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martedì 2 gennaio 2018

Quale Futuro Per I Bitcoin? La Previsione Della Saxo Bank Per Il 2018

A fine 2016, la Saxo Bank (banca danese d'investimenti) profetizzava che i Bitcoin avrebbero superato i 100 mila dollari nei successivi 10 anni.
Furono tra i pochi a prevedere che il Bitcoin avrebbe superato i 2mila dollari già nel 2017.
In maggio il valore della criptovaluta è raddoppiato, andando oltre i 2mila dollari e superando in realtà anche i 2.700 dollari.
Poi sappiamo benissimo che a dicembre 2017 si sono toccati i 19mila dollari ma questo è tutto un altro discorso.
Ad ogni modo la Saxo Bank nella sua previsione profetizzava che il Bitcoin raggiungesse il 10% dei volumi dei mercati dei tassi di cambio con seguente capitalizzazione di mercato che avrebbe toccato i $1.750 miliardi (cioè un valore di 100mila dollari a Bitcoin).


PREVISIONE 2018
Per il 2018 invece, la Saxo Bank sembra aver fatto dietrofront.
A loro dire Mosca e Pechino decreteranno la fine dei Bitcoin, causando il collasso della criptovaluta nell'anno appena iniziato.
La stessa banca profetizza che nel 2018 il BTC raggiungerà la cifra di 60.000 dollari con una capitalizzazione di mercato superiore al trilione di dollari.
A quel punto, Russia e Cina si uniranno per attaccarlo.

"L'ascesa di Bitcoin e altre criptovalute è stata negli ultimi anni uno dei fenomeni più spettacolari dei mercati finanziari. Bitcoin continuerà a salire e salirà per quasi tutto il 2018, ma Russia e Cina poi pianificheranno insieme qualcosa", prevede la banca danese.

E, prosegue la previsione di Saxo Bank, Bitcoin a quel punto collasserà a 1.000 dollari entro il 2019.
La Cina ha già iniziato a limitare i Bitcoin vietando le offerte di monete iniziali (ICO).
I regolatori cinesi hanno anche vietato gli scambi di Bitcoin a settembre, dopo che Pechino ha iniziato a sospettare che il commercio in criptovalute fosse utilizzato per trasferire denaro all'estero.
In Russia, Bitcoin e altre monete digitali non sono regolamentate.
Il ministero dell’economia secondo una richiesta del presidente Vladimir Putin cercherà di regolamentare le criptovalute entro luglio del 2018.
Il ministero delle finanze russo insiste sul fatto che la creazione di Bitcoin e altri soldi digitali dovrebbe essere ritenuta illegale, perché la loro natura ha somiglianze con le piramidi finanziarie, che sono proibite nel paese.
Tuttavia l'acquisto di criptovalute, ha già precisato il governo, non verrà punito dalla legge.

2 commenti:

  1. Tecnicamente bitcoin ha già iniziato a morire. L'economia reale di bitcoin che è costituita da commerci illeciti (ebbene si, inutile negarlo) si è spostata da un registro liberamente consultabile delle transazioni a registri che sono criptati come Monero e forse Verge. In effetti se chi prende i bitcoin negli exchange viene identificato con tanto di documenti, come previsto dalle leggi USA, poi basta seguire la catena della blockchain per sapere dove finiscono i bitcoin per i traffici illeciti.
    C'è poi la questione dei costi. 12 euro di commissione per una transazione?! quando monete come Ripple offrono in teoria un costo quasi gratuito?!
    E poi c'è sempre lo spettro del Big One il terremoto che scuoterà la blockchain quando i costi di alimentazione di energia richiesta dei miner saranno superiori alle commissioni (questo fa pensare che i maggiori detentori di bitcoin, ovvero i miners, spingeranno per far rialzare il tasso di cambio per avere valori sempre più alti dalle commissioni, ma le alte commissioni dovute all'alto costo energetico, renderanno sempre più difficile guadagnarci con cifre irrisorie di ingresso... ovvero la maggior parte di quegli investitori che fino al collasso di natale avevano messo in gioco cifre sotto 1000 euro, le stesse che Coinbase ha proibito di ritirare per qualche settimana).
    Il BTClassic o si evolve od è finito. Il concetto di obsolescenza di una valuta monetaria è strano, inconsueto per le monete nazionali che hanno sempre un corso legale.
    Ma perchè aggiornare bitcoin quando esistono già monete migliori?!

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  2. Diciamo che ci sono delle tecniche che rendono abbastanza difficile il tracciamento, al di là delle transazioni nei registri (appunto però... "difficile" ma non impossibile).
    Riguardo le tasse di commissione, bisognerà vedere però le altre criptovalute se rimarranno così come sono qualora aumentassero il valore, magari raggiungendo cifre a 3 zero.
    Anche il BTC, a grandi linee, erano nato con quella filosofia...

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