"L’etere è portatore di luce e riempie ogni spazio, l’etere agisce come forza creativa che dà la vita. Viaggia in “turbini infinitesimi” (“micro eliche”) prossime alla velocità della luce, divenendo materia misurabile. La sua forza diminuisce e arriva a terminare del tutto, regredendo in materia, secondo una specie di processo di decadimento atomico"
In questo articolo parleremo di un uomo che ha rivoluzionato la tecnologia tramite invenzioni 40/50/60 anni avanti rispetto ai suoi tempi.
Lo spunto mi è venuto dal fatto che Nikola Tesla, proprio per i misteri che hanno circondato la sua vita, è un tema molto dibattuto sul Deep Web dove circolano alcuni suoi scritti segreti e presunti progetti d'invenzioni confiscati poi dalla FBI dopo la sua morte.
Per la verità molti di questi scritti ora sono pubblici anche sul Web.
Nikola Tesla nacque a Smilijan il 10 luglio del 1856, venne ricordato soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’800 e gli inizi del 900.
Lui dichiara che nell'età adolescenziale, quando era solo di notte, viaggiava in mondi sconosciuti e lontani, dove intraprendeva nuovi studi e intraprendeva delle conversazioni con individui che gli parevano reali come il mondo esterno.
Egli stesso esclude che tali fenomeni siano state delle semplici allucinazioni.
Per parlare della sua vita e delle sue invenzioni non basterebbero diversi libri.
I suoi pensieri e le sue scoperte diedero le basi fondamentali del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata.
Si ricordi anche la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (Radio) nel 1893.
Le scoperte di Tesla furono realmente rivoluzionarie per l’epoca e incredibilmente moderne.
Alcune di esse avrebbero, se realizzate, cambiato completamente il mondo.
L'UOMO CHE HA INVENTATO IL FUTURO?
Nikola Tesla aveva rivoluzionato il mondo con le sue invenzioni per sfruttare l’elettricità, fornendoci il motore elettrico a induzione, la corrente alternata, la radiotelegrafia, il radiocomando a distanza, le lampade a fluorescenza, la radio ed altre meraviglie scientifiche.
Scoprì inoltre i raggi cosmici decenni prima di Millikan e fu il primo a sviluppare i Raggi X (anche se non il primo a studiarli), il tubo a raggi catodici e altri tipi di valvole.
Inventò la bobina di Tesla, cioè un tipo di trasformatore risonante che consiste in due o anche tre circuiti elettrici accoppiati risonanti.
Tesla sperimentò una grande varietà di bobine e configurazioni.
Le usò per condurre innovativi esperimenti sulla luce elettrica, fluorescenza, Raggi X, fenomeni di corrente alternata ad alta frequenza, trasmissione di segnali elettrici e di energia elettrica senza fili.
Circuiti contenenti bobine di Tesla furono usati commercialmente nei trasmettitori radio a spinterometro per la telegrafia senza fili fino al 1920.
Costruì anche la prima stazione al mondo di energia idroelettrica, inventò il tachimetro, l’iniettore, gli altoparlanti, il tubo catodico ma è stato pure lo scopritore dell’illuminazione a fluorescenza e fu tra i primi ad immaginare una rete di comunicazione di dati su scala mondiale.
CORRENTE ALTERNATA
Nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all'Engineering Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo magnetico che rese la la corrente alternata, qual è tutt'oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.
L'anno successivo, sempre più interessato al principio della corrente alternata, si trasferisce a Parigi, essendo stato assunto dalla Continental Edison Company.
Nel 1883 egli dà vita al primo motore a induzione di corrente alternata, in pratica, un generatore di corrente alternata.
Non era necessario per lui ricorrere a progetti, modelli o a diversi esperimenti pratici per raggiungere l'ottimale funzionamento della sua invenzione.
Nella sua mente egli aveva ben chiaro il progetto del motore a corrente alternata.
Laddove era necessario apportare delle modifiche a singole parti, queste operazioni erano attuate solo nell'ambito della viva immagine che lo scienziato aveva della sua scoperta.
Solo quando egli riteneva che il suo congegno fosse a uno stato ottimale di progettazione, egli dava incarico ai suoi collaboratori di procedere alla costruzione, dando loro per filo e per segno le misure di ogni singolo pezzo che componeva il motore.
Nel 1884, il giovane Tesla, desideroso di far conoscere le proprie scoperte, si reca negli Stati Uniti, sempre per lavorare alla corte di Edison.
Tesla espose i concetti della sua scoperta relativa alla corrente alternata al grande Edison.
Tuttavia, quest'ultimo era un fiero sostenitore della tecnologia relativa alla corrente continua, e le idee espresse suscitate dal giovane scienziato non suscitarono alcun interesse.
Tesla non si perse d'animo e continua a lavorare duramente per Edison.
Anche se non troppo volentieri, accetta l'incarico datogli da Edison di provvedere alla modifica della progettazione della dinamo, cioè generatori, di corrente continua.
