ReCaS, uno dei supercomputer più potenti d'Italia, è stato inaugurato il 9 luglio 2015.
E' una palazzina di 800 metri quadrati(dipartimento interateneo di Fisica Nucleare "Michelangelo Merlin") che ospita l'elaboratore nel campus universitario di Bari.
Il computer ha una potenza equivalente a quella di circa 13mila pc, una memoria su disco di 6.600 terabyte e uno spazio di archiviazione su nastro di 2.500 terabyte.
Qualsiasi progetto che si basi su calcoli complessi lo potrà sfruttare con velocità e prestazioni finora irraggiungibili, con la formulazione in parallelo di un numero straordinario di processi che lo rendono il più versatile d'Italia.
Già oggi il calcolatore barese viene sfruttato dal Cern di Ginevra per gli esperimenti che hanno anche portato alla scoperta del bosone di Higgs, per studi sulla diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative premiati ad Harvard e realizzati dagli stessi studiosi pugliesi.
Ricerche in medicina, fisica e meteorologia, così come in tanti altri campi, potranno contare sulle nuove strumentazioni e raffinare i propri risultati.
La grande scommessa è che ReCaS diventi un punto di riferimento per le amministrazioni pubbliche, che potranno affidare l'elaborazione e l'archiviazione dei propri contenuti grazie ai database virtuali appoggiati in cloud computing, con software libero open source.
Sito ufficiale: ReCaS Bari
STRUTTURA
La palazzina che ospita ReCaS ha due piani.
Quello superiore ospita gli uffici, mentre al piano terra sono sistemati gli apparati: server, tape library IBM System Storage TS3500, UPS per l'alimentazione, switch centrali Huawei CloudEngine 12812, firewall, sistemi di refrigerazione, etc avvolti da nugoli di fibra ottica e circondati da migliaia di lucine intermittenti che attestano l'attività in corso.
All'esterno c'è un generatore ausiliario a gasolio, in grado di sopperire alla mancanza di energia elettrica anche per lunghi periodi.
Nella farm non è mai giorno o notte, il super computer lavora sempre, indipendentemente dai fusi orari e dalla frontiere.
PROGETTO E SCOPI
Il progetto è stato finanziato proprio con i fondi dell'Europa.
I 13,7 milioni di euro necessari sono arrivati dal Programma Operativo Nazionale per la Ricerca e la Competitività per le Regioni della Convergenza (Puglia, Calabria, Sicilia e Campania).
Il Data Center ReCaS è stato progettato e costruito sia per garantire le risorse di calcolo scientifico per grandi esperimenti di fisica subnucleare o di astrofisica, con dati provenienti come detto dai Laboratori del Cern e dai satelliti, sia per eseguire i calcoli ad alte prestazioni per comunità di ricercatori ingegneri, geologi, medici che necessitano di enormi risorse di calcolo.
D'altronde il Centro di Calcolo Scientifico di Bari, antesignano del ReCaS, è stato utilizzato per le ricerche svolte dai fisici subnucleari baresi che hanno contribuito alla scoperta del Bosone di Higgs nel 2012.
Anche le prossime grandi sfide della Fisica fondamentale, soprattutto con gli esperimenti ai laboratori del Cern, vedranno il Data Center ReCaS funzionare a pieno regime per l'analisi e la memorizzazione della enorme quantità di dati sperimentali che verranno prodotti.
La grande novità è che ReCaS non fa soltanto ricerca di base, è anche al servizio delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.
L'Agenzia regionale pugliese per l'ambiente, ad esempio, fa capo al super computer per le previsioni meteo su Taranto, per individuare in anticipo i giorni in cui il vento soffierà verso la città e dunque far ridurre la produzione delle grandi industrie, come prevede il Piano di risanamento della qualità dell'aria del quartiere Tamburi, che si trova a ridosso dell'Ilva.
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