Gli agenti americani hanno fermato Vallerius sequestrando il suo portatile, trovando installato il software TOR, le credenziali di accesso a Dream Market, una chiave di cifratura e 500.000 $ in Bitcoin.
Vallerius si è dichiarato colpevole e ha ammesso di essere OxyMonster, uno degli admin del mercato nero online Dream Market, per evitare di ricevere una condanna fino a 20 anni di reclusione.
Al tempo dell’arresto di Vallerius, Dream Market contava 94mila inserzioni, di cui 47mila di sostanze illegali.
Oggi, le inserzioni sono oltre 120mila e quelle dedicate a sostanze psicoattive 63mila.
Vallerius avrebbe iniziato la sua carriera come venditore di Ossicodone e Ritalin.
Successivamente sarebbe poi diventato moderatore senior e avrebbe svolto funzioni da amministratore, svolgendo un ruolo critico nel “sostenere transazioni illecite, come il traffico di narcotici e il riciclaggio dei ricavati”.
Un moderatore in questi siti si occupa di dirimere le dispute fra compratori e venditori, facendo da escrow e bannando eventuali scammers (truffatori).
L'errore più grave (da principiante) è stato che tra le informazioni messe sul forum del sito era indicato un indirizzo Bitcoin per mandare mance a mod, admin e founder.
Gli investigatori si sono messi ad analizzare le transazioni in entrata e in uscita da questo indirizzo e hanno notato che alcune andavano a finire in alcuni wallet, portafogli, controllati da un francese di nome Vallerius sul sito Localbitcoins.
A quel punto gli agenti hanno cercato i profili social, Instagram e Twitter, del sospettato, notando molte somiglianze col modo di scrivere di OxyMonster.
L’uso di alcune parole, la punteggiatura, il doppio punto esclamativo, l’impiego frequente di punti interrogativi, etc
L’errore che ha fatto è stato dunque pubblicare l' indirizzo di un suo wallet Bitcoin sul profilo di OxyMonster, tramite il quale si è potuti risalire a spostamenti di Bitcoin sul sito Localbitcoins.
Gli inquirenti quindi hanno effettuato una analisi stilometrica per vedere se lo stile di scrittura di OxyMonster fosse simile a quello di Vallerius ed effettivamente erano molto simili (frequenza d’uso di alcune parole, doppi punti esclamativi, etc).
La prova definitiva è risultata essere il suo portatile, come visto in precedenza.
La sentenza giudiziaria è attesa per settembre ma l’uomo ha assunto un atteggiamento subito collaborativo per evitarsi il rischio di 20 anni di carcere.
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