Dal 2009, il telescopio Kepler (lanciato in orbita dalla NASA) con una risoluzione da 95 megapixel ha scoperto circa 3500 pianeti extrasolari e uno (il Kepler 22b) molto simile alla Terra.
Kepler è condannato a guardare sempre la stessa porzione di spazio e lo stesso numero di stelle: 150000.
Studia l’eventuale variazione di luminosità di una stella attraverso il metodo dei transiti: quando un pianeta passa davanti alla stella cui è legato gravitazionalmente allora si può misurare indirettamente la sua presenza attraverso piccolissime variazioni nella luminosità tipica della stella.
Se qualche raggio di luce della stella attraversa l’atmosfera dell’esopianeta si possono acquisire informazioni sulla composizione chimica della sua atmosfera e la temperatura.
Il metodo dei transiti è limitato dalle condizioni dell’osservatore: il pianeta deve attraversare il disco della stella rispetto a noi osservatori terrestri altrimenti non potremmo vedere alcuna diminuzione di luminosità apparente.
La vera novità in questo caso comunque è che il transito di un nuovo pianeta davanti alla sua stella è stato rilevato utilizzando l’intelligenza artificiale di Google: attraverso il “machine learning”, così chiamato perché letteralmente i computer imparano dai passi precedenti.
Dove gli altri computer e algoritmi avevano fallito, Google ha vinto: è stato “visto” un altro pianeta (l’ottavo) in un sistema planetario di cui si sapeva quasi tutto.
Più precisamente, il calcolo e l’intelligenza artificiale hanno visto quello che era sempre sfuggito perchè il segnale (intensità e variazione della luce) emesso dal pianeta era molto debole.
Quest'ottavo pianeta (sono 8 ora gli esopianeti intorno alla stella, proprio come il sistema solare) è stato battezzato Kepler-90i e fa parte del mini sistema formato dalla stella Kepler-90 e si trova a 2545 anni luce da noi: roccioso, molto caldo (oltre 400°) e il suo anno dura circa 14 giorni terrestri.
Un’incredibile mole di dati, registrati in precedenza, attendono di essere processati e chissà quante sorprese ci attendono.
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