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giovedì 16 febbraio 2017

Anonymous Hackera Freedom Hosting II: Oscurati 10mila Siti (Deep Web)

Circa 2 settimane fa Anonymous, il noto gruppo di Hacker internazionale, ha attaccato la piattaforma Onion chiamata Freedom Hosting II.
Oltre 10mila siti ospitati sulle Darknet sono stati oscurati, circa la metà di questi avevano come tema portante la pedopornografia.
Inizialmente l' intenzione non era quella di mettere offline il server, ma osservarne e carpirne il loro funzionamento.
Le cose sono cambiate quando sono stati scoperti almeno una dozzina di siti, ognuno con diversi giga di contenuto di pornografia infantile.

Un Hacker: "Questi siti superavano il limite di spazio di 256 MB imposto da Freedom Hosting II. Abbiamo pensato che per fare questo, doveva essere richiesto ed ottenuto il permesso dagli amministratori del server del file hosting, per avere ulteriore spazio per caricare contenuti pornografici"

L'attacco ha portato ad un furto di dati e nomi utente, in seguito ripubblicati ed accompagnati da un indirizzo Bitcoin per le donazioni necessarie a finanziare la vigilanza del Deep Web.
Ecco i passaggi illustrati dell'attacco:
Davide Bonsangue (ricercatore di sicurezza informatica): "Gli Hacker hanno avuto accesso al sistema sfruttando le carenze di sicurezza dello stesso. Hanno inizialmente creato un nuovo sito con privilegi minimi. Successivamente hanno creato un collegamento alla root garantendosi la possibilità di navigare su tutte le cartelle, leggere i sorgenti dei siti web ospitati nel server e avere accesso alle credenziali dei database. Poi con un reset della password di utente root, hanno preso il controllo delle macchine"

Pare che il totale dei contenuti sottratti raggiungesse i 74 GB.
Esiste come detto un elenco dei nomi dei siti coinvolti nell’attacco e l’Hacker intervistato da Motherboard ha assicurato che i dati raccolti saranno messi a disposizione delle autorità.
Freedom Hosting II ospita un po' di tutto: compresi forum, siti religiosi e politici.
Freedom Hosting era già stato attaccato nel 2013, gli admin furono arrestati ma poi il servizio di file hosting era rinato dalle sue ceneri.

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