Il montepremi della VISA Vegas eRace (simulare di corsa di Formula E) di quest'anno (gennaio 2017) è stato pauroso: un milione di dollari.
Per il vincitore invece 200mila dollari.
Mai una gara di eSport (gara virtuale ai videogame) aveva raggiunto tali livelli.
Perfino chi si è piazzato sino al 30esimo posto non si può lamentare perché torna a casa con un assegno di consolazione di 20mila dollari.
A cui si aggiungono 25mila dollari per la pole e 10mila per il giro veloce.
LUOGO, PARTECIPANTI E FORMATO
Non poteva, inoltre, svolgersi a Las Vegas, la città del “vizio” (“what happens in Vegas stays in Vegas”, "quello che succede a Vegas, rimane a Vegas").
Svolta durante il CES 2017 (Consumer Electronics Show), sostanzialmente si è trattata di una gara virtuale riservata agli specialisti dei motori virtuali.
I partecipanti invece: 10 gamer (selezioni su internet) e 20 piloti professionisti del circuito FIA.
Tra gli italiani, Enzo Bonito e David Greco.
O star del calibro del finlandese Greger Huttu, miglior pilota virtuale della storia.
L'ePrix virtuale comprendeva le qualifiche e il Milion Dollar Visa Vegas eRace.
CIRCUITO
La sfida è stata ospitata dal Venetian Casinò, il più grande hotel a cinque stelle degli Stati Uniti (oltre 4.000 stanze)e trasmessa in streaming in diretta su Twitch.
Il circuito dove si è svolto il tutto, i 5 km (senso antiorario) tra South Las Vegas Boulevard ed East e West Tropican Avenue, attraversando casino e locali della città del Nevada.
QUALIFICA E GARA
A far segnare la pole e poi a vincere la gara è stato Bono Huis, primo vincitore quindi della Vegas eRace, la gara di Formula E al simulatore corsa al CES 2017.
Il finlandese si è quindi portato a casa 225mila dollari.
Ma la gara è comunque stata terreno di caccia per i piloti "virtuali", visto che ben 5 di loro (sui 10 presenti) si sono classificati nelle prime sei posizioni, con solo il pilota reale Felix Rosenqvist capace di inserirsi tra questi.
L'evento al The Venetian Hotel è stato dominato dal pilota associato alla Faraday Future Dragon Racing, che dopo aver svettato in entrambe le sessioni di prove libere e la qualifica, ha guidato la gara fino al momento delle soste.
Al traguardo sono stati due finlandesi a passare nelle prime posizioni (Pahkala ed Huis), seguiti da Rosenqvist che ha così portato due Mahindra sul podio.
Enzo Bonito è stato il migliore degli italiani, quarto assoluto con la vettura della e.dams Renault, poi Aleksi Uusi-Jaakola (Andretti Formula E), ed il tanto atteso finlandese Greger Huttu (Panasonic Jaguar Racing).
Il resto della top 10 è stato poi completato dal tre volte campione del mondo turismo José María López, dal pilota Audi Daniel Abt ed ex-F.1 "Nelsinho" Piquet.
Il giro più veloce, ed i relativi 10.000 $ in premio, è stato invece conquistato da David Greco.
Nelle verifiche post gara, però, si è scoperto che un difetto del sistema del simulatore ha nettamente favorito Pahkala, attribuendogli il Fan Boost non per soli cinque secondi, ma addirittura per cinque giri!
Quindi il finlandese è stato penalizzato e la vittoria consegnata a Huis e la seconda posizione a Rosenqvist.
Lucas Di Grassi (ABT Schaeffler Audi Sport) non è riuscito neppure a prendere il via a causa di una grave avaria del suo simulatore.
Alejandro Agag, Fondatore & CEO della Formula E, ha commentato: "Questa prima eRace a Las Vegas è stato un grande successo. È esaltante l'aver portato la Formula E al CES. Credo questo possa essere il primo nel grande futuro della Formula E nelle gare di auto negli eSports.
Continueremo ad inseguire nuovi ed innovativi modi per far crescere la nostra presenza in questo mondo che sta crescendo così velocemente, mentre cercheremo di mantenere il coinvolgimento dei fan all'avanguardia di tutte le nostre iniziative"
Questa Vegas eRace sarà davvero il trampolino di lancio per una prossima serie di "gare virtuali" che si affiancheranno con simile dignità alle competizioni tradizionali?
Spettacolarità, incidenti, tifo, prese in giro, diretta streaming direi che non manca niente.
Non dimentichiamo inoltre che già da tempo molti piloti si allenano ai simulatori delle varie squadre, dato che i test reali sono troppo costosi.
In più, il karting è ormai stato soppiantato, nel suo ruolo di ricerca dei talenti, da altre manifestazioni "computerizzate" come quella del GT Academy di Sony e Nissan.
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