Fine anni 90 ed inizio anno del nuovo millennio era un periodo, come ancora oggi, in cui l'informazione intera era gestita da chi ha il potere, potere non solo di diffondere le notizie desiderate ma anche di oscurare quelle indesiderate.
Lo scambio di informazioni libero, facile e rapido possibile su Internet era(è) visto infatti come una minaccia dai governi in Paesi in cui stampa libera e libertà di espressione non sono considerate un diritto dei loro cittadini.
Questi governi generalmente, analizzando le soluzioni al loro problema, hanno due possibilità diverse di imporre il silenzio-stampa sul loro territorio: la prima è il divieto assoluto di utilizzo per il web, la seconda invece l'utilizzo di software di filtrazione.
Mentre il primo metodo risulta essere una misura poco pratica, poichè quel paese verrebbe escluso da tutte le opportunità che un commercio on-line porta con sè, il secondo pare molto più utilizzato e comune: appaiono in una nazione soltanto quelle pagine approvate dal governo, non bloccate dai filtri.
Come funzionano questi filtri? Quando un utente fornisce una l'indirizzo di una Web page nel suo browser, questa viene passata al filtro, che controlla per vedere se è una di quelle vietate dal governo.
Se l'URL desiderata non è sulla lista, il filtro inoltra la richiesta per la Web page ed il contenuto della pagina si trasmette all'utente, che può leggerlo.
Se l'URL è sulla lista vietata la richiesta viene bloccata e all'utente viene visualizzato un messaggio di errore.
E' in questo contesto che nascono software del calibro di Freenet o come Peekabooty (che faceva da proxy).
L'origine di Freenet è ricondotta ad un progetto di studio dell'irlandese Ian Clarke presso l'Università di Edimburgo, datato 1999.
Trattasi di "Freenet: A Distributed Anonymous Information Storage and Retrieval System".
In un certo senso si ispirava alla rivoluzione perpetrata da Napster riguardo la musica Mp3.
Lo spirito libertario dei pionieri di Internet cercava di riconquistare, almeno in parte, gli spazi ceduti alla inarrestabile avanzata del World Wide Web commerciale e controllato dai governi.
Un pizzico di anarchia e una robusta dose di tecnologia erano(sono) gli ingredienti del progetto Freenet: una sorta di Internet alternativa a partecipazione volontaria che intende proporsi come veicolo di informazioni e contenuti privi di qualsivoglia censura o interesse economico.
Freenet è sempre stato un software libero, anche se sino al 2011 era richiesto d'installare Java.
Questo problema è stato risolto facendo Freenet compatibile con OpenJDK, una implementazione libera e open source della piattaforma Java.
Freenet era(è) in grado di fornire l'anonimato su Internet memorizzando piccoli frammenti crittografati di contenuti distribuiti dai computer degli utenti, grossomodo simile all'instradamento dei pacchetti internet tramite i normali router.
Una crittografia sicura, senza ricorrere a strutture centralizzate.
Ciò consente agli utenti di pubblicare in forma anonima o comunque di leggere informazioni.
Freenet offre due modalità di funzionamento: una modalità Darknet in cui collega solo agli amici, e una modalità OpenNet in cui ci si collega a qualsiasi altro utente Freenet.
Entrambe le modalità possono essere eseguite contemporaneamente.
Quando un utente passa al funzionamento Darknet, diventa molto difficile da rilevare dall'esterno.
Trattasi di comunicazioni su percorsi ristretti simili alle reti Mesh.
L'archivio di dati distribuito da Freenet è possibile grazie a molti programmi di terze parti e Plugin per fornire microblogging e condivisione di file multimediali.
SCOPI DI FREENET: LA RETE LIBERA
I fondatori di Freenet sostengono che la vera libertà di parola può avvenire solo combattendo la censura e quindi con l'anonimato, e che gli usi benefici di Freenet sono superiori agli usi negativi.
In poche parole Freenet tenta di rimuovere la possibilità di qualsiasi gruppo d'imporre le loro idee senza possibilità di opporsi o di leggere pareri contrari.
Cià che può essere accettabile per un gruppo di persone può essere considerato offensivo o addirittura pericoloso per un'altra.
In sostanza, lo scopo di Freenet è che nessuno è autorizzato a decidere ciò che è accettabile.
L'impiego di Freenet è stato molto utile nei paesi autoritari in quanto, come detto, difficile da rintracciare.
Un gruppo, Freenet Cina, introdusse il software Freenet per gli utenti cinesi a partire dal 2001, distribuendolo attraverso e-mail e su dischi, dopo che il sito del gruppo venne bloccato dalle autorità cinesi.
È stato riferito che nel 2002 la Cina aveva diverse migliaia di utilizzatori.
DIFFERENZE CON TOR, ALTRI SISTEMI PEER TO PEER E CON LA RETE DI TUTTI I GIORNI
Freenet è diverso dalla maggior parte dei sistemi peet to peer.