Purtroppo, inizialmente, prevalsero l'uso e l'interesse relativo alla corrente continua, non solo perchè Edison aveva un forte seguito nel mondo scientifico, ma anche perchè i grandi magnati dell'epoca avevano fino a quel momento investito e finanziato nella tecnologia relativa la corrente continua.
Tesla non solo vide respinte le proprie idee e innovazioni, ma dovette subire dalla una beffa dallo stesso Edison: per l'opera di modifica dei generatori di corrente continua, a Tesla era stato promesso un compenso di 50,000 $.
Una volta terminato il proprio compito, egli si vide rifiutato il proprio credito dallo stesso Edison con una battuta ironica di dubbio gusto: "Tesla, voi non capite il nostro humour americano" sostenendo in pratica che la ricompensa promessa fosse uno solo scherzo.
In seguito Edison continuò a difendere a tutti i costi il più inefficiente (ma da lui brevettato) sistema a corrente continua.
Edison arrivò al punto di fare una serrata campagna mediatica per screditare la corrente alternata di Tesla, al punto da inventare la sedia elettrica al solo scopo di dimostrare che la corrente alternata era mortale!
L'ETERE DI TESLA, LA FREE ENERGY E L'HAARP
Fin dal 1891 delineò l’Universo come un sistema cinetico riempito di energia ed elargibile in ogni luogo.
Ricostruire la teoria dell’Energia cosmica di Tesla è molto difficile.
I suoi documenti così come i suoi progetti sono stati rubati e ben nascosti, per poi divenire “riservati per motivi di sicurezza nazionale”, mentre i suoi 700 brevetti, al cui interno troviamo sporadicamente dei riferimenti, sono stati resi introvabili, come se si fossero dissolti nel vuoto, o nel forzieri della FBI.
In occasione del suo 79° compleanno, nel 1938, cinque anni prima della sua morte, annunciò la più grandi scoperte della sua vita e disse che presto le avrebbe donato a tutto il mondo, non appena avesse completato lo sviluppo degli aspetti più segreti.
Tesla si riferiva alla Teoria Dinamica della Gravità e all’Energia del Cosmo, che era poi la scoperta di una Verità fisica nuova, non c’è energia se non quella che riceviamo dall’ambiente.
Quindi la scoperta probabilmente più significativa fu che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra ed anche attorno ad essa in una zona atmosferica chiamata cavità di Schumann. Essa si estende dalla superficie del pianeta fino alla ionosfera, all’altezza di circa 80 chilometri.
Le onde elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre) viaggiano, praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta.
Il sistema di distribuzione dell’energia di Tesla stava a significare che con il suddetto dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell’energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema.
Lo sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende l’energia elettrica.
La scoperta di Tesla finì con la sospensione dell’appoggio finanziario alle sue ricerche, l’ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale rimozione del suo nome dai libri di storia.
Ma cos’è l’etere di Tesla? Non era né “solido” come diceva Maxwell, né gassoso come affermava Lorentz.
L’etere di Tesla consiste in “cariche immerse in un fluido isolante” che riempie ogni spazio.
Le sue proprietà variarono a seconda del suo movimento relativo e dalla presenza di massa e di un ambiente elettrico o magnetico: l’etere di Tesla veniva irrigidito variando rapidamente forze elettrostatiche, e viene coinvolto così in effetti gravitazionali.
Questa energia gratis che è illimitata è universalmente lavoro potenziale, creato dal moto perpetuo della materia e dal cambio perpetuo di forze più forti e più deboli attraverso le quale viene mantenuto l’equilibrio dell’universo.
Quando la materia solida viaggia attraverso lo spazio, subisce il “vento dell’etere” e le differenze in potenziali elettrici provocano dei cambiamenti nel dislocamento elettromagnetico all’interno della massa ed del vento dell’etere.
Il campo elettrico della terra crea il dislocamento magnetico all’interno dell’etere e lo accumula all’interno del campo elettrico di terra.
La differenza tra il dislocamento magnetico all’interno di una massa ed il dislocamento magnetico fuori della massa dell’etere è la “gravità”.
Il Governo ha finora controllato la tecnologia di elettropulsione per difendere gli interessi dei monopolisti internazionali.
Le navi ad elettropulsione sono nascosti attraverso “effetti speciali”, e la disseminazione di false origini “aliene” condotti da agenti segreti del governo.
L’accesso alla verità consentirà la creazione della free energy che ci porterà alla conquista dell’indipendenza e alla sopravvivenza, e nonostante la confusione delle grandi bugie, e l’abuso socio-economico dallo stato sociale, noi possiamo riportare alla luce la scienza e la tecnologia vera. Ed è per lo stesso motivo che non verrà mai rivelato al mondo il segreto contenuto nella grande piramide, ovvero la torre djed (o zed) che altro non è se non una antichissima “Torre di Tesla”, ovvero quello strumento in grado di ricevere e inviare informazioni e potenza senza fili comunicanti propagando in tutto il pianeta l’energia così ricavata.
