano inviato oltre 261.000 ETH ad Anchor Protocol negli ultimi cinque mesi. Secondo quanto riferito, Celsius ha ritirato la totalità dei fondi durante il panico generale. Altre piattaforme DeFi usate sono Curve e Lido Finance.
Come evidenziato da Dirty Bubble Media (Celsius Network and "That Hogeg Guy"), Celsius avrebbe anche un passato piuttosto losco. Descrivendo aspetti dell'azienda come "discutibili e potenzialmente fraudolenti", il sito ha attirato l'attenzione sull'arresto del CFO di Celsius Network Yaron Shalem. Il CFO è stato arrestato insieme a otto persone, tra cui il capofila del venture capitalist Moshe Hogeg, in Israele per frode.
Anche Alex Mashinsky, CEO di Celsius, secondo Dirty Bubble Media avrebbe qualche scheletro nell'armadio. Mashinksky afferma di essere l'inventore del voice over IP (VOIP) e di aver raccolto oltre 300 milioni di dollari in finanziamenti per la sua prima start-up Arbinet. Secondo quanto riferito, entrambe le affermazioni sono false e Arbinet è descritto come un pump and dump.
Mashinsky è stato anche consulente per due società legate a criptovalute: MicroMoney ($AMM) e Sirin Labs ($SRN) entrambi terminate con un rug pull.
Secondo i calcoli di Dirty Bubble Media, Celsius deve affrontare un deficit annuale di 86 milioni di dollari in pagamenti di interessi ai depositanti.
La rete utilizza quindi questi depositi come garanzia per prendere in prestito stablecoin, che prestano a clienti istituzionali. Anche con l'11% di APY sulle stablecoin prestate, Celsius avrebbe una perdita annualizzata di 34 milioni di dollari. Per raggiungere il pareggio, Celsius Network dovrebbe ricevere il 16% di APY sulle stablecoin prestate.
Il token CEL di Celsius Network scambiato principalmente su Uniswap, di cui oltre il 59% del volume del token sarebbe stato provocato da wash trading (manipolazione illegale del mercato) secondo Dirty Bubble Media. Secondo lo stesso report, quasi la metà degli swap CEL/WETH viene eseguita da Wintermute (rei 1 settimana fa di aver perso 20 milioni di OP, il token del layer2 Optimism ricevuti dalla stessa società su un address smart contract sbagliato, token poi rubati mediante un attacco front run; Wintermute avrebbe dovuto fare da Market Maker). Wintermute scambia regolarmente CEL in entrata e in uscita dai dex per creare l'apparenza della domanda, ovvero il wash trading.

Dirty Bubble Media: "Le operazioni CEL di Wintermute sono molto più grandi della media delle operazioni sul mercato, in genere diverse migliaia di CEL per operazione. Wintermute scambia CEL su Uniswap, quindi poco dopo scambia lo stesso importoSulla base di questi dati, concludiamo che almeno il 59% del volume CEL/WETH su Uniswap dal 21/3 al 26/3/22 era wash trading. Quasi la metà del volume totale proveniva da un singolo "market maker" con un ulteriore 12% generato da altri ovvi portafogli di wash-trading"

Per approfondire: Anatomy of a (fake) Market

Celsius ha confermato a fine dicembre 2021 di aver perso anche 54 milioni di dollari, a causa dell'hack di BadgerDAO (si è evinta anche la propensione di Celsius di fare da liquidity provider in DeFi utilizzando piattaforme ad alto rischio e tanti capitali). Altra perdita di fondi (35000 ETH) è emersa con il caso Stakehound (pool di staking che ha perso soldi nel 2021). 
L'altro campanello di allarme è stato lo scostamento sempre più netto di stETH (derivato liquido di ETH emesso dalla piattaforma di Liquid Staking, Lido) dal prezzo di ETH. Celsius era molto esposta su Lido Finance. Molta gente, nei giorni passati, forse anche timorosa dell'aggiornamento di ETH che avverrà nei prossimi mesi (merge: cioè il passaggio da Proof Of Work a Proof Of Stake) sta vendendo gli stETH per ETH per poi eventualmente dumparli a mercato. Questo ha portato il prezzo di stETH sempre più giù. Gli stETH saranno riscattabili 1:1 con ETH circa 6 mesi dopo il merge quindi se qualcuno vuole uscire dalla posizione, l'unico modo è convertirli in ETH (in perdita) e venderli. Lo scostamento dei prezzi ha sbilanciato il pool di Curve stETH/ETH (in teoria a minima/nulla Impermanent Loss) portando stETH a valere sempre meno. E' risaputo che Celsius ha una grossa posizione in stETH avendo a rendita ETH e visti i continui prelievi degli utenti, ultime settimane, è stata costretta a vendere stETH per ETH in perdita (di circa il 7% più lo slippage, a causa della mancanza di liquidità), a causa della bank run (fuga di liquidità dalla piattaforma). In questi casi si parla di "liquidity crunch" (cioè mancando la liquidità che sta in prestito o staking, non è possibile prelevare). Anche Swissborg avrebbe lo stesso problema. L'altra aggravante sono state le liquidazioni su Aave dove viene eseguito un loop che vede mettere in staking ETH per stETH su Lido, poi quest'ultimo è immesso come collaterale per prendere in prestito ETH, ridepositarlo su Lido, prendere nuovo stETH da depositare su Aave per prendere altro ETH e così via. Ciò crea una posizione aperta in leva, dove se viene liquidato il collaterale stETH, ciò innesca ulteriori dump.

