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martedì 21 agosto 2018

Cos'è Fortnite Battle Royale: I Motivi Del Successo

Fortnite, sviluppato da Epic Games e People Can Fly, è stato lanciato nel luglio 2017.
Il successo non è stato immediato, pur tuttavia nel 2018 c'è stato un vero e proprio boom mediatico.
Inizialmente disponibile per PC e console, a marzo è arrivato anche sugli Smartphone, aumentando utenze (oltre 125 milioni di giocatori in tutto il mondo) e guadagni.
Il gioco ha due versioni, una a pagamento e una gratuita (ma con acquisti in-app).
La prima è ambientata in un futuro distopico, nel quale gli umani superstiti lottano per la sopravvivenza e per salvare quello che resta del mondo.
Durante il gioco l'utente è invogliato a comprare monete virtuali per ricevere aggiornamenti.
Il format gratuito è quello che ha resto Fornite un fenomeno: si gioca come singoli, coppie o a piccole squadre. Gli utenti sono catapultati su un'isola dove si tiene la “battaglia reale” (Battle Royale): 100 giocatori si affrontano fino a quando non ne resta solo uno.
Una trama all'apparenza violenta, resa però soft da una grafica da cartone animato.
Nel mondo di Fortnite si può giocare gratis.
Ma poi gli utenti sono invogliati a spendere per progredire all'interno del gioco.
In circa 1 anno, Fortnite è diventato il gioco con base gratuita di maggior successo di sempre, meglio anche di Minecraft.
A maggio, "Fortnite: Battle Royal" è diventato videogioco gratuito con il maggiore incasso nel singolo mese.
Secondo un'analisi di SuperData Research, gli utenti hanno speso su console, PC e mobile 318.3 milioni di dollari.
Per rendere l'idea: Lineage M incassò 223.6 milioni nel luglio 2017 e Dungeon Fighter Online ne ha ottenuti 222.7.
Pokemon Go, ad esempio, nel suo mese più splendente (agosto 2016) ha incassato 203.5 milioni di dollari.
Gli utenti inoltre vedono Fortnite come uno spettacolo.
Ecco perché è diventato il gioco con maggiore pubblico su YouTube e Twitch, la piattaforma di Amazon dedicata a videogame ed e-sport.
Un singolo evento (nel quale sono scesi in battaglia il rapper Drake e il giocatore professionista Ninja) ha avuto 628mila spettatori.
Si, appunto, sono stati anche personaggi del mondo dello sport (e dello spettacolo) a renderlo un nuovo trend.
A tal proposito, sorprende l’ultima tendenza in voga negli Stati Uniti per cui alcuni genitori sono disposti a pagare lezioni private ai loro figli affinché questi ultimi diventino giocatori molto bravi nella modalità Battle Royale citata. A quanto riportato qualche giorno fa da The Guardian, infatti, esistono diversi siti web come Gamer Sensi in cui ci sono centinaia di allenatori, e tra questi numerosi specializzati in Fortnite, che si fanno pagare tra i $10 e i $25 l'ora, offrendo vere e proprie lezioni che permettono agli aspiranti campioni di migliorare le proprie abilità in gioco.
Tra questi, ad esempio, c’è un insegnante chiamato Convertible, il quale è stato un giocatore professionista in squadre eSports molto importanti, oltre ad essere il coach del team Fortnite per Samsung.

Convertible: "Una sessione tipica con me include un’autoanalisi dei propri errori, un'analisi individuale delle statistiche e la revisione del VoD"

Vista la crescente popolarità che gli eSports stanno acquisendo negli Stati Uniti, alcune università del Paese hanno iniziato a offrire borse di studio anche ai loro team eSports al pari di altre squadre sportive, come quelle di Basket, Baseball e Football Americano. Visti i costi particolarmente elevati per le tasse universitarie dei college statunitensi, la possibilità di accedere ad una borsa di studio entrando a far parte di una squadra di giocatori digitali professionisti permetterebbe ad un maggior numero di studenti di frequentare l’università.
Ad esempio un club eSport, chiamato Tespa, ha annunciato che per il prossimo anno accademico metterà a disposizione oltre 1 milione di dollari in borse di studio e premi agli studenti che decidono di allenarsi e competere a livello professionistico in sei videogiochi differenti, tra cui Fortnite.


Per giocare: Fortnite Battle Royale (Epic Games)

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