Sostanzialmente la centrale energetica di tutto l’impero di Atlantide.
Egli istallò nel proprio laboratorio un’enorme bobina che aveva lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza.
A Colorado Springs tutti gli abitanti potevano osservare l’enorme e strana antenna, alta 60 metri che terminava con un globo di ferro.
Molti sono stati i testimoni che videro accendersi 200 lampadine senza collegamento di fili elettrici a 40 Km di distanza.
Egli sosteneva che la zona dell’atmosfera terrestre posta a 80 km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice, e quindi poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica verso lunghe distanze.
"Vorrei illuminare tutta la terra. C’è elettricità sufficiente per creare un secondo sole. La luce apparirebbe attorno all’equatore, come l’anello attorno a Saturno"
Un esperimento particolare con quell’antenna resterà nella storia di questa civiltà: un fulmine uscì dal globo di ferro in cima all’antenna, crebbe di dimensioni fino a diventare un globo elettrico che mandava verso il cielo lampi scoppiettanti di lunghezza almeno di 50 metri.
Dopo tanto spettacolo anche il finanziere J.P. Morgan, convinto del genio inventivo di Tesla, investì ben 150.000 dollari nel progetto della trasmissione d’energia.
Perciò Nikola Tesla si trasferì a New York e cominciò la costruzione della prima torre per le comunicazioni a Long Island: la Wardenclyffe.
La Wanderclyffe Tower non era altro che uno sviluppo delle idee maturate da Tesla a Colorado Springs.
La torre consisteva in una struttura in legno ed era impiantata nel terreno grazie a dei “tubi” di ferro, conduttori di energia elettrica.
Alla sua sommità si trovava una sfera di acciaio.
Tre anni dopo, quando la Wardenclyffe fu completata, Tesla annunciò un’altra delle sue scoperte: sarebbe bastato dare una potente energia ai suoi trasmettitori per trasformare la litosfera terrestre in un gigantesco portalampade.
Bastava in pratica infilare un bastone metallico nel terreno, collegarlo ad un trasformatore, per avere elettricità a volontà.
Tesla era dell’opinione che per generare l’energia iniziale fosse sufficiente usare impianti idroelettrici.
Tesla quindi comprese che l’energia elettrica poteva essere inviata fuori nello spazio e poteva essere scoperta da uno strumento ricevente nella vicinanza generale della fonte, senza il bisogno di alcun filo comunicante.
Tesla suppose, inoltre, che la Terra è un corpo carico vagante nello spazio.
Grande importanza avrebbe, prima di tutto, stabilire cosa è la capacità della terra?
E che carica contiene, se è elettrificata?
«Se fosse un corpo carico isolato nello spazio, la sua capacità dovrebbe essere estremamente piccola, meno di un millesimo di farad»
Nel 1903 il magnate contrariato dall’idea di “energia gratuita”, quindi non possibile oggetto di transazioni commerciali ritirò il finanziamento.
A questo punto Tesla fu abbandonato da tutti.
Sommerso dai debiti, dovette svendere il laboratorio di Colorado Springs per pochi dollari, tanto che nel 1906 non ebbe più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti della Wardenclyffe, che rimase vuota.
Fu proprio in quel periodo che la vita di Tesla iniziò a rivestirsi di mistero.
Ad ogni modo l’invenzione di Tesla, conosciuta come la trasmissione d’energia elettrica senza fili, verrà in seguito sfruttata per il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project).
Il nuovo sistema è stato denominato: “Metodo ed apparecchiatura per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre“.
Che è la stessa zona dell’atmosfera studiata da Tesla per realizzare la trasmissione di energia senza perdite da una capo all’altro della Terra.
In verità il metodo doveva servire ad Eastlund per scoprire vasti giacimenti di gas naturali che la compagnia petrolifera ARCO stava cercando in Alaska.
In breve tempo l’Alaska si è trasformata nell’ultima frontiera di ricerca militare.
L’installazione principale del Progetto HAARP si trova in Alaska, a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage.
Il programma HAARP ha portato alla costruzione di un sistema di 360 antenne, alte 23 metri, capaci di trasmettere, con l’obiettivo di migliorare le comunicazioni militari, un “raggio” d’energia ad alta frequenza nella ionosfera.
Secondo le indiscrezioni più recenti, quest’arma sarebbe capace di interferire con estese zone dell’atmosfera e quindi, secondo la logica militare, abbattere missili ed aerei.
Esistono oltre 400 brevetti collegati al progetto HAARP e la maggioranza di questi sono armi offensive.
Rimane sempre la logica che sfrutta il sistema d’irraggiamento a fascio d’energia, diretto dalla terra verso lo spazio.
Si può veicolare l’alta frequenza energetica in una zona dove è stata istallata un’antenna ricevente, ma si può irradiare, oltre che nelle zone militari, anche in centri urbani.
Oltre alla sede di Gakona, ci sono altre installazioni simili, dislocate in varie parti del pianeta.
