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giovedì 14 dicembre 2023

COPA Denuncia Craig Wright: Cosa Succederà Al Nome Bitcoin? (2024)

Il 15 gennaio 2024 il founder di Bitcoin SV (Craig Wright) dovrà difendersi nel processo contro il COPA. Questo processo potrebbe essere molto importante per il futuro copyright del nome e marchio di Bitcoin. COPA (Cryptocurrency Open Patent Alliance ) è un conglomerato di aziende che fanno parte del settore cripto (Coinbase, Kraken, Microstrategy, Uniswap, etc) e ne fanno il suo interesse. Come saprai invece, Craig Wright è un informatico australiano founder di Bitcoin SV (fork nato nel 2019 da Bitcoin Cash). Lui afferma di essere Satoshi Nakamoto. COPA nel 2021 ha deciso di portare in tribunale Craig Wright. Sul sito di BSV si legge che:

1) BSV (Satoshi Vision) è l'originale BTC (a loro dire sarebbero stati BTC e BCH a forkare dal protocollo nativo BSV)
2) Crag Wright sarebbe Satoshi Nakamoto quindi il creatore di BTC (a suo dire le uniche due persone che avrebbero potuto confermarlo sono H.Finney e D.Kleiman entrambi morti)

In realtà Wright non è mai riuscito a dimostrare di essere Satoshi. Tutti i documenti che ha presentato sono stati falsificati, così come non è mai riuscito a segnare una transazione dal famoso address con 1 milione di BTC (blocco genesi) nè a scrivere con l'account originale di Satoshi sul forum BitcoinTalk. Conosciamo meglio Wright ed alcune delle cause che lo hanno riguardato negli anni.
Puoi leggere alcune inchieste su Craig Wright e la presunta identità come padre di Bitcoin qui (ancora prima della nascita di Bitcoin SV, ovvero nel 2015): Chi è Satoshi Nakamoto? Craig Wright è L'Inventore Di Bitcoin?



LA CAUSA A KLEIMAN
Nel 2018 Kleiman (ex sviluppatore) ha fatto causa a Wright chiedendogli una parte dei BTC del blocco genesi (1 milione), se è vero che lui è Satoshi Nakamoto. Wright tramite una serie di mail false si difese dicendo che il contribuito di Kleiman allo sviluppo di BTC era stato abbastanza blando quindi non gli spettava nulla.


LA CAUSA A BITCOIN.ORG
Wright ha fatto in seguito (2019) causa al sito di Bitcoin.org perchè aveva a suo dire infranto il copyright pubblicando il whitepaper di Bitcoin che apparteneva a lui. Wright vinse il processo in UK perchè aggiunse sul whitepaper "Satoshi Nakamoto AKA Craig Wright". Nessuna controparte si presentò per difendere Bitcoin. La causa ha valenza solo in UK.


111.000 BITCOIN SOTTRATTI A WRIGHT?
Nello stesso anno (2019), lo stesso informatico australiano ha fatto causa a 16 dev Bitcoin in quanto aveva perso 111.000 a causa dell'hack di Mt.Gox. Anche Peter McCormack (podcast) che lo aveva diffamato e chiamato truffatore viene portato in tribunale. Wright vinse la causa (perchè nessuno si presentò in tribunale) anche senza aver portato prove che dimostrassero che fosse Satoshi Nakamoto. 


LA CAUSA PERSA CONTRO L'UTENTE HODLONAUT
Questo utente su Twitter che aveva dato il via anche all'iniziativa della torcia di Lightning Network (dove Satoshi passavano da una persona all'altra) aveva più volte appellato Wright come scammer. Il founder di BSV individuata l'identità di Hodlnaut (Magnus Granath) lo portò in tribunale (2019) ma questa volta Wright perse la causa in Norvegia (2022) per presentazione di documenti falsi (creati utilizzando sistemi operativi e software dell'epoca ma che non esistevano quando nacque l'originale whitepaper di BTC).


ALTRE DIATRIBE SU TWITTER
Wright ha litigato con molti utenti su Twitter insultandone diversi. Questo portò anche al delisting di BSV da Binance per comportamento poco etico. Per conoscere meglio il personaggio, informatico australiano dibattè con un utente che andò contro un pensiero di Wright citando una frase scritta sul whitepaper di BTC ed uscì questa discussione (che poi Wight ha cancellato).


LE CAUSE A KRAKEN E COINBASE
Anche CZ (ex CEO di Binance) e V.Buterin (founder di Ethereum) hanno più volte etichettato Wright come "impostore". Wright ha deciso di opporsi a una serie di sviluppatori di Bitcoin, Bitcoin Cash (BCH) e persino Bitcoin SV. Lo studio legale Ontier ha dichiarato che Tulip Trading Limited (TTL), controllata da Wright, richiede che gli sviluppatori consentano alla società di “riottenere l’accesso e il controllo del suo wallet Bitcoin”, presumibilmente rubato a Wright nel febbraio 2020, del valore di quasi 5 miliardi di dollari.
Gli exchange Kraken e Coinbase sono stati denunciati per il delisting di BSV e per aver listato BTC che apparterrebbe a lui. Questo avvenne nel 2019.  In particolare proprio questa diatriba su nome, proprietà intellettuale, uso di software (mining) porterà al processo COPA (2021). Calvin Ayre, un altro grande sostenitore di Bitcoin SV, ha commentato la mossa legale della COPA, definendola un regalo di Natale per Wright.


COPA DENUNCIA CRAIG WRIGHT
Il COPA nella causa iniziata nel 2021 e che dovrebbe concludersi nel Q1 2024 si dibatte per dimostrare che:
1) Craig Wright non è Satoshi Nakamoto
2) Anche se lo fosse, non ha alcun diritto su nome e copyright su whitepaper
3) Chiedono di poter utilizzare comunque il nome di BTC in quanto negli anni lo stesso Bitcoin è stato modificato tramite upgrade
La FUD che si è sparsa riguardo questa causa dipende dal fatto che se COPA perdesse, Wright potrebbe richiedere la rimozione di BTC (e BCH) da tutti gli exchange, cercando anche di "interrompere" la libera circolazione in quanto il software sarebbe di sua proprietà. La possibilità che questo accada è prossima allo 0, tuttavia la gente poco informata (proveniente da altre community Crypto ed haters di Bitcoin) stanno facendo FUD dicendo che Bitcoin potrebbe subire flash crash e crolli perchè non sarebbe più l'originale ma un fork di Bitcoin SV. Va appunto considerato che seppur BTC sia lento negli sviluppi negli anni ha portato diversi upgrade al codice "originale", inoltre il software di mining è open source. 

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