La radiazione cosmica di fondo, cioè radiazioni elettromagnetiche (onde radio a bassissima frequenza) residue del Big Bang (l'annichilimento tra materia ed antimateria produsse raggi gamma sotto forma di fotoni che perdendo energia sono diventati radiazione di fondo), fu individuata per caso da Arno Penzias e Robert Wilson mentre stavano aggiustando un'antenna che sembrava captare disturbi radio.
Penzias e Wilson studenti di Fisica ed Astronomia, invece di continuare a fare ricerca all'università, accettarono un'offerta di lavoro dei laboratori Bell.
Entrambi erano interessati alla radioastronomia, e i laboratori Bell non sapevano più cosa farsene di una gigantesca antenna che era servita per ricevere i segnali dei primi satelliti per telecomunicazioni. Per loro non c'era niente di meglio per captare le onde radio emesse dalla nostra galassia.
Mentre erano lì a manovrare per rimettere a posto l'antenna, si accorsero che l'apparecchio non funzionava bene.
Le misure di prova erano costantemente disturbate da un rumore fastidioso, tipo il fruscio che si sente alla radio tra un canale e l'altro.
Era un rumore così debole che nessuno gli aveva mai dato peso.
L'ingegnere che aveva provato l'antenna ne aveva preso nota ma lo aveva ignorato, considerandolo un normale disturbo elettronico.
A loro non parve un dettaglio trascurabile.
Non avrebbero potuto rilevare le misure con la precisione necessaria.
Quel rumore non avrebbe dovuto esserci e andava rimosso.
L'antenna fu smontata, furono controllati cavi, saldature, giunture ma non cambiava niente.
"Forse stiamo ricevendo segnali da New York.
Abbiamo puntato l'antenna in ogni direzione. Non cambia niente. Forse sono gli UFO?"
In realtà quell'antenna doveva servire proprio a capire se ci fosse un rumore uniforme proveniente da tutte le direzioni del cielo.
Il rumore non era in realtà un rumore, bensì il calore residuo del Big Bang: ciò che restava della fiammata iniziale dopo che si era raffreddata per miliardi di anni.
In poche parole, la prova dell'origine dell'universo.
La radiazione cosmica di fondo è la prima traccia in assoluto dell'universo.
È il primo "segnale", a soli 380.000 anni dalla sua nascita, captato uniformemente da ogni direzione nel cielo.
Più che un suono è un insieme di rumori.
Più precisamente si tratta di microonde che pervadono l’universo, ed è il residuo dell’esplosione che diede inizio all’universo.
Fu prevista nel 1948 dai fisici George Gamow, Ralph Alpher e Robert Herman, e fu misurata per la prima volta nel 1965 appunto da Penzias e Wilson.
Appena dopo la scoperta, Penzias e Wilson si precipitarono a telefonare all'Università di Princeton.
A loro volta, quelli di Princeton non avevano idea che la presenza del calore residuo del Big Bang fosse già stata prevista da Gamow una ventina di anni prima.
Previsione che invece era nota a due cosmologi russi, i quali ci sarebbero potuti arrivare per primi, se non avessero mal interpretato il rapporto dell'ingegnere che aveva testato l'antenna dei laboratori Bell. D'altra parte Gamow, quando aveva fatto la previsione, non immaginava che qualche anno prima si erano osservate certe molecole nello spazio vibrare in modo sospetto.
Alla fine, Penzias e Wilson misero nero su bianco quello che avevano misurato con la loro antenna.
Poco più di una pagina: ovvero la prova tangibile dell'origine dell'universo.
RADIAZIONE COSMICA DI FONDO SULLE NOSTRE TV
Prodotta sin dai primi istanti di vita dell’Universo, è stata intrappolata per più di 300.000 anni dagli elettroni, condannata fino ad allora a zig-zagare per l’Universo giovane.
Poi, all’improvviso, gli elettroni si sono uniti ai loro compagni naturali, i protoni, per dare origine agli atomi di idrogeno e di elio.
Ci sono circa un miliardo di questi fotoni per ogni protone (o elettrone) esistente che vagano senza sosta dall’inizio del tempo.
Sono testimoni delle piccolissime differenze di concentrazione di materia dell’Universo primordiale.
Esistono inoltre differenze di temperatura di una decina di milionesimi di grado.
Se non ci fossero queste differenze noi non esisteremmo.
Infatti queste differenze minuscule di temperature stanno ad indicare piccole concentrazioni (o rarefazioni) di materia.
Con il tempo, i "grumi" sono diventati più densi, e hanno generato l’Universo come lo conosciamo oggi, dove in mezzo a colossali spazi vuoti troviamo concentrazioni di galassie.
L'Universo ad oggi ha 13,82 miliardi di anni e sappiamo che è fatto per gran parte, il 90 %, di energia e materia "oscura", oscura sia perchè non la possiamo vedere (non emette luce), sia perchè non sappiamo precisamente cosa sia (non emette onde elettromagnetiche ma si manifesta solo tramite effetti gravitazionali. L'energia oscura invece esercita una pressione negativa).
Solo il 10 % è fatto dalla materia che conosciamo, e di cui siamo fatti noi, il Sole, la Terra, gli altri pianeti, le altre stelle, le galassie.
Una TV non sintonizzata, tramite un'antenna capta tutta una serie di disturbi (segnali elettromagnetici che non portano informazione) che il televisore non riesce ad interpretare.
Di questi, l'1-2 % fa parte della citata radiazione cosmica di fondo.
Si tratta di un resto fossile di un’epoca estremamente densa e calda, creata molto tempo prima che si formassero le stelle e le galassie come detto.
Nessun commento:
Posta un commento