Effetto che, tra l'altro, lui non potè apprezzare essendo cieco ad un occhio.
Trattasi di un'illusione ottica che si manifesta solo se la luce che raggiunge un occhio è attenuata rispetto all'altro.
Variando infatti la differenza di intensità luminosa, ponendo ad esempio una lente scura di fronte ad uno degli occhi, si ottiene una differente latenza(ritardo diciamo) nella percezione dello stimolo, dando origine all'illusione stereoscopica.
Ad esempio, se un oggetto viene fatto oscillare, in condizioni normali di vista si muove avanti e indietro su un piano, ma se davanti ad uno degli occhi viene posta una lente scura, l'oggetto improvvisamente sembra descrivere un'orbita ellittica parallela al pavimento.
L'uso di questa tecnica è limitata dal fatto che il soggetto o la telecamera, o entrambi, devono muoversi: non vi è percezione stereoscopica nel caso di immagini stazionarie.
La percezione della profondità della scena notoriamente rende più coinvolgente la visione di spettacoli visivi quali il cinema e la televisione.
Le tecniche stereoscopiche risultano attualmente le uniche applicabili a cinema e televisione per ottenere
questo risultato.
LIMITAZIONI
Oltre al già accennato movimento(che deve essere anche veloce), va sottolineato che è impossibile realizzare inquadrature d’effetto, per esempio composte da oggetti che “escono” dallo schermo muovendosi verso lo spettatore perché in tal caso non vi è movimento orizzontale omogeneo.
La posizione apparente degli oggetti visualizzati rispetto allo schermo dipende dalla direzione di movimento degli stessi: posto che la lente oscurante sia davanti all’occhio destro, gli oggetti che traslano da sinistra a destra sono percepiti “davanti” allo schermo, mentre gli oggetti
che traslano in direzione contraria sono percepiti “dietro” allo schermo.
Ponendo la lente oscurante davanti all’altro occhio la posizione apparente degli oggetti si inverte, con l’evidente possibilità che si creino incongruenze percettive.
Oltre alle limitazioni indicate, la visualizzazione dell’effetto Pulfrich richiede di indossare correttamente occhiali speciali.
Insomma non son tutte rose e fiori ma considerando che trattasi di un effetto scoperto quasi un secolo fa (e direi sorprendente per risultati ed effetti) direi che si può soprassedere.
TV E VIDEOGIOCHI
L'effetto Pulfrich è stato applicato per la produzione di programmi televisivi, tra cui clip pubblicitarie.
Ad esempio la Rai nel 1989 diffuse una serie di cartoni animati prodotta in Giappone nel 1978 (“Remì e Le Sue Avventure”) che sfruttavano quest'effetto ma anche in anni recente venne utilizzato in alcune clip dell'ormai defunta emittente televisiva Rai Futura TV.
L'effetto è stato utilizzato anche nel 1993 per Doctor Who.
Power Rangers Lightspeed Rescue chiamato Power Rangers 3D venduto su VHS utilizzava la tecnologia McDonald "Circlescan 4D", che si basa sull'effetto Pulfrich.
Negli Stati Uniti e in Canada, sei milioni di occhiali 3D Pulfrich sono stati distribuiti agli spettatori per un episodio di Shark Week di Discovery Channel nel 2000.
Tra i vantaggi di questa tecnica: la possibilità di essere distribuibile con i canali televisivi convenzionali, visualizzabile su tutti i tipi di schermo e la compatibilità per gli utenti non interessati alla stereovisione o privi di occhiali, utenti che possono comunque seguire il programma in modalità bidimensionale.
Il videogioco Orb 3D per il Nintendo Entertainment System usa l'effetto e venne confezionato con un paio di occhiali.
Idem The Lost Dimension 3D per il Super Nintendo, con sfondi costantemente in scorrimento.
Ad esempio la Rai nel 1989 diffuse una serie di cartoni animati prodotta in Giappone nel 1978 (“Remì e Le Sue Avventure”) che sfruttavano quest'effetto ma anche in anni recente venne utilizzato in alcune clip dell'ormai defunta emittente televisiva Rai Futura TV.
L'effetto è stato utilizzato anche nel 1993 per Doctor Who.
Power Rangers Lightspeed Rescue chiamato Power Rangers 3D venduto su VHS utilizzava la tecnologia McDonald "Circlescan 4D", che si basa sull'effetto Pulfrich.
Negli Stati Uniti e in Canada, sei milioni di occhiali 3D Pulfrich sono stati distribuiti agli spettatori per un episodio di Shark Week di Discovery Channel nel 2000.
Tra i vantaggi di questa tecnica: la possibilità di essere distribuibile con i canali televisivi convenzionali, visualizzabile su tutti i tipi di schermo e la compatibilità per gli utenti non interessati alla stereovisione o privi di occhiali, utenti che possono comunque seguire il programma in modalità bidimensionale.
Il videogioco Orb 3D per il Nintendo Entertainment System usa l'effetto e venne confezionato con un paio di occhiali.
Idem The Lost Dimension 3D per il Super Nintendo, con sfondi costantemente in scorrimento.
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