Gli Oculus Rift sono uno schermo da indossare, sul viso.
Per la realtà virtuale.
Il funzionamento è simile a quelli della Sony, se v'interessa andate qui: Project Morpheus Sony (Occhiali Realtà Aumentata)
Tagliano completamente i contatti col mondo esterno, immergono in una realtà nuova e inaspettata.
Essi montano uno schermo da 5 pollici in Full Hd, possono registrare il movimento della testa su sei assi, hanno una latenza di soli 30 millisecondi.
Dati che si traducono così: immagini ben definite, grande accuratezza nel controllo dei movimenti, risultato più verosimile.
Sullo schermo vengono visualizzate due immagini una accanto all’altra, una per ogni occhio, delle lenti fanno sì che ad ogni occhio arrivi solo una delle due e la leggera differenza che esiste tra loro serve a dare l’impressione della profondità.
Gli Oculus Rift al momento funzionano con Mac, Pc e Linux, oltre che con Android.
COME FUNZIONANO
Infilata la maschera, che è grande all’incirca come una da sub, messe le cuffie sulle orecchie, il viaggio finalmente inizia.
Ci si muove con un normale gamepad, ma tutto il resto non ha niente di normale.
In una simulazione di battaglie spaziali, vista all’E3, la più grande fiera mondiale dei videogiochi, i missili nemici arrivano da dietro, sfiorano le spalle, si schiantano contro un’astronave che non è solo lontana in prospettiva, ma persa nel vuoto cosmico.
Il primo contatto con la realtà virtuale è un’esperienza emozionante, forse solo appena meno di un vero viaggio tra stelle e pianeti.
Gli Oculus Rift sono ancora allo stadio di prototipo, e molte cose possono cambiare prima che arrivino sul mercato: in due anni di sperimentazione, i miglioramenti sono già stati numerosi, specie per la qualità dell’immagine, il peso e le dimensioni. Il nuovo modello per sviluppatori arriverà entro l’estate a 350 dollari, molto meno dei due miliardi pagati da Zuckerberg.
Probabilmente saranno in commercio in versione definitiva nel 2015, ma ci vorrà parecchio perché diventino di uso comune.
CRYSTAL COVE
Al Ces di Las Vegas era in mostra un nuovo prototipo, chiamati Crystal Cove, ancora più preciso e realistico. Stavolta il gioco consisteva in una specie di labirinto circondato da fiamme.
Bastava spostarsi di poco perché si aprissero sotto i piedi voragini infocate. Ci si poteva perfino sporgere, per vedere più in basso la lava incandescente.
Perché se il gamepad controlla la direzione, è poi muovendo la testa che il mondo intorno cambia, grazie a una serie di sensori integrati nel casco e a una videocamera esterna che funziona un po’ come la Kinect della Xbox.
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