Il Bitcoin, alle soglie del 2017, ha superato i 900 dollari (mentre scrivo 935, per l'esattezza) e si avvicina a gran velocità su cifre a 3 zero.
La situazione politica è instabile (con i rapporti tra USA, Cina e Messico in deterioramento), se a ciò aggiungiamo i mercati cinesi e giapponesi che ci stanno puntando molto, le transazioni abbastanza floride nei mercati neri delle Darknet (guadagno mensile che oscilla dai 1.000 ai 200.000 dollari) e la svalutazione di beni più tradizionali quali l’oro (che tende a viaggiare in tandem con il Bitcoin quando la domanda per i beni rifugio è forte ma è in calo in questo trimestre a causa del rialzo dei tassi negli Stati Uniti), be' si può facilmente immaginare come il 2017 potrebbe essere l'annata dei Bitcoin.
Nell’ultime settimane la valuta ha guadagnato oltre il 15%, portando quasi al 125% il guadagno messo a segno nel corso dell’anno (430 dollari a gennaio 2016) e facendo registrare il valore più alto da quasi tre anni a questa parte, ovvero da gennaio 2014 (poco prima il valore aveva raggiunto i 1160 dollari).
Nel corso del 2016 nessun’altra moneta, indice di Borsa o materia prima, ha avuto simili rialzi.
La domanda ha subito l’ennesima impennata dopo l’omicidio dell’ambasciatore russo in Turchia e l’attentato terroristico del tir a Berlino.
Si evince che la moneta è scarsamente influenzata dalle scelte politiche e dai regolamenti governativi ma ci sguazza nell'instabilità generale derivata dall'indebolimento finanziario a livello mondiale.
Anche se generalmente la valuta non è correlata con gli altri mercati finanziari, rimane un’alternativa di investimento quando gli altri asset si deprezzano.
Il rischio percepito a livello geopolitico, in altre parole, spinge gli investitori alla ricerca di asset alternativi.
Il calo negli ultimi anni si ebbe quando Mt.Gox , società con sede a Tokyo che gestiva il 21% di tutte le transazioni in Bitcoin, scomparve improvvisamente dal Web.
CINA, INDIA,VENEZUELA, RUSSIA
Pechino è attraversata da ingenti deflussi di capitali da oltre un anno.
Il cambio tra yuan e dollaro è scivolato del 6,5% a quasi 7 quest’anno, ma gli analisti stimano che possa indebolirsi ulteriormente nel 2017.
Proprio queste aspettative pessimistiche sullo yuan, ai minimi da 8 anni e mezzo, starebbe spronando gli acquisti di Bitcoin da parte degli investitori cinesi.
Quindi secondo Cryptocompare, società che fornisce analisi di mercato sulla moneta digitale, la svalutazione dello yuan è tra i fattori che hanno determinato il picco della valuta.
I volumi di trading in Cina sono passati dai 10 milioni di Bitcoin tra ottobre e novembre ai 3,5 milioni al giorno.
Anche India e Venezuela stanno contribuendo a risollevare le sorti dei Bitcoin.
Entrambi i paesi hanno di recente ritirato dalla circolazione le banconote dal taglio più elevato, pari rispettivamente all’86% e al 48% del contante disponibile.
E nel paese sudamericano si sta puntando molto sui Bitcoin, mentre nel sub-continente asiatico sarebbero raddoppiati gli investimenti nella moneta digitale, pur restando relativamente bassi.
Essendo inoltre privi di autorità superiori ed indipendente da qualsiasi governo o banca centrale, nazioni quali la citata Cina e la Russia potrebbero considerare nel corso del nuovo anno, i Bitcoin come un’alternativa sempre più credibile al dollaro USA e ai metodi di pagamento tradizionali, scenario che con facilità potrebbe raddoppiare se non triplicare il valore della criptovaluta.
APPUNTAMENTI ELETTORALI EUROPEI E STERLINA INGLESE
Non mancheranno nuove tensioni nei mesi prossimi, come i diversi appuntamenti elettorali nell’Eurozona (Olanda, Francia, Germania e Italia), le difficoltà della Grecia con probabile nuova corsa agli acquisti di Bitcoin.
Anche ciò potrebbe influenzare nel bene o nel male la valuta virtuale.
Stesso discorso per quanto riguarda la situazione della sterlina in Inghilterra, dopo l'uscita dall'UE (Brexit).
PREVISIONE DI SAXO BANK
Saxo Bank sta parlando dell’altisonante cifra di $2.000, indicativo di una performance di circa il +160% rispetto al valore di oggi.
I Bitcoin sono sempre stati circondati da molte attenzioni e da aspettative piuttosto esigenti ma ora, con l’insediamento di Donald Trump, molti meccanismi potrebbero contribuire concretamente alla realizzazione di questo scenario.
Più volte il neo eletto alla Casa Bianca ha parlato di voler introdurre nuovi stimoli economici, con particolare riferimento alla riforma fiscale e all’aumento della spesa pubblica.
Saxo Bank evidenzia come un approccio di questo tipo porterebbe ad un incremento del debito nazionale statunitense, già ingente, oltre che ad un aumento del deficit degli USA.
Le conseguenze si concretizzerebbero in un aumento dei prezzi, con seguente rialzo dei tassi di interesse per tenere sotto controllo l’inflazione.
Una politica di rialzo dei tassi sostenuta nel tempo aumenterebbe il "valore" e l'interesse vero il dollaro americano, il cui valore crescerebbe senza sosta durante tutto il corso del 2017.
Questo porterebbe ad un effetto domino nei mercati emergenti che cercheranno delle forme alternative di pagamento e di investimento per uscire dal vortice determinato dalla coppia Fed-Trump.
PREVISIONE DI VINNY LINGHAM
Vinny Lingham, cofounder di civic.com, dice: "Il collasso economico è spesso seguito da un periodo di tassi a basso interesse quindi da inflazione.
Mi aspetto una crescita generale nel 2017 per la coppia USD / BTC di 2 o 3 volte rispetto il valore odierno.
Ciò potrebbe comportare che il valore dei Bitcoin rispetto ad altre valute aumenti da 4 a 7 volte, ma penso che sia giusto rapportare la valuta virtuale al dollaro americano"
Egli ritiene inoltre che il Bitcoin possa mantenere un tasso di volatilità relativamente basso per i suoi canoni, dimostrando la sua efficienza come riserva globale nei momenti d'instabilità geopolitica e finanziaria.
Pur mantenendo il suo tasso di volatilità basso, il tasso di crescita sarà comunque costante.
Secondo Lingham alcuni paesi cercheranno di vietare/limitare le negoziazioni in Bitcoin.
Tuttavia, questo accrescerà ulteriormente la domanda di Bitcoin nel mercato nero, che agirebbe sicuramente come fattore positivo.
Rimane il fatto che superato il massimo storico (1160 dollari) le previsioni probabilmente perderanno ogni possibile riferimento reale, in ogni caso se lo scenario grigio atteso dalle politiche di Trump dovesse prendere forma, il 2017 potrebbe essere eccome l'annata dei Bitcoin.
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