Brad Mills (analista): "Se i clienti iniziano a prelevare da Celsius, dovranno vendere i loro stETH. Celsius ha un passivo di 1 milione di ETH. Quindi, 288.000 sono inaccessibili fino al merge, circa 30.000 sono persi, 445.000 sono stETH e 268.000 sono liquidi"
Nella giornata di oggi, qualcuno ha aperto una posizione da 17.919 WBTC su Maker per prendere in prestito 278 milioni di DAI. Si sospetta che l’indirizzo che ha aperto questa posizione sia quello di Celsius. Maker emette la stablecoin DAI proprio sotto forma di prestiti sovracollateralizzati. Infatti, per prendere in prestito 278 milioni di DAI, equivalenti a 278 milioni di dollari, è stato necessario bloccare come garanzia 17.919 WBTC, pari ad oltre 420 milioni di dollari.
WBTC è il principale token che rappresenta BTC, ovvero Bitcoin, sulla blockchain di Ethereum. Per ogni WBTC emesso c’è un BTC bloccato nel protocollo.
Non è chiaro se sia stato veramente Celsius ad aprire quella posizione. In caso affermativo, qualora venisse liquidata sarebbe un ulteriore grosso problema (la liquidazione dovrebbe avvenire sui 22580 dollari).

Cory Klippsten, CEO di Swan Bitcoin, una piattaforma per l'acquisto e l'holding di Bitcoin, è un critico esplicito di Celsius. Ha seguito l'azienda sin dalla sua offerta iniziale di monete (ICO) nel 2018: "Le bandiere rosse sono arrivate quando le affermazioni di Alex Mashinsky non corrispondevano al suo passato. Non ha avuto l'IPO di maggior successo del 2004"
Le notizie di Celsius che hanno prelevato $ 500 milioni da Anchor prima del crollo di Luna avevano portato Klippsten a mettere ulteriormente in discussione i rischi che Celsius stava correndo con i fondi dei clienti: "Cosa stanno facendo? Ho pensato"


COSA STA FACENDO CELSIUS?
Il futuro di Celsius e dei suoi investitori rimane incerto; mentre la società è rimasta relativamente tranquilla sui social media, i dati on chain mostrano che sta attivamente destreggiandosi tra fondi e prestiti con market maker e protocolli DeFi per assicurarsi che non venga liquidata su posizioni aperte in leva. Il 13 giugno ha venduto parte della sua posizione in stETH prima di aggiungere garanzie a un prestito su Maker che era prossimo alla liquidazione .
Potrebbero esserci ulteriori venti contrari per Celsius, che secondo un rapporto di Radio Canada potrebbe trovarsi nei gui con le autorità di regolamentazione dopo aver offerto servizi di prestito non regolamentati ai cittadini. L'anno scorso è stato emesso un ordine di cessazione nel Kentucky, mentre la pressione normativa è aumentata anche in Alabama, New Jersey e Texas. Giovedì, il Texas ed altri quattro stati degli Stati Uniti hanno annunciato che erano in corso indagini sulla mossa di Celsius di congelare i prelievi.  Nell'aggiornamento ufficiale che illustra il suo ragionamento alla base dell'interruzione dell'attività sulla piattaforma, Celsius ha affermato che il passaggio era necessario per garantire che possa onorare i suoi obblighi di ritiro.

mercoledì 8 giugno 2022

Come Funziona Egld: Scalabilità e Il Problema Centralizzazione

Pochi giorni fa, a causa di un bug di Egld su Maiar, qualcuno è riuscito a far scendere il prezzo di Egld da 75$ a circa 5$. Sono stati generati più di 1 milione e 600mila Egld, poi dumpati sul dex grazie ad uno smart contract. Il prezzo è dumpato del 92% in circa 40 minuti. Il guadagno è derivato da operazioni di arbitraggio. In seguito i dev hanno bloccato il dex, mettendolo offline.
Uno dei più grossi problemi di Egld infatti è la centralizzazione e questa l'abbiamo visto anche in passato sempre sul Maiar Exchange. Gran parte dell'infrastruttura è "interna" sia per quanto riguarda le dapps che per il wallet Maiar. Già al lancio di Maiar c'erano stati enormi interrogativi, principalmente a dicembre 2021. Dopo una manutenzione programmata, ci sono stati problemi tecnici che hanno costretto lo staff di sviluppatori a mettere offline la piattaforma (conseguenza di ciò? Prezzi in picchiata del token del dex e di Egld). Il CEO Beniamin Mincu a dicembre 2021 aveva rassicurato tutti sul disservizio, dicendo che i fondi erano al sicuro:

"Abbiamo solamente trovato un complicato bug nel sistema di calcolo delle ricompense per i pool di liquidità, che creava una discordanza tra la liquidità attuale depositata nei pool e quella calcolata dal sistema, di conseguenza si è anche verificata una discordanza anche dei rispettivi APR.
Il fatto più importante da sottolineare è che nel grande schema delle cose, l’unico modo per assicurarsi che siate sul pezzo, e possiate continuare a spingere per migliorare le cose, è porre la massima enfasi e rispetto per la sicurezza. In particolare questo è vero quando la complessità di un prodotto è fuori scala, come nel caso del dex di Maiar"

Egld, rebrandizzato con questo nome dopo il cambio di supply (in precedenza era conosciuto come Elrond), è una delle chains più scalabili grazie al suo Secure Proof Of Stake e allo sharding (frammentazione della chains in "shards" che velocizzano validazioni di blocchi e transazioni). 
Il Secure Proof Of Stake vede validatori random (in base al numero dei token in staking e al punteggio reputazionale che aumenta all'aumentare delle validazioni corrette nel tempo, senza comportamenti malevoli) validare i blocchi sullo shard dove si trovano. I validatori ogni 24 ore vengono mischiati sui vari shards mediante "shuffle", per motivi di sicurezza.
La chain utilizza l' "Adaptive State Sharding" con un numero variabile di shards (gli shards aumentano all'aumentare dell'utilizzo del network) e la metachain (chain centrale di coordinamento). Gli shards variabili ottimizzano il network, la transazione una volta validata sullo shard viene inviata sulla metachain. La latenza del protocollo di comunicazione tra gli shards è zero quindi gli smart contract sono istantanei. Gli smart contract sono Arwen VM (tanti linguaggi di programmazione) e possono diventare compatibili con Ethereum tramite qualche operazione. Il token Egld ha una supply iniziale di 20 milioni e può raggiungere l'hard cap massima di 31.5 milioni (in realtà il numero sarà minore perchè con l'utilizzo del network le fee di transazione vengono sottratte dall'emissione di supply e distribuite agli stakers).

martedì 7 giugno 2022

Drenati I Pools Su Mirror Protocol: Oracoli Ingannati

Di Mirror se n'era già parlato e allo stesso modo anche del bank run a cui l'ecosistema era collegato ovvero Terra. Mirror era, con Anchor, tra i principali protocolli su Terra e permetteva di eseguire strategie "long", "short" e "delta neutral" (cioè guadagnare senza esporsi alla volatilità del mercato, sia se si sale sia se si scende. A parte le soglie di liquidazioni. Sostanzialmente vado "short" con un'azione e allo stesso tempo compro lo stesso quantitativo spot e lo holdo: se l'azione scende guadagno un certo apr in token Mirror grazie allo short, se invece l'azione sale guadagno ugualmente perchè ho comprato spot). Era possibile eseguire queste strategie non solo su criptovalute ma anche su azioni/sintetici (Amazon, Apple, Google, etc). Circa 1 settimana fa è stata drenata gran parte della liquidità, a causa di un exploit, dove il feed dell'oracolo è stato ingannato. L'oracolo mantiene periodicamente i prezzi aggiornati sui collaterali e li invia a Mirror Protocol per gestire le liquidazioni.
L'oracolo ha preso come feed del prezzo non quello del vecchio Luna (Lunc) ma quello del nuovo (Luna 2.0) che ha un prezzo circa 1000 volte maggiore. Gli attaccanti hanno comprato a mercato Lunc pagandolo ognuno millesimi di dollaro, li hanno usati come collaterale per prendere in prestito gli mAsset (token sintetici legati ad un sottostante che può essere un'azione o una criptovaluta) con un valore 1000 volte superiore a quello che era stato bloccato e poi li hanno dumpati. Per ogni 1000 Lunc, l'attaccante ha bloccato come collaterale circa 1.3 milioni di dollari. Questo è stato possibile perchè l'Oracolo credeva fossero stati messi a collaterale i Luna 2.0 e non i Lunc.
Sono stati presi in prestito solo criptovalute (mBtc, mEth, mDot e mGlxy) perchè Mirror non permette la creazione di sintetici durante la chiusura della borsa. Invece gli mAsset che tracciano il prezzo delle criptovalute essendo i mercati aperti 24 ore su 24 e 365 giorni su 365 sono stati mintati e drenati.
La perdita è stata di circa 2 milioni di dollari.
FatMan, un validatore di Lunc, ha avvertito che il protocollo Mirror è sull'orlo del collasso, visto che hanno anche chiesto agli utenti di ritirare tutti i loro fondi dal protocollo.
FatMan e ha avvertito dicendo: "Sembra che nulla sarà fatto e il progetto crollerà di sicuro (ci sono anche altri bug), quindi prendi subito tutti i tuoi soldi da Mirror".