La rete è costituita da più nodi, che influenzano appunto le dimensioni della rete.
Questi nodi trasmettono messaggi tra di loro.
Tipicamente, un computer host collegato alla rete(eseguendo il software) agisce come un nodo e si connette ad altri host per formare una grande rete distribuita di nodi peer.
Alcuni nodi sono utenti finali, altri servono solo per instradare i dati.
Tutti i nodi comunicano tra loro in modo identico non ci sono "client" dedicati o "server".
Non è possibile classificare o comunque differenziare i vari nodi, se non per la loro capacità di inserire e recuperare i dati associati con una chiave.
Insomma non ci sono strutture nè gerarchie.
Ci sono diversi modi per accedere ai contenuti sulla rete Freenet.
Il più semplice è tramite FProxy, che è integrato con il software nodo e fornisce un'interfaccia Web per contenuti sulla rete.
Utilizzando FProxy, un utente può navigare nei Freesites.
L'interfaccia web è utilizzata anche per la maggior parte delle attività di configurazione e di gestione del nodo. Attraverso l'uso di applicazioni o plugin caricati nel software del nodo, gli utenti possono interagire con la rete in altri modi, come ad esempio forum simili in tutto e per tutto a quelli della Clearnet (web in chiaro).
Mentre Freenet fornisce un'interfaccia per la navigazione di Freesites, a differenza di Tor non è un proxy per il World Wide Web; Freenet può essere utilizzato solo per accedere al contenuto che è stato precedentemente inserito nella rete Freenet.
A differenza dei sistemi di file sharing, non è necessario per l'uploader rimanere in rete dopo il caricamento di un file o di un gruppo di file.
Infatti, durante il processo di caricamento, i file sono suddivisi in blocchi e memorizzati su una varietà di altri computer della rete.
L'altra grande differenza (come poi vedremo in seguito) è che non è possibile sapere con certezza sul "nostro" nodo cosa viene immagazzinato a livello di materiali/dati.
Freenet non solo trasmette i dati tra i nodi, ma in realtà li memorizza, lavorando come un enorme cache distribuita.
Per raggiungere questo obiettivo, ogni nodo alloca una certa quantità di spazio su disco per memorizzare i dati; questo è configurabile ma generalmente è di diversi GB.
Lo svantaggio fondamentale di questo metodo di deposito è che se una mole di dati non viene recuperata da tempo e allo stesso nodo si aggiungono nuovi dati, essi verranno "dimenticati"(se vogliamo sovrascritti) da Freenet.
Ad ogni modo durante il download, i blocchi disponibili vengono"trovati" e riassemblati.
Il dato viene indirizzato su diversi intermediari, nessuno ovviamente conosce da quale nodo proviene.
Come risultato, la larghezza di banda totale richiesta dalla rete per trasferire un file è maggiore rispetto ad altri sistemi, ciò porta a trasferimenti più lenti.
L'altro svantaggio è che se gli utenti possono inserire dati nella rete con facilità, non c'è modo poi di eliminare tali dati.
A causa della natura anonima di Freenet sia l'allocazione dei dati che l'uploader sono sconosciuti.
La rete è progettata per essere assolutamente resistente, con tutti i processi interni completamente anonimi e decentrati.
Il sistema non ha server centrali e non è soggetto al controllo di un individuo o di organizzazioni, compresi i progettisti di Freenet.
CHIAVI
La rete come detto è stata progettata in modo tale che le informazioni vengano crittografate e replicate su molti diversi nodi in continuo cambiamento in tutto il mondo.
È estremamente difficile per un attaccante capire quali nodi stiano rendendo disponibile un determinato file in un certo momento e gli stessi tenutari dei nodi non sanno mai cosa stanno distribuendo.
Questo li mette al sicuro da eventuali reati di detenzione.
Infatti il contenuto memorizzato è cifrato, il che rende difficile anche per l'operatore di un nodo determinare ciò che è memorizzato su tale nodo.
Ci sono due principali varietà di chiavi in uso su Freenet: "Content Hash Key" e la "Signed Subaspace Key".
CHK è un hash SHA 256 che svolge tutte le operazioni su dati binari al fine di consegnare al client sia il rimontaggio del dato che la decrittazione.
Confrontando chiave e documento, il nodo può controllare se la trasmissione è avvenuta correttamente.
Un nodo malevolo che volesse modificare i dati all'interno di un documento verrebbe immediatamente scoperto dal nodo successivo, grazie al controllo della chiave.
SSK è basato su una crittografia asimmetrica, infatti Freenet utilizza l'algoritmo DSA a chiave pubblica.
Vi rimando a:
Come Funziona Freenet(Deep Web)
Come Navigare Nel Deep Web Con Freenet
Links Italiani Freenet(2014)
Come Creare Un Freesite Su Freenet
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