La prima si può localizzare in Arecibo (Porto Rico), la seconda a Fairbanks in Alaska, la terza a Tromso (Norvegia), poi a Pine Bush in Australia, a Steeplebush in Inghilterra.
Si è saputo che nell’impianto pilota di Gakona si è in grado di irradiare 1.700.000.000 di Watt in atmosfera.
RADIO
Giuglielmo Marconi ha appreso, dopo aver frequentato il laboratorio di Tesla, la scoperta, l'ha sviluppata modificandola, e poi l'ha lanciata come propria: la sua invenzione è stata ben presto finanziata dalle grandi imprese che hanno così sostenuto la pubblicità della scoperta di Marconi.
La proprietà intellettuale della radio apparteneva a Nikola Tesla.
Nel 1893 inizia la carriera di Tesla con il suo esperimento sui meccanismi ad alta frequenza: scopre il wireless, ossia un metodo di trasmissione dell'energia via etere, e all'interno dei suoi articoli e dei suoi progetti egli stesso ha descritto la sua prima radio nei dettagli.
Nel 1895 Marconi presenta la radio a Londra come propria invenzione: l'apparecchiatura presentata è infatti la stessa che Tesla aveva già scritto dei suoi progetti, come gli era stato fatto notare, rispondendo che non avesse letto quegli scritti nonostante fossero stati tradotti in molte lingue.
Nel 1897 viene registrato il primo brevetto a nome di Nikola Tesla sulla radio con il codice Patent No. 645576.
Negli anni successivi Tesla ha costruito la grande stazione a trasmissione di onde radio di Colorado Springs (1899), cominciando i suoi esperimenti sul trasporto dell'energia tramite etere, e riportando sul suo diario i risultati ottenuti volta per volta.
Nel 1900 Marconi comincia a vendere la sua apparecchiatura radio: ed così che Tesla si decide ad intentare un processo contro di lui per rivendicarne la paternità.
Nell'anno successivo Tesla continua i suoi esperimenti sulla trasmissione via etere dell'energia elettrica, costruendo la sua più grande opera, la già citata torre di Wanderclyffe in grado di inviare messaggi nell'intero globo.
Nello stesso anno Marconi (nel 1901) ha trasmesso il primo messaggio via radio ad una stazione posizionata nell'altra parte dell' Atlantico, impressionando l'opinione pubblica e il mondo industriale con un sistema che avrebbe rivoluzionato le telecomunicazioni e la stessa economia.
Tuttavia nessuno sapeva che Marconi aveva dato vita ad un apparecchio che era stato progettato nonché registrato da Tesla con il brevetto No. 645576 nel 1897.
Per tale motivo lo scienziato italiano si è presentato al mondo intero come inventore della radio, beneficiandone anche dei relativi diritti di proprietà dell'invenzione.
Solo nel 1943, nove mesi dopo la morte di Tesla, la Supreme Patent Court Of The USA decise che era Nikola Tesla il padre della trasmissione wireless trasmissione e della radio: la sentenza infatti affermò che il brevetto di Marconi Patent (No. 763772 del 1904) non aveva nulla di nuovo rispetto al brevetto già registrato e pubblicato a nome di Nicola Tesla, considerando inoltre che Marconi ha reclamato che non sapeva nulla del brevetto già esistente.
I disegni ufficiali di Tesla furono poi pubblicati nel 1893, due anni prima dalla presentazione ufficiale di Marconi.
Per completezza va detto comunque che il primo a trasmettere segnali radio per comunicare non fu nemmeno Tesla ma l’inglese David Edward Hughes, che comunicò via Radio in codice Morse sulla distanza di 500 metri, nel 1879, e ne diede pubblica dimostrazione.
RAGGI X
In realtà fu il tedesco Conrad Rontgen il primo a studiare sistematicamente i Raggi X e a renderli universalmente noti alla comunità scientifica nel 1895, Tesla iniziò a lavorarci a partire dal 1887, e nel 1892 aveva già condotto numerosi esperimenti in merito.
Fu inoltre uno dei primi a rendersi conto della loro pericolosità (mentre Edison la ignorò, col risultato che uno dei suoi assistenti, Clarence Dally, morì di tumore).
INVISIBILITA' E VIAGGI NEL TEMPO
Tesla condusse studi oltre che sull'energia, campi elettrici e magnetici, anche sull’antigravità, l’invisibilità e i viaggi nel tempo.
Alcuni ex agenti dell’intelligence statunitense sono entrati in contatto con una serie di programmi top-secret che esaminavano, o, abbastanza incredibilmente, utilizzavano attivamente la tecnologia basata su alcune idee di Tesla.
Si pensi ad armi a fasci di particelle e armi RF (radio frequenza).
Nel 1895, mentre conduceva ricerche con il suo trasformatore step-up, Nikola Tesla ebbe le sue prime indicazioni su come lo spazio tempo potesse essere modificato attraverso delle grandi cariche di energia, il campo magnetico rotante.
