Ad ottobre dell'anno scorso l'Epic Games aveva denunciato due giocatori di Fortnite, accusandoli di aver utilizzato trucchi in modalità Battle Royale, violando così i termini di servizio e il contratto accettato al momento dell'installazione del gioco.
La compagnia ha citato i due utenti presso la Corte Federale del North Carolina (conosciuti con i nickname di Mr.Broom e Mr.Vraspir), entrambi responsabili di aver creato un sito per diffondere trucchi e cheat per Fortnite.
La stessa casa produttrice bannò migliaia di cheater nei mesi successivi.
Un altro utente portato in tribunale è un quattordicenne che faceva anch'egli uso di cheat nel gioco.
La difesa della madre, sottolineava che sua figlio non aveva partecipato in alcun modo alla realizzazione del cheat software e, infine, sottolineava come lei stessa non abbia firmato alcun accordo sui termini di servizio del gioco, in quanto il figlio minorenne.
Epic Games, dal canto suo, risponde di non apprezzare "il continuo cheating o la violazione del copyright, indipendentemente dall'età dei coinvolti".
Nella richiesta alla corte sono stati inclusi anche quattro punti fondamentali contro l’accusa: Epic non può provare che il ragazzo abbia modificato del codice di Fortnite protetto da copyright, Epic ha pubblicato illegalmente il nome del ragazzo minorenne, Epic non può provare di aver diritto al risarcimento danni e, infine, il contratto stipulato con il ragazzo (i termini di utilizzo del software), non possono essere ritenuti validi, poiché il ragazzo era minorenne e quindi non aveva il consenso di un genitore.
AIMBOT E TRIGGERBOT
Il problema degli Aimbot è un qualcosa che si perde nella notte dei tempi e principalmente da quando si è iniziato a giocare online.
Un Aimbot praticamente è un Bot che gioca da solo o facilita la vita dell'utente umano.
Sono di due tipi:
1) i più efficienti basati sulla scheda video (riuscendo ad individuare le forme 3D prima che compaiono sullo schermo) ma facilmente individuabili dai bot anti-cheat
2) bot a scansione (basati sul colore degli avversari da colpire, ciò avviene analizzando pixel per pixel) difficilmente individuabili ma poco efficaci
I Triggerbot invece possono aumentare altre caratteristiche quali la velocità, munizioni, aumentare la visuale Radar e le percezioni extrasensoriali.
BAN E SOSPENSIONI
Prima abbiamo visto i casi di alcuni ragazzi portati addirittura in tribunale ma di solito come ci si comporta in questi?
Ci sono kick (fuoriuscite temporanee dai server di gioco, a scopo di avvertimento), sospensioni temporanee di alcuni giorni (per insulti principalmente), ban definitivo (aggirati però utilizzando VPN, server proxy, cambiando connessione internet o indirizzo MAC), hellban (cioè i giocatori vengono spostati in ambienti speciali dove giocano solo cheaters), demotion (cioè retrocessione del giocatore nel ranking più basso...cioè come se s'iniziasse da capo) ed infine progress-removal (anche qui vengono azzerati i progressi fatti).
CAUSA CONTRO LA EPIC
Abbiamo detto della denuncia della Epic Games contro suoi giocatori imbroglioni ma anche la stessa casa, circa 1 anno fa, ricevette una denuncia (per plagio).
Bluehole infatti, publisher di PlayerUnknown's Battlegrounds, l'ha accusata di aver plagiato il suo gioco per realizzare Fortnite.
Secondo gli autori di PUBG, Epic Games avrebbe approfittato della sua collaborazione alla realizzazione tecnica del gioco per "scippare" l'idea della Battle Royale. Quando Fortnite debuttò, a luglio 2017, includeva la modalità Save The World, che impegnava i giocatori nella costruzione e nella difesa di mura.
Poi venne invece pubblicata la modalità free Battle Royale, che ha determinato il boom di popolarità del gioco.
Un'idea che, secondo Bluehole, il titolo di Epic Games ha ripreso proprio da PlayerUnknown's Battlegrounds.
I numeri fatti registrare da PUBG e Fortnite fanno capire che le cifre in ballo tra le software house autrici dei due giochi sono assolutamente pazzesche: PlayerUnknown's Battlegrounds ha venduto oltre 30 milioni di copie solo su PC, con un picco di giocatori attivi contemporaneamente che ha superato i 3.2 milioni. Con il crescente successo di Fortnite, però, i suoi numeri sono andati calando e, da gennaio a maggio, gli utenti attivi sul gioco Bluehole si sono più che dimezzati.
Da Fortnite invece, Epic Games ha incassato oltre 300 milioni di dollari.
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