Nato da una costola del Bitcoin ad agosto 2017, il Bitcoin Cash sta ad un punto di svolta della sua breve vita.
Il suo trend storico parla di picchi oltre mille euro, poi il calo.
Nelle ultime ore però il valore è salito di circa il 15% (assestandosi su oltre 600 dollari).
Questa crescita è dovuta al Fork, in arrivo il prossimo 15 Novembre, che sarà supportato da diversi exchange.
Infatti Binance e Coinbase intendono supportare il fork con qualche differenza: Binance non ha specificato se manterrà il supporto per entrambe le chain che si creeranno oppure solo per quella che avrà hash rate maggiore. Coinbase invece ha specificato che supporterà solo quella proposta su BitcoinCash (Sito Ufficiale).
Il fork del 15 novembre 2018 è un po’ diverso dal solito perchè gli sviluppatori non sono giunti ad un accordo su questo upgrade e c’è il rischio che si originino due chain separate entrambe supportate da molti developers (Hard Fork).
Del resto il Bitcoin Cash, era nato proprio così, cioè a causa di opinioni discordanti tra gli sviluppatori (soprattutto su come risolvere i problemi di scalabilità).
Ora le fazioni sono in sostanza due: quella predominanate è Bitcoin ABC, supportata da Bitmain, e costituita dal pool di sviluppatori che ha guidato il fork di Bitcoin dando origine a Bitcoin Cash.
L’altra fazione è guidata da Craig Wright che intende puntare maggiormente su una maggiore privacy delle transazioni.
ABC opta per Canonical Transaction e Sign Data Verify, mentre il gruppo che adesso supporta SV ha proposto una sua roadmap alternativa (riattivare i vecchi OP Codes di Satoshi e continuare ad aumentare il limite del blocco). Craig Wright non ha trovato un compromesso con gli sviluppatori di Bitcoin ABC e ha deciso di proseguire per la sua strada.
Durante il fork di novembre la maggioranza dell’hash rate cambierà nodo. La modalità di soluzione della diatriba è semplicemente il Nakamoto Consensus: il ramo con più lavoro (PoW) sarà quello che determinerà chi dei due gruppi avrà la meglio. Il gruppo con la minoranza dell’hash rate potrà comunque portare avanti la catena minoritaria, oppure potrà riunirsi alla maggioranza e continuare con le regole della maggioranza.
Ora come ora è difficile dire chi prevarrà: potrebbero anche sopravvivere entrambe.
Il supporto di un fork dipende ovviamente dai miner: se decidono di non supportarlo la morte sarà graduale ma certa. Se però i miner si dividessero in modo equo potrebbero, come detto, sopravvivere entrambe le chain.
Gli investitori che stanno comprando in questi giorni BCH riceveranno un quantitativo di token equivalente da entrambe le chain. Ecco perchè il prezzo sale: molti investitori stanno acquistando BCH in attesa del fork. I volumi di BCH sono in netta crescita, oggi ad esempio è l’asset più scambiato su Bitfinex.
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