L'attività di vendita nelle Darknet è ormai un trend o comunque un qualcosa sempre di più radicato e non più oscuro/irraggiungibile come lo era qualche anno fa.
Lo dimostra questa storia: l'Uganda non è un paese associato a criminalità telematica/informatica, almeno apparentemente ma la realtà è molto diversa.
A questo proposito, una delle più grandi operazioni di riciclaggio del Deep Web è stata gestita da un gruppo di contraffazione dell'Uganda.
Alla fine, il gruppo ha prodotto oltre 1,4 milioni di dollari americani contraffatti.
L'indagine relativa a questo gruppo che operava nelle Darknet è cominciata nel 2013, anche se il primo arresto è stato effettuato un anno dopo.
Si trattava di Willy Clock arrestato a fronte di diverse accuse, tra cui cospirazione e riciclaggio di denaro.
A quel tempo, furono incriminate anche altre persone, tra cui il 19enne Zachary Ruiz.
Grazie all'aiuto di Ruiz, gli agenti delle forze dell'ordine hanno scoperchiato il vaso di pandora, gruppo come detto dedito alla contraffazione.
Il gruppo, insieme con contatti americani, stampava banconote della Federal Reserve.
Nonostante l'avvocato di Ruiz chiede una condanna clemente per il suo cliente per via della collaborazione, quest'ultimo dovrà comunque affrontare una pena detentiva di quattro anni.
Inoltre, dovrà anche scontare una pena di tre anni di libertà vigilata.
Inoltre, il giudice gli ha ordinato di pagare 30.980 dollari (in restituzione ai rivenditori interessati.
I suoi problemi di presunta salute mentale sono stati infatti respinti dal pubblico ministero, in quanto vi è la prova che era attivo su altri mercati Darknet prima di entrare nel giro della contraffazione.
Ruiz era diventato il principale fornitore di contraffazione di denaro degli Stati Uniti.
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