Parte di questa rivelazione è nata dalla sperimentazione di Tesla con le radio frequenze e la trasmissione di energia elettrica attraverso l’atmosfera.
Questa semplice scoperta di Tesla avrebbe, anni dopo, portano al presunto Philadelphia Experiment (ovvero ci si riferisce ad un cargo fatto scomparire dal porto di Philadelphia, per approfondire: Esperimento Filadelfia) e ai progetti per il viaggio nel tempo di Montauk.
Ma anche prima di questi programmi altamente top-secret fossero messi in atto,Tesla fece alcune interessanti scoperte sulla natura del tempo e sulla reale possibilità di viaggiare nel tempo.
Con questi esperimenti di energia elettrica ad alta tensione e campi magnetici, Tesla scoprì che lo spazio e il tempo potevano essere violati oppure distorti, creando un “portale” che avrebbe potuto portare in universi paralleli.
Il primo tentativo di Tesla nel viaggiare nello spazio tempo avvenne nel marzo 1895.
Un giornalista per il New York Herald scrisse il 13 marzo di aver incontrato lo scienziato in un piccolo Cafè vicino al laboratorio dello stesso, lo aveva visto scosso dopo che Tesla venne colpito da una scarica da 3,5 milioni di volt, “Ho paura”, ha detto Tesla, “che non mi troverà un piacevole compagno per stasera. Il fatto è che oggi stavo per essere ucciso. La scintilla è saltata a tre piedi da terra e mi ha colpito qui sulla spalla destra. Se il mio assistente non avesse spento la corrente istantaneamente poteva essere stata la mia fine “.
Tesla, a contatto con la carica di risonanza elettromagnetica, si è ritrovato al di fuori dello spazio/tempo di riferimento.
Ha riferito che poteva vedere l’immediato passato, il presente e il futuro, tutto in una volta.
Ma che allo stesso tempo era paralizzato all’interno del campo elettromagnetico, incapace di muoversi.
Il suo assistente, spegnendo la corrente, ha impedito che Tesla subisse danni permanenti.
Una ripetizione di questo incidente si sarebbe verificata molti anni dopo, durante il Philadelphia Experiment.
“La macchina era costituita da due bracci grigi di forma ellittica, lunghi circa otto metri e separati da circa dieci metri di distanza, tra i quali veniva trasmessa un’arco di energia radiante"
L’energia radiante è una forma di energia che Tesla ha scoperto essere latente e diffusa in tutto l’Universo.
Tra le capacità di tale energia c’è quella di riuscire a piegare lo spazio-tempo.
ANTIGRAVITA'
Tesla era convinto dell’esistenza delle onde gravitazionali ed affermava che tramite le onde elettromagnetiche sarebbe stato possibile alterare la gravità.
Lui credeva che tra le molte sorgenti di onde gravitazionali ci fossero i sistemi stellari binari. Pertanto, ricreando in condizioni controllate una di queste sorgenti, pensava fosse possibile ottenere un generatore di onde gravitazionali capace non solo di alzare in volo un’aeronave senza propellente ma anche di spingerla a velocità impensabili prossime a quelle della luce.
Per completezza si può ricordare l’effetto Hutchison cioè “un’insieme di fenomeni scoperti casualmente da John Hutchison durante i tentativi di studiare le onde longitudinali di Tesla nel 1979 in Canada. Gli effetti prodotti includono levitazione di oggetti pesanti, fusione di materiali dissimili come metallo e legno (Philadelphia Experiment), il riscaldamento anomalo di metalli senza bruciare i materiali adiacenti, rotture spontanee di metalli (i quali si separano con modalità’ di scorrimento laterale), e cambiamenti sia provvisori che permanenti nella struttura cristallina e delle proprietà fisiche dei metalli.
La levitazione di oggetti pesanti dall’Effetto Hutchison non è il risultato di semplice levitazione elettrostatica o elettromagnetica e si verifica come il risultato di interferenze di onde radio in una zona di spazio volumetrico avvolto da sorgenti di alto voltaggio, solitamente un generatore Van de Graff, e due o più bobine di Tesla.”
La rivista Popular Mechanics, nel 1997, riportò che un gruppo di ricercatori al NASA’s Marshall Manned Space Flight Center ad Huntsville stavano completando la costruzione di un mezzo capace di ridurre l’attrazione gravitazionale nelle sue immediate vicinanze.
Qualche anno dopo Edgar Fouche, ex appaltatore della difesa americana ed inventore della Neurosynch MIME, in un articolo scrisse riguardo la tecnologia del TR-3B. Questo misterioso velivolo supersonico americano impiegherebbe la tecnologia Magnetic Field Disrupter (disturbatore del campo magnetico) basata su un anello circolare di accelerazione, riempito di plasma e generante un campo magnetico a vortice, che interrompe o neutralizza l’89% degli effetti della gravità su una massa posta nelle sue vicinanze.
Grazie a questa tecnologia il velivolo diventa talmente leggero da essere capace di raggiungere velocità incredibili con il minimo dispendio di propellente (l’esistenza del TR-3B è stato confermata in più parti del mondo ed è stato impiegato anche durante la guerra in Irak).
