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giovedì 17 ottobre 2019

La Sony Rilancia Un "Walkman" Digitale: La Storia Di Un Mito

Il Walkman fu quello strumento in cui un tempo la musica la si ascoltava con le cassette (MC), e per passare da un lato all'altro si doveva schiacciare "eject", e magari si usava una penna per riavvolgere o far avanzare il nastro senza sprecare la batteria.
Sono passati 40 anni dal lancio del Walkman che Sony presentò nell'estate del 1979 per rifarsi dopo un flop commerciale, quello del Betamax (il sistema di videoregistrazione a nastro magnetico destinato a rivoluzionare la fruizione di contenuti audiovisivi, ma soppiantato dal VHS ancora prima di dimostrare le sue potenzialità: maggiore qualità rispetto alle VHS ma costava troppo e i nastri duravano poco).
Il Walkman TPS-L2 blu e argento ebbe invece un grande successo.
Come molte parole che utilizziamo nel linguaggio corrente, Walkman è un marchio registrato, uno dei rari brand che hanno avuto una fortuna così invidiabile da essere penetrati a fondo nel sentire comune.
Fino al 1979, l’unico strumento in grado di trasmettere musica all’esterno era la radio portatile, e l’arrivo del Walkman modificò in maniera irreversibile il modo di approcciarsi alla musica.
Nelle prime settimane le vendite procedettero a rilento, ma una strategia promozionale molto aggressiva e una buona campagna stampa fecero il miracolo, tanto che nei successivi due mesi il Walkman sfiorò la quota record di 50mila esemplari venduti.
Sony decise di non vendere un semplice prodotto, per quanto tecnologicamente all’avanguardia, ma, come si direbbe oggi, un’esperienza totalmente nuova.

Un rivenditore sul Washington Post (1981): "Forse è così popolare perché nulla del genere è mai esistito prima"

Vicepresidente di CBS Records: "Con l’avvento del Sony Walkman stiamo smettendo di incontrare persone reali. È come una droga: indossi le cuffie e tagli fuori il resto del mondo"

Nel 1984 il sociologo Shuhei Hosokawa pubblicò una ricerca dal titolo The Walkman effect, in cui lo studioso evidenziava l’evoluzione cognitiva scatenata dall’utilizzo del lettore portatile, in grado di modificare l’ambiente urbano e le modalità di interazione tra singoli e gruppi nell’atto di ascoltare musica.
Ad ogni modo negli anni 80, l'avvento dei CD (poi pienamente diffusasi negli anni 90) decretò un lento e lungo declino delle MC (poi definitamente scomparse).
Ma questa è tutta un'altra storia.
Comunque per festeggiare l'anniversario, Sony in questi giorni ha lanciato un'edizione nostalgia ispirata al TPS-L2.
Il remake del Walkman 1979 riproduce fedelmente lo sportello del vecchio lettore, si intravedono le rotelle delle due bobine che girano, segno che la musica è in riproduzione.
Sembra tutto vero e molto vintage ma in realtà si tratta di un moderno lettore musicale, compatto e con un display touchscreen, che mostra ciò che stiamo ascoltando tramite un'interfaccia grafica: c'è la cover dell'album o del singolo, c'è scritto l'autore e il titolo, si può avanzare velocemente nel brano come si fa su Spotify o Apple Music. Sotto la custodia azzurra, insomma, c'è un riproduttore della serie NW-A100 di Sony, edizione speciale chiamata NW-A100TPS e venduta in una scatola di cartone celebrativa dallo stile anni 80.
Le caratteristiche del lettore sono: display da 3.6 pollici, 16 GB di memoria, sistema operativo Android e 26 ore di riproduzione con una singola carica.
L'NW-A100TPS sarà disponibile in Europa a partire dal prossimo novembre a un prezzo non proprio per tutte le tasche: 440 euro.

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