Ad oggi eBay ha un nuovo rivale.
In realtà l'ha sempre avuto ma la quotazione in borsa di Alibaba in questi giorni ha ufficialmente superato i valori dello stesso Ebay ed Amazon.
Ebay, luogo dove un tempo trovavano spazio in homepage le aste più bizzarre, è oggi un contenitore di foto ad alta risoluzione, descrizioni tecniche dettagliate, proposte di vendita da parte di negozi e brand rinomati.
Oltre a vere e proprie collezioni eBay.
Tra le principali fonti di ispirazione online, giocano un ruolo fondamentale la famiglia, gli amici e in generale la rete delle conoscenze: a loro si rivolgono il 26% degli intervistati per acquisti online di prodotti per bambini e il 25% di quanti comprano nella categoria Food.
Ma non mancano i Forum di discussione e i social, anche se in percentuale minore (7-13%). Fondamentale il ruolo delle immagini: secondo lo studio infatti, dal 45% al 58% degli italiani (a seconda della categoria) compra un prodotto dopo averne visto la fotografia online e uno su quattro lo fa anche per oggetti che non aveva inizialmente intenzione di acquistare.
Indicazioni che eBay ha preso seriamente preso in considerazione rendendo il sito più accessibile, più integrato e con un’offerta in homepage di piccoli contenuti editoriali.
Amazon invece nasce a Seattle negli USA nel 1994, fondata con il nome di cadabra.com
Da venditore di libri con il passare del tempo si apre ad un po' di tutto, droni compresi per la spedizione di pacchi.
A breve pare che collegando l'account con Twitter sarà possibile comprare qualsivoglia oggetto con un hashtag.
COS'E' ALIBABA
Alibaba invece fu il nome sapientemente scelto da Jack Ma quando fondò la sua società nel lontano 1999.
Ai tempi eravamo in pieno Internet boom, non solo in America, ma anche in Europa e in Cina.
E Jack Ma decise di creare in Cina un sito per il commercio via Internet.
Alibaba, che vanta un volume di transazioni superiore ad Amazon ed eBay messi insieme, venerdì 19 Settembre, arriva alla quotazione sul mercato borsistico di New York.
Sarebbe riduttivo, però, considerare Alibaba solo una versione più grande di Amazon ed eBay. Alibaba è un negozio online come Amazon e Alibaba possiede un sito (Taobao) che mette in contatto i consumatori tra di loro, come eBay.
Ma Alibaba è soprattutto un intermediario elettronico per le piccole e medie imprese.
15 anni fa, nonostante l’efficienza nella produzione e i bassi costi della manodopera, molti produttori cinesi di beni intermedi avevano difficoltà a vendere il proprio prodotto nel mondo occidentale.
Per i beni di consumo, le grandi catene di distribuzione risolvevano il problema.
Avevano enormi uffici acquisti in Cina, che identificavano i prodotti migliori, li testavano, e poi li commercializzavano su larga scala in Occidente.
Non altrettanto valeva per i beni intermedi.
Se un produttore in America o Italia aveva bisogno di un certo oggetto in una quantità relativamente limitata, non andava certo a cercarlo in Cina.
Per acquistare un prodotto intermedio un’impresa deve innanzitutto essere assolutamente sicura delle sue specifiche.
In secondo luogo, il mercato dei prodotti intermedi non si basa tanto sul “brand” di un prodotto, ma sulla reputazione del produttore nello spazio di riferimento.
I produttori cinesi non avevano alcuna reputazione.
Infine, c’era il problema dei pagamenti.
I venditori cinesi volevano il pagamento della merce alla consegna, perché non si fidavano dei compratori occidentali.
Allo stesso tempo i compratori occidentali erano titubanti a pagare alla consegna perché non sapevano come rivalersi in Cina se la merce non rispondeva ai requisiti di qualità promessi.
Per via di questi costi di transazione molte imprese occidentali preferivano pagare molto di più dei prodotti intermedi locali, invece che comprare quelli cinesi.
Alibaba risolve tutti questi problemi.
Non solo Internet permette di fornire enormi dettagli sui prodotti venduti, permette anche agevoli ricerche online su quali prodotti siano più adeguati.
Per facilitare la comunicazione tra venditore e compratore Alibaba facilita la traduzione dal cinese alle lingue occidentali, superando un’importante barriera linguistica.
Infine, Alibaba si pone come intermediario di fiducia.
Il cliente paga la merce ad Alibaba, che non trasferisce i soldi al venditore fino a quando il cliente non si dichiara soddisfatto.
In questo modo non solo Alibaba è arrivato a rappresentare più del 2 per cento del Pil del suo Paese, ma ha favorito (e continua a favorire) lo sviluppo cinese.
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