MACCHINE VOLANTI
“Non dovrete sorprendervi affatto se un giorno mi vedrete volare da New York a Colorado Springs in un apparecchio che somiglierà ad un fornello a gas e peserà tanto uguale e, se necessario, sarà in grado di entrare e partire attraverso una finestra”
In realtà, il “fornello volante” di Tesla usava un sistema di elettropropulsione, che doveva essere alimentato da alimentatori esterni e dal sistema wireless di trasmissione dell’energia o con un generatore di potenza interno al mezzo.
Senza ali, reattori o strumenti del genere, piccola e compatta, straordinariamente veloce e, soprattutto, perfettamente sicura nella più grande tempesta.
Chi abbia familiarità con i principi operativi del cosiddetto “aeroplano convenzionale” comprende che la macchina volante di Nikola Tesla descritta in questi passi del 1911 deve essere un veicolo con “anti-gravità” quindi un vero “disco volante”.
Secondo voci mai confermate, le SS E-IV (Entwicklungsstelle 4), le occulte SS del Sole Nero (Schutze Sonne) sotto la guida del Reichsfuhrer SS Hans Kammler, sviluppando i progetti della JFM produssero un motore magnetico che gestiva la gravità come spinta propulsiva.
Nel 1939 venne prodotta la RFZ-5 e le prove vennero effettuate nello stabilimento segreto Vril Arado di Brandeburg.
Dallo sviluppo della RFZ sarebbe nato l’Haunebu I, di 24 metri di diametro, con motore Thule Tachyonator il cui prototipo volò ad una velocità di 4.800 Km/h con possibilità di evoluzione fino a 17.000 Km/h.
Per resistere alle incredibili temperature prodotte dalle altissime velocità che tali mezzi permettevano, le SS E-IV fecero sviluppare uno speciale materiale resistente al calore, denominato Victalen.
Il prototipo successivo, l’Haunebu II del diametro di circa 30 metri, poteva volare da 6.000 Km/h fino ai teorici 21.000 Km/h.
L’Haunebu III avrebbe avuto un diametro di 70 metri e una velocità di 7.000 Km/h fino ad una possibilità teorica di 40.000 Km/h.
L’ultima, Haunebu IV del diametro di 120 metri, con autonomia superiore alle 20 ore, in grado addirittura di viaggiare nello spazio, sarebbe rimasta solo un progetto sulla carta.
I nazisti avrebbero voluto utilizzare questi strumenti come armi, per vincere la guerra.
Tesla aveva obiettivi più nobili, fornire all’umanità la possibilità di usufruire di energia pressoché illimitata e soprattutto in forma libera, gratuitamente, così come era durante l’età dell’oro.
Probabilmente oggi per sapere che fine hanno fatto questi progetti bisognerebbe chiedere ai servizi segreti americani.
RADAR
Nel 1917, all'interno dell'articolo "Electrical Experimenter" Tesla ha presentato un sistema in grado di localizzare gli oggetti di metallo tramite il rifletto dei segnali radio, dando così vita al Radar.
O quantomeno si trattava di un qualcosa simile al moderno Radar ben in anticipo sull’effettiva introduzione negli anni ’30.
Comunque ancor prima di Tesla fu Christian Hülsmeyer a costruire un apparecchio Radar funzionante (sebbene rudimentale) già nel 1904.
Tesla inoltre (a differenza di Hülsmeyer) non costruì nessun prototipo del suo Radar.
Che venne bocciato perchè non avrebbe mai funzionato: Tesla voleva usarlo per individuare i sottomarini nemici, ma il Radar non funziona sott’acqua.
La tecnologia che venne correttamente sviluppata allo scopo (e tuttora usata) è infatti il Sonar.
MACCHINE ELETTRICHE
Tratto da Nexus Gold (Igor Spajic): "La città di Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu silenziosa testimone di un fatto straordinario nel corso di una settimana durante l’estate del 1931. Nonostante la depressione economica avesse compromesso la produzione e i commerci, la città nondimeno rimaneva una fucina di attività.
Un giorno, tra le migliaia di veicoli che ne percorrevano le vie, una lussuosa automobile si fermò accanto, al marciapiede presso il semaforo di un incrocio.
Un passante notò come si trattasse di una berlina Pierce-Arrow ultimo modello, coi fari che s’integravano con grazia nei parafanghi nel tipico stile di questa marca.
Quello che caratterizzava l’auto in quella fredda giornata estiva era l’assoluta assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di scarico.
Il passante si avvicinò al guidatore e attraverso il finestrino aperto commentò l’assenza di fumi dallo scarico.
Il guidatore ringraziò il passante per i complimenti sottolineando che era così perché l’automobile “non aveva motore“.
Questa dichiarazione non è stravagante o maliziosa come potrebbe sembrare.
C’era una certa verità in essa.
