In un articolo pubblicato sul mensile Scientific American a fine anni 80, Bill Gates, il fondatore della Microsoft aveva previsto che nell’arco di 25 anni in ogni casa sarebbe entrato un robot.
Forse siamo ancora lontani da ciò ma "R1-Your Personal Humanoid" potremmo considerarlo il primo robot sviluppato a basso costo, concepito appunto per raggiungere le masse.
Robot italiano sviluppato dall'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), polo genovese d'eccellenza in Italia e nel mondo.
Altezza variabile di 20 cm a partire da 1 metro e 25 cm, peso di 50 kg, 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo.
R1 ci aiuterà nelle faccende domestiche, al lavoro, in hotel dietro il banco della reception o in ospedale in aiuto del caposala nella gestione di cartelle e dati.
In poco tempo sarà in grado di muoversi in autonomia, riconoscendo ambienti, volti e voci e compiendo azioni al posto nostro.
Come fare un caffè o spostare un oggetto al posto nostro, senza farci alzare dal divano.
CARATTERISTICHE
Le mani e gli avambracci di R1 sono rivestiti di una pelle artificiale, con sensori che conferiscono al robot il senso del tatto, permettendogli di "sentire" l'interazione con gli oggetti che manipola.
Il disegno delle mani garantisce robustezza, consentendo l'esecuzione di semplici operazioni domestiche.
Hanno la forma di due guanti a manopola e il polso è sferico, aspetti che gli permettono di sollevare pesi fino a 1,5 kg e chiudere completamente la presa attorno a ciò che afferra, specialmente oggetti cilindrici come bicchieri e bottiglie.
Le braccia sono, per altro, allungabili.
Presenti 28 motori per il movimento.
Non ha airbag, ma una frizione che evita danni al padrone umano frenandolo prima di un eventuale impatto.
Il volto è uno schermo LED a colori su cui compaiono delle espressioni stilizzate.
All'interno, invece, lo schermo ospita due telecamere e uno scanner 3D e poi particolari sensori per l'equilibrio, per la generazione e percezione del suono.
Nel corpo, invece, trovano posto tre computer che governano le capacità del robot, dal calcolo al movimento della testa, sino al controllo di tutti i sensori.
Una scheda wireless permette al robot di collegarsi alla rete internet, ricavando informazioni utili all'interazione con l'uomo e gli aggiornamenti del software.
E, soprattutto, sa prendere decisioni e risolvere problemi perché è intelligente.
Viene, infatti, equipaggiato con un sistema di Intelligenza Artificiale (“Cognitive Computing” ed “Embedded Cognition”, cioè l’idea, supportata dalle evidenze neuroscientifiche, che la cognizione, anche la più astratta e simbolica, non sia indipendente dal corpo che la implementa).
L'Autonomia, per il momento, è di circa 3 ore.
R1 potremmo considerarlo il successore di iCub: l'umanoide costruito per gli studi sull'intelligenza artificiale, oggi presente in tutto il mondo con 30 prototipi.
Rispetto a lui e agli altri umanoidi in circolazione, però, le differenze sono tante come spiega Giorgio Metta (responsabile del progetto):
"iCub è un prodotto di ricerca in cui il prezzo non era importante. R1 invece è un tentativo di approcciare il mercato di massa in cui il prezzo diventa questione fondamentale.
''Per i primi 100 prototipi abbiamo individuato un target di prezzo che si aggira sui 25mila euro. Superata questa soglia, il prezzo inizierà a scendere e continuerà a calare man mano che diventerà un prodotto di consumo. La fascia, più o meno finale, di prezzo sarà di 3mila euro, quanto il costo di un moderno televisore al plasma''
TEAM DI SVILUPPO
Coordinatore e ideatore: Giorgio Metta, 46 anni
Meccanici: Alberto Parmiggiani, 34 anni (team leader); Luca Fiorio, 32 anni; Anand Vazhapilli Sureshbabu, 28 anni; Lorenzo Orciari, 34 anni; Filippo Biggi, 43 anni; Andrea Della Patria, 43 anni; Jennifer Chang, 22 anni.
Elettronici: Marco Maggiali, 36 anni (team leader); Simeone Dussoni, 39 anni; Andrea Mura, 40 anni; Giorgio Zini, 57 anni; Claudio Lorini, 47 anni; Francesco Diotalevi, 46 anni.
Software: Lorenzo Natale, 41 anni (team leader), Alessandro Scalzo 46 anni; Ugo Pattacini 39 anni; Marco Randazzo 35 anni, Daniele Domenichelli, 37 anni; Alberto Cardellino, 34 anni; Davide Pollarolo, 27 anni; Matteo Brunettini 41 anni.
Concept Strategico e Creativo: Andrea Pagnin, 44 (team leader) e Luigi Focanti, 44 (Creative Director)
Concept e sviluppo industrial design: Pierpaolo Congiu 40, (Industrial Design Director)
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