"Di a chiunque abbia soldi in Mirror di ritirare e vendere i propri asset. Molto presto non rimarrà più nulla"

Nel frattempo, l'ambasciatore della comunità Chainlink (Link) "ChainlinkGod" ha spiegato in un post su Twitter che il problema si è verificato a causa dei validatori di Terra Classic "che eseguono una versione obsoleta del software Oracle.
Mirror, anche prima del crollo di Terra, stava già navigando in cattive acque. Ormai da tempo veniva utilizzato principalmente per svolgere strategie "Delta Neutral" e poco per Trading, a causa dell'altissimo premium (ricordo che il premium è la differenza tra il prezzo del mAsset su Mirror e il prezzo reale dell'azione mediante feed dell'oracolo). Ciò voleva dire che l'mAsset a mercato mediante Trading veniva a costare di più (un 15/20/25% in più, in base al premium) con possibili eventuali manipolazioni (se un asset fa il +15% ed abbassano il premium, cosa succede?). Il premium elevato non danneggiava la strategia Delta Neutral perchè ricordo che venivano liquidate le posizioni short, se l'azione saliva troppo (se il premium fosse sceso a 0, ci sarebbe stata la convergenza tra il prezzo del mAsset e quello reale ed abbassandosi il pool price, la liquidazione sarebbe stata meno probabile). Un altro dei motivi delle difficoltà derivava da Aperture Finance, una piattaforma che gestiva questa strategia in automatico mediante ribilanciamenti, prevenendo le liquidazioni. Sulla pagina Twitter di Mirror comunque mancano aggiornamenti da più di 1 mese.

domenica 5 giugno 2022

Significato Delle Spunte Su Telegram: Ultimo Accesso, Gruppi e Canali

Il significato delle spunte su Telegram è un po' diverso da quello di WhatsApp (dove una spunta vuol dire che è stato inviato, due spunte che è stato consegnato e 2 spunte azzurre che è stato letto).
Su Telegram invece l'orologio indica che il messaggio non è stato ancora inviato, quando invece visualizzate una singola spunta ✔️ vuol dire che il messaggio è stato consegnato. Infine con la doppia spunta come questa ✔️✔️ vuol dire che il messaggio è stato letto.
Più precisamente, una singola spunta corrisponde alla consegna nel cloud di Telegram e all’arrivo della notifica sullo smartphone del destinatario (cioè la notifica del nuovo messaggio è arrivata al vostro amico). La doppia spunta equivale all’apertura di Telegram e della vostra chat. Le spunte presenti su Telegram possono essere verdi, bianche o blu. Generalmente, si presentano di color verde, ma se avete cambiato tema alla vostra applicazione potreste vederle di altri colori (al colore, a differenza di WhatsApp, non è attribuito nessun significato).


ULTIMO ACCESSO
Se l' Ultimo Accesso viene nascosto (impostazioni/privacy e sicurezza/ultimo accesso e in linea), non potrai vedere neanche quello degli altri. Tuttavia si leggerà un valore approssimativo ("ultimo accesso di recente" che va da 1 secondo a 2-3 giorni, "ultimo accesso entro una settimana" tra 2-3 e 7 giorni, "ultimo accesso entro un mese" da 6-7 giorni a 1 mese ed "ultimo accesso molto tempo fa" più di un mese ed è anche mostrato agli utenti bloccati).
Le persone possono vederti in linea solo se tu condividi l'ultimo accesso con loro.
Ovviamente le persone ti vedranno online per un breve periodo (circa 30 secondi) se mandi un messaggio o lo leggi, se stai scrivendo in privato o in un gruppo pubblico.


DIFFERENZA TRA GRUPPI E CANALI
I gruppi possono includere fino a 200.000 membri (che possono parlare tra di loro, come in una grossa chat). E' possibile rendere pubblico qualsiasi gruppo, attivare la cronologia permanente per controllare se i nuovi membri hanno o meno accesso ai messaggi precedenti e designare amministratori con privilegi. 
I canali invece sono uno strumento per diffondere messaggi pubblici . Infatti, un canale può avere un numero illimitato di membri. Quando scrivi in un canale, il messaggio viene contrassegnato con nome e foto del canale (quindi non con quelli del tuo profilo privato).


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