Infatti, la Pierce-Arrow non aveva un motore a combustione interna; aveva invece un motore elettrico. Se l’autista si fosse preoccupato di completare la sua spiegazione al passante, avrebbe potuto dirgli che il motore elettrico non era alimentato da batterie ma da nessun tipo di “carburante”! L’autista era Petar Savo, e nonostante stesse guidando quell’auto non era il responsabile delle sue incredibili caratteristiche. Queste erano il lavoro dell’unico passeggero, un uomo che Petar Savo conosceva come uno “zio”: non altri che il genio dell’elettricità Nikola Tesla"
La Westinghouse Electric e la Pierce-Arrow avevano preparato questa automobile elettrica sperimentale seguendo le indicazioni di Tesla.
La Pierce-Arrow adesso era posseduta e finanziata dalla Studebacker Corporation, e utilizzò questo solido appoggio finanziario per lanciare una serie di innovazioni.
Tra il 1928 e il 1933 l ‘azienda automobilistica presentò nuovi modelli con motori ad 8 cilindri in linea e 12 cilindri a V, i futuristici prototipi Silver Arrows, nuovi stili e miglioramenti di tecnica ingegneristica.
La clientela reagì positivamente e le vendite della Pierce-Arrow aumentarono la quota aziendale nel mercato delle auto di lusso, nonostante nel 1930 quest’ultimo fosse in diminuzione.
Il suo motore a combustione interna era stato rimosso, lasciando intatti la frizione, il cambio e la trasmissione verso l’asse posteriore.
La normale batteria da 12 volt rimase al suo posto, ma alla trasmissione era stato accoppiato un motore elettrico da 80 cavalli.
La Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore a corrente continua.
Si trattava di un motore elettrico a corrente alternata progettato per raggiungere 1.800 giri al minuto. Il motore era lungo 102 centimetri con un diametro di 76, senza spazzole e raffreddato ad aria per mezzo di una ventola frontale, e presentava due terminali di alimentazione indirizzati sotto il cruscotto ma lasciati senza collegamento.
Tesla non disse chi costruì il motore elettrico, ma si ritiene che fu una divisione della Westinghouse. Sul retro dell’automobile era stata fissata un’antenna di 1,83 metri.
Petar Savo arrivò a New York per poi dirigersi con Tesla a Buffalo.
Arrivati a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la nuova Pierce-Arrow.
Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno.
In un dispositivo venne predisposto tutto il circuito elettronico comprese le 12 valvole, i cablaggi e le resistenze.
Due terminali da 6 millimetri di diametro e della lunghezza di 7,6 centimetri sembravano essere le connessioni per quelli del motore.
Ritornati all’auto del l’esperimento, misero il contenitore in una posizione predisposta sotto il cruscotto dalla parte del passeggero.
Tesla inserì i due collegamenti controllando un voltmetro.
“Ora abbiamo l’energia”, dichiarò, porgendo la chiave d’accensione a suo nipote.
“Il motore è partito”, disse Tesla. Savo non sentiva alcun rumore.
Nonostante ciò, coi pioniere dell’elettricità sul sedile del passeggero, Savo selezionò una marcia, premette sull’acceleratore e portò fuori l’automobile.
Quel giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo tempo, per circa 80 chilometri attorno a Buffalo, avanti e indietro nella campagna.
La Pierce-Arrow venne spinta fino a 145 km/h, e sempre con lo stesso livello di silenziosità del motore.
Mentre percorrevano la campagna Tesla diventava sempre più disteso e fiducioso sulla sua invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni suoi segreti.
Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno energetico di un’abitazione.
Tesla disse che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una “misteriosa radiazione, che proviene dall’etere” la quale “era disponibile in quantità illimitata”.
Alla fine della sperimentazione, l’inventore e il suo autista consegnarono l’automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza il vecchio granaio di una fattoria a circa 30 chilometri da Buffalo.
Lasciarono l’auto sul posto, ma Tesla si portò dietro il suo dispositivo ricevitore e la chiave d’accensione.
Quando chiesero a Tesla da dove arrivasse l’energia, data l’evidente assenza di batterie, egli rispose riluttante: “Dall’etere tutto attorno a noi”.
Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a forze occulte.
Terminò così la breve esperienza di Tesla nel mondo dell’automobile.
TELEFORCE: LASER O RAGGIO DELLA MORTE?
Nel 1934 Tesla descrisse in un articolo un’apparecchiatura simile al Laser (connesso al fulmine globulare e alla fisica del plasma), affermando: “Questo strumento proietta particelle che possono essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono di trasmettere a gran distanza un’energia milioni di volte più forte di quella ottenibile con qualsiasi altro raggio.
Così una corrente più sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli vapore. E nulla le può resistere.”
A causa delle sue dichiarazioni, corse voce che Tesla avesse inventato un “raggio della morte”.
Egli immediatamente replicò: “L’invenzione di cui ho parlato, a diverse riprese, non ha niente a che vedere con ciò che comunemente viene definito raggio della morte”.
