Le stime del rapporto Clusit 2013 sulla sicurezza informatica in Italia non lasciano dubbi: il nostro Paese, nei primi sei mesi di questo anno, ha subito un aumento del 370% di attacchi di cybercrime rispetto ai 24 mesi precedenti.
I tradizionali antivirus non sono più capaci di proteggere l’utente e nessuna piattaforma è immune da un possibile attacco e ciò che è successo recentemente al New York Times ne è un esempio.
Lo scorso agosto, infatti, il quotidiano ha subito un attacco(blackout) da parte della Syrian Electronic Army, associazione di hacker schierati dalla parte di Assad.
Lo stesso gruppo si era precedentemente fatto carico di attacchi ai danni di altre importanti testate e di account Twitter, tra cui quello dell’Associated Press attraverso il quale, il 23 aprile 2013, gli hacker diffusero la falsa notizia di un attacco alla Casa Bianca nel quale lo stesso Presidente Obama sarebbe rimasto ferito, cosa che portò ad un successivo crollo delle borse.
WEB, AREA MILITARE ALTERNATIVA?
Ultimamente il Web è anche diventato un’area militare alternativa.
Infatti, come afferma il segretario alla Difesa britannico Philip Hammond «Le persone riconoscono la terra, il mare e l’aria come spazi militari.
Da tempo è stata individuata una quarta area, lo spazio.
Adesso ce n’è una quinta: il cyberspazio».
Il governo britannico lancia un cospicuo investimento, di 500 milioni di sterline secondo il Daily Mail, per creare un 'cyberesercitò in grado di contrastare gli hacker nemici del Regno Unito.
Come ha annunciato il ministro della Difesa, Philip Hammond, a partire da ottobre saranno arruolati i genì del settore anche fra i civili.
Questa unità non si occuperà solo di difesa ma potrà anche lanciare suoi attacchi nel Web.
Si chiamerà 'Joint Cyber Reserve Unit' e avrà al suo interno anche il personale che è uscito dalle forze armate dopo i recenti tagli voluti dal governo di David Cameron.
"Il nostro budget alla difesa sarà investito sempre più in attività ad alta specializzazione come intelligence e sorveglianza".
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