Si è provato ad applicare il concetto di scala logaritmica e più precisamente di "Leggi Di Moore" anche ai Bitcoin.
Moore fondatore dell' Intel Corp negli anni 60 aveva notato che il numero di transistor per pollice quadrato sui circuiti integrati raddoppiava circa ogni 18 mesi, rendendo i dispositivi di calcolo esponenzialmente più potenti nel tempo e sempre più piccoli.
Il grafico estrapolato da questa legge prevede il Bitcoin a quota 10.000 dollari a dicembre 2018, a 20.000 dollari nell’autunno del 2019 e a 100.000 dollari a metà 2021.
La rappresentazione grafica in oggetto riporta il prezzo del Bitcoin dal 2011 ad oggi utilizzando come detto una scala logaritmica.
Si può notare comunque che i massimi e i minimi si sono discostati spesso dalla media (spesso in meglio) ma la quotazione, a grandi linee, si è poi sempre stabilizzato su quanto predetto da questa formula.
Parliamo di un rialzo del 2.280% rispetto al prezzo attuale del Bitcoin (4.200 dollari).
Il grafico mostra che il prezzo raddoppia circa ogni otto mesi.
Al momento siamo oltre le aspettative perchè l’immagine oggetto dello studio suggerisce che il Bitcoin avrebbe toccato i 4.000 dollari nel gennaio 2018 (in realtà è successo ben prima).
Applicare questo concetto al valore del Bitcoin è sicuramente un azzardo perchè ci sono troppe variabili in gioco ma come detto dal 2011 al 2017 i conti tornano.
Se il prezzo del Bitcoin continuerà a rispettare la Legge di Moore, nel 2024, con una distanza di soli 7 anni, potrebbe anche raggiungere il milione di dollari.
Ricordo che i Bitcoin hanno un'emissione limitata (21 milioni) e la loro produzione tramite Mining dovrebbe terminare nel 2140.
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