LA MORTE E I DOCUMENTI SEQUESTRATI DALLA FBI
Tesla, sempre più ostacolato e creduto pazzo, morì per un attacco cardiaco, solo, nel New Yorker Hotel, tra il 5 e l'8 gennaio del 1943.
Nonostante il brevetto sulla corrente alternata e in seguito su quello della radio (inizialmente fornito a Marconi) morì pieno di debiti.
Al momento della sua morte, l'inventore stava continuando a lavorare sul Teleforce, il governo americano non trovò alcun prototipo dell'apparecchio nella cassaforte, ma i suoi scritti vennero classificati come top secret e portati via insieme a tanti altri schemi di progetti (realizzati e non).
Il cosiddetto "raggio della morte" costituisce un elemento di alcune teorie cospirative come mezzo di distruzione.
OTTO SKORZENY E I NAZISTI UCCISERO TESLA?
Otto Skorzeny, leggendario SS, guardia del corpo personale di Adolf Hitler, morì nel 1999.
Nei mesi precedenti la sua morte rivelò a Bermen alcune delle informazioni più sbalorditive che siano mai state rese note riguardanti i luoghi e le attività delle maggiori personalità del Terzo Reich prima e dopo la sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale.
Fra le informazioni date a Bermen vi furono quelle relative a Prescott Sheldon Bush, di origini tedesche e naziste, e di suo figlio George Herbert Walker Bush, 41° Presidente degli Stati Uniti d’America.
Queste informazioni vennero confermate da una serie di foto conservate in una scatola da scarpe consegnata a Bergen, fra le quali la più eclatante immortala la famiglia di Prescott Sheldon Bush, probabilmente in una casa bavarese, insieme a personalità del Terzo Reich come Joseph Mengele, il medico nazista soprannominato “Angelo della morte”, Martin Bormann, segretario personale di Hadolf Hitler ed Otto Skorzeny.
Otto Skorzeny sostenne di essere a conoscenza di questo segreto in quanto era stato lui stesso a ricevere l’incarico di introdurre in America, con l’ aiuto della CIA, la famiglia tedesca negli anni 1930, e che il vero nome di George Herbert Walker Bush era George H.Scherff, Jr. (figlio di George Scherff,Sr. assistente tedesco di Nikola Tesla in America).
Il giovane George avrebbe trascorso i primi anni della sua vita negli Stati Uniti curiosando nel laboratorio di Nikola Tesla, aiutando il padre George Scherff, Sr a rubare i progetti del geniale scienziato serbo, e a inviare le informazioni in Germania.
Il Terzo Reich era infatti molto interessato alle scoperte di Tesla e intendeva sviluppare la sua tecnologia per incrementare ulteriormente il potere del Fuhrer.
Per tutta la sua vita Tesla subì contenziosi di ogni tipo relativi alle sue invenzioni che gli venivano costantemente carpite e sviluppate in Germania ed in altri paesi (radio, elettricità e tanti altri).
Malgrado l’ immensa ricchezza che sarebbe stata generata da quelle geniali scoperte, egli come abbiamo visto visse povero e indebitato, e mori’, ufficialmente per un attacco di cuore.
Ma secondo i complottisti fu assassinato.
Come conferma Otto Skorzeny che descrisse a Bermen il suo ruolo (insieme a Reinhard Gehlen) nell’ assassinio dell’ inventore di origine serba.
Egli in breve confermò che il giorno 5 gennaio, per tutto il tempo interrogò lo scienziato in una stanza di albergo del New Yorker Hotel, per ottenere delle informazioni particolarmente importanti non rilevate nei suoi documenti, lasciando infine intuire che in caso contrario il giorno dopo lo avrebbe ucciso.
Ed è così che avvenne.
Anche se Otto non ne spiegò i motivi.
Inoltre cosa indusse Otto a rivelare, in punto di morte, questi particolari (veri o falsi che siano) non è ben chiaro.
CONCLUSIONI
Come molte delle invenzioni (alcune reali ma altre molto presunte), spesso, quando si parla di Tesla ci si perde tra realtà e fantasia.
Oltre che complottismo.
Ciò per quanto riguarda la sua morte ma anche per quanto riguarda le sue connessioni con FBI e servizi segreti.
Fu forse anche la sua mirabolante fantasia ad alimentare storie (molto presunte) che lo riguardano (e probabilmente proprio il mischiare storie vere quali la Radio e la Corrente Alternata ad altre quantomeno fantasiose è servito ad alimentare la sua leggenda).
Probabilmente ciò comunque ne ha anche rovinato, un po', la reputazione di scienziato visionario.
Tesla rifiutò inoltre la teoria della relatività di Albert Einstein, che riteneva priva di senso, e cercò di inventare una teoria che univa la Gravità all'Elettricità che però non arrivò da nessuna parte.
Tesla pensava erroneamente di aver osservato raggi cosmici più veloci della luce.
Si convinse anche di aver ricevuto dei segnali da extraterrestri su Marte e Venere.
Nessun commento:
Posta un commento