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lunedì 21 ottobre 2019

Arrestati Oltre 330 Utenti Su Welcome To Video (Deep Web)

I numeri derivanti dall'operazione condotta sul portale nero "Welcome To Video" (raggiungibile solo su TOR) fanno paura: dozzine di gestori, 337 utenti uploader di contenuti, 250mila video inediti caricati (è stato possibile risalire a ciò grazie all'hash di ogni file), 8 Terabyte di dati, circa 1 milione di iscritti.
Un’iniziativa da parte delle forze dell'ordine (polizia) partita 1 anno e mezzo fa che ha permesso di smantellare il più grande portale Web attivo nel business del pedoporno.
Sono circa 350 gli arrestati.
Gli utenti pagavano un abbonamento (in Bitcoin) per partecipare al circuito distributivo.
Il servizio inoltre prevedeva un meccanismo di premiazione degli utenti, i quali potevano guadagnare punti caricando video nuovi e popolari, oppure portando nuovi membri, spiega l’NBC.
Tra i documenti condivisi dall’autorità emerge che nella prima pagina del sito compariva una scritta rossa e in grassetto: "Non caricate pornografia adulta", a riconferma della vocazione esclusiva verso la CP.
Il principale responsabile di Welcome To Video è stato identificato in Jong Woo Son, 23enne sudcoreano che a quanto pare ospitava il server nascosto del sito (.onion) su un PC installato nella sua camera da letto (il sito aveva come indirizzo IP: 121.185.153.45 di Korea Telecom; i soldi venivano trasferiti dal sito onion a wallet su Coinbase: la funzione "KYC" ovvero "Conosci il tuo cliente" in cui vanno forniti indirizzi mail e numero di telefono ha anche aiutato nelle indagini).
Anche se il sito finì sotto gli occhi delle forze dell'ordine ben prima, ovvero quando la National Crime Agency inglese arrestò un geofisico (Matthew Falder): esaminando il suo disco rigido si scoprì che era membro di Welcome To Video.
I gestori di Welcome To Video sono stati de-anonimizzati per via delle transazioni in BTC (è stato tracciato/seguito il flusso di denaro da un wallet all'altro: i soldi venivano trasferiti da Coinbase ad indirizzi wallet "provvisori" ed univochi che venivano creati sul sito, volta per volta, per ogni transazione. Ovviamente in sede d'indagine sono state fondamentali anche data ed ora delle transazioni svolte sul sito hostato su TOR).
Il giornalista Zack Whittacker ha spiegato un ulteriore retroscena dietro il raid delle forze dell'ordine: pare che degli Hacker avessero scoperto una falla nel sito in grado di svelare l'IP dei suoi gestori (il giornalista non potendo accedere, per non incorrere egli stesso in un reato, contattò l'FBI che poi investigò sulla vicenda. Di lì a poco fu possibile risalire a Son, l'admin principale; il sito venne da lì a poco oscurato e poi le indagini dilatate nei mesi successivi hanno portato a centinaia di arresti).
Non solo, i federali si sono anche iscritti sul sito effettuando transazioni e pagamenti.
Oltre agli arresti in giro per il mondo e alla chiusura del portale, l’operazione contro Welcome To Video ha permesso anche agli investigatori di liberare 23 minori residenti negli Stati Uniti, in Spagna e nel Regno Unito, vittime prigioniere e regolarmente abusate dagli utenti attivi sul sito.


ALCUNI ARRESTATI
Come detto, Son era stato arrestato già a marzo 2018, poi il sequestro dei suoi server ha permesso di arrestare più di 300 persone (provenienti da USA, Regno Unito, Irlanda, Germania, Spagna, Brasile, Repubblica Ceca, Australia, Corea del Sud, Arabia Saudita).
Un utente identificato in Nicholas Stengel, di Washington, DC, si è dichiarato colpevole alla fine dell'anno scorso ed è stato condannato a 15 anni di carcere (era già stato condannato in passato per reati simili quando sul suo PC erano stati trovati 230 video e quasi 80mila immagini ed era in libertà vigilata; invece in questo caso quando la polizia si è presentata sotto casa sua con un nuovo mandato di arresto la moglie ha provato a bloccare gli agenti vicino la porta e lui ha provato a suicidarsi nel bagno tagliandosi polsi e gola con un coltello. Sul suo computer sono state trovate 800mila immagini e 6880 video!).
Nell'aprile 2019, Mark Rohrer, un uomo di West Hartford, nel Connecticut, è stato condannato a 5 anni di prigione dopo essersi dichiarato colpevole a settembre 2018 di accuse simili.
Altri imputati includono Richard Gratkowski, un ex agente per le indagini sulla sicurezza nazionale, che si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 6 anni di prigione nel maggio 2019.
Secondo l'FBI, anche Gratkowski utilizzava Coinbase (per avere Bitcoin pagava sul sito tramite una sua carta di credito).
Sempre a maggio 2019, nel Rhode Island, un veterano dell'esercito di nome Stephen P. Langlois è stato condannato a 42 mesi di carcere per aver scaricato 114 video dal sito.
Un imputato del Texas, Michael Ezeagbor, si è dichiarato colpevole all'inizio di quest'anno per aver scaricato 42 video ed aver caricato 10 video. La sua condanna è prevista per venerdì.
Il governo ha richiesto almeno 7 anni di reclusione e 10 anni di libertà condizionata.
Brian James LaPrath invece non caricò mai contenuti e scaricò pochissimo ma è stato condannato per riciclaggio di denaro.

"La maggior parte degli utenti aveva vent'anni, impiegati non sposati ed incensurati, anche se alcuni erano ex detenuti per crimini sessuali, inclusi reati sessuali su minori. Uno possedeva ben 48.634 file pornografici"

Paul Jenkins, della National Crime Agency del Regno Unito, ha dichiarato in una conferenza stampa di mercoledì scorso che dei 18 indagati in Gran Bretagna 7 sono stati condannati, con un imputato che ha ricevuto 22 anni di carcere.

Per saperne di più: Raid Leads To 337 Arrests: Welcome To Video

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